FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Dalla Coppa d’Oro ci si aspettava un grande evento e così è stato. L’edizione 2025 del terzo appuntamento del Campionato Italiano Grandi Eventi, organizzato da Automobile Club Belluno ed Automobile Club d’Italia è stato un tripudio di emozioni dal primo all’ultimo giorno. I 540 km di percorso allestito tra i saliscendi delle dolomiti bellunesi ed un parco partenti con auto da sogno provenienti da ben 12 Paesi del mondo, un clima cangiante, tra pioggia e sole ed equipaggi leader della regolarità, hanno regalato spettacolo ed interesse al numeroso pubblico assiepato a Cortina e sulle prove. C’è poi ovviamente il dato sportivo, di altissimo spessore come testimonia la bravura dei vincitori, ovvero i campobellesi Francesco e Giuseppe Di Pietra su Fiat 508 C della Franciacorta Motori di 2 Raggruppamento che hanno messo il sigillo sull’albo d’oro della competizione per la seconda volta, la prima nel 2022. I campioni italiani in carica, padre e figlio sono stati autori di una gara affrontata con costanza e concentrazione e con una gestione intelligente considerando il valore dei diretti avversari, sempre pronti ad approfittare di ogni errore per sferrare l’attacco alla vetta della classifica.
“Si tratta di un risultato incredibile – hanno detto i Di Pietra – perché è stato sofferto sul finale considerando che la nostra 508 ha subito la rottura dell’impianto frenante e quindi abbiamo completato la gara praticamente senza freni. Il livello ogni anno si fa più alto e questo ci riempie ancor più di orgoglio. Vogliamo fare i complimenti agli organizzatori per l’allestimento di una delle gare, a nostro avviso, tra le più spettacolari al mondo”.
Protagonisti di queste sfide sono i coniugi ferraresi Sergio Sisti ed Anna Gualandi su Lancia Spider Casaro del 1938 del Classic Team del 1929, concentratissimi in ogni fase di gara, soprattutto sulla pioggia e nel traffico della seconda tappa, quando una pioggia scrosciante ed il traffico talvolta intenso, hanno reso le prove ancor più ostiche, specie per chi come loro doveva destreggiarsi su una vettura “farraginosa”, al pari di quella (Lancia Spider Casaro della Brescia Corse) di Carlo Beccalossi e Marzia Marchioni, terzi in classifica generale e secondi di RC1. I coniugi di Brescia in costante crescendo, hanno lottato prova su prova con un altro equipaggio ostico e dalla grande esperienza, ovvero quello composto da Mario Passanante ed il presidente della Franciacorta Motori Alessandro Molgora che hanno dovuto accontentarsi della quarta piazza in generale ed il secondo piazzamento di RC2.
Non hanno negato qualche difficoltà sulle prove di media, i mantovani Alessandro Gamberini e Guido Ceccardi quinti assoluti e terzi di RC1 sulla bellissima Fiat 514 Mille Miglia della Scuderia MNT 25.
Un risultato che ha superato le aspettative è stato quello dei due giovanissimi bergamaschi Michele Vecchi navigato da Gabriele Salis (navigatore al suo esordio assoluto) che vincono la classifica Under 30 ed ottengono una incredibile sesta piazza assoluta ed un altrettanto incoraggiante primato in RC3 sulla Lancia Appia C10S e fondatori della scuderia 030 Squadra Corse. Un risultato importante per quanto riguarda l’ingresso di nuove leve nel movimento della regolarità italiana.
“Un risultato – ha detto Vecchi – che non ci aspettavamo assolutamente e che siamo felici di aver raggiunto. La gara è straordinariamente bella e l’abbiamo vissuta a pieno, nonostante la pioggia di ieri”.
I due lombardi Matteo Belotti ed Ingrid Plebani sulla spettacolare Bugatti 37A del 1927 (vettura più anziana del lotto) della Brescia Corse, hanno sofferto non poco, specialmente sul bagnato della seconda tappa, per ottenere la settima piazza assoluta, davanti a Tobia Talamini e Maurizio Farsura (ottavi) sulla rara Fiat 508 S Coppa d’Oro del 1933, terzi di RC2. Top ten completata dai bresciani Alberto e Federico Riboldi, padre e figlio, non soddisfatti della loro prestazione ritenuta “appannata” da qualche sbavatura di navigazione che li relega al nono posto in generale davanti a Maurizio Magnoni e Marisa Vanoni, in gara con una Lancia Fulvia HF 1600 del 1971 che si aggiudicano invece la vittoria della classifica riservata alle Prove di Media. Tra le scuderie, primato per Franciacorta Motori.
Sfida altrettanto appassionante quella tra gli equipaggi iscritti nella categoria “Legend”, ovvero le automobili di particolare prestigio prodotte dal 1972 al 2000 dove, come da pronostico, l’acuto è stato intonato da Gianluigi e Federico Smussi, padre e figlio su Autobianchi A112 Elegant della Franciacorta Motori, seguiti da Alberto Tattini e Rossella Sciolti su BMW 316 della Nettuno Bologna (che vincono anche la classifica riservata alle Prove di Media) e dai giornalisti Dario Converso e Federica Ameglio, terzi sulla agile Innocenti Mini Cooper della Verona Historic. Tra le Ladies, primato per Vania Parolaro e Ornella Pietropaolo, sempre sportive sulla Porsche 993 4S della Nettuno Bologna. Tra gli equipaggi stranieri, successo per i tedeschi Bernd ed Heike Matthes su Porsche 994 Turbo. Nelle prove di Media, seconda posizione per Enrico Colombo e Monica Guerrucci sulla Porsche 911 2.7 Targa ed Alberto Tattini e Rossella Sciolti su BMW 316. Tra le scuderie, primato per la Nettuno Bologna.
Tra le vetture Gran Turismo del “Tributo Coppa d’Oro delle Dolomiti”, vincono in scioltezza anche questa edizione della coppa d’oro il pluricampione Giordano Mozzi, navigato da Stefania Biacca. La coppia mantovana, su Ferrari 488 Spider, ha già vinto l’edizione 2024 e con entusiasmo ha salutato le due ali di folla che li ha accolti in Corso Italia a Cortina d’Ampezzo alla sfilata d’arrivo con il tricolore del Ferrari Club Italia. I coniugi bergamaschi guido Barcella e Ombretta Ghidotti si sono dimostrati ostici avversari anche tra le auto moderne, avendo ottenuto una seconda piazza sulla fiammante Porsche 911 GT3 della Franciacorta Motori con un distacco rispetto a mozzi di appena 9 penalità. Chi avrebbe puntato alla vittoria ma sale comunque sul podio è il lucchese Fabio Vergamini, navigato dalla consorte Anna Maria Fabrizi ancora su Ferrari 488 GTB. Tra le scuderie, la vittoria è del Ferrari Club Italia.
Archiviata con successo e con l’unanime consenso di equipaggi ed addetti ai lavori, la Coppa d’Oro delle Dolomiti 2025, made in ACI Belluno retto da Lucio De Mori, va in archivio anche il terzo Grande Evento del Tricolore ACI Sport.
Domani (domenica 27 luglio) in occasione della cerimonia di premiazione prevista per le ore 10.00 in piazza Angelo Dibona a Cortina d’Ampezzo verranno anche svelati i vincitori del concorso d’eleganza riservato alle vetture più prestigiose e belle della Coppa d’Oro delle Dolomiti 2025.
Anche i protagonisti del CIGE si prenderanno la meritata pausa sportiva dell’estate e torneranno in scena a Mantova in occasione del Gran Premio Nuvolari dal 19 al 21 Settembre per poi prepararsi al gran finale, ovvero la Targa Florio Classica che chiuderà il calendario nel weekend che va dal 17 al 19 ottobre.
cortinadampezzo
La Coppa d’Oro 2025 delle Dolomiti accende i riflettori su Cortina d’Ampezzo dal 24 al 27 luglio
FONTE: UFFICIO STAMPA, MARCO BENANTI – Belluno 22 luglio 2025 – La “Regina delle Dolomiti”, Cortina d’Ampezzo è pronta ad ospitare anche nel 2025 il circus del Campionato Italiano Grandi Eventi, con le sue 74 straordinarie auto storiche e moderne condotte da altrettanti equipaggi provenienti da tutto il mondo (ben 12 gli equipaggi stranieri!) che vivranno e faranno vivere ai numerosi appassionati il fascino di un museo itinerante che si muove lungo i tornanti delle dolomiti Bellunesi. Tornerà dal 24 al 27 luglio infatti La Coppa d’Oro delle Dolomiti, terzo appuntamento del Campionato Italiano Grandi Eventi targato Automobile Club Italia e ACI Belluno.
Fascino, bellezza, storia e natura, tecnica ingegneristica, design e paesaggi mozzafiato, sono questi gli ingredienti che rendono Coppa d’Oro delle Dolomiti uno degli appuntamenti più apprezzati a livello mondiale della regolarità Classica per auto storiche. Non una mera sfilata di automobili da sogno, ma un contesto agonistico nell’ambito di una disciplina, quale quella della regolarità, particolarmente impegnativa e selettiva, specie se le Prove Cronometrate sono ricavate tra i passi che hanno già ospitato le Olimpiadi invernali nel 1956 e che torneranno a farlo nel 2026, da Falzarego al Passo Giau. l programma dell’evento prevede 3 giorni di gara che partendo da Cortina d’Ampezzo si snoderà attraverso le strade delle Dolomiti dell’Alto Adige e Bellunesi per concludersi a Cortina, capitale montana del glamour che vive un periodo di grande fermento dato che ospiterà per l’appunto i giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026. La competizione è stata presentata ufficialmente ai giornalisti questa mattina al palazzo della Provincia di Belluno, alla presenza del presidente Roberto Padrin e del presidente dell’Automobile Club di Belluno Lucio De Mori e dell’assessore comunale con delega al Turismo del Comune di Belluno, Paolo Luciani.
Il programma: Il percorso prevede 538,94 km complessivi per tre giorni di gara suddivisi in 3 tappe con partenza della Prima Tappa alle 18:00 di Giovedì 24 luglio da Corso Italia a Cortina d’Ampezzo da dove gli equipaggi si muoveranno alla volta di Flames, Passo Cimabanche, Carbonin, Misurina, Passo Tre Croci, lago Scin e Cortina per un totale di 41,98 km.
La Seconda Tappa di venerdì 25 luglio alle 8.30 avrà una lunghezza di 281, 02 km e vedrà la partenza degli equipaggi dalla baita Pie Tofana verso Pian Falzarego, Selva di Cadore, Malga Ciapela, San Vigilio di Marebbe, Passo Furcia, Padola e Pieve di Cadore per far ritorno a Pian Da Lago a Cortina d’Ampezzo a partire dalle 17.15. Qualche minuto dopo gli equipaggi si porteranno nelle adiacenze del Trampolino di Cortina d’Ampezzo nella frazione di Zuel, simbolo dei primi Giochi invernali ospitati dall’Italia nel 1956 per affrontare la Power Stage, la selettiva e affascinante prova spettacolo su 3 pressostati.
Sabato 26 luglio la Terza ed ultima Tappa alle 9.00 prevede lo Start da Rio Gere a Cortina d’Ampezzo da dove gli equipaggi si muoveranno verso la parte meridionale fino a Belluno, passando per Pieve di Cadore, Longarone, Piazza Martiri a Belluno davanti alla sede dell’Automobile Club, poi ancora Nevegal, Val Gallina, Palafavera, Passo Giau e rientro a Cortina in Corso Italia a partire dalle 16.30. Al percorso affascinante si aggiungono 84 prove cronometrate e 6 prove di media per arricchire di competitività una edizione, quella del 2025 che si preannuncia ad altissimo livello tecnico in un contesto da far girar la testa. Anche per l’edizione 2025 della Coppa d’Oro delle Dolomiti, Cortina d’Ampezzo farà da protagonista alla competizione di regolarità. I partecipanti, gareggiando con la propria auto, potranno ammirare i panorami più affascinanti delle Dolomiti e pernottare nel prestigioso Grand Hotel Savoia, A Radisson Collection Hotel.
Le Dolomiti riaccendono le sfide del Tricolore Grandi Eventi per auto storiche
Il coefficiente maggiorato a 1.5 sarà un ulteriore motivo sportivo per accendere le sfide al vertice tra i 55 protagonisti del Campionato Italiano Grandi Eventi su vetture prodotte fino al 1971 e delle Coppa d’Oro delle Dolomiti Legend, auto prodotte fino al 2000. Non a caso, saranno a Cortina d’Ampezzo i migliori interpreti del Campionato, a partire dai vincitori della Coppa D’Oro 2024, Mario Passanante e Alessandro Molgora della Franciacorta Motori, su Fiat 508C di RC2, che torneranno sui passi dolomitici (dopo averne vinte ben 5!) con il chiaro intento di conquistare la terza vittoria consecutiva in Coppa D’Oro, forti peraltro degli 80 punti in campionato e del primato in RC2, ottenuti nei due appuntamenti precedenti.
Il siciliano, già campione italiano dei Grandi Eventi, ed il presidente di Franciacorta Motori, Alessandro Molgora, nel mettere a regime la Lancia Aprilia del 1937, hanno infatti ottenuto alla Coppa delle Alpi un quarto piazzamento in Generale e il podio di Raggruppamento, oltre al secondo gradino del podio alla Coppa Milano Sanremo.
Viaggiano a pari punti (80), ma sono primi di RC1, Matteo Belotti e Ingrid Plebani che, con la loro Bugatti T 37 A del 1927, hanno ottenuto un primo posto nel raggruppamento di classe nella Coppa delle Alpi dove hanno conquistato anche il secondo piazzamento in Classifica Generale, mentre alla Coppa Milano Sanremo si sono classificati secondi di RC1.
Sono campioni in carica (avendo vinto nel 2024) del Campionato Italiano Grandi Eventi, reduci da un terzo posto tra le nevi delle Alpi, i campobellesi Francesco e Giuseppe Di Pietra, padre e figlio, che su Fiat 508 C punteranno senza mezzi termini a conquistare la vetta delle Dolomiti e della classifica.
Forti del terzo gradino del podio della Milano Sanremo, i bresciani Carlo Beccalossi e Marzia Marchioni, su Lancia Lambda Spider Casaro di RC1 della Brescia Corse, che punteranno al risultato sia in Raggruppamento che in classifica generale.
Sempre da Brescia, e sempre con ambizioni di vertice, vi sono Alberto e Federico Riboldi, padre e figlio, che si presentano per la prima volta, in questo 2025, ai nastri di partenza di un appuntamento del Campionato Italiano Grandi Eventi, sulla Fiat 508C Balilla del ’37 della Franciacorta Motori.
Gli inossidabili coniugi di Ferrara, Sergio Sisti e Anna Gualandi, già terzi di Raggruppamento a Cortina nel 2024, proveranno a dire la loro nel 1° Raggruppamento con la splendida Lancia Lambda Spider Casaro del Classic Team, mentre i mantovani Alessandro Gamberini e Guido Ceccardi porteranno a Cortina la bellissima Fiat 514 Mille Miglia della Scuderia MNT 25.
Giocherà in casa per quanto attiene al suo nome, la Fiat Balilla 508 S Coppa d’Oro che sarà condotta da Tobia Talamini e Maurizio Farsura. Una versione particolarmente affascinante che inizia la sua storia nel 1933 quando la Fiat introdusse sul modello 508, la versione sportiva 508 S Balilla Sport, con una carrozzeria spider più leggera e piacevole; divenne ben presto una delle auto da sognare per le nuove generazioni. La FIAT ne acquistò i diritti da Ghia, che originariamente la progettò, realizzandone due versioni: quella standard aveva i parafanghi completamente raccordati. Anche il motore venne potenziato. Il modello vinse la gara della Coppa d’Oro del Littorio, guadagnandosi il soprannome di “Coppa d’Oro”.
Tra le vetture più recenti vi sarà la Porsche 933 Turbo della Nettuno Bologna, di Eliseo Fullin e Andrea Meloni, e ancora la Mercedes-Benz 300 SL Roadster del 1961 di Michele Ratti e Gianpaolo Lastrucci. Tra gli iscritti anche Michel Decremer su Austin Healey 100/6 del 1957, il driver belga che ha vinto ben tre edizioni (2017, 2024 e 2025) del Rally di Montecarlo Historique, quest’ultima insieme a Jennifer Hugo su un’Alfa Romeo Giulia TI del 1965. Insomma, un elenco iscritti di primissimo livello per un’edizione che promette spettacolo e grande agonismo.
Tra le “Legend”, (vetture prodotte dal 1972 al 2000), occhi puntati su Gianluigi e Federico Smussi su Alfa Romeo Spider. Le ladies Vania Fullin Parolaro ed Ornella Pietropaolo saranno a Cortina su Porsche 993 4S della Nettuno Bologna.
Sono ormai abituali frequentatori delle blasonate competizioni targate ACI Sport i greci Polykarpos Notaras e Petros Christopoulos, sulla Porsche 924 Turbo, così come Enrico Colombo, direttore Generale di ACI Global e Servizi e la consorte Francesca Guerrucci, in gara su Porsche 911 2.7 del 1975. L’agile Mini Cooper del 1972, prodotta dalla italiana Innocenti, sarà condotta dai giornalisti Dario Converso e Federica Ameglio.
Le supercar del Tributo pronte a brillare a Cortina
Una vera e propria parata di stelle su quattro ruote è pronta a brillare tra Cortina e i passi dolomitici, patrimonio mondiale UNESCO. Il terzo appuntamento del Campionato Italiano Grandi Eventi, infatti, sarà il palcoscenico privilegiato per le vetture di particolare prestigio prodotte dal 1972 al 2000 della categoria “Legend” e per quelle dal 2001 ai nostri giorni del “Tributo Coppa d’Oro delle Dolomiti 2025”, tra le quali spiccheranno, ovviamente, le numerose vetture del Cavallino Rampante: come la Ferrari Superamerica di Gianfranco Fabris e Marco Fontanive, la 458 Spider di Eitel e Lorenzo Monaco del Ferrari Club Italia, e la Ferrari California dell’equipaggio italo-francese composto da Antonio Fiumanò e Mary Jo Piekarz.
E ancora, la Ferrari 812 GTS della Franciacorta Motori dei fratelli del lago d’Iseo, Oreste e Celestino Sangiovanni, abituali frequentatori delle parti alte della classifica dei Grandi Eventi, tanto su auto moderne quanto su vetture storiche, come la Porsche 356A.
Non poteva mancare all’appuntamento di Cortina il pluricampione Giordano Mozzi, navigato da Stefania Biacca. La coppia mantovana, su Ferrari 488 Spider, ha già vinto l’edizione 2024. Poi ancora la Ferrari 296 GTB di Fabrizio Macario e Giovanna Di Costanzo, così come la Ferrari 488 Pista, il cui V8 biturbo da 720 CV, derivato dall’esperienza Ferrari nelle competizioni, dovrà essere domato sui passi delle Dolomiti bellunesi dai perugini Graziano Mancinelli e Silvia Barberi.
Non solo Ferrari, ovviamente, nel folto elenco degli iscritti: la Porsche 911 Carrera 4 GTS Cabriolet dell’equipaggio femminile composto da Silvia Buscaroli ed Elisabetta D’Agostinis del Porsche Club Toscana; dalla Sicilia arriveranno i regolaristi Francesco e Silvia Bongiovanni su Porsche 911 Carrera S; la BMW M6 Cabrio di Francesco Paolo Romano e Sabrina Caruso.
I coniugi lucchesi Fabio Vergamini e Anna Maria Fabrizi saranno in gara sulla MG TF (anziché su Ferrari), già portata all’esordio alla Mittel European Race, mentre diverse sono le Maserati che faranno girare la testa agli appassionati: come la MC20 Fuoriserie di Aldo De Luca ed Andrea Pierini, la GT2 Stradale del 2025 di Andrea Luigi Susanna e Massimo De Gianni, e ancora la Maserati Gran Cabrio del 2024 di Fabio Pontin e Daniele Maria.
Tra le “Legend”, occhi puntati su Gianluigi e Federico Smussi su Alfa Romeo Spider. Le ladies Vania Fullin Parolaro ed Ornella Pietropaolo saranno a Cortina su Porsche 993 4S della Nettuno Bologna. Sono ormai abituali frequentatori delle blasonate competizioni targate ACI Sport i greci Polycarpos Notaras e Petros Christopoulos, sulla Porsche 924 Turbo, così come Enrico Colombo e la consorte Francesca Guerrucci, in gara su Porsche 911 2.7 del 1975.
L’agile Mini Cooper del 1972, prodotta dalla italiana Innocenti, sarà condotta dai giornalisti Dario Converso e Federica Ameglio.
Le vetture ammesse
Coppa d’Oro delle Dolomiti CIGE vetture prodotte fino al 1971.
Coppa d’Oro delle Dolomiti Legend vetture prodotte dal 1972 al 2000.
Tributo Coppa d’Oro delle Dolomiti vetture GT stradali costruite a partire dal 2001.
Gli equipaggi che si iscriveranno all’edizione 2025 della gara di regolarità classica – valevole per il Campionato Italiano Grandi Eventi – potranno partecipare, con la propria auto, alla quinta edizione del Concorso di Eleganza. Una giuria di esperti valuterà le auto in concorso che verranno premiate durante la cerimonia di premiazione della Coppa d’Oro delle Dolomiti. A vincere nell’edizione 2024 la Ferrari 166 Mille Miglia del 1950 dell’equipaggio giapponese composto da Fukuda Hiromichi e Sugiura Yasuyuki.
La Storia
La Coppa d’Oro delle Dolomiti nasce nel 1947 al 1956 come una gara di velocità pura, oggi è una gara di regolarità classica. E’ entrata nella storia grazie alla particolarità e al fascino del percorso inserito nello scenario unico delle Dolomiti, Patrimonio mondiale dell’Unesco. I nomi? Da Gigi Villoresi a Piero Taruffi, Da Giovanni Bracco a Umberto Maglioli, da Olivier Gendebien a Eugenio Castellotti.
Le istituzioni che supportano e organizzano la Coppa d’Oro delle Dolomiti
Il Presidente Provincia di Belluno, Roberto Padrin: “Delle splendide “vecchie signore”, in forma smagliante, che incontrano altre vecchie signore, sinuose e magnifiche. Credo sia questo il segreto della Coppa d’Oro delle Dolomiti, una manifestazione senza tempo, che anzi in qualche modo riesce a fermare lo scorrere dell’orologio e a cristallizzarlo in una forma di rara bellezza. Da una parte le auto storiche, splendide e affascinanti nella loro livrea, icone di stile e di eleganza che hanno segnato epoche distanti e che con il rombo dei motori riescono ancora a far emozionare. Dall’altra le Dolomiti, con i loro paesaggi da favola e gli scenari da cartolina, montagne epiche che all’alba e al tramonto sprigionano l’enrosadira, quella colorazione tipica che esiste solo ed esclusivamente su queste rocce. Ecco, con questi ingredienti la Coppa d’Oro delle Dolomiti sarà un successo anche quest’anno, e saprà trasmettere emozioni sia agli equipaggi in gara sia al pubblico degli appassionati. L’edizione 2024, poi, aggiunge alcuni passaggi particolarmente significativi per la provincia di Belluno. Perché oltre agli scenari dolomitici, la corsa passerà per Longarone, Belluno e il Nevegal. Non c’è modo migliore per valorizzare e promuovere il nostro territorio, anche quelle zone meno battute dal turismo e più nascoste. Del resto, il binomio sport-turismo è forse il migliore per far conoscere il Bellunese. E lo sport dei motori, dei piloti della Coppa d’Oro, rispettoso dell’ambiente naturale – anzi, in dialogo con il paesaggio grazie alla grande bellezza delle auto e delle montagne – sa assumere valenze di altissimo livello. È un piacere quindi accogliere questa corsa, ringraziando gli organizzatori e tutti coloro che lavorano per la manifestazione. Ed è grande il benvenuto che diamo ai piloti, agli equipaggi, agli appassionati. Con l’augurio che possano cogliere spunti di grande bellezza dal nostro territorio”.
Il Presidente di Automobile Club Belluno, Lucio De Mori: “ACI Belluno e ACI Italia organizzano quest’anno la Coppa d’Oro delle Dolomiti caratterizzata da tre giornate di gara, formula ormai sperimentata che ha raccolto gradimento e consensi. Saranno tre Tappe intense, quella di giovedì sera nel cuore delle Dolomiti d’Ampezzo, quella di venerdì che attraverso strade dell’alta Provincia di Belluno, del Trentino e dell’Alto Adige vedrà le vetture impegnate su sette differenti Passi alpini ed infine quella di sabato che porterà i concorrenti a Belluno e nelle Valli più importanti della sua Provincia: tutto senza dimenticare Cortina d’Ampezzo, città di partenza e arrivo delle tre Tappe e località identitaria di Coppa d’Oro delle Dolomiti. Sarà una gara dall’alto contenuto agonistico in cui i partecipanti di diverse nazionalità, con le loro prestigiose vetture storiche o moderne che siano, offriranno uno spettacolo emozionante ai tanti spettatori che, come sempre, li accoglieranno e li applaudiranno lungo il percorso.
I partecipanti, le loro vetture e gli spettatori saranno il motore di una gara in cui Automobile Club Belluno e Automobile Club Italia continuano a credere così come credono in Coppa d’Oro delle Dolomiti gli Sponsor e i Media che la sostengono. Un sentito ringraziamento alle Autorità che danno supporto alla manifestazione così come grazie di cuore va a tutte le persone che con il loro apporto consentono la realizzazione di un evento emozionante, svolto nel contesto delle Dolomiti patrimonio UNESCO, che da sempre stupisce ed appassiona”.
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – E’ stato definito il percorso della Coppa d’Oro delle Dolomiti, terzo appuntamento del Campionato Italiano Grandi Eventi di regolarità Classica per auto storiche e moderne in programma dal 24 al 27 luglio. L’evento targato ACI Belluno, presieduto da Lucio De Mori con il supporto di ACI Sport, prevede 3 giorni di gara che partendo da Cortina d’Ampezzo si snoderà attraverso le strade delle Dolomiti dell’Alto Adige e Bellunesi per concludersi a Cortina, capitale montana del glamour che vive un periodo di grande fermento dato che ospiterà i giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026. Il percorso pertanto prevede 506 km complessivi per tre giorni di gara suddivise in un prologo di 48 km con partenza alle 18:00 di Giovedì 24 luglio da Corso Italia a Cortina d’Ampezzo. La prima tappa di 266 km di Venerdì 25 luglio porterà gli equipaggi in Val Pusteria e in Val Badia in Alto Adige. La seconda tappa, in programma Sabato 26 luglio, avrà una lunghezza di 192 km e toccherà la Valle del Piave e Belluno, per concludere la competizione. Al percorso affascinante si aggiungono 84 prove cronometrate e 6 prove di media per arricchire di competitività una edizione, quella del 2025 che si preannuncia ad altissimo livello tecnico in un contesto affascinante. A vincere l’edizione 2024 furono Mario Passanante e Alessandro Molgora su Fiat 508C della Franciacorta Motori.


























