FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Alla prima uscita sulle insidiose speciali toscane il pilota di Este domina il confronto diretto in classe, oltre quattro minuti sul secondo, e chiude con l’ottavo posto assoluto.
Este (PD), 26 Ottobre 2020 – Un Giulio Rubini in grande stile, quello visto nel recente fine settimana alla quinta edizione del Trofeo Maremma Storico, capace di cancellare, con un netto colpo di spugna, la sfortuna patita nelle ultime trasferte, al Bassano ed in terra francese.
Due soltanto gli avversari al via in classe J2/A-1300, dei quali uno non partito, non scalfivano il desiderio del pilota di Este, affiancato dall’adriese Fabrizio Handel alle note, di ritrovare quella serenità persa, a causa delle ripetute battute di arresto per problemi di natura meccanica.
La schiacciante supremazia nei confronti dell’unico rivale, quasi quattro minuti e mezzo il vantaggio, e l’ottava posizione nella classifica generale, mettendo in riga vetture più potenti, hanno portato alla ribalta la Peugeot 205 Rallye gruppo A, curata da Assoclub Motorsport.
“L’emozione dell’ultimo controllo orario di questo Maremma” – racconta Rubini – “è stata qualcosa di davvero speciale, per tutti noi. Arrivavamo da due ritiri consecutivi, prima in Francia e poi al Bassano, ed aver vinto la nostra classe, vincendo tutte le prove, ed essere riusciti ad arrivare addirittura all’ottavo posto assoluto è incredibile. Questo è un successo di tutta la nostra squadra e per questo voglio ringraziare di cuore Assoclub Motorsport. Grazie a Manuel, il titolare, ed a tutti i ragazzi che hanno lavorato per noi perchè questo risultato cancella completamente la sfortuna che abbiamo patito in precedenza. Qui al Maremma è stato tutto perfetto e la nostra piccola Peugeot 205 Rallye ha girato come un orologio svizzero, stupenda.”
Calatosi in un contesto del tutto inedito, prima volta in assoluto in quel della Maremma, Rubini metteva, da subito, sul tavolo le proprie carte, andando a vincere la prima prova speciale, quella di “Gavorrano”, con quasi un minuto sull’unico contendente di classe, Vaccai.
Nelle successive “Capanne” e “Marsiliana” la musica non cambiava, con il portacolori di Monselice Corse sempre autore dello scratch e con un divario che sfiorava già i due minuti.
Al termine del primo giro l’attenzione dell’atestino si spostava quindi su una classifica generale che, in virtù del decimo assoluto sul terzo crono, lo vedeva salire sino alla nona casella.
Il secondo passaggio sul trittico viveva di un’accesa lotta per la decima piazza ma era l’ultima tornata a far emergere lo stato di forma di un Rubini accesosi con l’asciugare del fondo.
Il decimo tempo assoluto sulla terzultima, il settimo sulla penultima ed addirittura il sesto sulla conclusiva permettevano al pilota della trazione anteriore d’oltralpe di salire sino all’ottavo posto nella generale e di raggruppamento, aggiungendovi una vittoria di classe mai in discussione.
“È stato un peccato essere soltanto in due in classe” – conclude Rubini – “e che la sfida si sia risolta così velocemente. Sarebbe stato più bello lottare ma l’idea di puntare ai dieci assoluti si è rivelata davvero entusiasmante. Siamo partiti abbottonati all’inizio perchè era tanto umido e non volevamo commettere errori. L’ultimo giro, con il fondo praticamente asciutto, ci ha permesso di spingere come volevamo ma, onestamente, non ci aspettavamo di arrivare così in alto. È stata una Domenica spettacolare, il miglior modo per chiudere quest’annata difficile.”
monselicecorse
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il Mundialito Triveneto non sorride al pilota di Este che, nonostante il ritiro per un problema meccanico, può almeno consolarsi con il passo dimostrato durante la gara.
Este (PD), 29 Settembre 2020 – Tanta era la voglia di ben figurare in occasione di un’edizione da record del Rally Storico Città di Bassano, ben sessantasei le vetture al via che si andavano ad aggiungere alle centotrentaquattro del moderno per una quota duecento da annali.
Giulio Rubini, reduce dalle esperienze oltre i patri confini con la sua Peugeot 205 Rallye gruppo A, tornava a calcare le speciali del Mundialito Triveneto a distanza di ben diciassette anni.
Tutto sembrava lasciar presagire una gara all’insegna dell’attacco, in virtù di una rivitalizzata francesina appena uscita dalle amorevoli cure dello staff di Assoclub Motorsport, ma un primo campanello di allarme suonava già durante la prima frazione di gara, quella del Venerdì sera dove il portacolori della scuderia Monselice Corse doveva a fare i conti con le bizze del meteo.
Una scelta di gomme rivelatasi buona veniva presto vanificata da un errore, su quarto tornante della “Valstagna”, con la vettura che si spegneva senza aver voglia di rimettersi in moto.
“Siamo partiti carichi alla sera” – racconta Rubini – “e, nonostante le condizioni meteo fossero molto incerte, ci siamo resi conto che la nostra scelta di montare gomme da asciutto, era azzeccata. Purtroppo, sul quarto tornante, ci siamo trovati costretti a fare manovra, per evitare il cordolo interno, e la vettura si è spenta. Da quel momento non ha più voluto saperne di ripartire, al punto che Taverna ci aveva quasi preso in prova. Praticamente un vero disastro.”
Usciti dall’università del rally con un passivo di 57”9 dal leader di classe J2/A-1300, Taverna, il morale di Rubini e del compagno di abitacolo, l’adriese Fabrizio Handel, era sotto le scarpe.
La delusione, per sentire di essersi giocati la gara in pochi chilometri, era forte ma il desiderio di provarci comunque, di non mollare, era molto più potente della resa e così l’equipaggio della piccola Peugeot 205 si alzava l’indomani con il coltello tra i denti, deciso a tentare il recupero.
“La prima giornata è stata un’autentica mazzata per noi” – sottolinea Rubini – “ma ci siamo comunque detti che la gara era lunga e tutto poteva ancora accadere. Ci siamo quindi ripromessi di spingere sulle prime due del Sabato, a tutta, e vedere cosa poteva succedere.”
Un avvio di giornata rivoluzionario per l’atestino, capace di recuperare a Taverna, sui poco più di quattordici chilometri della “San Luca”, ben ventotto secondi, dimezzando il gap dalla vetta.
Il bel trentacinquesimo tempo assoluto, mettendo in riga vetture nettamente superiori, come alcune BMW M3 gruppo A ed Opel Kadett GTE, veniva cancellato da una fatale noia tecnica.
“Stavamo andando veramente forte” – conclude Rubini – “e ci sentivamo molto a nostro agio con la vettura e con le gomme. Il feeling in abitacolo era speciale. Purtroppo, una volta arrivati a fine prova, abbiamo sentito degli orribili rumori provenire dal cambio ed abbiamo scoperto che si era rotto un dente della quinta marcia ed era andato in giro. Arrivederci a Bassano.”
Ciao Valentino
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il pilota estense, in gara per i colori della Monselice Corse, conta i giorni che lo separano dal calcare le prove speciali del Rally di Montecarlo.
Este (Pd), 14 Maggio 2018 – Inizierà da domani sera, con quella che lui stesso definisce tappa di avvicinamento, l’avventura di Giulio Rubini alla cinquantatreesima edizione del Rally di Antibes, in programma nell’omonima città della Costa Azzurra il 19 e 20 Maggio.
Una definizione non dettata dal caso infatti il blasonato evento transalpino, definito dagli addetti ai lavori come il “Montecarlo d’estate”, si sviluppa sulle stesse zone toccate dal fratello maggiore, valido per il FIA World Rally Championship.
Alla guida di una Peugeot 205 Rallye gruppo A, curata da Assoclub Motorsport, il portacolori della scuderia Monselice Corse ritroverà al proprio fianco una vecchia conoscenza, l’adriese Fabrizio Handel, con il quale fu protagonista di intense battaglie nei passati trofei monomarca della casa del leone.
“Da domani sera, meglio dire tarda notte” – racconta Rubini – “inizieremo la nostra personale tappa di avvicinamento al Rally di Antibes, come si faceva nel Montecarlo degli anni d’oro. Sarà emozionante già percorrere tutti quei chilometri verso la Francia, rendendosi conto che uno dei nostri sogni nel cassetto sta, finalmente, per uscire. Riuscire a percorrere alcune delle prove speciali che vengono utilizzate per il Montecarlo, fra tutti il Col de Turini, è un qualcosa che non è facile da spiegare per chi non è cresciuto, come noi, a pane e rally.”
Una trasferta che si preannuncia ricca di emozioni, ancora prima del via, complice anche un simpatico fuori programma, nato qualche giorno fa sui social media.
“Quando abbiamo pubblicato il primo comunicato sulla pagina Facebook” – sottolinea Rubini – “dove raccontavamo del Montecarlo 1988 e di Jean Pierre Ballet che, con la sua Peugeot 205 arrivò terzo assoluto, abbiamo ricevuto un’inaspettata sorpresa. Lo stesso Ballet, che ora lavora in Francia per la gestione dei tracking, ha commentato il nostro post e, con immenso piacere, avremo modo di conoscerci, direttamente sul campo gara, questo fine settimana. Devo solo decidere in quale punto della vettura fargli fare l’autografo. Occasioni così sono più uniche che rare.”
Tre le prove speciali previste per la prima frazione di gara del rally storico, a differenza delle sei del moderno, con la corta “Gréolières” (4,73 km) che precederà la “Col de Bleine – Le Mas-Aiglun” (25,78 km) e la “Conseil Départemental 06” (23,65 km).
Saranno sei i crono previsti per la seconda, conclusiva, giornata dell’Antibes 2018: “Levens – Duranus – StJean la Rivière” (11,55 km), “La Bollène – Col de Turini – Peira-Cava” (18,48 km) e “La Cabanette – Col de Braus” (18,00 km) saranno ripetuti per due tornate.
“Siamo al settimo cielo” – conclude Rubini – “perchè stiamo per coronare il sogno di una vita.”
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il pilota estense, in gara per i colori della Monselice Corse, svela il programma stagionale che lo vedrà impegnato, per la prima volta, oltre confine.
Este (Pd), 04 Maggio 2018 – Un 2018 da ricordare, per il momento sulla carta, quello che si appresta a vivere Giulio Rubini, visto il programma agonistico stagionale recentemente definito, che lo vedrà protagonista anche al di fuori dei patri confini.
Per il pilota di Este, che ha sempre scelto sfide che lasciassero un profondo segno nella propria esperienza sportiva, il nuovo anno si aprirà proprio sotto questa insegna.
Tre gli eventi previsti dal portacolori della scuderia Monselice Corse con il calendario che lo porterà, dal 17 al 20 di Maggio, in Francia, più precisamente in Costa Azzurra, per il Rally di Antibes.
L’evento, valido per la serie nazionale, vedrà il l’estense coronare un altro sogno nel cassetto: quello di affrontare le prove speciali del Rally di Montecarlo alla guida della propria Peugeot 205 Rallye gruppo A, curata da Assoclub Motorsport.
“Per il 2018 eravamo alla ricerca di un evento che lasciasse il segno” – racconta Rubini – “e, a dire il vero, eravamo partiti con l’idea di prendere parte al Lahti in Finlandia. Purtroppo, lo spostamento di data, rispetto allo scorso anno, non combacia con l’impegno lavorativo di famiglia e, quindi, abbiamo dovuto cedere, per quest’anno. Così ci siamo guardati attorno ed è scattata una scintilla. Ho pensato a quella videocassetta del Montecarlo 1988, che ho sfondato dal numero di volte che la ho guardata, dove a vincere fu Bruno Saby, seguito da Alex Fiorio e dalla Peugeot 205 di Jean Pierre Ballet. Sono cresciuto con quella videocassetta, da quando ero bambino. Non potendo, economicamente, permettermi di affrontare il Montecarlo vero è nata l’idea di Antibes. Solo il pensiero di percorrere il Col de Turini, assieme ad altre speciali mondiali, è un sogno che diventa realtà. Sarà sicuramente un’esperienza indimenticabile.”
Se la partecipazione al Rally di Antibes può considerarsi, per Rubini, una gara che vale l’intera carriera non da meno saranno gli altri due impegni previsti dal programma 2018.
Presenza, quasi, obbligata sarà quella di fronte al pubblico amico, in occasione della sesta edizione dello Slalom dei Colli Euganei, prevista per il 7 e 8 Luglio, dove il portacolori della scuderia Monselice Corse punterà a ben figurare.
Archiviate le ultime edizioni con vetture non propriamente adatte a questa tipologia di competizioni, quali la Peugeot 207 Super 2000 e la 306 Maxi, quest’anno Rubini potrebbe tornare al volante dell’intramontabile Renault Clio Williams, di gruppo A, in previsione di prendere parte, ai primi di Ottobre, al 7° Rally del Sebino, già affrontato nel 2016.
“Lo Slalom dei Colli Euganei mi dà la possibilità di provare vetture di alto livello” – sottolinea Rubini – “che, con i budget a mia disposizione, non potrei guidare su un rally vero. Quest’anno mi piacerebbe però tornare al Rally del Sebino, che ho già disputato nel 2016. In quest’ottica stiamo valutando di affrontare lo slalom di casa con la Clio gruppo A. In questo modo potrei riprendere confidenza con la Clio e, diciamo, prepararmi per il successivo Sebino. Vedremo.”
La festa della Monselice Corse
FONTE: RALLYSTORICI.IT, ANDREA ZANOVELLO – Grande festa sabato scorso, 27 gennaio, per la cena sociale della scuderia Monselice Corse, che si è svolta presso il Ristorante La Costa ad Arquà Petrarca (PD) e alla quale hanno partecipato oltre 150 persone. Tema principale della serata, è stato il 40° anniversario dalla fondazione della gloriosa “Scuderia Città di Monselice” sulle ceneri della quale è sorto l’attuale sodalizio padovano che, anche nel 2017, si è messo in luce nel mondo dell’automobilismo.
Tra i tanti ospiti della serata, tra i quali l’Assessore allo sport, Giorgia Bedin e quello al turismo Gianni Mamprin, tanti piloti che hanno corso dagli anni ’70 in poi per la Città di Monselice, organizzatori di manifestazioni e appassionati che hanno calorosamente applaudito i quattro fondatori del 1978: Gianni Albertin, Antonio Manfrinato, Fabio Mardegan e Roberto Rado; e altrettanti applausi sono stati tributati a coloro i quali, assieme a Roberto Rado tutt’ora al comando, conducono la scuderia padovana con crescente successo sui campi di gara.
Immagine: Andrea Zanovello