FONTE: UFFICIO STAMPA CLUB 91, FABRIZIO HANDEL – La prima edizione della rievocazione vicentina, organizzata da Club 91 Squadra Corse, si è fregiata della presenza autentici totem come Bernacchini, Verini, Simoni e Taufer.
Rubano (Pd), 08 Luglio 2019 – Il ghiaccio è finalmente stato rotto, Sabato 29 e Domenica 30 Giugno, con la prima edizione della rievocazione storica Crosara Valbona entrata in archivio.
Tanti i motivi per gioire in casa Club 91 Squadra Corse, organizzatrice dell’evento assieme all’associazione 50 Anni di Rally, a partire dalla soddisfazione per essere riusciti a portare al traguardo un evento, fortemente voluto, nonostante le avversità incontrate lungo il cammino.
Chiuso nel cassetto dei ricordi il precedente rinvio, causato da un meteo inclemente, l’ultimo fine settimana di Giugno ha regalato una due giorni baciata da uno splendido sole, ciliegina sulla torta di un appuntamento nato e vissuto sull’onda della sana passione per l’automobilismo.
All’insegna del pochi ma buoni, una quindicina i partecipanti all’evento, si è quindi concluso il primo capitolo di una rievocazione storica nella quale il sodalizio di Rubano crede molto.
Autentici totem del rallysmo nazionale si sono dati appuntamento ad Arsiero, in provincia di Vicenza, per festeggiare questa bella iniziativa, promossa grazie al sostegno di tutte le amministrazioni locali interessate dal transito dei partecipanti: Arnaldo Bernacchini, Maurizio Verini, Gianti Simoni, Giorgio Taufer ed alcuni protagonisti dell’edizione 1969 del Rally San Martino di Castrozza come Pino Ceccato, in coppia con Corrado Patella, ed Antonio Zanussi, affiancato da Carlo Bisol, assieme ad altri protagonisti del rallysmo nazionale come Sandro Giacomelli, Luigi Costa, Pino Arangino e Giba Bertolini.
Occhi puntati sulle signore a quattro ruote, impegnate nell’affrontare il durissimo sterrato della prova speciale Crosara Valbona, uno dei pochi tratti rimasti invariati dopo oltre mezzo secolo: Fiat 125 Special, Lancia Fulvia, Fiat 124 Spider, Ford Escort MK1, Autobianchi A112 ed altre ancora hanno affrontato il tracciato, riportando alla mente l’epopea di un rallysmo ormai defunto.
Due le giornate di rievocazione autentica, intervallate da un incontro conviviale, tenutosi nella serata del Sabato in una sala del Comune di Arsiero, dove si è assistito ad un vero e proprio tuffo nel passato, con i protagonisti degli anni ’70 ed ’80 a rivivere le proprie esperienze, condividendole con chi non ha avuto la fortuna di poterle vivere personalmente.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto” – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “perchè abbiamo vinto, prima di tutto, la sfida con noi stessi. Siamo orgogliosi del lavoro svolto. Emozioni davvero intense, rivivendo quelle esperienze raccontate dai nostri blasonati ospiti. Grazie a tutti, agli ACI di Vicenza e di Padova, alle amministrazioni comunali, ai partners, a chi non ha smesso di credere nel nostro evento. Arrivederci al 2020.”
Gli fa eco Sergio Furlan, presidente dell’associazione 50 Anni di Rally e coorganizzatore.
“Bello rivivere la piazza di Arsiero come cinquant’anni fa” – racconta Furlan (presidente 50 Anni di Rally) – “con i meccanici stesi a terra a ripristinare le vetture. Un weekend ricco di emozioni, una grande soddisfazione. Un particolare ringraziamento lo voglio fare a Cesare Gerolimetto, presente come ospite. Fotografo, autore e protagonista, a modo suo, di quel epico periodo.”
Velocità e regolarità – Comunicati & Notizie
FONTE: ALBERTO BERGAMASCHI – 36 giorni e 14.000 km passando per coliche renali, deserti, buche, terra e fango, ascessi, campi tendati, steppe, laghi, caldo, freddissimo, stanchezza, rifornimenti sbagliati, demoralizzazione ma sempre con l’entusiasmo alle stelle
La 308 GT4 di Rossocorsa è la prima Ferrari che completa la Pechino-Parigi, con prestazioni sempre nelle posizioni di vertice senza alcun cedimento né minimo problema per tutta la gara. Il risultato finale penalizzato pesantemente dalle tappe non disputate a causa dei problemi di salute che hanno costretto i piloti a cure ospedaliere.
Parigi, 7 Luglio 2019
La sfida, anzi la “pazza idea”, come da subito si è voluta chiamare questa avventura, era dimostrare che una granturismo raffinata come una Ferrari, per di più d’epoca con 44 primavere sulle spalle, sarebbe stata in grado di percorrere i 14.000 chilometri della Pechino-Parigi attraverso montagne, deserti, steppe e strade al limite della praticabilità, con tappe fino a 600 chilometri al giorno a velocità medie intorno ai 100 km/h, dimostrando affidabilità e prestazioni. Addirittura i due piloti, Giorgio Schon ed Enrico Guggiari, gente di esperienza che guida auto da corsa da cinquanta anni, si erano lasciati scappare l’intenzione di figurare bene in classifica generale proprio confidando nelle potenzialità della macchina. La Ferrari 308 GT4 infatti aveva subìto un lunghissimo lavoro di preparazione ed irrobustimento durato un anno nell’officina di Rossocorsa, smontata fino all’ultimo bullone e razionalizzata proprio in funzione della durezza della gara che avrebbe dovuto affrontare.
Bene, la Ferrari alla fine ne è uscita vincente sotto tutti gli aspetti, ha superato agevolmente tutte le prove, dai greti dei torrenti alle rocce del deserto dei Gobi, dalle steppe siberiane ai tratturi mongoli, dalle piste di rallycross ai circuiti di velocità. Non un minimo cedimento meccanico, se si esclude la rottura del salvacoppa usurato dai continui contatti col terreno accidentato, subito riparato appena possibile. Per il resto tutto ha funzionato come un orologio svizzero, una affidabilità impressionante anche nelle situazioni di maggiore stress: in 36 giorni di gara massacrante gli interventi più importanti sono stati la pulizia ed il lavaggio della macchina, ridotta in uno stato inguardabile da terra e fango, la sostituzione di un pneumatico lacerato su una roccia appuntita, la riparazione di un supporto dello scarico ed il rabbocco di 1 chilo di olio. Tutto qui, molto meno che un tagliando d’officina.
Vincente, dunque, la Ferrari 308 GT4 di Rossocorsa, ma non vincitrice. Infatti si può pure preparare una gara in maniera maniacale con la massima meticolosità possibile, senza lasciare nulla al caso, prevedendo tutte le situazioni avverse e preparandosi bene per affrontarle al meglio, ma di fronte all’imponderabile non c’è proprio nulla da fare. E’ così che la Pechino-Parigi di Schon-Guggiari, appena dopo la partenza dalla Grande Muraglia, si è trasformata in una gara tutta in salita, e che salita! L’imponderabile si è manifestato subito sotto la forma di un grave attacco di calcoli renali ai danni del povero Guggiari, che patendo le pene dell’inferno ha concluso la tappa iniziale prima di essere fermato dai medici dell’organizzazione che ne hanno imposto il ricovero in ospedale. Due giorni persi mentre per gli altri la gara -e la classifica- andava avanti, col rischio che i medici decidessero che, per ragioni fisiche di sicurezza, l’equipaggio della Ferrari non avrebbe potuto proseguire. Rientrati in gara dopo aver saltato 2 tappe, con un bottino incolmabile di 2440 penalità contro le meno di 10 del primo, la Ferrari di Schon-Guggiari riprendeva in solitaria staccatissima in ultima posizione, 108^. Che fare? Tirare “alla morte” per recuperare il poco recuperabile, confidando nella durezza del percorso e nelle conseguenti immancabili disgrazie altri. E infatti la Ferrari, in ogni prova speciale nel massacrante deserto della Mongolia, faceva segnare tempi di tutto rispetto, sempre tra i primissimi. Ma i recuperi andavano nell’ordine dei secondi, mentre il ritardo si contava in 2 giorni.
Appena stabilizzato il ritmo di gara, seconda doccia fredda: stavolta è Schon a dover ricorrere alle cure ospedaliere per un enorme ascesso che procura dolori lancinanti che non gli permettono di pilotare sui veloci sterrati. Altra mezza giornata persa ed altro ritardo accumulato, con perdita delle posizioni recuperate. Il resto della Mongolia, la Siberia, il Kazakistan e la Russia passano fortunatamente senza altri problemi fisici, la Ferrari gira che è una meraviglia, le prestazioni nelle prove cronometrate sono sempre nelle posizioni di vertice ed all’arrivo in Finlandia, dopo 27 giorni di gara durissima, Schon e Guggiari sono 50^ avendo recuperato parecchie posizioni, anche se gli avversari davanti sono praticamente irraggiungibili. L’obiettivo ora è quello di lottare per la European Cup, una classifica separata riservata alle tappe europee della Pechino-Parigi, attraverso Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Germania, Belgio e Francia, quasi tutte su percorsi asfaltati o sterrati belli. E qui l’esperienza di Schon e Guggiari e le prestazioni della Ferrari 308 GT4 hanno subito la meglio sugli avversari, col team Rossocorsa che conquista la testa della classifica provvisoria e sembra contenere gli avversari. Ma l’imponderabile questa volta si materializza ad un distributore automatico di carburante: in Polonia la sigla “V-Power” identifica sia la benzina che il gasolio, e la cosa confonde il povero Guggiari. Con un pieno di diesel la Ferrari non va avanti neppure in discesa, e ci vogliono più di 5 ore per svuotare i serbatoi, ripulire gli 8 carburatori, cambiare le candele e rifare la messa a punto del V8 di Maranello: da primi a ultimi nella Coppa Europa, anche se nella classifica generale le posizioni perse sono solo un paio, il tutto a 4 giorni dall’arrivo a Parigi.
Questo il racconto dei fatti di una avventura straordinaria, combattuta da Schon e Guggiari facendo segnare sempre prestazioni da assoluto con una vettura che li ha assecondati al massimo, ma persa per ragioni che neppure a sforzarsi si potrebbero immaginare. Facendo due calcoli, senza i 2440 punti dovuti ai ricoveri in ospedale dall’altra parte del mondo e senza il guaio del gasolio i piloti di Rossocorsa si sarebbero giocati addirittura il podio, con la certezza oltretutto della vittoria in Coppa Europa.
“Se avessi una foto della signora Delusione ve la manderei, sarebbe molto esplicativa” commenta Giorgio Schon. “Ci resta la soddisfazione di essere arrivati in fondo, per la prima volta una Ferrari ha completato un rally così lungo e difficile senza alcun problema. Abbiamo girato mezzo mondo, l’avventura è rispettata, la sfortuna ci ha sorriso, ma arrivare in fondo è sempre una impresa impegnativa.”
Alla delusione dei protagonisti fa però eco la soddisfazione comunque di chi ha ci ha creduto fin dall’inizio ed ha supportato con sportività l’avventura in giro per mezzo mondo: “Complimenti a Giorgio Schon ed Enrico Guggiari, il formidabile equipaggio della Ferrari 308 GT4 che si è battuto come un leone nonostante la sorte avversa nella settima edizione della Pechino-Parigi” dichiara Alberto Galassi, CEO di Ferretti Group. “Come Cantieri Riva abbiamo sostenuto da subito questa splendida impresa perché il legame tra la Ferrari e Riva, la Ferrari del mare, è sempre vivo e appassionante. So anche che i due piloti sono da tempo armatori Riva, e quindi gli faccio complimenti pure per il gusto nautico”.
E infatti per tutti i 36 giorni di gara l’equipaggio di Rossocorsa si è portato appresso in macchina un modellino di motoscafo Riva, a sugello della partnership di questa lunga traversata transcontinentale.
La partecipazione di Giorgio Schon ed Enrico Guggiari con la Ferrari 308 GT4 al 7° Peking to Paris Motor Challenge 2019 è stata supportata, oltre che dai Cantieri Navali Riva, da Liqui Moly, da Autoluce, da Larus Miani, da Pirelli, da Cantine Colle Manora, da Rossocorsa e seguita da Corriere Motori
FONTE: UFFICIO STAMPA, ROBERTO GOITRE – Il 5° Trofeo Nord Ovest regolarità auto toriche si arricchisce di un altro evento. Al ricco calendario 2019 si è aggiunta la Parma – Poggio di Berceto, in programma il 5 e 6 ottobre. Una classica automobilistica che quest’anno celebra i 100 anni dalla prima corsa di Enzo Ferrari. Organizzata dalla scuderia Parma Auto Storiche è la celebrazione di una classica gara dell’automobilismo che nell’albo d’oro conta fior di piloti da Giuseppe Campari, ad Antonio Ascari, Luigi Villoresi, Giovanni Marsaglia. Una pietra miliare nel ramo delle grandi competizioni.
Enzo Ferrari, nel 1919, poco più che ventenne, scelse la Parma-Poggio di Berceto come esordio nel mondo delle competizioni, sedendo al volante di una CMN. Arrivò undicesimo assoluto e quarto di Categoria. Vinse Antonio Ascari su Fiat in 38’ 11” 1/5, alla media di km 83,275. L’anno seguente Ferrari arriverà terzo assoluto.
L’edizione 2019 della Parma-Poggio di Berceto, si disputerà in due tappe. Prenderà il via alle 13.30 di sabato 5 ottobre dalla Rocca di Sala Baganza e si snoderà su di un percorso di 110 km, con cinquantadue prove di regolarità, parzialmente concatenate attraversando Boschi di Carrega, Talignano, Gaiano, Fornovo di Taro, Terenzo, Cassio, Berceto Cassio, Terenzo, Fornovo di Taro, Gaiano, Boschi di Carrega per chiudere a Sala Baganza. La seconda tappa inizierà domenica 6 dal Teatro Regio di Parma con la prima vettura al via alle ore 9.31. Saranno affrontate quarantotto prove di regolarità, parzialmente concatenate passando da Sala Baganza, Boschi di Carrega, Talignano, Collecchio, San Vitale Baganza, Neviano Rossi Fornovo di Taro, Ozzano, Monte delle Vigne, Gaiano, Boschi di Carrega e concludere a Collecchio.
Sono ammesse le vetture costruite dalle origini fino al 1981 (dal 1° al 7° Raggruppamento).
RGC Roberto Goitre Comunicazione
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Mario Passanante, Cesare Fiorio e la Fiat 1100/103 della Scuderia Franciacorta Motori si sono aggiudicati l’edizione numero quattordici della MilleCurve, la gara di regolarità per auto storiche valevole, anche quest’anno, per il Campionato Italiano (C.I.R.E.A.S.) di cu costituisce la settima prova stagionale, disputata tra i tornanti della “Verde Irpinia”. Il regolarista siciliano, navigato dal top manager del motorsport Cesare Fiorio, ha totalizzato 229,4 penalità su 62 P.C. valide, con una media penalità davvero ragguardevole.
“Vincere la Millecurve – ha detto Passanante – è stata una grande soddisfazione. Un risultato che arriva dopo 65 prove cronometrate in un weekend molto impegnativo. Portare a casa questo risultato con al mio fianco Cesare Fiorio, uno dei più grandi del motorsport mondiale, rappresenta per me un grande onore per me e una gran bella soddisfazione”.
Secondo Classificato è Fabio Loperfido e sulla sua Fiat 127 della scuderia Classic Team mentre portano sul podio una vettura anteguerra Massimo Zanasi e Alessandro Moretti sulla ammiratissima Fiat 508 C del 1938, anche loro alfieri della scuderia Classic Team.
La gara, che quest’anno ha preso la partenza dallo spettacolare viale alberato di Mercogliano dove, con la collaborazione della locale Pro loco, è stato allestito il parco partenza, si è diretta verso i tornanti del Malepasso ed i boschi del Monte Terminio. Il riordino, svolto anche questa volta con la collaborazione della locale Pro Loco, a S.Stefano del Sole, ha costituito un intermezzo necessario prima di affrontare le ritmate prove di Breccelle e la salita verso Montevergine.
Sui tornanti della mitica salita gli equipaggi hanno battagliato per il Trofeo Rievocazione Storica della Cronoscalata di Montevergine che si è aggiudicato l’irpino Davide Festa all’impensabile media di 1,7 penalità per prova. Il Memorial Giosuè Lombardi è stato vinto da un altro irpino Vincenzo Morsa (media di 1,8 penalità), mentre l’equipaggio Passanante – Fiorio si aggiudicato il Memorial Luigi Pirone (media di 1,75 penalità). Il primo posto della classifica femminile va ad Angino – Biagi (Autobianchi A112 Abarth) portacolori della scuderia Classic Team.
Tra le scuderie. primeggia la F.M. FRANCIACORTA MOTORI che distanzia CLASSIC TEAM, C.A.R.S., KINZICA e REGISTRO ITALIANO PORSCHE 356.
Tra i raggruppamenti c’è la vittoria di ZANASI – MORETTI in 2° raggruppamento, PASSANANTE – FIORIO il 3°, BILANCIERI – SIMEONI il 5°, LOPERFIDO il 6°, ZAZZERI – ANDROVANDI il 7°, mentre a MORSA e MALUCELLI – RIBOLDI vanno, rispettivamente l’ottavo ed il nono raggruppamento.
FONTE: UFFICIO STAMPA BALLETTI MOTORSPORT, ANDREA ZANOVELLO – Nel prossimo fine settimana, trasferta extra Campionato in Trentino per il Team di Nizza Monferrato impegnato ad assistere le tre vetture
Nizza Monferrato (AT), 2 luglio 2019 – Al giro di boa la stagione sportiva anche per la Balletti Motorsport che si appresta ad iniziare il mese di luglio con la partecipazione alla prestigiosa cronoscalata Trento – Bondone, in programma nel capoluogo trentino nell’imminente fine settimana.
Saranno tre le vetture da assistere nelle due giornate dedicate alla gara: tutte Porsche 911 Gruppo 4, due RSR del 2° Raggruppamento e la terza, una SC del 3° che sarà affidata nuovamente a Salvatore Patamia. Sugli altri due esemplari gareggeranno invece, Umberto Pizzato e Matteo Adragna.
Per la Balletti Motorsport si tratta di una trasferta prestigiosa nonostante la gara delle auto storiche sia valevole per il solo Campionato Europeo e quindi non vede coinvolto alcuno dei tre piloti in gara per i quali però, vi sarà il massimo impegno per ben figurare in una di quegli eventi che, almeno una volta nella vita, gli specialisti delle cronoscalate devono correre.
Carmelo e Mario Balletti rivolgono un sentito ringraziamento alle aziende che ne supportano da tempo l’attività e a quelle con le quali sono iniziate nuove e proficue collaborazioni.
Ulteriori informazioni sull’attività dell’azienda al sito web www.ballettimotorsport.it
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Ufficio Stampa Balletti Motorsport
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FONTE: UFFICIO STAMPA PALLADIO HISTORIC, ANDREA ZANOVELLO – L’estate della scuderia vicentina inizia con la partecipazione di due piloti alla
classica cronoscalata trentina del prossimo fine settimana.
Vicenza, 2 luglio 2019 – Luglio, come da tradizione, vede a calendario la cronoscalata Trento – Bondone, giustamente riconosciuta come l’università della salita soprattutto per la sua lunghezza e la complessità. Sarà la gara che nel prossimo fine settimana rivedrà la Palladio Historic in azione, grazie a due suoi piloti iscritti con le auto storiche. Il primo è Umberto Pizzato, il quale dopo l’esordio di aprile al Costo e la partecipazione al Nevegal, torna alla guida della Porsche 911 RSR Gruppo 4 con la quale si è messo in bella evidenza nella prima parte della stagione. Il secondo è il “veterano” delle salite Romeo De Rossi che, una volta di più, si affida alla collaudata Alfa Romeo Alfasud TI 1.5 Gruppo 2.
Nella giornata di sabato 6, le prove ufficiali e l’indomani, la salita in un’unica manche.
Tutte le notizie e informazioni della scuderia, al sito web www.palladiohistoric.it
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Ufficio Stampa Scuderia Palladio Historic
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FONTE: UFFICIO STAMPA, ROBERTO GOITRE – Sono aperte le iscrizioni al XX Trofeo Antonio Renati, Bobbio – Monte Penice,quarta prova del 5° Trofeo Nord Ovest regolarità auto storiche, manifestazione titolata di abilità non competitiva con rilevamenti di passaggio in programma domenica 28 luglio.
Ad organizzare è il Club Veicoli Storici Piacenza, in collaborazione con il Comune di Bobbio, che, pur mantenendo lo storico percorso, ha voluto arricchire la rievocazione con un tracciato tecnico. L’edizione 2019 del Trofeo Renati, oltre a Bobbio toccherà anche i comuni di Coli, Ferriere e Corte Brugnatella. Si svolgerà su un percorso di 110 chilometri con 45rilevamenti di passaggio al centesimo di secondo. Ci saranno prove sulla salita che conduce dalla cittadina piacentina della Val Trebbia al più alto passo della provincia di Piacenza.
E’ questala rievocazione storica della famosa gara in salita che alla fine degli anni ’20 su iniziativa di Antonio Renati, a quel tempo podestà di Bobbio, ha rappresentato uno dei più importanti appuntamenti delle pioneristiche competizioni automobilistiche. Questa prova ha visto la partecipazione di numerosi piloti di grande prestigio come Enzo Ferrari che, il 14 giugno 1931, al volante dell’Alfa Romeo 8C 2300 conquistò il podio nella sua ultima competizione come pilota. Dopo quella prova lascerà le gare per dedicarsi completamente alla gestione della sua Scuderia.
Partenza domenica 28 luglio alle 10 da Piazza San Francesco a Bobbio
RGC Roberto Goitre Comunicazione
Coppa dei Castelli: successi per Marani tra le storiche e Coan con le moderne
FONTE: UFFICIO STAMPA RALLY CLUB TEAM, ANDREA ZANOVELLO – Nella gara di regolarità organizzata dal Rally Club Team, vittorie per due vetture dall’illustre passato rallystico come la BMW M3 di Marani – Sighinolfi e la Renault Clio Williams di Coan – Turchet
Isola Vicentina (VI), 27 giugno 2019 – Quarantasei gli equipaggi che hanno preso parte alla Coppa dei Castelli 2019 a Montecchio Maggiore, gara di regolarità turistica per auto storiche e moderne organizzata dal Rally Club Team e valevole per il Trofeo Tre Regioni.
Manifestazione dalla formula “tutta in un giorno”, con le verifiche nella prima parte della mattinata e la partenza degli equipaggi, trentatrè con vetture storiche costruite entro la fine del 1990 e i restanti con le moderne, che lungo un percorso raccolto e piacevole per la guida, si sono cimentati in ventuno prove di precisione al termine delle quali le classifiche hanno decretato la vittoria per gli emiliani Andrea Marani e Virna Sighinolfi in gara con una BMW M3 i quali hanno preceduto di 9 penalità la Porsche 914 di Maurizio Pozzan e Paolo Saletti; sul terzo gradino del podio l’Autobianchi A112 Abarth di Fausto Margutti e Sandro Buranello. Quarta posizione per Gianluca e Filippo Zago su Fiat 128 e al quinto posto un’altra accoppiata padre e figlio, quella formata da Franco e Dylan Fiamberti su Fiat X 1/9. Nella sfida tra i due equipaggi femminili l’hanno spuntata Monica Cadan e Michela Menesello su Fiat Uno, quest’ultime portacolori della Monselice Corse che si è aggiudicata la classifica scuderie tra le auto storiche.
Se nella gara storica i distacchi sono stati minimi, in quella delle vetture moderne i vincitori Enrico Coan e Gianluca Turchet su Renault Clio Williams hanno staccato di oltre 100 punti i secondi classificati Jacopo Scoscini ed Edoardo Cipriani su BMW 320 XD Coupè e di oltre il doppio Gianluigi Scarpari ed Alda Tono, terzi su Fiat barchetta. Angelo e Christian Cozzi sono quarti su MG TF e a completare la top – five ci pensano David Guglielmoni e Stefano Peroni su Peugeot 106 Rallye.
Ancora sugli scudi la Monselice Corse che bissa i successi della gara delle storiche tra le scuderie e grazie a Michela e Marica Corazzari si aggiudica anche la femminile.
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Ufficio Stampa Rally Club Isola Vicentina Team
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Brillano anche nella Regolarità gli equipaggi della Squadra Corse Verona
FONTE: SQUADRA CORSE VERONA, GIORGIO PESAVENTO – Non solo rally per gli equipaggi della Squadra Corse Verona, disciplina nella quale come abbiamo visto in questo inizio di stagione i piloti della rinata Scuderia veronese si sono regalati risultati davvero brillanti.
Si è svolta infatti lo scorso 8 Giugno la settima edizione del Montegrappa Legend, gara di regolarità per auto storiche con partenza e arrivo a Pove del Grappa, alla quale ha partecipato per i colori scaligeri l’equipaggio formato da Giorgio Pesavento e Paolo Bertani, a bordo di una fiammante Simca Rallye 2 gr.1 del 1974.
La gara, articolata su un percorso di oltre 200 Km tra il Massiccio del Grappa e l’Altopiano di Asiago, con oltre 20 rilevamenti cronometrici al centesimo di secondo, ha visto i portacolori della Squadra Corse Verona concludere brillantemente ottavi assoluti e secondi nella sesta divisione, con un distacco davvero minimo (12 punti, pari a 12 centesimi) dai vincitori.
“Peccato” – ha commentato Giorgio – “perché abbiamo tenuto la testa del raggruppamento fino a due prove dalla fine e solo un leggero calo di tensione nel finale ci ha privati della vittoria. In ogni caso abbiamo vinto una P.C. con uno “zero” e siamo molto contenti del risultato, anche perché noi interpretiamo la regolarità in modo molto semplice, con un cronometro analogico a mano, senza strumentazioni satellitari ed aiuti elettronici, per cui avere ottenuto alla fine una media di poco più di trenta centesimi a rilevamento ci rende particolarmente orgogliosi della nostra performance. Un grosso complimento lo devo poi fare a Paolo, che pur alle prime esperienze in questa disciplina mi ha navigato con competenza e precisione, per cui credo proprio che prima della fine della stagione ripeteremo l’esperienza in qualche altra gara”.
Un bravo va anche alla gloriosa Simca Rallye 2, vettura un tempo diffusissima nelle classi minori dei nostri rally, ma oggi divenuta una autentica rarità, che ha brillantemente accompagnato l’equipaggio scaligero lungo le impegnative strade di questa gara, percorrendo in scioltezza prove speciali epiche come Cima Grappa, Colli Alti, Valstagna, Stoccareddo, prove che tutti ricordiamo come pietre miliari del rallismo triveneto.
Prosegue dunque il filotto positivo della Squadra Corse Verona, i cui equipaggi hanno sin qui concluso sempre a podio tutte le gare cui hanno partecipato dall’inizio dell’anno, segno che la rinata Scuderia sta lavorando bene in termini di qualità di uomini e macchine che di volta in volta si impegnano nelle varie competizioni, riuscendo ad ottenere quei brillanti risultati che danno nuovo valore e prestigio al glorioso blasone con l’emblema di Cangrande della Scala.
FONTE: UFFICIO STAMPA RALLY LANA STORICO, ANDREA ZANOVELLO – Risultati “fotocopia” del 2018 nelle due gare di regolarità abbinate al Rally Storico: Marcattilj e Gianmarino si aggiudicano quella a media mentre Maiolo e Paracchini firmano il terzo successo consecutivo nella sport
Biella, 24 giugno 2019 – Sotto il segno Porsche la nona edizione del Rally Lana Storico che vede tre vetture di Stoccarda trionfare nelle tre gare: al successo di Da Zanche e De Luis nel rally storico, si aggiungono infatti le vittorie di Paolo Marcattilj e Francesco Giammarino nella gara a media con una 911 2.0 del 1967 e quella di Marco Maiolo e Maria Teresa Paracchini con una RSR, nella sport. Per entrambi si tratta del bis del risultato dell’edizione precedente.
REGOLARITA’ A MEDIA – Il quarto dei sette appuntamenti del Campionato Italiano della specialità ha portato a Biella trentacinque equipaggi che si sono sfidati sulle due tappe con la prima, svolta in gran parte in notturna. Il duo, poi vincitore, ha preso il comando sin dalle prime battute e ha chiuso la prima tappa con un buon margine sugli inseguitori per poi mantenerlo fino alla fine difendendosi dalla rimonta di Maurizio Vellano e Giovanni Molina con l’Audi 80 Quattro, in gran spolvero nella seconda tappa di gara nella quale hanno recuperato posizioni fino a salire sul secondo gradino del podio che è stato completato dall’equipaggio della Saab 96V4, Marco Gandino e Danilo Scarcella.
Ottima prestazione per Alexia Giugni e Caterina Leva, quarte con la Renault Alpine A110 che precedono l’Autobianchi A112 Abarth di Marco Leva e Paolo Casaleggio; fondamentali sono stai i loro risultati anche per la conquista della classifica delle scuderia vinta dal C.M.A.E. Squadra Corse.
REGOLARITA’ SPORT – Avvincente e combattuta la gara di regolarità sport con una sfida mozzafiato tra Maiolo e Paracchini opposti a Luca Fiore ed Elio Garelli con la Lancia Fulvia HF: ad una prova dalla fine i due equipaggi sono separati da un solo punto a favore di quello della Porsche che ha preso il comando sin dall’avvio difendendosi dagli attacchi degli avversari; è il pressostato della “Campore 2” a decidere le sorti della gara e registra una sola penalità per Maiolo contro le tre di Fiore, consegnando così la terza vittoria consecutiva al Rally Lana Storico Regolarità Sport all’equipaggio della Porsche 911 RSR. Fiore e Garelli si accontentano del secondo gradino del podio e sul terzo ci salgono Roberto Viganò e Pieraldo Giacobino con la Fiat 850 Sport. Giovanni Chiesa e Giuseppe Fasciolo chiudono al quarto posto con l’Alfa Romeo Giulia TI e la top five viene completata dalla Lancia Fulvia Coupè di Ernesto Gemme e Giancarlo Graziani. Dei quarantuno equipaggi partiti, hanno concluso la gara in trentaquattro.
Notizie ed aggiornamenti al sito web www.rallylanastorico.it
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Ufficio Stampa Rally Lana Storico
Andrea Zanovello – www.azetamedia.com