FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938.
Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937,prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938.
La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn.
Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polin
fiat508c
FONTE: UFFICIO STAMPA COPPA GIULIETTA & ROMEO, MATTEO BELLAMOLI – Navigato da Caterina Vagliani il pilota siciliano ha conquistato per la prima volta anche il Trofeo Luciano Nicolis. Seconda posizione per Patron-Patron, terza per Vesco-Vesco. Nelle moderne vittoria per Vergamini-Fabrizi. Salvetti primo veronese al traguardo in quarta posizione. Momento sociale con il contributo ad A.N.D.O.S.
Verona, 16 febbraio 2025 – Angelo Accardo e Caterina Vagliani hanno conquistato la Coppa Giulietta&Romeo 2025 al termine di una prestazione di grande livello. Il pilota siciliano, navigato dalla plurititolata navigatrice lombarda, a bordo della Fiat 508 C della Franciacorta Motori, ha bissato il successo del 2024 andando in testa al Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche, di cui la gara organizzata dall’Automobile Club Verona in collaborazione con ACI Verona Sport e A.C. Verona Historic era il primo appuntamento.
“Siamo davvero molto contenti della partecipazione che abbiamo avuto e degli apprezzamenti a questo percorso difficile e tecnico – ha commentato il Direttore dell’Automobile Club Verona Riccardo Cuomo – Devo ringraziare tutto il nostro team di lavoro che ha realizzato una manifestazione di grande spessore baciata anche dal bel tempo. Un grazie all’amministrazione di Garda, a tutti i nostri partners e a chi, a vario titolo, ha contribuito al successo”.
Accardo e Vagliani hanno costruito la vittoria con precisione e determinazione, riducendo al minimo gli errori e gestendo al meglio le insidiose prove speciali, nonostante alcuni imprevisti come una sosta per rifornimento a metà gara e le portiere lato navigatore che si sono aperte in corsa. A loro anche il successo in categoria RC2 e soprattutto il Trofeo Luciano Nicolis, che ha premiato la migliore prestazione assoluta senza l’applicazione dei coefficienti correttivi che premiano le vetture più antiche. La coppa di cristallo degli anni Venti porterà quindi ora anche il loro nome, e resterà esposta all’interno del Museo di Villafranca fino alla prossima edizione.
A completare l’en-plein di Accardo, anche la conquista del Trofeo PIT Top, dedicato alla memoria di Maurizio Pitondo. Il driver siciliano ha così portato in Trinacria una fedele riproduzione 1:43 di una Porsche 997 Cup del Campionato Svizzero 2008 realizzata artigianalmente da Pitondo, la cui memoria continua a vivere grazie a questo Trofeo presentato dal fratello Marco.
“Una gara di altissimo livello tecnico – ha dichiarato Accardo – con prove molto varie: in salita, in discesa, dietro ai tornanti, con tubi storti e postazioni nascoste dietro gli incroci. Un percorso studiato con grande esperienza, che ha saputo mettere alla prova senza stressare le nostre vetture anteguerra. Sono entusiasta di questo risultato, un ottimo inizio per una stagione che io e Caterina affronteremo con il massimo impegno”.
La Coppa Giulietta&Romeo 2025 ha confermato anche il suo impegno solidale a favore di A.N.D.O.S. Comitato Oglio Po ODV, devolvendo parte delle iscrizioni degli equipaggi con presenza femminile. Alla premiazione, il Presidente Dr. Claudio Pagliari, insieme a una rappresentanza dell’Associazione, ha sottolineato l’importanza della prevenzione e del sostegno alle pazienti. A.N.D.O.S., attiva a livello nazionale, si occupa di supporto alle donne operate al seno attraverso ascolto, assistenza, educazione sanitaria e raccolta fondi per la cura e la prevenzione. L’evento ha ribadito il valore della collaborazione tra sport e solidarietà, dando visibilità alle iniziative per la lotta al tumore al seno.
Tornando alla parte sportiva, sul secondo gradino del podio si sono piazzati Luca e Matteo Patron, padre e figlio, su Fiat 508 C della MNT Associazione Sportiva, mentre al terzo posto hanno concluso i bresciani Andrea e Roberto Vesco, più volte vincitori della Mille Miglia storica, che con la loro ammirata Fiat 508 S del 1935 hanno dovuto fare i conti anche con una foratura imprevista prima della partenza, risolta prontamente tra la curiosità e l’ammirazione degli appassionati presenti sul Lungolago Regina Adelaide di Garda. Proprio il comune benacense è stato protagonista di questa edizione, ospitando partenza ed arrivo in un contesto spettacolare nella giornata di sabato 15 febbraio. Questa collaborazione con l’amministrazione di Davide Bendinelli ha inoltre permesso l’inserimento di Garda nel cartellone eventi di “Lago di Garda in Love” che ha aumentato ulteriormente la visibilità dell’iniziativa.
Ottima prestazione per Paolo Salvetti e Roberto Bortoluzzi, protagonisti sulle strade di casa con la Fiat 1100/103 della Scuderia Nettuno Bologna, che hanno chiuso quarti assoluti, primi in categoria RC3 e vincitori del premio dedicato al primo equipaggio veronese. “È andata bene – ha commentato Salvetti, caprinese doc – “stamattina avrei messo la firma per una top ten, invece siamo rimasti sempre in lizza con i primi. Una bella gara, siamo molto soddisfatti”.
In RC4 il successo è andato a Claudio Lastri e Valter Pantani, quinti assoluti con l’Alfa Romeo Giulia Nuova Super del Classic Team, al termine di un weekend ricco di emozioni. Sesti nella generale Vincenzo Bertoli e Doriano Vavassori, anche loro su Fiat 508 C anteguerra. A completare la top ten, in settima posizione e secondi in RC4, il campione italiano in carica Maurizio Indelicato e il presidente della scuderia Diego Verza, protagonisti su A112 Elegant con i colori di Rovigo Corse. Settimo posto per Lorenzo e Mario Turelli, su Lancia Aprilia del 1937, che hanno conquistato la Power Stage conclusiva allestita sul lungolago, noni Flavio Renna e Paolo Abalsamo, su Autobianchi A112 Elegant, decima piazza per Sergio e Romano Bacci su un’altra A112 Abarth ma nella versione 58 Hp.
In categoria RC5 ancora un assolo della inusuale Fiat Duna di Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi, mentre nella nuova categoria RC6, inclusa quest’anno per le vetture dal 1993 al 2000, si è rivista una vecchia conoscenza delle regolarità in Italia ovvero Andrea Giacoppo, navigato da Lisa Oliviero, su una gialla Fiat Cinquecento Sporting della Speeding Motors Team.
Michele Bellini e Martina Belotti, su un azzurro Volkswagen Maggiolino hanno conquistato l’Under 30 per la Scuderia Brescia Corse, anche se la compagine della Leonessa ha chiuso terza nella classifica delle scuderie dietro a Classic Team, seconda, e ai vincenti della Franciacorta Motori. Nella femminile sorriso per Gabriella Scarioni e Ornella Pietropaolo, su Austin Mini della Scuderia Nettuno Bologna.
Tra le vetture moderne, gara senza storia con un’altra vittoria per la Ferrari 488 GTB di Fabio Vergamini e Maurizia Bertolucci che hanno vinto anche la classifica della Power Stage tra le vetture costruite oltre l’anno 2000. Nella classifica di gara secondo posto per Gianantonio Gasparini e Giovanni Fabris, su BMW Z4 M40l con il terzo posto per l’equipaggio di casa composto da Giorgio Sartori e Morena Tartali su Mini Cooper S, primi veronesi e portacolori della A.C. Verona Historic.
Immagine: Time Foto
Ufficio Stampa – Coppa Giulietta&Romeo
Matteo Bellamoli
FONTE: UFFICIO STAMPA WINTER MARATHON – Con un colpo di scena finale l’equipaggio mantovano conquista il 1° posto davanti ai Turelli e ai Salvinelli
Alberto Aliverti e Yuri Merlo hanno vinto la Winter Marathon.
Con un colpo di scena sul finale di gara il duo mantovano, a bordo di una Fiat 508 C del 1937, conquista il
prestigioso successo in questa impegnativa edizione della Winter Marathon che ha visto al via, nella splendida
cornice di Madonna di Campiglio, ben 130 vetture in rappresentanza di 17 marchi automobilistici e 8 nazioni.
Per Alberto Aliverti è il terzo sigillo nella manifestazione, fortemente cercato e arrivato grazie a una condotta
di gara molto regolare e soprattutto all’esperienza e alla massima concentrazione messa sulle 65 prove
cronometrate previste dagli organizzatori – tutte valide ai fini della graduatoria finale – che gli hanno permesso
di superare di oltre 20 penalità Lorenzo e Mario Turelli della Scuderia Brescia Corse su Lancia Aprilia del
1937, che solo all’ultima prova sono riusciti a prevalere su Fabio e Marco Salvinelli (Scuderia Nettuno
Bologna) su Fiat 508 C del 1938.
Delusione all’arrivo in Piazza Righi per l’equipaggio Bellini-Tiberti, campioni in carica e a lungo in testa alla
gara, incappati in un grave errore di conteggio a poche prove dal termine che li ha visti chiudere al 6° posto
finale subito dietro ai due Barcella, classificati rispettivamente al 4° (Guido con Ombretta Ghidotti) e al 5°
(Nicola con Simone Rossoni) entrambi a bordo di una Fiat 508 C del 1938.
Nelle classifiche speciali da rimarcare il successo di Barcella-Rossoni nella classifica degli equipaggi Under-
30, di Emanuela Cinelli e Luisa Deleuse Bonomi (Brescia Corse) su Innocenti Mini Cooper Mk II del 1969. Fra
gli equipaggi stranieri primo posto per i portoghesi Duarte Freitas e Ana Margarida Dias su MG B Roadster
del 1974 mentre Mauro Argenti e Roberta Amorosa della scuderia Milano Autostoriche hanno primeggiato
nella classifica delle Prove di Media sulla loro Porsche 911 T del 1969.
Fra le scuderie ancora una vittoria per la Franciacorta Motori, grazie ai piazzamenti dei due Barcella (4° e 5°
assoluto) e di Bellini (sesto), che hanno preceduto Brescia Corse e 0-30 Squadra Corse.
Bilancio positivo per questa 37ª edizione, chiusa alla mezzanotte in Piazza Righi con l’arrivo delle vetture,
grazie al lavoro dello staff organizzativo coadiuvato dai cronometristi e dai commissari di percorso dislocati
sul percorso di gara mai così lungo come quest’anno (540 km); tutte regolarmente disputate e validate infine le
65 prove cronometrate e le 6 prove di media (con 22 rilevamenti) nonostante le rigide temperature
caratteristiche della manifestazione ma comunque più miti rispetto alle edizioni precedenti.
Sabato 25 gennaio lo spettacolo sul lago ghiacciato di Madonna di Campiglio è ripreso con i due trofei riservati
rispettivamente ai primi 8 equipaggi stranieri e ai primi 32 classificati della Winter Marathon.
Nel Trofeo ZERO TIME successo dell’equipaggio statunitense composto da Mark Gessler e Lawrence
Webster su Lancia Fulvia Sport 1.3 S del 1971 che in finale ha prevalso sulla Porsche 924 Turbo del 1983 dei
greci Polykarpos Notaras e Petros Christopoulos; terzo gradino del podio per l’equipaggio portoghese
composto da Duarte Freitas e Ana Margarida Dias su MG B Roadster del 1974.
Nel Trofeo SPARCO vittoria di Lorenzo e Mario Turelli su Lancia Aprilia del 1937 che in finale hanno
ribaltato il risultato della Winter Marathon avendo la meglio sulla Fiat 508 C del 1937 di Alberto Aliverti e Yuri
Merlo che hanno solo sfiorato l’impresa di vincere nella stessa edizione sia la gara che il trofeo del laghetto. A
completare il podio la Lancia Appia C10S del 1951 portata in gara dai giovanissimi Michele Vecchi e Gabriele
Soldo che, nella finale per il 3°-4° posto, hanno battuto su Fabbri-Cipriani a bordo della loro Volvo 122S del
1968.
Alle ore 19.30 di sabato 20 gennaio l’atto conclusivo di questa edizione con il trasferimento in cabinovia dei 270
ospiti intervenuti per la cena finale con premiazioni ai 2100 metri dello Chalet Spinale, moderno rifugio con
ristorante e una vista mozzafiato a 360° sulle Dolomiti di Brenta, con la consegna di importanti trofei e
riconoscimenti in argento ai primi 20 equipaggi assoluti, ai primi tre della classifica delle Prove di Media, alla
miglior scuderia classificata e al primo delle classifiche speciali (equipaggio femminile, under 30 e straniero).
Va così in archivio questa 37ª Winter Marathon con il prossimo appuntamento già programmato per venerdì
4 e sabato 5 aprile quando prenderà il ‘via’ la 18a edizione del Franciacorta Historic.
Sarezzo, 28 gennaio 2025
Immagine: Pierpaolo Romano
Ufficio Stampa
Andrea e Roberto Vesco su Fiat 508 S vincono il Circuito delle Valli Piacentine
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Spettacolo di agonismo e partecipazione per l’atto decisivo del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche CIREAS 2024, appena archiviato a Bobbio ed organizzato dalla Bobbio Autosport sotto l’egida dell’Automobile Club di Piacenza.
Sono i bresciani Andrea e Roberto Vesco, rispettivamente figlio e padre su Fiat 508 S i vincitori del XXI Circuito delle Valli Piacentine, atto decisivo del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche CIREAS 2024, appena archiviato a Bobbio ed organizzato dalla Bobbio Autosport sotto l’egida dell’Automobile Club di Piacenza.
Una gara decisamente impegnativa, soprattutto per le numerose vetture anteguerra, i cui concorrenti hanno faticato non poco per districarsi sulle tecnicissime prove allestite lungo i 180 km di saliscendi tra la Val Trebbia e la Valtidone. I bresciani hanno siglato l’allungo costruendo una gara che li ha visti davanti già dalle prime prove, con l’unico equipaggio che poteva impensierirli, ovvero Giovanni Pighi e Luigi Callegari della scuderia Castellotti, fuori dai giochi fin dalle prime battute a causa di noie al pescaggio del carburante della loro ammiratissima Fiat 508 CS MM Berlinetta Aerodinamica del 1936. Per i due Vesco gara difficile anche per via delle temperature rigide da affrontare su una vettura scoperta sulla quale hanno ottenuto 216 penalità.
“Siamo felici di essere qui – ha detto Andrea Vesco – aldilà del risultato perché questa è una manifestazione che apprezziamo particolarmente, per via dell’ospitalità e della qualità organizzativa a partire dalle prove, sempre molto tecniche e selettive, dove è necessaria una concentrazione costante e dove possiamo godere anche di splendidi paesaggi”.
Ancora dei bresciani, ovvero Edoardo Bellini e Roberto Tiberti si piazzano in seconda posizione ancora su Fiat 508 ma in allestimento C, capaci di ottenere anche il secondo posto di RC2 a 19,64 penalità in più rispetto ai vincitori. Sul podio anche i giovani Nicola Barcella e Simone Rossoni ancora su Fiat 508C, terzi in classifica nonostante una miriade di noie tecniche alla solitamente affidabile Balilla, arrivata al fine gara nonostante il malfunzionamento della pompa dell’acqua.
Ai piedi del podio un altro Barcella, ovvero Guido navigato come sempre dalla consorte Ombretta Ghidotti ancora su 508C e ancora per i colori della scuderia Franciacorta Motori del Presidente Molgora, sodalizio sportivo campione 2024.
Quinta posizione per Fabio e Marco Salvinelli sulla Fiat 508C della Nettuno Bologna, seguiti da Alessandro Gamberini ed Elena Falciroli su Simca 8 della Promotor Classic e da Luca e Matteo Patron ancora su Fiat 508C.
Ottava piazza, primato in RC5 e nella classifica senza coefficienti, denominata Trofeo ACI Piacenza per i coniugi bobbiesi Roberto Paradisi e Silvia Zunino, particolarmente concentrati sulla Autobianchi Y10 GT della scuderia Castellotti. A Paradisi e Zuino anche la Vittoria della Classifica Under 30. A proposito della Categoria RC5, seconda posizione per Francesco Gulotta e Paolino Messina, soddisfatti per aver portato a termine una gara avendo archiviato le noie elettriche della loro Autobianchi Y10. Terzi di categoria i coniugi Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi sulla sempre affidabile Fiat Duna 70 con la quale hanno affrontato tutto il campionato.
Completano la Top Ten Alberto Riboldi e Vito Cartafalsa su Fiat 508C Balilla e Mauro Todeschini e Fiorenza Boggio che su Autobianchi A112 Abarth della Scuderia Bracco, ottengono anche il primato di RC4, davanti a Claudio Lastri e Valter Pantani su Alfa Romeo Nuova Giulia Super del Classic Team ed ancora un paradisi, ovvero Andrea, navigato da Marco Varosio, terzo di RC4 sulla Fiat 127 L.
Massimo Bisi e Claudio Cattivelli sulla splendida Porsche 356 S 90 del registro Italiano Porsche 356 staccano la vittoria della Categoria RC3.
Tra le dame, primato per Gaetana Angino ed Enrica Russo che sulla Autobianchi A 112 Abarth del Classic Team hanno chiuso con 407 Penalità, esattamente dieci in meno rispetto alle dirette avversarie, ovvero Gabriella Scarioni e Ornella Pietropaolo sulla Innocenti Mini Cooper 1300. Menzione speciale per Angelo Seneci per la sua sportività nel coinvolgere e supportare ipovedenti o non vedenti che gli fanno da navigatore.
“Un bilancio estremamente positivo – ha dichiarato Diego Garilli patron della Bobbio Autosport – che ci riempie di soddisfazione per le numerose attestazioni di stima degli equipaggi. Uno stimolo ulteriore per fare sempre bene e meglio nonostante nel 2025 non saremo una gara titolata del CIREAS”
FONTE: UFFICIO STAMPA, MATTEO BELLAMOLI – Bertoli-Vavassori vincono la 2^ Regolarità del Monte Baldo con una media di errore inferiore ai 3 centesimi di secondo
Livello davvero alto nella gara organizzata da ACI Verona Sport, vissuta su un confronto degno di una gara titolata. Per il prossimo anno confermata la titolazione di Trofeo Nazionale di Regolarità e di Coppa Italia di Regolarità Zona 2.
Caprino Veronese, 21 novembre 2024 – Si è conclusa con la vittoria di Massimo Vincenzo Bertoli e Doriano Vavassori, su Fiat 508 C della Franciacorta Motori la 2^ edizione della Regolarità del Monte Baldo, gara di regolarità classica organizzata da ACI Verona Sport in collaborazione con A.C. Verona Historic e Service Sport. La manifestazione si è svolta nel weekend del 15-16 novembre tra Caprino Veronese e le pendici del Baldo.
I concorrenti hanno espresso parole di grande apprezzamento per l’organizzazione impeccabile della gara, sottolineando l’eccellenza del percorso e la bellezza del territorio circostante. Particolarmente elogiata è stata Villa Cariola, che con il suo fascino unico ha ospitato partenza, arrivo e premiazioni, regalando un’atmosfera esclusiva all’evento.
Da un punto di vista prettamente sportivo la Regolarità del Monte Baldo, che si è svolta su di un percorso di 126 chilometri con 46 prove cronometrate, ha offerto una sfida per la vittoria degna di una gara titolata per livello dei partecipanti e risultati cronometrici di grande peso sportivo.
“Siamo estremamente soddisfatti dei numeri raggiunti in questa edizione – ha commentato Max Boldrini, Presidente di ACI Verona Sport – che confermano l’interesse e la qualità della nostra manifestazione. Un ringraziamento speciale va a tutta la squadra di ACI Verona Sport, A.C. Verona Historic e Service Sport che ha lavorato instancabilmente, in particolare a Stefano Fattorelli per il suo impegno straordinario e ad Alberto Riva, che ha diretto l’evento con grande competenza. Grazie anche al Comune di Caprino Veronese – rappresentato durante le premiazioni a Villa Cariola dal sindaco Avv.to Giuseppe Armani e dal consigliere delegato allo sport e alle manifestazioni Nicola Specchierla – oltre che a tutti i partner che ci hanno supportato. Le titolazioni 2025 sono un premio al lavoro svolto e un grande motivo di orgoglio per tutti noi. Vogliamo crescere ancora e continueremo a lavorare per rendere la Regolarità del Monte Baldo un appuntamento sempre più prestigioso.”
Tornando all’edizione dello scorso 16 novembre, la sfida si è decisa per appena 10 centesimi di secondo tra il primo e il secondo classificato e ancora 10 centesimi tra il secondo e il terzo classificato su un totale di 46 controlli. Nel regolamento delle regolarità classiche, ogni centesimo di secondo di anticipo o ritardo nelle prove cronometrate si traduce in un punto di penalità, rendendo fondamentale il rispetto dei tempi imposti al centesimo di secondo.
A completare il podio, che è coinciso anche con i migliori risultati di Gruppo RC2 (vetture dal 1931 al 1950), sono stati Alberto Riboldi e Vito Cartafalsa su un’altra Fiat 508C sempre della Franciacorta Motori, ed Alberto con Giuseppe Scapolo,terzi su un stupenda e rara Fiat 508 S Balilla Sport MM del 1933 in gara per la Scuderia Nettuno Bologna.
La competizione ha visto una grande varietà di protagonisti tra gli oltre 50 partenti, con belle sfide in tutte le diverse categorie in funzione dell’anzianità delle vetture. Nel Gruppo RC3 (vetture dal 1951 al 1969) il miglior risultato è stato ottenuto Tiziano Baldissera ed Edoardo Covaz su Lancia Fulvia Rally 1.3 del 1968 Nel Gruppo RC4 (vetture dal 1970 al 1981) la vittoria ha arriso a Marcello Gibertini e Lisa Sighinolfi su Lancia Fulvia Montecarlo del 1973 (Scuderia Nettuno Bologna). Nel gruppo RC5 (vetture dal 1982 al 1990) la vittoria è andata all’equipaggio Fabio Sorgato e Monica Gianesini su Citroen AX GT del 1989 (Scuderia Circolo Patavino Autostoriche).
Rossella Torri ed Ilaria Veronesi su Fiat 1500 S Osca Spider del 1964 (Franciacorta Motori A.s.d.) hanno mostrato grande abilità e determinazione conquistando la classifica femminile e chiudendo ventisettesime Anche i più giovani hanno trovato spazio nella competizione, con il premio Under 30 che è stato assegnato ad Alessandro e Alessio Dancelli su Lancia Fulvia Montecarlo del 1973 (0-30 Squadra Corse A.s.d.).
Nella classifica delle scuderie, la Scuderia Nettuno Bologna si è aggiudicata il primo posto, grazie alle ottime performance di Alberto e Giuseppe Scapolo, Fabio e Marco Salvinelli, e Paolo Salvetti, pilota caprinese d’adozione, navigato da Roberto Bortoluzzi. Al secondo posto si è classificata la Franciacorta Motori A.s.d., mentre il terzo gradino del podio è andato alla Scuderia Brescia Corse A.s.d. Ad Antonio Faccin e Silvia Dal Santo, primo equipaggio A.C. Verona Historic su MG Midget, il premio speciale dedicato a Giovanni Omarchi, un modellino di una delle vetture utilizzate proprio da Giovanni.
Un riconoscimento speciale è stato riservato ai soci ACI Verona, tra i quali i migliori tre equipaggi sono stati Paolo Salvetti e Roberto Bortoluzzi su Fiat 508 C del 1937 (Scuderia Nettuno Bologna), seguiti da Antonio Faccin e Silvia Dal Santo su MG Midget del 1964 (A.C. Verona Historic) e da Iacopo Carteri (già vincitore dell’edizione del 2023) e Giorgio Ciresola su Fiat 1100/103 del 1954 (A.C. Verona Historic).
Anche la gara delle moderne è stata una sfida avvincente con 8 vetture al via. Gianluigi Smussi ed Elena Signorini, su MG TF (Franciacorta Motori A.s.d.), hanno avuto la meglio con 277 punti di penalità totale precedendo Enrico Susto e Marco Serafini su Citroen C2 VTS (Fuorigiri Squadra Corse A.s.d.). A completare il podio, Gianluigi Scarpari e Alda Tonon, su Fiat Barchetta (Scuderia Circolo Patavino Autostoriche), con un totale di 368,00 penalità. Smussi ha vinto il Raggruppamento 2M, Scarpari l’1M mentre il 3M ha premiato Gianantonio Gasparini e Steve Clark, che hanno condotto al traguardo la loro bella Ferrari 296 GTS.
Ufficio Stampa: Matteo Bellamoli
FONTE: UFFICIO STAMPA TARGA FLORIO CLASSICA, MARCO BENANTI – Edizione 2024 con consensi a tutto campo per l’evento organizzato da AC Palermo con il supporto dell’Automobile Club d’Italia. Sticchi Damiani: “La passione dei siciliani gratificata con numeri da primato ed auto esclusive”.
Palermo, 13 ottobre 2024. La Targa Florio Classica 2024 è dei siciliani Francesco e Giuseppe Di Pietra, alfieri della Franciacorta Motori su Fiat 508C, che allungano così le mani sul titolo Tricolore Grandi Eventi. I trapanesi di Campobello di Mazara papà e figlio, iscrivono il loro nome nell’albo d’oro della rievocazione storica della gara più antica del mondo, organizzata da Automobile Club Palermo, con il fondamentale supporto dell’Automobile Club d’Italia, atto decisivo del Campionato Italiano Grandi Eventi e Ferrari Tribute to Targa Florio.
Il Trofeo Monreale, che ha caratterizzato la giornata conclusiva di domenica 13 ottobre, lo hanno conquistato Giovanni Moceri e Valeria Dicembre su Lancia Aprilia del 1937, i più regolari sul tracciato dell’entroterra palermitano che ha portato i gioelli su 4 ruote sul percorso della Bellolampo – Passo di Rigano, gara che vide l’esordio di Nino Vaccarella, poi a San Martino delle Scale e verso i tesori UNESCO del Duomo di Monreale. Fabrizio Macario e Giovanna Di Costanzo sono i vincitori del Ferrari Tribute to Targa Florio 2024, l’equipaggio del Ferrari Club Italia ha vinto la gara di regolarità riservata alle meravigliose supercar di Maranello sulla 488 pista del 2018. Tre giorni all’insegna dell’agonismo di regolarità e della cultura per la storia dell’auto e dell’automobilismo, in un contesto esclusivo, paesaggistico, storico, culturale e di forte tradizione come la Targa Florio Classica. Una edizione che ha celebrato anche il centenario della prima vittoria di Daimler Mercedes Benz, attraverso l’ammiratissima partecipazione della Targa Florio 2-liter che vinse nel 1924 con il pilota tedesco Christian Werner, stesso modello oggi restaurato e custodito da Mercedes – Heritage.
“Una edizione da record che gratifica il lavoro di AC Palermo ed ACI Sport per l’evento siciliano che rappresenta un patrimonio comune di altissimo valore – ha affermato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani – ad iniziare dagli oltre 230 partecipanti, alle auto di esclusivo valore storico e sportivo, all’aspetto sportivo. Un tracciato che esalta sempre le bellezze della Sicilia, per cui non occorrono presentazioni, sui cui si è dislocato un pubblico sempre appassionato e caloroso. Una edizione di cui siamo estremamente soddisfatti. Siamo convinti a continuare su questa scia, magari con una ricettività alberghiera più adeguata ai nostri numeri. La costante presenza dell’Amministrazione della Città Metropolitana con il Sindaco Roberto Lagalla è chiaro segno dell’interazione con il territorio in cui la Targa Florio è nata e continua a crescere”.
L’organizzazione conta sul supporto istituzionale di Regione Siciliana, Assemblea Regionale Siciliana, Città Metropolitana di Palermo.
Fin dalle prime prove nel Trapanese è emerso che tra i protagonisti di vertice vi sarebbero stati i forti equipaggi della scuola Campobellese, che dagli anni 60, sforna talenti protagonisti della specialità sui campi di gara di tutta Italia. Il risultato dei Di Pietra, alfieri Franciacorta Motori, che attestano il punteggio/penalità arriva al termine di una gara che li ha visti protagonisti testa a testa, prova su prova a confrontarsi con Giovanni Moceri e Valeria Dicembre su Lancia Aprilia del Classic Team, secondi in Classifica Generale ed Angelo Accardo e Filippo Becchina su Fiat 508C, sul podio perché autori di una grande rimonta, poi Mario Passanante ed Alessandro Molgora su auto uguale, ma con una seconda tappa complicata, per via di alcune imprecisioni da parte dell’equipaggio Campione Italiano Grandi Eventi 2023, e su una vettura, la Fiat 508 C certamente “stanca” e non perfettamente a punto. All’inizio della seconda giornata un guasto al motore ha rischiato di compromettere anche la gara dei Di Pietra, risolto prontamente grazie all’assistenza Fabrizio Falanga di Palermo.
“Siamo incredibilmente orgogliosi di questa vittoria storica alla Targa Florio 2024″ – ha detto Francesco Di Pietra. “È un momento indimenticabile per la nostra squadra, frutto di anni di duro lavoro, passione e dedizione. Oggi i Di Pietra hanno dimostrato che l’eccellenza tecnica e la determinazione portano sempre risultati straordinari. Vincere su queste strade leggendarie, cariche di storia, è un onore immenso e ci spinge a sognare ancora più in grande per il futuro”.
Quarta posizione in classifica Generale per l’emiliano Massimo Zanasi che ha diviso l’abitacolo della Fiat 508C con il presidente della Scuderia Classic Team, ovvero il mantovano Corrado Corneliani. I varesini Roberto Crugnola e Annalisa Mentasti si piazzano in quinta posizione di Classifica Generale e vincono la classifica relativa alle Prove di Media, davanti a Massimo Bisi e Claudio Cattivelli su Porsche 356 S90. A completare il podio delle Prove di Media è il presidente di Automobile CLub d’Italia Angelo Sticchi Damiani e Susanna Serri su Lancia Aurelia B24.
Tornando alla Classifica Generale, sesti sono i vincitori dell’edizione 2023 Enzo Ciravolo e Francesco Messina ancora su 508C. In settima piazza vi sono i coniugi Sergio Sisti ed Anna Gualandi “divertitissimi dalla prima all’ultima prova” su Lancia Aprilia del Classic Team, mentre il torinese Alberto Diana in coppia con l’esperto rallista Alberto Carrotta non va oltre l’ottava posizione su Fiat 508C della Promotor Classic: “Un risultato sotto le nostre aspettative frutto probabilmente anche di una non corrispondenza con alcuni riscontri cronometrici” – ha detto Diana. Nona piazza per Nino Margiotta e Salvatore Cusumano su Fiat 1500 6 cilindri del 1937, completano la top ten Stefano Ginesi e Susanna Rohr su Fiat 508 S Coppa d’Oro. Una top ten interamente composta da vetture anteguerra su un totale di 230 straordinarie automobili al via. Tra le quali le ammiratissime vetture Legend e Gran Turismo le cui classifiche sorridono ai coniugi bolognesi Alberto Tattini e Rossella Sciolti: “Un risultato frutto di molta fortuna”, ha detto Tattini. Tra le GT dicevamo, successo per il pluricampione Giordano Mozzi, in coppia con Marco Giusti sulla splendida Ferrari 812 Superfast del 2018 che ha brillato sulle strade siciliane.
La Targa Florio Classica costruisce appuntamento determinante anche il per il Campionato Siciliano di Regolarità, serie regionale promossa dalla Delegazione ACI Sport Sicilia coordinata da Daniele Settimo. A questo proposito si registra il successo del Messina Classic Team che ottiene pertanto il primato di 1° Conduttore, 2° Conduttore e Coppa Scuderia. Nello specifico Salvatore Galioto su Fiat 1100/103 con 55 punti. Obiettivo raggiunto anche per Giovanni Veneziano che si aggiudica il primato da 2° Conduttore con 50 punti. Mentre Francesco Bongiovanni agguanta la seconda posizione del Campionato Regionale come 1° Conduttore, grazie alla dodicesima posizione ottenuta tra le fila delle Gran Turismo, in coppia con Nicoletta Gringeri su Porsche 911 Carrera S.
L’intero evento ha avuto uno svolgimento fluido e sereno sotto l’attento coordinamento del Direttore di Gara internazionale Marco Cascino e grazie al lavoro degli ufficiali di gara e la preziosa collaborazione delle Forze dell’Ordine. Indispensabile il supporto dei partner quali i servizi tecnico logistici di ACI Global e quelli di Sara Ti Assicura, la mobility di DR Automobiles, Sparco, Grimaldi Lines, Cognizant, Verzera, Tag Heuer, Xerjoff, Car & Classic, Regolink, Top Driver TV.
Tutte le informazioni, gli approfondimenti, le immagini sono come sempre disponibili sui siti www.targaflorio.it e www.acisport.it. Nei prossimi giorni, su ACI Sport TV sui canali 228 di SKY e 52 di TivùSat e sul canale YouTube di ACI Sport saranno disponibili servizi, interviste e approfondimenti sulla Targa Florio Classica 2024.
Ufficio Stampa Targa Florio Classica
Rosario Giordano
Marco Benanti
Classifica Finale Generale
1.Francesco e Giuseppe Di Pietra Fiat 508 Franciacorta Motori con 463,68 punti/penalità,
2. Giovanni Moceri e Valeria Dicembre Lancia Aprilia Classic Team a 50,07;
3. Angelo Accardo e Filippo Becchina Fiat 508C della Franciacorta Motori a 67,62.
Barcella (Nicola) e Rossoni su Fiat 508 della Franciacorta Motori vincono al Città di Lumezzane
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Grande soddisfazione per il figlio d’arte, secondi Andrea e Roberto Vesco su Fiat 508 S. Terzo l’altro Barcella, ovvero Nicola con Ghidotti su Fiat 508C della Franciacorta Motori. Tra le moderne, ancora un primato per Vergamini Fabrizi su Ferrari F488 GTB.
La XXIII edizione del Città di Lumezzane è ancora nel segno di Barcella. Dopo la vittoria nel 2023 di Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione targata Lumeventi e svoltasi in questo fine settimana nel Bresciano è Nicola Barcella, che navigato da Simone Rossoni, vince a Lumezzane su Fiat 508C made in Franciacorta Motori. Il giovane figlio d’arte solitamente in gara sulla più recente A112, conferma di essere l’astro nascente della regolarità, avendo lottato alla pari con i big del campionato su una vettura alla pari. Secondi i bresciani Andrea e Roberto Vesco, padre e figlio su Fiat 508S, mentre completano il podio i Barcella senior, ovvero Guido e Ombretta Ghidotti ancora su Fiat 508S della Franciacorta Motori. I siciliani Maurizio e Pietro Indelicato sulla più recente Autobianchi A112 della Rovigo Corse sfiorano il podio conquistando la quarta piazza generale ed il primato in RC4 e prendendosi anche la soddisfazione di mettersi alle spalle equipaggi del calibro degli argentini Juan Tonconogy e Barbara Ruffini che hanno lottato con il coltello tra i denti per mantenere posizioni da vertice con una vettura certamente più farraginosa sui saliscendi bresciani e meno fresca sulle salite del percorso rivisto, tecnico e ritmato che è stato apprezzato in maniera univoca dai 102 equipaggi al via. Sesta piazza per l’insolito e redditizio equipaggio composto da Ezio Sala e Vito Cartafalsa che hanno ben giocato le proprie carte soprattutto nella prima parte della giornata, sulla preziosa Fiat 508 Sport Barchetta del 1933. Settimi gli specialisti bresciani Ezio Sala e Gianluca Cioffi su Lancia Aprilia del ‘37 della Emmebi 70. Completano la top ten della generale, Andrea Belometti e Cristian Ricca su Fiat 508 Ss Spider Sport del ‘32 della Brescia Corse (ottavi), Fabio Salvinelli e Anna Frassine su Fiat 508C della Scuderia Nettuno (noni) ed i bresciani Alberto e Giuseppe Aliverti su A112, secondi di RC4, davanti a Roberto e Tommaso Crugnola che, su Lancia Fulvia, conquistano il terzo gradino del podio di Raggruppamento e la rispettabile quattordicesima posizione in classifica generale.
Primato in RC1 per i coniugi bresciani Carlo Beccalossi e Marzia Marchioni che hanno incantato il pubblico sulla Lancia Spider Casaro del 1928 della Brescia Corse, mentre conquistano la vetta del RC3 il pluricampione Grandi Eventi Mario Passanante come di consueto in duo con il padrone di casa, presidente della Scuderia Franciacorta Motori Alessandro Molgora, sulla Fiat 1100/103 ormai messa perfettamente a punto. Tra le più recenti vetture RC5 vanno bene i sempre concentrati coniugi di Serravalle Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi sulla onnipresente Fiat Duna 70, che precedono nel medesimo Raggruppamento i siciliani Alfonso e Rocco Angelo Tumbarello su A112 della Franciacorta Motori ed i portacolori della scuderia polesana Rovigo Corse Isaia Zanotti e Roberto Gasperoni su Fiat Ritmo Abarth 130 Tc. Tra le Dame, primato per Federica Bignetti Bignetti e Luisa Ciatti su Mg TB del 1939 sulla quale ottengono anche una ottima ventiduesima posizione assoluta.
Tra i fortunati possessori delle supercars moderne, i coniugi lucchesi Fabio Vergamini ed Annamaria Fabrizi su Ferrari 488 Gtb, vincono con sole 6 penalità di vantaggio sui fratelli del lago di Iseo Oreste e Celestino Sangiovanni su Ferrari Roma, podio tutto Franciacorta Motori completato da Francesco Paolo Romano e Sabrina Caruso su BMW M6 Cabrio. A precedere la straordinaria carovana della massima serie del Tricolore della specialità è stata la parata delle vetture Alfa Romeo 4C.
La competizione ha visto un massiccio coinvolgimento di pubblico grazie al ricco programma di eventi collaterali incentrati per lo più alla cultura dello sport di squadra e della solidarietà. Il calendario del CIREAS dice Sicilia dal 4 al 6 ottobre in occasione del Trofeo Cave di Cusa 2024 che costituirà certamente anche un utilissimo banco di prova in ottica Targa Florio Classica per gli equipaggi che prenderanno parte al Campionato Italiano Grandi Eventi oltre ad assegnare ovviamente preziosi punti per il CIREAS
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Grandi numeri per il nono appuntamento del CIREAS 2024 che torna nel Bresciano in occasione del presigioso evento targato Lumeventi del 14 e 15 settembre.
Non poteva che far registrare il tutto esaurito la tappa bresciana del CIREAS di scena in questo fine settimana per la XXIII edizione del Trofeo Città di Lumezzane, Coppa d’Oro AVIS e Coppa Pam che alla chiusura delle iscrizioni nelle scorse ore ha svelato numeri e nomi. 110 gli equipaggi che hanno voluto marcare presenza al prestigioso appuntamento allestito da Lumeventi in programma il 14 e 15 settembre e che si daranno battaglia serrata nei ricchissimi raggruppamenti. Tra i sicuri protagonisti delle parti alte della classifica figurano ovviamente gli equipaggi con vetture più anziane ma negli ultimi appuntamenti vetture più moderne hanno detto la propria anche nella classifica con i coefficienti. Con il numero 1 sulle fiancate della OM 665 SMM Superba del 1929 ci sono i bresciani Lorenzo e Mario Turelli che dovranno vedersela con l’argentino Juan Tonconogy e la consorte Barbara Ruffini su su Alfa Romeo 6C 1750 Spider Zagato del ‘31, Andrea Belometti e Cristian Ricca su Fiat 508 SS Sport del ‘32 della Brescia Corse, Alberto Riboldi e Vito Cartafalsa della Franciacorta Motori su Fiat 508 Barchetta; poi ancora Luca e Matteo Patron della ProMotorclassic su Mg L Magna del ‘33, Andrea e Roberto Vesco su Fiat 508S del 1935. Ci sono poi i coniugi Barcella, Mario Passanante ed Alessandro Molgora, Massimo Zanasi e Barbara Bertini, Lastri e Pantani, Dalleolle e Traversi, Roberto e Tommaso Crugnola ed ancora un elenco iscritti di primissimo livello. Avranno da divertirsi i fortunati concorrenti delle auto moderne quali Fabio Vergamini ed Annamaria Fabrizi su Ferrari 488 GTB, Celestino e Oreste Sangiovanni su Ferrari Roma, Luca Gazzurelli e Mauro Scalmana su Alfa Romeo 4C del 4C Team Italia.
Insomma un elenco iscritti di primissimo livello che lascia presagire accesissime sfide al vertice su un percorso che prevede 65 prove cronometrate, 6 controlli orari, 2 controlli a timbro. La competizione prenderà il via in piazza Portegaia a partire dalle ore 19.00 con partenze cadenzate ogni minuto. I veicoli, giunti a Sarezzo alle 19:30 circa, ritorneranno al punto di partenza effettuando in tutto una quindicina di prove cronometrate.
A conclusione del Trofeo proseguirà la festa in piazza con musica dal vivo fino a tarda serata.
Domenica 15 settembre gli equipaggi si presenteranno alla partenza che avverrà, come da tradizione, da piazza Portegaia. Gli appassionati potranno assistere a diversi transiti degli straordinari veicoli visto su un percorso che si estenderà per circa 200 km e coinvolgerà i migliori paesaggi della Val Trompia, della Franciacorta e della Val Sabbia.
A rendere l’evento ancor più prestigioso, saranno presenti alcune tra le vetture che, nei giorni precedenti, avranno corso il 47° Rally 1000 Miglia. Queste saranno esposte la domenica in Piazza Portegaia assieme ad alcune leggendarie auto da rally storiche.
Passanante e Molgora su Fiat 508C della Franciacorta Motori vincono la Coppa D’Oro delle Dolomiti 2024
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Belle sfide all’ombra dei passi dolomitici tra i protagonisti del Campionato Italiano Grandi Eventi di regolarità classica per auto storiche e moderne andato in scena in questo fine settimana. Tra le vetture “Legend” spiccano Gianluigi e Federico Smussi su Mercedes CE 300, tra le supercar del “Tributo” successo per Mozzi e Biacca su Ferrari 458 Spider. Vince il prestigioso concorso d’eleganza la Ferrari 166 Mille Miglia del 1950 di Hiromichi e Yasuyuki. Prossimo appuntamento: la Targa Florio Classica.
Se il campionato della massima serie del Tricolore di regolarità Classica per auto storiche e moderne di ACI Sport si chiama Grandi Eventi ci sarà pure un motivo, anzi certamente più d’uno. La Coppa D’Oro delle Dolomiti 2024, targata ACI Belluno, presieduta da Lucio De Mori, ha regalato spettacolo ed emozioni in una tre giorni, dal 18 al 21 luglio, dai grandi numeri a partire dal numero dei partecipanti che si attesta agli oltre 90 equipaggi provenienti da ben 10 Paesi. Tutti presenti i migliori specialisti oltre che collezionisti che arrivano d’oltralpe. Tra i concorrenti anche il presidente di Automobile Club Italia Angelo Sticchi Damiani su Lancia Aurelia B24. Diciamo subito che a scrivere il proprio nome sull’albo d’oro della competizione sono Mario Passanante e Alessandro Molgora su Fiat 508C della Franciacorta Motori che, con questa vittoria, bissano il successo del 2023 e per quanto attiene alle statistiche, eguagliano Giovanni Moceri che di Coppa D’Oro ne ha già vinte 5!
“Sono felice per questo risultato, per i colori della scuderia – ha detto Passanante – e perché vincere la Coppa d’Oro è un motivo di grande orgoglio che condivido con i miei sostenitori e MA-FRA che mi supporta costantemente. E’ stata una gara combattuta, impegnativa ma divertente e rivolgo i nostri complimenti all’organizzazione”.
Nei fatti “i pediatri di precisione” Giovanni Moceri e Valeria Dicembre su Lancia Ardea del Classic Team se la sono “giocata” dalla prima all’ultima prova, agguantando sì una meritatissima seconda piazza in Classifica Generale e di 2 Raggruppamento, ma concludendo con uno scarto infinitesimale di 19,70 penalità rispetto a Passanante che sa di derby in salsa sicula. Soprattutto sul finale la rimonta dei coniugi Moceri e Dicembre su Lancia Ardea si è fatta più pressante: “Siamo felici di questo risultato frutto di grande impegno e di esserci confrontati con equipaggi fortissimi e di aver impensierito Passanante e Molgora cui facciamo i nostri migliori auguri per questo meritato risultato”.
Terzo il torinese Alberto Diana ed Alberto Carrotta sempre su Fiat 508C della Promotor Classic che completano anche il podio di 2 Raggruppamento, fermando i crono ad appena 31,79 penalità. Dopo l’uscita di scena di Luca Patron e “Steve Clark” per un problema elettrico alla loro Bentley 3 Litre, la 2^ tappa ha visto uscire di scena altri big del calibro di Francesco e Giuseppe Di Pietra, fuori a causa di un guasto ai freni alla solitamente affidabile Fiat 508C dopo lo scollinamento di Passo Giau.
Autori di una gara senza sbavature Fabio Loperfido ed Alessandro Moretti su Lancia Ardea e per i colori della scuderia del presidente Corrado Corneliani si piazzano ai piedi del podio, davanti al bolognese Alessandro Gamberini e Guido Ceccardi sull’ammiratissima Fiat 514 MM della Promotor Classic che conquistano il primato del Gruppo RC1.
Sesti assoluti e primi di 3 Raggruppamento i coniugi di terra Sarda, Alessandro Virdis e Silvia Giordo che per l’appuntamento ampezzano si sono presentati allo start con un’altra splendida Porsche 356, diversa rispetto a quella solitamente utilizzata bianca, con livrea dei 4 mori, e sempre per i colori del Registro Italiano Porsche.
Certamente più impegnativa e farraginosa da condurre sui passi dolomitici ma con il vantaggio dei coefficiente è la Lancia Spider Casaro del 1928 dei coniugi di Parla Carlo Beccalossi e Marzia Marchioni che si classificano settimi assoluti e secondi di RC1.
In ottava posizione l’emiliano Massimo Zanasi con il presidente del Classic Team Corrado Corneliani su Fiat 508C, che hanno riscontrato problemi di traffico, mentre completano la top ten gli esperti Sergio Sisti ed Anna Gualandi sulla Lancia Lambda Spider Casaro del ‘29 sempre del Classic Team che hanno certamente apprezzato più i percorsi della seconda tappa, rispetto al traffico di Belluno delle prime prove, ottenendo in ogni caso il terzo posto di RC1. Decimi in Classifica Generale sono i piacentini Massimo Bisi e Claudio Cattivelli su Porsche 356 del ‘63 del Registro Italiano Porsche sulla quale salgono sul secondo gradino del podio di 3 Raggruppamento, podio completato da Leandro Gasbarri ed Emilio Casolari sempre su Porsche 356 sulla quale si piazzano in undicesima posizione in classifica generale. Quartier generale della competizione è stato il Grand Hotel Savoia by Radisson Collection di Cortina d’Ampezzo.
Tra le prestigiose fila della Coppa D’Oro delle Dolomiti Legend, confermano il proprio stato di forma i bresciani Gianluigi e Federico Smussi su Mercedes CE 300, padre e figlio, che grazie ad una guida redditizia viaggiano facile fino all’ultima prova vincendo per l’appunto la “Legend” ed il Raggruppamento RC5. Ottima la prestazione di Dario Converso e Federica Ameglio della Verona Historic che, con la più piccolina Innocenti Mini Cooper, salgono sul secondo gradino del podio ed ottengono il successo in 4 Raggruppamento, precedendo la bella BMW 2002 Turbo di Eugenio Fani con Yulia Karakulova che completano il podio dell’assoluta e di RC4.
Tra le donne, svetta l’equipaggio dell’Alfa Romeo Giulietta Spider di Cristina e Carla Bellucci della Biella Autostoriche.
Nel Tributo Coppa D’Oro delle Dolomiti, gara riservata cioè alle meravigliose supercar che hanno incantato il pubblico tanto a Cortina quanto sui passi dolomitici, vincono i mantovani plurivincitori della Mille Miglia sia tra le storiche che tra le moderne, Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Ferrari F458 Spider: “Felicissimi del risultato che condivido a pieno titolo con mia moglie che vanta un palmares di primissimo piano” – ha detto Mozzi.
In seconda posizione i coniugi toscani di Lucca Fabio Vergamini ed Anna Maria Fabrizi su Ferrari 488 GTB che hanno definito la loro prestazione e l’appuntamento ampezzano come “Una gara piacevole”. Terzi gli esperti regolaristi Fabrizio Macario e Giovanna Di Costanzo su Ferrari 488 Pista del Ferrari Club Italia. Tra le ladies, svettano divertite Vania Parolaro e Ornella Pietropaolo su Porsche 911 Carrera 4S.
La Coppa D’Oro delle Dolomiti assegna anche i prestigiosissimi riconoscimenti per il Concorso d’Eleganza per le vetture che hanno determinate caratteristiche estetiche, di conservazione, di storia e di funzionalità.
1ª classificata:
Ferrari 166 Mille Miglia del 1950
Equipaggio n. 20
Fukuda Hiromichi
Sugiura Yasuyuki
Con le seguenti motivazioni: La meravigliosa Ferrari 166 Mille Miglia, carrozzata Touring, è un’auto che trasuda storia. Infatti, questo esemplare dell’equipaggio giapponese è nato nel 1950, stesso anno in cui ha debuttato in corsa alla Mille Miglia e proprio alla Coppa Internazionale delle Dolomiti, con un terzo posto assoluto. Tra gli altri, il volante di quest’auto da corsa è stato in mano a piloti come Taruffi, Serafino e Ascari. Proprio quest’ultimo l’ha condotta anche in un’altra manifestazione di punta di ACI Storico e ACI Sport, la Targa Florio, prossimo appuntamento del Campionato Italiano Grandi Eventi, ad ottobre. È un onore avere con noi una concorrente delle corse originali che rievochiamo oggi con grande passione.
2ª classificata:
Chrysler 75 Sport Roadster del 1929
Equipaggio N. 20
Stoch Marian
Balicki Bartosz
Con le seguenti motivazioni: È un modello non comune da queste parti, ma ha da subito conquistato per la sua particolarità. Famosa per essere salita sul podio nella 24 Ore di Le Mans del 1929, davanti ad auto ben più importanti, ed aver corso nella Mille Miglia. Con la sua imponenza, nascosta da un elegante bicolore chiaro-scuro, si è snodata egregiamente tra i tornanti.
3ª classificata:
Jaguar XK120 del 1952
Equipaggio N. 28
Nowakowsky Piotr
Nowakowsky Filip
Con le seguenti motivazioni: Un modello iconico degli anni 50, animo sportivo racchiuso in una linea affusolata ed elegante, tipica del giaguaro. Questo esemplare presenta un abbinamento in pieno stile British, con un esterno in Racing Green e degli interni in beige chiaro, rifiniti nei minimi dettagli. Il passaruota posteriore carenato le dona ancor più charme, come quello del duo polacco alla guida.
La gara diretta dall’esperto Direttore di Gara Walter Robassa si è svolta in condizioni climatiche cangianti, dalla pioggia della 1^ tappa al sole della 2^, senza interruzioni ed in condizioni di assoluta sicurezza. L’appuntamento con il campionato Italiano Grandi Eventi rinnova il suo appuntamento con l’ultima prova stagionale in occasione della Targa Florio Classica in programma in Sicilia dal 10 al 13 ottobre tra gli affascinanti monumenti e alla Corte di Federico Secondo dove gli equipaggi vivranno un’ospitalità da “Mille e una notte”.
FONTE: UFFICIO STAMPA LA MARCA CLASSICA, ANDREA ZANOVELLO – Ancora una vittoria, la sesta, per i portacolori della Nettuno Bologna con la Fiat 508C con la quale precedono la vettura gemella di Barcella – Ghidotti e la Lancia Lambda di Sisti – Gualandi. Vignato – Bellin con la Lancia Fulvia e Susto – Serafini su Citroen C2 sono i vincitori della “turistica” storica e moderna
Treviso, 23 giugno 2024 – Non sembravano molto convinti della loro prestazione i fratelli padovani Alberto e Giuseppe Scapolo al momento della consegna della tabella di marcia al controllo orario d’arrivo; grazie invece ad un’ultima parte di gara perfetta sono riusciti in un’insperata rimonta che è valsa loro la vittoria de La Marca Classica 2024, la sesta in sette edizioni della manifestazione organizzata dall’Automobile Club Treviso, settimo appuntamento del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche. I portacolori della Nettuno Bologna hanno vinto assoluta e RC2 con uno scarto minimo rispetto ai coniugi bergamaschi Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, in gara con un’analoga vettura e la coppia formata da Sergio Sisti e Anna Gualandi su Lancia Lambda Spider del 1929, vettura più anziana in gara, con la quale hanno di recente partecipato alla 1000 Miglia della settimana scorsa; per loro anche la soddisfazione nell’aver primeggiato nella classifica “MVP”, quella che somma le penalità al netto del coefficiente correttivo oltre alla vittoria in RC1. Ai piedi del podio, ma col primato in RC3, si classificano i bravi Federico Riboldi e Carlotta Lucchini su Fiat 1100/103 e grande soddisfazione è stata anche per i siciliani Francesco Commare ed Alessandro Pirrello su Autobianchi A112 che agguantano la vittoria della RC4 ed un ottimo quinto posto assoluto. Sesto l’argentino Juan Tonconogy, navigato da Lorenzo Toninelli, con l’ammiratissima Alfa Romeo 6C del 1931, reduce anch’essa dalla 1000 Miglia, mentre al settimo posto e primo in RC5 sono Francesco Gulotta e Paolino Messina su Autobianchi Y10 col pilota che fa centro nella classifica “under 30”. Gradino numero otto della generale per Claudio Lastri e Valter Pantani su Alfa Romeo Nuova Super con la quale precedono l’Autobianchi A112 Abarth di Sergio e Romano Bacci e a completare la top-ten sono Massimo Zanasi e Barbara Bertini su Fiat 508C anch’essi su Fiat 508C. La sfida per il primato nella classifica delle Dame ha sancito la vittoria di Rossella Torri e Caterina Vagliani su Autobianchi A112 mentre a brindare alla vittoria tra le scuderie sono stati i conduttori della Franciacorta Motori.
REGOLARITÀ TURISTICA – A far da contorno alla gara valevole per il Tricolore, come da tradizione è stata quella con la formula turistica che ha visto al via ventiquattro equipaggi con vetture storiche e moderne. La classifica di quelle costruite entro il 1990 ha premiato Andrea Vignato e Camilla Bellin vincitori su Lancia Fulvia Coupé davanti a Fabio Sorgato e Monica Gianesini con una Citroen AX GT e Alessandro e Giuseppe Accettulli anch’essi con una coupé di casa Lancia.
Tra le vetture moderne hanno invece primeggiato Enrico Susto e Marco Serafini su Citroen C2 VTS con la quale hanno preceduto la Peugeot 205 GTI di Fabio Barison e Alessandro Case e col podio completato da Enrico Vianello su Abarth Grande Punto condivisa con Giuseppe Corradazzi.
Al termine della duplice sfida su di un percorso che una volta di più ha avuto notevoli elogi da parte dei concorrenti, le premiazioni ospitate presso il BHR Treviso Hotel hanno concluso la manifestazione egregiamente organizzata dall’affiatato staff dell’Automobile Club Treviso, che una volta di più ha saputo soddisfare, non solo grazie ad un percorso di notevole caratura, gli equipaggi giunti a Treviso da diverse regioni d’Italia, col tocco d’internazionalità portato dai due conduttori argentini presenti con altrettante vetture di pregio.