FONTE: BIELLA MOTOR TEAM – Anno nuovo e tante novità per la scuderia Biella Motor Team, da oltre vent’anni una delle più importanti realtà del motorismo piemontese e nazionale.
La riunione del consiglio, in videoconferenza, dello scorso 30 gennaio ha segnato il passaggio di consegne al vertice del sodalizio biellese: Vittorio Gremmo, dopo tanti anni spesi con passione per la scuderia, ha lasciato la presidenza a Mattia Vescovo. Biellese, ha da poco compiuto 46 anni ed ha iniziato a correre come pilota nel 1998 disputando, negli anni diversi rally regionali.
«Sono molto fiero e onorato – sottolinea Vescovo – di questa nomina. Succedere a due nomi importanti del rallysmo biellese come Claudio Bergo, fondatore della scuderia, e Vittorio Gremmo mi dà una grande spinta per fare bene. Ho avuto questa passione fin dall’età di 5-6 anni quando mio padre mi portava a vedere il Rally della Lana. Nel 1998, al 1° Rally delle Valli Biellesi, il mio “battesimo” con una Opel Corsa GSi in classe N2. Da lì in poi ho fatto un po’ tutti i rally della nostra zona fino ad arrivare a oggi con questa carica importante e difficile, ma so che posso contare su Claudio e Vittorio che mi staranno sempre vicini come presidenti onorari, oltre che su un fantastico gruppo sia di consiglieri che semplici tesserati».
Stefano Scardoni è stato riconfermato vice presidente che sarà affiancato da un nuovo vice, il navigatore Luca Ferraris che ricoprirà anche la carica di cassiere. Segretaria sarà Emanuela Vagli. Il settore rally storici vede come responsabili Claudio Bergo, Eraldo Botto e Diego Pontarollo mentre i rally moderni faranno capo a Luca Ferraris, Stefano Scardoni ed al presidente Mattia Vescovo. Il settore regolarità sarà affidato a Eraldo Botto e Massimo Ruffino mentre Mauro Coda, Wilmer Ramella e Vittorio Gremmo si occuperanno di hospitality in campo gara e servizi vari. Responsabile social e digitale è Massimiliano Devivo.
«Abbiamo organizzato – aggiunge Vescovo – un Campionato di scuderia in cui sono previsti premi in denaro per chi si classifica tra i primi tre della propria classe, o raggruppamento per le gare storiche, di appartenenza. Abbiamo pensato a questa formula per premiare anche chi fa una sola gara ottenendo un buon risultato e non può, per vari motivi, disputare una stagione completa».
Durante il consiglio in teleconferenza, si è parlato anche del tesseramento, aperto a tutti: in considerazione delle difficoltà del periodo, la Biella Motor Team ha deciso di abbassare la quote di iscrizione per i piloti e offrire la tessera gratuita ai sostenitori della scuderia.
Altre notizie 2021
È online da inforally l’elenco degli iscritti alla prima edizione del Rally del Carnevale Storico. Sono 15 gli equipaggi che si sfideranno nella giornata di domenica 14 febbraio.
Sei equipaggi con le vetture storiche anche all’Adria Rally Show che si svolgerà nell’autodromo rodigino da venerdì 12 a domenica 14 prossimi.
Intervista a Paolo Cantarella, Presidente della Commissione Auto Storiche ACI Sport
FONTE: SITO ACI SPORT – Nuovamente al vertice per il quadriennio Olimpico 2021-2024, l’Ing.Cantarella illustra i punti fondamentali della vasta disciplina Auto Storiche e gli obiettivi per la prossima stagione sportiva.
Rinnovato il mandato a capo della Commissione Auto Storiche ACI Sport per il quadriennio 2021-2024, l’Ing. Paolo Cantarella insieme agli altri componenti della Commissione guarda alla prossima stagione sportiva con un unico obiettivo chiaro e semplice: continuare a diffondere la passione per le autostoriche in tutte le sue specialità.
Questo 2021 prospetta novità interessanti per le Auto Storiche, i rally storici ad esempio, sulla struttura delle gare, in particolare per quanto riguarda le assistenze. Sono previste eventuali modifiche regolamentari per la prossima stagione?
“In relazione ad una proposta presentata dalla Commissione Autostoriche che teneva conto delle necessità specifiche delle vetture storiche, della vigenza del Protocollo sanitario Covid e considerava anche quanto in vigore nel Campionato Europeo, la Giunta Sportiva ha promulgato una norma che regola le assistenze durante i rally di autostoriche introducendo, nei casi in cui le distanze lo richiedano, le aree di servizio remote.
Con questa norma e, con le altre già approvate dalla Giunta stessa, la Commissione Autostoriche ritiene che l’impianto normativo per i Campionati 2021 sia sostanzialmente definito.”
Salita, Rally, Regolarità e Velocità in Circuito: un vasto mondo. Negli ultimi anni, in qualche modo si è quindi preso atto della particolarità delle vetture storiche?
“Un dato molto interessante nasce da uno studio sulle partecipazioni alle gare di autostoriche 2019 svolto da ACI Sport e dalla Segreteria della Commissione Auto Storiche. Da questo studio emerge che parteciparono ad almeno una gara di autostoriche 3.390 piloti (di cui 1.048 stranieri) e 2.794 copiloti. Le partecipazioni totali di piloti ed equipaggi sono state 7.902.
Sempre nel 2019 si disputarono 222 gare di cui oltre la metà nelle diverse specialità della regolarità e 40 manifestazioni non agonistiche. Quindi veramente un vasto mondo animato da una straordinaria passione e che mantiene vivo l’amore per la cultura dell’automobile che è una parte importante della cultura del nostro paese. E da questo deve nascere una grande attenzione da parte di tutti per i diversi aspetti, dall’organizzazione alla comunicazione, per le gare di autostoriche.”
In qualità di Presidente della Commissione Auto Storiche ACI Sport, quale messaggio vuole trasmettere a chi segue le gare storiche?
“Credo si debba partire da qualche considerazione su auto e piloti.
LE AUTO Sono ovviamente più delicate e meno performanti (anche se le vetture di punta in salita e nei rally si classificherebbero con onore in un’ipotetica classifica congiunta storiche/moderne), ma rispondono al pilota in maniera più diretta senza intermediazioni e quindi guidarle è ancora più entusiasmante.
Il documento che autorizza le vetture storiche a gareggiare è lo HTP che certifica la rispondenza della vettura alle specifiche del periodo di appartenenza. Tali periodi non cambiano quindi le vetture non perdono la loro competitività con il passare del tempo. Nella quasi totalità le vetture sono di proprietà del pilota.Infine, vi è la possibilità di gareggiare con vetture poco costose e che mantengono il loro valore nel tempo e quindi correre con le storiche è possibile anche con budget limitati.
I PILOTI Sono persone di grande esperienza e proprietari della loro auto con cui si crea un vero e proprio sodalizio. Ci sono piloti che corrono da quarant’anni con l’auto con cui hanno esordito. Come in tutte le competizioni l’obiettivo è vincere ma il tasso di solidarietà sportiva è molto elevato. E’ abituale che un pilota dia un ricambio ad un suo concorrente che ne ha bisogno.”
Quali sono gli obiettivi e i punti cardine futuri della Commissione Auto Storiche per la disciplina sul territorio nazionale?
“La nostra Commissione è costituita da persone che sono attive in prima persona nel mondo delle gare storiche: piloti, navigatori, ufficiali di gara, organizzatori, presidenti di scuderia e quindi ha una visione di prima mano delle competizioni di auto storiche.
Il nostro obiettivo è semplice: permettere a tutti gli appassionati – piloti, navigatori, preparatori, organizzatori – di esercitare la loro passione nel modo più semplice, sicuro e soddisfacente possibile e di fare ulteriormente crescere l’attuale, già importante, partecipazione alle gare tenendo ben presente le specificità del nostro mondo. E a questo, con il supporto degli organi della Federazione, dedicheremo tutto il nostro impegno.”
Questi tutti i componenti della Commissione Auto Storiche ACI Sport
CANTARELLA PAOLO PRESIDENTE
BONUCCI ANDREA
FAILLA ALESSANDRO
GIAMMARINO FRANCESCO
MILO ANTONIO
MONTI LUCA
ORMEZZANO FEDERICO
TADDEI GINO
TITTARELLI FABIO
VALERIO MAURO
ZUCCHI SANDRO
Specifiche sull’applicazione del Protocollo anti Covid-19 nel Motorsport
FONTE: SITO ACI SPORT – Relativamente all’accesso nelle aree protette degli appartenenti ai team italiani
SPECIFICHE SULL’APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO GENERALE PER IL CONTRASTO ED IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 NEL MOTORSPORT RELATIVAMENTE ALL’ACCESSO NELLE AREE PROTETTE DEGLI APPARTENENTI AI TEAM ITALIANI.
Per ogni specialità è stato indicato nei protocolli di settore pubblicati sul sito ACISport il 6 luglio 2020 il numero massimo di persone che ogni team può far accedere nelle aree protette nell’ambito della gara (parco chiuso, parco assistenza, paddock, aree refuelling). I nominativi del personale che accompagna ogni Team devono essere comunicati all’organizzatore il quale provvederà a consegnare un apposito braccialetto di riconoscimento.
Da tale computo vanno esclusi il concorrente ed il/i conduttore/i. Vanno invece inclusi:
i titolari di licenza Direttore Sportivo e Tecnico di Scuderia o similari;
i titolari di licenza a di Assistente Meccanico. Precisiamo che tale licenza è stata istituita esclusivamente per permettere a tutto il personale tecnico, finora privo di specifica licenza, che fa parte dello staff del concorrente di accedere nelle aree riservate di una manifestazione per poter effettuare i necessari lavori sulle vetture in gara;
eventuali accompagnatori. Tali soggetti (sponsor, parenti, ecc.) non hanno necessità di essere in possesso di una licenza sportiva e sono ovviamente privi di copertura assicurativa.
Gli Ufficiali di Gara preposti alla sorveglianza delle aree riservate di gara controlleranno l’applicazione corretta del suddetto protocollo.
Calendario rally 2021
DI GIULIA PAGANONI PER RALLYSTORICI.IT – Sulle Dolomiti con la Lancia Stratos. Penso che sia un sogno per tanti, per me in primis.
Un’esperienza nata per caso, chiacchierando con Dino Tolfo sugli eventi invernali è uscita l’idea della Winter Marathon (14-17 gennaio 2021). La voglia ovviamente non mancava, nonostante il fatto si trattasse di una regolarità storica, disciplina alla quale non siamo troppo appassionati ma che comunque riunisce un bel gruppo di amanti e intenditori di auto del passato, tra cui anche numerosi giovani.
E comunque sia, due giorni a bordo della Lancia Stratos per i più bei passi d’Italia era un’idea davvero allettante.
Un percorso di oltre 500 km, 15 ore di guida transitando per undici passi dolomitici, 65 prove cronometrate e 6 prove di media, tutto suddiviso su due tappe: la prima giovedì 14 e la seconda venerdì 15 gennaio.
Giovedì 14 gennaio l’appuntamento è stato a Madonna di Campiglio, località sciistica al momento attiva solo per questa manifestazione. Un’atmosfera strana all’accoglienza ma pur sempre animata dalla presenza di bellissime auto e un gruppo di appassionati volenterosi di cimentarsi in questa sfida.
Il nostro mood iniziale era quello di divertirci, fare strada con la bella Stratos e poter accumulare esperienza in vista della prossima stagione. E, perché no, provare a cimentarci in una regolarità storica.
I primi chilometri sulla neve
Partenza da Madonna di Campiglio, temperatura esterna intorno allo zero ma l’equipaggiamento teneva molto caldo; inoltre, la piccola della casa torinese ci ha tenuto a una buona temperatura grazie al suo fantastico riscaldamento.
Presa la tabella ho iniziato a indicare la strada a Dino per raggiungere le prime prove che ci avrebbero portato in direzione Passo del Tonale.
Una prova a media e poi varie prove cronometrate concatenate tra loro… ci abbiamo provato. L’ultimo pezzo di trasferimento per arrivare al Passo era tra la neve e con la strada un po’ sporca e questo ci ha animano e non poco, dico solo che non abbiamo fatto 2 metri con l’auto dritta. Arrivati al parcheggio in attesa del timbro, avevamo un sorriso a 32 denti. Prima di ripartire abbiamo usufruito del piacevole parcheggio ghiacciato dando un po’ di spettacolo con qualche tondo e poi via di rientro a Madonna di Campiglio facendo le stesse prove dell’andata ma al contrario.
Arrivati poco prima di mezzanotte, abbiamo messo a letto la Stratos e siamo andati a dormire.
In questa prima giornata abbiamo percorso circa 90 chilometri e diciamo che sono stati un assaggio di quello che ci avrebbe atteso il giorno successivo, quando oltre 400 km ci aspettavano.
Il cambio di mood del venerdì
Venerdì mattina a colazione io e Dino abbiamo guardato le classifiche pensando di aver fatto qualcosa di buono la sera prima ma in quel momento abbiamo avuto la conferma che la regolarità non è il nostro mestiere. Certo, bisogna anche dire che noi siamo partiti con un’app per smartphone e il monit che usiamo regolarmente durante le gare mentre i colleghi partecipanti avevano un equipaggiamento da fare invidia ai più esperti navigatori del deserto. E chapeau a loro per come sono riusciti a utilizzarli.
Il meteo era molto interessante, fondo con un po’ di neve e dal cielo scendeva qualche fiocco. Nessun dubbio, montiamo le gomme con i chiodini.
Che strano vedere la Stratos con quelle gommine strette, nei rally storici su asfalto monta i suoi bei gommoni che le permettono di avere una buona aderenza a terra mentre in questo caso dal parafango alla gomma c’era un bel po’ di distanza.
A bordo comunque la situazione era delle migliori. La mia posizione sempre perfetta, nonostante lo spazio ridotto ho trovato posto per tutto. Nella tasca della porta i guanti, lo scaldacollo e i telefoni. La termos con il the caldo nella borsetta attaccata al rollbar e una sacca con viveri e documenti vicino ai piedi. Meglio di così non poteva.
La giornata si prospettava lunga, la nostra partenza alle 11.38 dalla piazza di Madonna di Campiglio.
Siamo scesi verso Pinzolo e la strada iniziava ad essere bagnata e a tratti asciutta, non il massimo per le nostre gomme con i chiodi. Ma abbiamo sperato tutto nelle condizioni sui Passi con altitudini più elevate.
Concentrati per le prime prove cronometrate poi ci siamo trovati sul Passo Duron: curve, tornanti e un po’ di neve ai lati…come poter resistere???
Niente… io, Dino e, soprattutto, la nostra Stratos, non vedevamo l’ora di poter dare sfogo alle reali doti dinamiche dell’auto. E da quel momento il sei cilindri Ferrari è stata una sinfonia meravigliosa. In cuffia abbiamo parlato ciclicamente con il nostro seguito (la nostra assistenza Ksport, Massimo Gasparotto navigato per l’occasione dall’amico Francesco su Toyota Yaris Gr).
“Ragazzi, guardate quel tornate come ci chiama”. Questo è stato il mood della giornata, un divertimento assoluto.
A Molveno pit stop per il pranzo e poi via verso Bolzano, dove in una piccola pista erano previste una serie di prove cronometrate concatenate. Ecco, era talmente bella la pista che risultava un peccato transitare senza fare qualche controsterzo e senza ascoltare il sound del sei cilindri dietro alla nostra schiena. Così anche lì ci siamo fatti riconoscere 🙂
Benzina per la macchina, panino e soppressa per il pilota e via verso quelli che per me sono i passi alpini più belli: Passo del Pordoi, Passo Sella, Passo Campolongo ecc.
E devo dire che anche in questa occasione non si sono smentiti, addirittura il Pordoi è stato aperto appositamente per il nostro passaggio, quindi circa 2 metri di neve ai lati, strada un po’ ghiacciata e il canto del sei cilindri Ferrari ad accompagnarci per queste bellissime strade.
E cosa dire del Passo Mendola, non l’avevo mai percorso ed è meraviglioso con i suoi passaggi tra le rocce così scenografici che dato il periodo, le condizioni e l’auto mi fa fatto sognare per un momento di essere al rally di Montecarlo.
Un’esperienza oltre la competizione
Dopo 12 ore esatte, alle 23.38 ho consegnato la tabella a Madonna di Campiglio per l’arrivo.
Un’esperienza davvero sorprendente che mi ha davvero fatto sognare i tempi dei rally che furono…la notte, la neve e quelle meravigliose sensazioni che la Lancia Stratos è in grado di regalare.
Venerdì sera all’arrivo ero stanca, sì, ma anche felice. Credo che siano stati due giorni belli ma anche formativi, stare in macchina è sempre utile per apprendere quelle piccole sfumature che possono fare la differenza durante la stagione. Ma in particolare, è stata bella l’atmosfera e la passione che si è respirata.
Un’esperienza che ci ha lasciato molti insegnamenti e che ha incuriosito anche diversi amici appassionati che già si stanno informando sulla prossima edizione.
Un ringraziamento all’organizzazione e a tutti i sostenitori dell’evento, in particolare a Eberhard, che hanno fatto un grandissimo lavoro per rendere la manifestazione possibile e così memorabile.
Immagine fornita da Eberhard.
FONTE: SITO ACI SPORT – Sono state nominate le Commissioni per il quadriennio 2021 – 2024. Di seguito, i componenti di quella AUTO STORICHE ai quali va un augurio di buon lavoro da rallystorici.it
CANTARELLA PAOLO PRESIDENTE
BONUCCI ANDREA
FAILLA ALESSANDRO
GIAMMARINO FRANCESCO
MILO ANTONIO
MONTI LUCA
ORMEZZANO FEDERICO
TADDEI GINO
TITTARELLI FABIO
VALERIO MAURO
ZUCCHI SANDRO
FONTE: SITO ACI SPORT – A causa delle difficoltà derivanti dall’emergenza Covid-19, era stata rimandata l’entrata in vigore dei seguenti provvedimenti:
· obbligo di utilizzo del dispositivo di ritenuta della testa, dei relativi sedili e cinture nelle vetture storiche appartenenti al 2° e 3° raggruppamento nei rally storici
· obbligo del sistema di ritenuta frontale della testa come indicato nell’art. 8.2 RDS Slalom
· obbligo di montare sistemi di estinzione conformi alla norma FIA 8865-2025 (lista tecnica n. 52) nelle vetture di cui all’art. 253.7.1 dell’allegato J nei Rally (si applica solo alle gare nazionali)
· validità dei passaporti tecnici scaduti
· modifiche per la riduzione della velocità nelle gare in salita vetture E2SS e CN
La Giunta ha deciso di prorogare ancora tutti gli adempimenti fino al 31 dicembre 2021, visto che la situazione di emergenza non si è risolta e pertanto rimangono le difficoltà già evidenziate.