FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota di Adria, in attesa di definire il programma nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, toglierà la ruggine invernale sulle rive del lago di Garda.
Adria (RO), 08 Marzo 2021 – Siamo al via di una nuova stagione agonistica ed anche per Matteo Luise giunge finalmente il momento di riaprire l’armadio, riprendere in mano la tuta, il casco, i guanti e le scarpette per infilarsi nell’abitacolo della propria Fiat Ritmo 130 gruppo A.
Detentore della coppa di classe A-J2/2000 2019, nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, il pilota di Adria, dopo aver sfumato il bis tricolore per soli quattro punti lo scorso anno, è deciso più che mai a rifare suo il titolo nazionale e, per presentarsi ai nastri di partenza al massimo della forma, ha deciso di scendere in campo, il prossimo fine settimana, al Rally del Bardolino Historic, evento che sancisce il via ufficiale del calendario per i rally storici in quel del Triveneto.
Un’apparizione spot, quella del portacolori del Team Bassano, in attesa di definire il proprio cammino nel CIRAS 2021, sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro alle note e supportato dalla premiata ditta, composta da Silvano Amati e Valentino Vettore, per il supporto tecnico.
“Aver sfiorato la doppietta nel CIRAS lo scorso anno” – racconta Luise – “rode parecchio, ancora oggi, ma dobbiamo e vogliamo assolutamente guardare avanti. Abbiamo capito dove abbiamo sbagliato nella passata stagione ed abbiamo risolto tutti quelli che erano i nostri problemi. Vogliamo tornare nell’italiano per essere protagonisti e sappiamo di avere le carte in regola per farlo. Non seguiremo tutta la stagione completa ma, come gli scorsi anni, affronteremo le gare che più ci piacciono. Per questo motivo sarà importante non sprecare nessuna opportunità e per prepararci al meglio abbiamo deciso di essere a questo Rally del Bardolino Historic. Guardando al CIRAS, ad oggi, siamo ancora indecisi se iniziare già da Sanremo oppure se iniziare più avanti. Ci piacerebbe essere presenti al Valsugana Historic, gara che amiamo molto, ma questa si svolge nello stesso mese del Sanremo. Due trasferte in un mese non riusciamo a gestirle perchè anche gli impegni di lavoro meritano, soprattutto in questo momento, attenzione. Siamo pronti per iniziare questa nuova stagione. Siamo ansiosi.”
Saranno quasi una quarantina i protagonisti delle auto storiche che si sfideranno lungo i poco più di cinquanta chilometri cronometrati, suddivisi su tre speciali da ripetere Sabato 13 Marzo.
I tratti cronometrati di “Graziani” (8,83 km) e “RCB” (2,80 km) saranno percorsi per tre tornate, con la prima che verrà accorciata, di oltre due chilometri e mezzo, sul terzo passaggio.
Due soltanto le ripetizioni previste per la più lunga, “Biaza” (9,57 km).
“Guardando i video messi a disposizione dall’organizzazione” – aggiunge Luise – “le prove speciali sembrano particolarmente ideali per noi. Quasi totale assenza di tornanti, pochissime ripartenze e tanto veloce. Sembrano anche molto tecniche. Se così dovesse essere il gap naturale di cavalleria, che ci separa dalle vetture più potenti, potrebbe essere ridotto di parecchio. In questo modo potremmo dire la nostra anche a livello di classifica assoluta. Siamo preparati, pronti e determinati perchè vogliamo partire con il piede giusto in questo 2021, qui dal Bardolino Historic per poi riportare in polesine il Campionato Italiano Rally Auto Storiche.”
fiatritmo130
FONTE: UFFICIO STAMPA MARANELLO CORSE, PAOLO BELLODI – Il bassanese, impegnato su Fiat Ritmo nella gara per auto storiche, è buon secondo di classe, piazzamento che lo mantiene in gara per il successo finale di classe nel Trofeo Rally di Zona 2.
Sotto la bandiera a scacchi di Udine, sorride pure Marco Stragliotto, di nuovo assecondato dal conterraneo Nicolò Marin: il pilota di Cassola centra un secondo posto di classe 4/J1A/2000 al termine di una gara resa decisamente impegnativa dalle avverse condizioni meteo. L’attenta condotta di gara dell’equipaggio porta la Fiat Ritmo 130 – preparata dallo stesso pilota – alla piazza d’onore di classe. Con questo secondo posto, il bravo Marco resta in scia al leader di classe nel Trofeo Rally di Zona, quando manca il solo rally di Bassano a chiudere il torneo del Nordest dedicato alle auto-storiche.
Immagine: Leonardo d’Angelo
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota adriese, protagonista di un weekend denso di problemi tecnici, chiude al terzo posto di classe, grazie alla determinazione di chi non si vuole arrendere mai.
Adria (Ro), 14 Agosto 2018 – Il sogno di Matteo Luise, e dei tanti tifosi che lo han seguito dal Polesine, era quello di ripetere la splendida prestazione della passata stagione ma, purtroppo, l’edizione 2018 del Lahti Historic Rally ha visto le attenzioni del pilota di Adria essere dirottate, dal cronometro, per via di una serie di noie tecniche che, ad un certo momento della seconda tappa, sembravano poter mettere in discussione la conclusione della trasferta.
Riusciti in extremis, grazie alla sinergia tra Silvano Amati ed i ragazzi del team, a mettere in piedi la Fiat Ritmo 130 gruppo A, causa impossibilità di terminare il nuovo propulsore in tempo utile, il portacolori del Team Bassano si presentava in terra finlandese con molte incognite.
Oltre ad un pacchetto tecnico tutto da scoprire si aggiungeva il percorso di gara, profondamente rinnovato rispetto al 2017, che includeva prove speciali decisamente più tecniche.
Che non fosse il weekend ideale il polesano, affiancato dalla moglie Melissa Ferro alle note, lo si intendeva sin dalle prime battute del Venerdì, con un Luise in leggero affanno, impegnato a prendere le misure alla trazione anteriore della casa torinese.
“Visto l’epilogo dello scorso anno” – racconta Luise – “eravamo partiti con l’intento di arrivare e, quantomeno, di stare sul passo del 2017. Già dopo i primi chilometri ci siamo accorti che non eravamo a posto. Il motore che avevo a disposizione, per il quale ringrazio di cuore gli amici Silvano, Emanuele ed Alberto, messo assieme al cambio ed alle gomme non funzionavano a dovere. I rapporti risultavano troppo lunghi. Facevamo fatica a partire dallo start delle prove speciali. A questo aggiungiamo che il percorso era molto più guidato, con tanti dossi sia in percorrenza di curva che subito dopo. Molto più tecnico dello scorso anno. Abbiamo preso le misure sulle prime tre ed abbiamo provato a spingere sulla ripetizione. Qualcosa abbiamo tolto ma è stato tutto a livello di guida. Peccato ma non potevamo fare di meglio. Pazienza.”
Se la prima giornata di gara ha, per certi versi, deluso le aspettative di Luise di certo era ben più pesante la spada di Damocle che lo ha accompagnato per tutta la seconda tappa.
Un ottimo avvio di frazione, a soli sei decimi dalla vettura gemella del locale Laine, veniva presto vanificato, sul tratto cronometrato seguente, dalla perdita della terza marcia.
Nella mente dell’adriese saranno certamente tornati a galla i fantasmi del passato ma la determinazione, che solo i veri piloti sanno mettere sul campo, lo ha spinto a non cedere e, nonostante anche la seconda abbia cominciato a fare i capricci, la Fiat Ritmo è riuscita a portare le ruote sulla linea del traguardo, regalandogli un sorriso sul terzo gradino del podio.
“Dopo il bel tempo sulla prima del Sabato” – sottolinea Luise – “abbiamo accusato la perdita, a metà dell’ottava speciale, della terza marcia. Abbiamo pensato anche al ritiro ma, con tanto cuore, abbiamo affrontato le sei rimanenti passando dalla prima alla quarta, visto che anche la seconda ci stava abbandonando. È stata un’impresa ma ci siamo riusciti. Grazie di cuore a Valentino, per esserci stato e per il supporto, ed al Team Bassano per l’organizzazione di tutto.”
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota adriese, dopo un lungo periodo di sosta, è di nuovo sugli sterrati finlandesi per riprendere, al volante della Fiat Ritmo, il discorso interrotto nella passata stagione.
Adria (Ro), 08 Agosto 2018 – Agosto 2017, Finlandia, prova speciale numero nove, “Lahden Kaupunki”: Matteo Luise è dodicesimo assoluto, nettamente al comando della propria classe, alla prima apparizione sugli sterrati del Lahti Historic Rally, prima di alzare bandiera bianca.
Agosto 2018, il pilota di Adria ci riprova ed è pronto, assieme alla moglie Melissa Ferro alle note, a riprendersi, con gli interessi, quanto gli è stato tolto dalla sorte nella passata edizione.
L’appuntamento nella terra dei “flying finns”, su quelle stesse speciali sulle quali sono recentemente passati i protagonisti del FIA World Rally Championship, vedrà questo fine settimana il portacolori del Team Bassano tornare al volante della Fiat Ritmo 130 gruppo A, oggetto in questi mesi di un radicale rinnovamento.
La tanto bella quanto breve e sfortunata cavalcata, a fine Aprile, sugli asfalti trentini del Valsugana Historic Rally, conclusa anzitempo con l’ennesimo cedimento del motore, ha spinto Luise ad una sostanziale inversione di rotta.
A prendersi cura della trazione anteriore della casa torinese, sino alla partenza verso la Finlandia, ci ha pensato quindi Silvano Amati, profondo conoscitore della vettura, nel quale l’adriese ha risposto la propria fiducia per uscire da un tunnel, apparentemente senza fine.
“Poco prima di prendere l’aereo per la Finlandia” – racconta Luise – “mi è tornato alla mente l’esatto momento nel quale ci siamo ritirati lo scorso anno. Ricordo che, come avevamo realizzato con Melissa che il motore ci aveva abbandonato, ci siamo ripromessi che saremmo presto ritornati qui, per riprovarci. Su questi sterrati ci abbiamo lasciato il cuore. Sono sensazioni che non si possono spiegare, bisogna solo esserci e viverle da dentro. Dopo aver buttato alle ortiche un altro potenziale risultato di rilievo al Valsugana abbiamo deciso che dovevamo cambiare qualcosa. Così ci siamo guardati un po’ attorno ed abbiamo deciso di iniziare una collaborazione con Silvano Amati, conosciuto nell’ambiente proprio per la preparazione, a tutto tondo, della Fiat Ritmo. Possiamo dire che, da subito, si è instaurato un ottimo feeling. Speriamo che questo si possa tradurre in risultati che abbiamo sin qui mancato.”
Il Lahti Historic Rally, valido come da tradizione per il FIA Historic Rally Championship, è diventato, per molti italiani, un appuntamento irrinunciabile, comparabile ad un’intera stagione.
L’edizione 2018 si articolerà su due giornate di gara, composte entrambe da sei prove speciali ciascuna: il primo concorrente prenderà il via Venerdì mattina per affrontare la tornata di apertura sulle tre speciali in programma, con un riordino ed una service area che precederà le tre pomeridiane.
Stesso format per il giorno seguente, per un complessivo di oltre seicento chilometri di gara, dei quali circa centosessanta di tratti cronometrati.
“Abbiamo la fortuna che Valentino ha accettato di esserci” – sottolinea Luise – “quindi avremo un punto di riferimento sul campo per l’assetto. Grazie, di cuore, ad Emanuele ed Alberto.”
Un caparbio Stragliotto muove la classifica del T.R.Z. al rally Campagnolo
FONTE: UFFICIO STAMPA MARANELLO CORSE, PAOLO BELLODI – Sofferta la partecipazione dell’equipaggio bassanese Stragliotto-Marin (foto Nord Video Corse ) al rally vicentino valido anche per il Campionato Italiano Rally Auto-Storiche; il portacolori della scuderia modenese riesce però nell’impresa di portare al traguardo la propria Fiat Ritmo, mettendo in cascina punti pesanti nel Trofeo Rally di Zona.
Un’impresa. Solo così si può definire l’approdo di Marco Stragliotto e del suo navigatore concittadino Nicolò Marin sulla pedana d’arrivo del Rally Campagnolo. Il pilota di Maranello Corse, infatti, vive una due giorni estremamente travagliata, ma è bravissimo nel gestire le varie traversie tecniche presentatisi di volta in volta. La bandiera a scacchi di Isola Vicentina lo premia con un quarto posto di classe A/J1 2000 del 4° Raggruppamento che tornerà sicuramente molto utile a fine stagione, quando arriverà il momento di tirare le somme del Trofeo Rally di Zona del Nordest.
Pronti, via ed il Campagnolo di Stragliotto e Marin è subito un calvario. Anzi, sarebbe un ritiro pressoché certo, se non fosse per le abilità meccaniche di Marco, il quale riesce a riposizionare il semiasse sfilato ed a raggiungere il fine prova, pur se perdendo parecchi minuti. Sistemato il problema in assistenza, Stragliotto chiude la prima giornata di gara per ‘collaudare’ la propria vettura; la domenica parte bene, con l’equipaggio bassanese che aumenta il ritmo di gara, tenendo il passo dei migliori di classe, sino a quando un nuovo contrattempo (braccetto dello sterzo piegato) prima di entrare sull’ottava prova mette di nuovo a repentaglio la prosecuzione della gara; stavolta, non potendo intervenire sul pezzo danneggiato, Stragliotto e Marin optano per portare la Ritmo al traguardo, disputando le ultime tre frazioni molto lentamente: “In questa gara così difficile e piena di problemi, ha prevalso la forte determinazione di arrivare – spiega a fine gara il pilota di Maranello Corse -. Questo Campagnolo rappresenta un’esperienza unica, che ci ha messo a dura prova, facendoci capire che possiamo superare tante criticità, se solo c’è la volontà di farlo. Ci tenevamo molto ad arrivare per accumulare punti e siamo felici di avere raggiunto la bandiera a scacchi: vedremo a fine stagione, al peggio questo sarà il risultato che scarteremo. In ogni caso, non dimenticheremo gli insegnamenti di questo rally, sono sicuro che ci torneranno utili in futuro”.
Il prossimo appuntamento con Trofeo Rally di Zona del Nordest è in programma a fine agosto con l’Alpi Orientali, ma è probabile che Marco Stragliotto torni in azione prima, per disputare una gara-test in vista delle ultime gare del trofeo interregionale riservato alle auto-storiche.
Immagine: Nordvideo corse
FONTE: UFFICIO STAMPA MARANELLO CORSE, PAOLO BELLODI – Il bassanese Marco Stragliotto, stavolta affiancato sulla propria Fiat Ritmo dal concittadino Nicolò Marin, al via del Rally Campagnolo, in programma venerdì e sabato prossimi nel Vicentino: obiettivo, conservare la vetta della classifica di classe nel Trofeo Rally Zona.
Il gioco si fa duro, Marco Stragliotto non si tira indietro. Reduce dal successo di classe al rally Valsugana Historic di metà aprile (nella foto di Davide Cesario), Il portacolori di Maranello Corse si accinge a difendere il primato nella classifica di classe J1-A/2000 (4° Raggruppamento) del TRZ al rally Campagnolo, gara valida anche per il Campionato Italiano Auto Storiche; questo rende il rally vicentino una sfida ancor più impegnativa del precedente round trentino, vuoi per il percorso – più lungo e certamente selettivo, come si conviene ad una competizione ‘tricolore’ -, vuoi per la più nutrita presenza di avversari.
Scenario che stimola la vigilia del pilota di Cassola: “Ci attende un fine settimana decisamente probante – sottolinea Marco, che in questa occasione correrà con il navigatore bassanese Nicolò Marin in sostituzione di Silvia Carlesso, assente per ragioni di lavoro – sotto ogni profilo. Al Campagnolo mi aspetto diversi equipaggi con i quali confrontarmi: in molti inizieranno il loro cammino nel Trofeo Rally di Zona proprio qui, puntando sul coefficiente maggiorato della gara, grazie al quale saranno in palio punteggi più elevati. Quanto al percorso, il Campagnolo di quest’anno avrà, come sempre, prove speciali lunghe – una anche oltre i 20 km – accomunate da parecchi tratti in discesa, soprattutto nei tratti conclusivi di ciascuna frazione. Insomma, per staccare buoni tempi ci vorranno grande fiducia in sé stessi e pure nei confronti della propria vettura; di sicuro, saranno favoriti coloro che vantano un’approfondita conoscenza delle strade ed una solida confidenza verso l’auto”.
E allora, dopo l’ottimo esordio del Valsugana, quale feeling si aspetta di riallacciare Stragliotto con la propria Ritmo (auto che, lo ricordiamo, il pilota prepara in prima persona)? E, in definitiva, con quale approccio imposterà la propria gara? Parola ancora a Marco: “Mi aspetto di poter sfruttare meglio le potenzialità della vettura, rispetto alla prima uscita stagionale – spiega il portacolori di Maranello Corse -. In vista del Campagnolo, ho ricontrollato la Ritmo in ogni dettaglio, rifacendo poi l’assetto in modo da avere una macchina più neutra in funzione appunto delle sezioni più veloci, dove serve guidare avendo la miglior sensibilità sulle reazioni dell’auto. I freni? Nonostante la molta discesa che ci aspetta, non avrò aggiornamenti rispetto al Valsugana: quelli montati in quell’occasione sono perfetti e mi danno piena sicurezza. Per me, inoltre, ci sarà l’esordio in condizioni di buio: non ho mai corso un rally in notturna e al Campagnolo le ultime due prove del venerdì saranno in oscurità. Un’incognita che non vedo l’ora di affrontare per potermi confrontare con me stesso anche in questa dimensione. Per questo, credo che il venerdì correrò senza esagerare, cercando anche di capire i valori in campo nella mia classe. Sabato, poi, valuterò il da farsi e, se necessario, proverò ad aumentare il ritmo”.
L’ultimo flash è sulla dimensione ‘quasi casalinga’ del rally: “Sì, il Campagnolo si disputa nella mia provincia natale – chiarisce in chiusura Marco -, eppure per me queste strade sono quasi del tutto sconosciute, a differenza del rally di Bassano, che è letteralmente la corsa di casa (oltre che la più sentita dai locali, se si pensa che è denominata ‘Mundialito’ – ndr). Tuttavia, al Campagnolo ritroverò molti degli equipaggi della zona; e sarà un piacere, perché nel mondo delle ‘storiche’ le rivalità sono limitate alla stretta dimensione agonistica, dopodiché il clima è sempre molto sereno e disteso. E anche per questo è bello correre”.
Il Rally Campagnolo scatterà venerdì 1° giugno da Vicenza: la prima giornata di gara, dalle 15 alle 22.30 (orari riferiti al primo concorrente) prevedrà la disputa di quattro prove speciali, sabato 2 giugno, si ripartirà in tarda mattinata per arrivare alla bandiera a scacchi, ad Isola Vicentina, alle 18.30. In totale, verranno percorsi 324 chilometri, 91,6 dei quali cronometrati (7 le sfide con il cronometro).
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota adriese continua a vedere il buio alla fine del tunnel ed incassa un altro ritiro, il terzo consecutivo, per cedimento del motore della sua Fiat Ritmo.
Adria (Ro), 24 Aprile 2018 – La si desiderava, la si attendeva con tanta ansia ma, al Valsugana Historic Rally, la tanto agognata svolta non è arrivata. Il periodo nero che ha colpito Matteo Luise dalla scorsa estate sembra non voler dare tregua e, con il cedimento del propulsore avvenuto nel recente weekend, arrivano a quota tre i ritiri per il medesimo motivo.
Prima al Lahti Historic in Finlandia poi sull’Isola d’Elba, nella stagione 2017, ed ora anche qui in Trentino il cuore pulsante della Fiat Ritmo 130 gruppo A, targata Team Bassano, ha esalato l’ultimo respiro quando il pilota adriese navigava in posizioni di primissimo piano.
Una delusione, l’ennesima, resa ancor più cocente dal risultato della prima prova speciale, quella di “Trenca” dove il polesano, affiancato come di consueto dalla moglie Melissa Ferro, faceva sgranare gli occhi dei presenti staccando il quarto tempo assoluto, ad 1”3 dalla Lancia Rally 037 di Tolfo, ed infliggendo ben 27”6 a Montemezzo, secondo in classe J2-A/2000.
“Non sappiamo più che pesci pigliare” – racconta Luise – “perchè non riusciamo ad uscire da questo periodo nero, tremendamente nero. Dopo il secondo assoluto a Modena, a Luglio 2017, siamo entrati in un vortice di motori rotti che è continuato anche qui al Valsugana. Al Lahti, in Finlandia, ci siamo dovuti ritirare quando eravamo primi di classe e dodicesimi assoluti, all’esordio su quei sterrati da favola. Abbiamo rifatto il motore e ci siamo presentati sull’Isola d’Elba, per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche, e ci siamo fermati alla prima prova speciale. Altro motore rotto mentre il cronometro ci vedeva undicesimi assoluti e primi di classe, con oltre mezzo minuto sul secondo. Non c’è due senza tre ed ecco che abbiamo portato a casa un altro stop questo fine settimana, dopo aver staccato un quarto assoluto che ci ha, per certi versi sorpresi. Non siamo andati a tutta, essendo la prima prova, quindi possiamo dire che, visto il tempo, potevamo stare tranquillamente dentro i primi cinque.”
Tanta la delusione da smaltire per Luise che, nei piani della vigilia, aveva già segnato sul calendario le date dal 17 al 20 Maggio per prendere parte al Rally di Antibes e della Costa Azzurra, che si articola sulle prove speciali del Montecarlo.
Il poco tempo a disposizione non consente all’adriese di ripristinare in tempo utile la Ritmo ed ecco che un altro boccone amaro si aggiunge.
“Invogliati dall’amico Fabrizio Handel” – sottolinea Luise – “avevamo deciso di andare al Rally di Antibes, visto che lui lo disputerà con Giulio Rubini. Eravamo molto contenti di questa nuova avventura, visto che si corre su almeno tre speciali che fanno parte del Montecarlo mondiale. Era un po’ come la Finlandia. Purtroppo la rottura del motore al Valsugana ci costringe a dare forfait e ci dispiace davvero tanto. Adesso valuteremo come muoverci per il futuro ma non ci arrendiamo. Allestiremo un nuovo motore e puntiamo ad essere al via del Campagnolo.”
FONTE: UFFICIO STAMPA MARANELLO CORSE, PAOLO BELLODI – La prima prova del Trofeo Rally di Zona del Nordest vede l’equipaggio bassanese conquistare un solido successo nella classe J1-A/2000 del 4° Raggruppamento.
Missione trentina compiuta a buon… Ritmo: sì, va in archivio nel migliore dei modi la partecipazione a Valsugana Historic Rally della scuderia emiliana. L’equipaggio composto dai bassanesi Marco Stragliotto e Silvia Carlesso (nella foto di Davide Cesario) ha infatti vissuto un ottimo esordio stagionale, portando la propria Fiat Ritmo battente colori Maranello Corse ad un convincente successo nella classe J1-A/2000 del 4° Raggruppamento. Primato costruito con una prestazione di buonissimo valore, intensa, regolare e mai sopra le righe. Incipit convincente, che consente al duo vicentino d’intascare punti pesanti nel Trofeo Rally di Zona, il campionato interregionale riservato alle vetture storiche che costituisce il terreno di caccia dell’equipaggio.
A raccontarci il film della gara ci pensa il… regista stesso. “Sono partito un po’ contratto – attacca Stragliotto -, faticando sulla seconda e terza prova speciale, poi ho ripreso ad esprimermi sui miei standard abituali. All’inizio ho stentato perché, tra le modifiche che ho apportato alla mia Fiat Ritmo nel corso dell’inverno, ce n’è stata una importante al cambio; io, però, nelle prime fasi lo utilizzavo com’ero abituato a fare in passato, perdendo velocità in uscita di curva. Una volta compreso il mio errore, tutto è andato a posto e ci siamo divertiti davvero molto, staccando anche tempi più che soddisfacenti. Quando il nostro diretto rivale si è fermato, abbiamo gestito il resto della corsa, evitando di rischiare di compromettere un risultato per noi importante in ottica campionato, mantenendo comunque un passo più che buono che ci ha permesso, alla fine, di chiudere in una posizione più che soddisfacente nella classifica assoluta, in mezzo a vetture molto più potenti della mia. Il bilancio è del tutto positivo, sono molto felice che la mia Ritmo del 1984 – che preparo di persona sin da quando, quattro anni fa, ho potuto riproporla nei rally come vettura ‘storica’ – si sia confermata subito veloce ed in condizioni di assetto ottimali. Abbiamo fatto anche le scelte ideale degli pneumatici, in una giornata molto calda che ci ha messo alla prova fisicamente. Condivido questo positiva prima uscita stagionale con la mia navigatrice Silvia Carlesso, al solito bravissima in ogni momento della gara, sin dalle fasi di preparazione”.
Il prossimo impegno stagionale di Marco Stragliotto e Silvia Carlesso sarà il Rally Campagnolo, ad inizio giugno: una gara dal valore particolare, sia perché sarà il primo rally sulle strade della propria provincia, sia perché, in qualità di rally valido per il Campionato Italiano, il Campagnolo assegnerà un punteggio maggiorato nel Trofeo di Zona.
Immagine realizzata da Davide Cesario
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota adriese, alla guida della Fiat Ritmo 130 gruppo A, sarà ai nastri di partenza della classica trentina con l’intento di riconfermare il successo della passata edizione.
Finalmente è giunto il momento per Matteo Luise di tornare ad indossare tuta, casco e guanti, imbracciando il volante della Fiat Ritmo 130 gruppo A.
Sarà l’ottava edizione del Valsugana Historic Rally il punto di partenza della stagione agonistica 2018 del pilota adriese, come sempre affiancato dalla moglie, Melissa Ferro, alle note.
Gara favorevole per il polesano che, nella passata edizione, nonostante cronici problemi all’impianto frenante colse la vittoria in classe J2-A/2000, il sesto posto di 4° Raggruppamento e la decima casella della generale.
Un’annata di transizione per il portacolori del Team Bassano che, dopo aver inizialmente programmato la presenza nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, ha deciso di ascoltare i campanelli che lo hanno chiamato oltre confine.
“Inizialmente pensavamo di prendere parte all’italiano” – racconta Luise – “e dovevamo partire dal Vallate Aretine. Tutto era pronto ma poi, un impegno improvviso di lavoro, ci ha costretti a dare forfait. Avendo saltato la prima e viste le varie concomitanze abbiamo deciso che questo 2018 sarà vissuto su uscite spot, preferendo eventi che ci piacciono maggiormente. Ecco perchè abbiamo deciso di partire dal Valsugana. È una gara bellissima, sapientemente organizzata. Lo scorso anno, nonostante qualche problema ai freni, siamo riusciti a portare a casa un ottimo risultato. Speriamo quantomeno di ripeterci e, perchè no, migliorare di qualche posizione nell’assoluta. Guardando al calendario torneremo sicuramente al Lahti e sull’Isola d’Elba. Abbiamo dei conti in sospeso. Il 2018 riserverà anche un’altra esperienza fuori confine.”
Manghen Team, Team Bassano ed Autoconsult hanno confermato l’ossatura del 2017, riconfermando le tre prove speciali di “Trenca” (14,52 km), da affrontare tre volte, “Sella” (12,94 km) e “Spiado” (9,74 km) da ripetere per due tornate.
Classico format di gara con il primo concorrente che partirà dalla splendida cornice del Ponte Veneziano Sabato mattina per farvi rientro a tardo pomeriggio.
Oltre duecentocinquata chilometri di gara, dei quali poco meno di novanta cronometrati, decreteranno vincitori e vinti del Valsugana Historic Rally 2018.
Importante novità, per il panorama delle auto storiche, è l’istituzione di una service area che sarà collocata a Castel Ivano.
“Abbiamo lavorato molto sulla vettura nella pausa invernale” – sottolinea Luise – “ed abbiamo alcune interessanti novità che siamo curiosi di provare in campo gara. Il percorso è di quelli che ci piacciono. Selettivo e tecnico, adatto al nostro stile di guida. Avendo corso qui nel 2017 possiamo anche sfruttare la conoscenza delle prove, rimaste invariate anche quest’anno. Vorrei sin d’ora ringraziare i ragazzi del mio staff tecnico. Luca, Alberto, Francesco, Nico e tutti coloro che hanno speso ore del loro tempo libero per aiutarmi a casa e in campo gara.”
Immagine: Fotosport
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – I pensieri del pilota adriese tornano alla sfortuna della passata stagione, dopo aver collezionato il secondo ritiro consecutivo, per rottura meccanica, sulla prima speciale.
Adria (Ro), 23 Settembre 2017 – L’obiettivo di Luise, al Rally Elba Storico, era quello di cancellare il triste ricordo dello stop forzato, per cedimento del motore, del precedente Lahti Historic Rally ma sembra che la dea bendata abbia deciso di incrociare le armi con il pilota polesano, servendogli sul piatto un boccone ancor più amaro da digerire.
Il portacolori del Team Bassano, sceso in campo al via del penultimo round del Campionato Italiano Rally Auto Storiche con tanta sete di riscatto, ha dovuto abbandonare la compagnia già al termine della prima prova speciale, quella di “Due Colli”, nella tarda serata di Giovedì 21 Settembre, mentre il cronometro sanciva un ottimo undicesimo tempo assoluto, primo di classe A 2000 con un vantaggio di ben 30″3 su Ferrara.
Un risultato che nascondeva però un’infelice sorpresa, che nessuno si aspettava: a pochi chilometri dal termine del crono sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A del polesano cedeva una bronzina di banco, forzandolo a percorrere l’ultimo tratto in folle, sfruttando la discesa che lo ha condotto, quasi a passo d’uomo, al controllo stop.
Indescrivibile la delusione per Luise, per la navigatrice Melissa Ferro e per tutto il team, con la mente che torna a rivivere quel tunnel, quasi senza fine, costellato da una serie interminabile di ritiri, alla guida della trazione anteriore torinese, che lo accompagnò dalla fine del 2015 a buona parte del 2016.
“La vera paura è quella di tornare a rivivere quel periodaccio” – racconta Luise – “dove non riuscivamo mai a vedere il traguardo con la Ritmo perchè qualcosa andava sempre storto. Eravamo partiti molto forte ed eravamo carichi per cercare di cancellare la sfortuna patita al Lahti, una delle delusioni più grosse della mia intera carriera. Potevamo dire la nostra, potevamo fare davvero molto bene ed invece nulla anche stavolta. Dopo le verifiche abbiamo fatto qualche chilometro per controllare la carburazione ed era tutto perfetto. Mai avremmo pensato ad una rottura di questo tipo. Credevamo di aver toccato il fondo in Finlandia ma qui, in realtà, ci è andata ancora peggio. Fermarsi, in una gara così lunga ed impegnativa, alla prima prova speciale è una sensazione davvero difficile da descrivere. Avevamo l’esperienza del 2016 da sfruttare e le note già pronte, essendo la gara uguale allo scorso anno. Avevamo le gomme giuste, questa volta, ma si vede che non era il nostro weekend. Abbiamo perso almeno una quindicina di secondi sulla prima prova. Il nostro passo era migliore rispetto a quanto il cronometro abbia lasciato intendere. Nei prossimi giorni decideremo cosa fare.”
La bandiera bianca alzata in occasione del Rally Elba Storico 2017 non spegne comunque la combattività di Luise: il pilota di Adria valuterà, assieme al proprio team, la possibilità di essere al via dell’ultimo appuntamento della serie tricolore, tra tre settimane, al Rally Due Valli.
“Noi ci proviamo” – sottolinea Luise – “ma sappiamo che non sarà facile mettere a punto la Ritmo per il Due Valli. I tempi sono molto stretti ma ci proviamo. Vogliamo chiudere in bellezza.”