FONTE: LUISA ZUMELLI – Ebbene si, anche quest’anno l’avventura del Marocco ci ha intortati: siamo io con la Paola Valmassoi, e Maurizio Elia con Pippo Racca.
Come al solito si parte con le note di Loubet verso scenari da National Geographic con tutto quello che la National Geographic si guarda bene dal dire.
Vogliamo parlare della Rochers Cathedrale? E’ un’unica montagna con la facciata uguale a quella di una cattedrale; si erge ai piedi di un fiume che ha scavato e continua a scavare alla sua base facendo in modo da farla sempre più isolata e imponente. Detto fiume non è che può stare a scegliere, e si è eroso anche strada e ponti. Quando arriviamo lì le tracce per terra si moltiplicano ma non hanno il cartello “strada a fondo chiuso”.
E le miniere di fosfati? Affascinati budelli tra cumuli bianchissimi uguali a cemento in polvere. I budelli finiscono improvvisamente e lasciano il posto a spazi vastissimi con piste “a V”di viabilità dei camion. Insomma ti districhi tra “!Visuelle Illusion” del bianco reso piatto dal sole e “400 Reste à droite” dove? Sul dosso.
Comunque la nota migliore di quest’anno rimane: “400, Destra piena su dosso, 750: riferimento palo a destra: Frena!”. Nel silenzio dei 750 di cui non si vede la fine, mentre la macchina “sta giù” anche in quinta piena (che assetto!), mormoro alla Paola: tu lo vedi il palo? Effettivamente un palo c’è, così lontano da essere così piccolo, ma c’è. Io mi chiedo: come faccio a seguire la strada e a guardare tutto a destra mentre tremiamo come budini sulla terra? Faccio che freno prima.
La seconda nota migliore: “30, Frega: ponte marcio”. Fantasioso: non è vero che il ponte è marcio; il ponte non c’è più; anzi, secondo me non c’è mai stato.
La terza, dove la strada di terra, dopo un ponte in asfalto degno di un’autostrada (cosa ci faceva lì quel ponte? anche loro hanno gli appalti truccati?) diventa un budellino di terra: “resta a destra”. Non è che si potesse scegliere: a destra c’era la montagna e a sinistra avevamo già due ruote nel fiume.
Comunque, a parte tutta la quinta piena che ho sprecato sui dossi dove non si vede niente, e la polvere di quelli davanti che hanno un problema e non riesci a superare (ma poi il direttore di gara ti fa partire subito a due minuti senza dover elemosinare), l’unico evento saliente ai fini della classifica è stato il tergicristalli. Accidenti! Con tutti i marocchini che subiamo ai semafori, arrivo lì e neanche per 100 euro ne trovo uno che mi pulisce il vetro. Sotto il diluvio universale tocca alla Paola scendere e provare a scastrare il tergi che si è avariato col fango, ma non c’è niente da fare. Scende e pulisce, riscende e pulisce. Finiamo l’acqua che abbiamo a bordo, e col vento finisce di colpo anche di piovere. Finiamo i 30 km di ps galleggiando fuori dalle corsie zuppe di fango. All’assistenza, Alfi e Enrico ormai ibernati, riaggiustano e tutto è di nuovo a posto tranne la Paola che suddetto vento ingessa nel fango che ha addosso.
Peggio è andata a Elia, che ha rotto i freni proprio dove nessuno ha l’assistenza. Un calvario. Purtroppo non può lanciare fuori Pippo per fermare la macchina, così si arrangia con lo stacca-batteria e buttandosi nelle montagnole di ghiaia, e incredibilmente riesce a arrivare a fine tappa.
Prima di ogni Parco Assistenza, se si riesce, cerchiamo di togliere il fango sotto la macchina. Una sera ci fermiamo da un gommista con lavaggio. Mentre sono seduta in macchina e giro il volante da una parte e dall’altra per lavare bene dove serve, vedo la faccia di Enrico preoccupata e la faccia del gommista che ride. Rideva a crepapelle, l’anziano; rideva perché sotto l’acqua del lavaggio la mia gomma gorgogliava. Rideva mostrando i tre denti rimasti e puntando a turno la nostra gomma ancora con qualche pelino ma bucata, e le sue finite, finitissime, ma non bucate.
E questa risata non cattiva mi è rimasta nel cuore perché, se proprio devi mettere in conto che forare succede, cosa ti può dare più sollievo che ti capiti proprio davanti al furgone, fuori dalla prova speciale?
porsche911
FONTE: UFFICIO STAMPA TEAM BASSANO, ANDREA ZANOVELLO – Buona nell’insieme la prestazione dei numerosi equipaggi in gara che oltre ai risultati individuali hanno permesso al Team di salire sul secondo gradino del podio Scuderie.
Romano d’Ezzelino (VI), 31 maggio 2016 – Va in archivio anche la dodicesima edizione del Rally Campagnolo, quarto appuntamento del CIR Autostoriche al quale la Scuderia quattro volte Campione d’Italia ha partecipato con una trentina d’equipaggi riportando dei risultati positivi ed il secondo posto nella classifica delle Scuderie.
E’ stata una buona gara quella disputata da Giorgio Costenaro e Sergio Marchi conclusa positivamente ma stringendo i denti e grazie agli interventi dell’assistenza per rimediare a una perdita d’olio dal propulsore della Lancia Stratos: per il duo alla fine è arrivata la quarta posizione assoluta e la terza di 2° Raggruppamento.
Soddisfatti anche Giulio Pedretti e Stefano Cirillo primi di classe 4-2000 con la Fiat 131 Abarth con la quale realizzano la quattordicesima prestazione assoluta e un gradino più in basso troviamo la Porsche 911 RSR Gruppo 4 di Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro rallentati da un problema all’acceleratore che li ha pesantemente penalizzati e ricacciati indietro; concludono sesti di classe. Soddisfatto anche Damiano Zandonà che ha rivisto il traguardo, in seconda posizione di classe, con la Renault 5 Gt Turbo in coppia con Luis Espedito Grimaldi.
Al settimo cielo sono Massimo Giudicelli e Nicolas Caberlon che portano alla vittoria la Volkswagen Golf Gti nell’affollata classe 2-1600 conquistando anche punti preziosi per la Michelin Cup; alle loro spalle con una vettura simile disputano una buona gara Stefano Segnana e Mirco Santacaterina, premiati con la seconda posizione. Un duplice problema al giunto sommato a penalità ai controlli orari non frena la notevole prestazione di Nicola e Davide Benetton che nonostante le disavventure agguantano la seconda posizione di classe 2-1150 con la Fiat 127 Sport. Rompe il digiuno da rally, concludendo in settima posizione di classe, Roberto Bordignon con la Porsche 911 S, unica in versione 2.4 nella classe delle 3.0, navigato da Carlo Guadagnin. Rally Campagnolo portato a termine anche dall’Alfa Romeo Alfasud TI di Fausto Fantei e Sandro Sanesi, quinti di classe 2-1600, mentre non hanno visto il traguardo alcuni equipaggi a partire da quello formato da Nicola Patuzzo e Alberto Martini traditi dalla centralina della Toyota Celica St165 addirittura nel primo trasferimento; anche Flavio Aivano e Vilma Grosso salutano ben presto la compagnia, già dal venerdì sera a causa della rottura frizione dell’Opel Kadett Gt/e. Tra i primi a salutare la compagnia si aggiungono Paolo Baggio e Giancarlo Rossini fermi per la rottura della frizione della Lancia Rally 037 e la prima prova del sabato è fatale per le Alfa Romeo Alfetta GTV di Gianfranco Pianezzola e Nicola Tosin e quella di Matteo Cegalin e Gilberto Scalco entrambe per problemi meccanici, seguite da quella di Gianluigi Baghin e Martina Mastella sulla quale si trancia l’albero motore!
Impegnati nel Trofeo A112 Abarth Yokohama gli altri portacolori del Team Bassano: Lisa Meggiarin e Silvia Gallotti, Maurizio Cochis e Milva Manganone, Massimo Gallione e Luigi Cavagnetto, Matteo Armellini e Luca Mengon, Enrico Canetti ed Angelo Pastorino, Remo Castellan e Thomas Ceron; ritirati Giancarlo Nardi e Paola Costa, Fabio Vezzola ed Anna Ferro, Antonello Pinzoni e Roberto Spagnoli, Raffaele Scalabrin e Simone Minuzzo, Giuseppe Cazziolato ed Emanuela Zago.
Podio sfiorato per pochi centesimi nella gara di regolarità sport Campagnolo Historic da Andrea Giacoppo e Daniela Grillone Tecioiu, quarti con l’Autobianchi A112 Abarth. Nella top ten, ottavi, anche Pietro Iula e William Cocconcelli con la Porsche 911 SC e all’arrivo anche la Fiat Ritmo 130 Tc di Nicola Randon e Cristiano Torreggiani, terzi di ottava divisione e la Fiat 128 berlina di Enrico Gaspari e Martina Benetti primi nella 3^. Ritirata l’Autobianchi A112 Abarth di Riccardo Pelizzari e Mirko Tinazzo. Nella classifica Scuderie, il Team Bassano si è piazzato in terza posizione.
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FONTE: UFFICIO STAMPA S.C. ISOLA VICENTINA, ANDREA ZANOVELLO – Lucio Da Zanche regala la vittoria assoluta e Sbalchiero si aggiudica il 3° Raggruppamento. Primo posto tra le Scuderie nel rally ed il secondo nella regolarità dove Senna coglie la piazza d’onore
Isola Vicentina (VI), 30 maggio 2016 – Grande soddisfazione e tanti festeggiamenti per la Squadra Corse Isola Vicentina nel recente Rally Campagnolo, la gara di casa: quella più importante della stagione! La gioia più grande la regalano Lucio Da Zanche e Daniele De Luis per l’occasione portacolori della Squadra Corse, i quali si aggiudicano il rally per la quarta volta con la Porsche 911 RSR Gruppo 4 stabilendo un nuovo record. Altro prezioso risultato è arrivato grazie all’ottimo quinto posto assoluto e primo nel 3° Raggruppamento per Nereo Sbalchiero ed Alberto Ferracin alla guida della Porsche 911 SC/RS Gruppo 4, in quella che è l’unica presenza stagionale in gara. Di rilievo anche la prestazione di Pierluigi Zanetti e Camilla Sgorbati che portano alla vittoria di classe l’Opel Ascona SR 2.0 realizzando una soddisfacente ottava prestazione assoluta. Bene sono andate anche Fiorenza Soave e Paola Ferrari, terze di classe con l’impegnativa Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A e vincitrici della classifica femminile. Festeggiano la vittoria di classe Paolo Dal Corso e Filippo Destro con l’Opel Ascona SR 1.9, Massimo Giuliani e Claudia Sora con la Lancia Fulvia HF 1.3 con la quale si piazzano anche terzi nel 1° Raggruppamento, ed i veloci Luciano e Lorena Chivelli con la Fiat 127 Sport nella 2-1150, classe nella quale un convincente Marco Brunello, navigato da papà Renato sull’Autobianchi A112 Abarth, sale sul terzo gradino del podio; sempre nella stessa classe si registra il quarto posto per Daniele Danieli e Roberta Barbieri anch’essi con la Fiat 127 Sport ed il quinto per il Presidente Mario Mettifogo molto soddisfatto dopo due anni d’inattività e di nuovo alla guida dell’Autobianchi A112 Abarth con Mattia Franchin alle note. Fatiche concluse anche per Romeo De Rossi e Roberto Raniero nonostante qualche problema di carburazione e ai freni dell’Alfa Romeo Alfasud TI e il sudato arrivo premia anche Fabio Stocchero e Mauro Savegnago in gara con la Peugeot 205 Gti 1.9.
Le note dolenti arrivano purtroppo dall’altro equipaggio che per l’occasione vestiva i colori della Squadra Corse Isola Vicentina: in testa sin dalla prima prova, Domenico Guagliardo e Francesco Granata si sono dovuti fermare sull’ultima speciale per rottura del motore della Porsche 911 SCRS; delusione anche per un combattivo “Lucky” con Luigi Cazzaro alle note, fermo dopo una toccata che ha danneggiato una sospensione della Lancia Delta Integrale proprio in punto dove l’assistenza era molto lontana dal fine prova. Grande amarezza anche per Antonillo Zordan nel 40° anniversario della vittoria del 1976: la sua Porsche 911 SC che divideva con Roberto Scalco, si è fermata ben presto a causa della rottura del motore. Stop prematuro anche per la Lancia Fulvia HF 1.6 di Alessandro Ferrari e Piero Comellato, incappati in un’uscita di strada e per Fabio Putti con Manuel Massalongo stoppati dalla guarnizione di testa dell’A112 Abarth. Per problemi di diversa natura, non hanno superato le verifiche tecniche l’Audi Quattro che dovevano usare Andrea Smiderle ed Alberto Bordin e la Lancia Fulvia HF 1.6 di Stefano Maestri ed Alessandro Sponda.
Ad impreziosire la già positiva giornata, è infine arrivata la vittoria nella classifica Scuderie ed i punti importanti per la ricorsa al titolo; dopo quattro gare la Squadra Corse Isola Vicentina conduce con otto punti di vantaggio sulla seconda.
Nella gara di regolarità sport va in bacheca un’altra bella prestazione ottenuta da Maurizio Senna e Lorena Zaffani con la Volkswagen Golf Gti che portano in seconda posizione ad un soffio dalla vittoria; nella top ten anche Mauro Argenti e Roberta Amorosa, settimi con la Porsche 911 S, un paio di gradini più in alto rispetto ad Enzo Scapin ed Ivan Morandi, noni con la Lancia Beta Montecarlo. In dodicesima posizione troviamo poi l’Opel Kadett Gt/e di Roberto Organo e Renato Vicentin ed in diciottesima la Fiat 131 Abarth di Armido Scapin e Luca Cumerlato. In fila indiana dalla ventunesima alla venticinquesima posizione si sono piazzate: la Fiat Ritmo 130 Tc di Paolo Lagni ed Alberto Ceola, la Fiat 124 Abarth di Mariano e Stefano Cazzola, la BMW 325i di Andrea Cazzola e Roni Liessi, la Volkswagen Golf Gti di Ezio Franchini e Gabriella Coato e l’Autobianchi A112 Abarth di Massimo Mitrovich e Stefano Faccin. Soddisfatti della loro prestazione a livello di guida e di spettacolo, sono Gianni Franchin con Ezio Corradin in gara con la Porsche 944 “Rothmans” e Gianfranco Mettifogo e Gloria Florio su Fiat 131 Racing.
La classifica separata delle vetture del periodo J2 viene monopolizzata dalla Squadra Corse che piazza al primo posto la Mercedes 190 E 2.3 di Luigi e Massimo Fracasso, seguita dalla BMW M3 di Guido Marchetto e Roberto Zamboni e dall’Audi Quattro di Fabio Soldà e Antonio Bernardini.
Quattro gli equipaggi che non hanno visto il traguardo: Giuseppe Ongaro e Paolo Bozzetto con l’Opel Ascona Sr, Alberto Bressan e Luca Bertoli usciti di strada con la Fiat 127, Mario e Diego Pieropan fermi per problema meccanico alla Simca Rally 2 e Antonio Carradore ed Alessandro Rosa che non sono partiti con la Lancia Fulvia 1.3.
La classifica delle Scuderie vede al secondo posto la Squadra Corse Isola Vicentina.
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Ufficio Stampa Squadra Corse Isola Vicentina
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FONTE: UFFICIO STAMPA, GIANLUCA MARCHESE – Il campione valtellinese e il navigatore De Luis hanno vinto la selettiva gara veneta sulla Porsche 911 by Pentacar e ora sono in testa al Campionato Italiano “Che gioia il successo e terzo podio assoluto della stagione, è una grande iniezione di fiducia, grazie a tutti e al Rally Club Isola Vicentina”
Bormio (SO), 30 maggio 2016. Lucio Da Zanche ritorna dal 12° Rally Storico Campagnolo con una squillante e “pesante” vittoria al volante della Porsche 911 RSR nei colori Rally Club Isola Vicentina preparata dal team Pentacar e condivisa con un altro valtellinese, il navigatore Daniele De Luis. Così il driver di Bormio, già campione italiano ed europeo, ha vinto per la quarta volta il rally vicentino, quarto round del Campionato Italiano Rally autostoriche, Tricolore nel quale Da Zanche ha ora preso il comando della classifica. L’equipaggio lombardo e il team di Colico gestito dalla famiglia Melli hanno svolto un lavoro fantastico al volante, alle note e in assistenza, veleggiando nelle posizioni da podio assoluto fino alla penultima prova speciale, confermando l’alta competitività anche quando è arrivato il momento di prendere il comando, proprio nell’ultima prova, quando la più agguerrita concorrenza non ha raggiunto il traguardo. Nelle nove speciali del rally disputato lo scorso weekend Da Zanche-De Luis sono stati autori anche di due scratch, risultando i più veloci in entrambi i passaggi sulla prova speciale “Passo Xomo”, che hanno ulteriormente impeziosito la loro grande performance. Aggiornando le statistiche, ora al Rally Campagnolo Da Zanche può vantare quattro successi (2009, 2011, 2012 e 2016), ai quali si aggiungono due secondi posti assoluti (2010 e 2015) e un terzo (2013). In stagione, invece, con questa vittoria sono ora tre gli arrivi sul podio assoluto dopo il secondo posto al Rally di Sanremo e il terzo alla 100th Targa Florio, con tanto di ampliamento del vantaggio nella classifica tricolore del secondo raggruppamento.
Da Zanche commenta così la vittoria: “Dopo qualche sfortuna, soprattutto con le condizioni meteo, nei precedenti rally, stavolta è andata bene a noi. Sono davvero felice di aver calato il poker in questa gara che finora nessuno è mai riuscito a vincere più di una volta. Condivido queste belle sensazioni con tutti nel team, con il mio navigatore, con il quale il feeling è ormai perfetto, con il gentleman driver Maurizio Pagella, patron della Sanremo Game, con i tanti appassionati e tifosi e anche con il Rally Club Isola Vicentina. In gara abbiamo corso sempre bene, eravamo davvero competitivi e veloci. La mia Porsche è stata perfetta e alla fine, al di là della posizione di arrivo e di sfortuna o fortuna, questo è ciò che più conta. Abbiamo anche fatto degli esperimenti con le mescole della Pirelli e tutto sta funzionando al meglio. Questo grande risultato ci dà un’importante iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni. Concentrazione e motivazione devono restare al massimo, soprattutto ora che siamo in testa al campionato”.
L’Ufficio Stampa
Rif. Gianluca Marchese
FONTE: UFFICIO STAMPA TEAM GUAGLIARDO, GIUSEPPE NATOLI – Il team siculo-lombardo sfortunato al Rally Storico Campagnolo con Guagliardo e Musti, podio per Dell’Acqua. In Toscana per la Coppa della Consuma vittoria di classe per Branciforti.
Palermo, 29 maggio – La dodicesima edizione del Rally del Campagnolo, quarto round del CIR Auto Storiche, si è concluso con l’unica soddisfazione di vedere in piazza d’onore la Porsche 911 S di Marco Dell’Acqua ed Emanuele Paganoni. L’equipaggio lombardo ha concluso la gara al secondo posto del primo raggruppamento dopo essere stato al comando con buon margine di vantaggio e poi sciupare tutto nei due passaggi sulla prova del Passo Xomo, che non riusciva a interpretare in modo adeguato.
Gara da dimentica invece per Musti e Guagliardo, ambedue fermi a bordo strada per problemi meccanici.
Rispetto a Musti, fermo subito sulla prima prova di oggi, Guagliardo ha dovuto alzare bandiera bianca proprio nei primi chilometri dell’ultima prova speciale, dopo aver vinto tutte le prove speciali e quindi ampiamente in testa alla gara con la sua potente 911 SC Rs di gruppo B.
Alle porte di Firenze per la 52ª Coppa della Consuma, quarto atto stagionale del Campionato italiano Velocità Salita Autostoriche, il gentleman driver nisseno Francesco Branciforti ha conquistato la vittoria in classe GT 2000 e una significativa ottava piazza nel 1° Raggruppamento.
Seppur all’esordio e sotto una pioggia battente, il toscano d’adozione dopo essersi già messo in luce nelle due prove cronometrate asciutte del sabato con la sua Porsche 911/S, ha affrontato l’unica manche ufficiale odierna con piglio deciso pur evitando inutili rischi, dopo aver incontrato un po’ di “traffico” lungo gli impegnativi 8430 metri del tracciato di gara.
“Una giornata veramente campale, ma chiusa con la prima vera soddisfazione della stagione – ha sottolineato un più che soddisfatto Branciforti – Stavolta, a differenza dello ‘Spino’ non ci siamo fatti trovare impreparati. Grazie a un’intuizione e ai preziosi consigli di Franco Costa, abile meccanico che mi ha assistito su delega del team Guagliardo, infatti, abbiamo subito montato gomme da bagnato poco prima del via. Una scelta rivelatasi a dir poco lungimirante. Va detto, altresì che, se nel corso della salita non avessi trovato in traiettoria un’auto cappottata e un altro mezzo più lento che mi ha fatto un po’ da ‘tappo’ prima di riuscire a sorpassarlo, avrei ottenuto un miglior piazzamento nella top ten di categoria, ma tant’è. Infine, ennesimo e sentito ringraziamento al team manager Mimmo Guagliardo per avermi messo a disposizione, ancora una volta, una vettura a dir poco eccezionale e le persone giuste per farla rendere al meglio”.
Il pilota siciliano tra sole due settimane sarà nuovamente chiamato all’impegno in vista della Scarperia-Giogo, quinto appuntamento, in programma sui colli fiorentini dall’11 al 12 giugno prossimi.
Classifica finale 52ª Coppa della Consuma
1° Raggruppamento: 1. Alessandro Rinolfi (Morris Mini Cooper S) in 5’33”56; 2. Mandelli (Jaguar E-Type) a 12”; 3. Nocentini (Chevron B19) a 18”1; 4. Ermini (Morris Mini Cooper) a 27”1; 5. Rollino (Lancia Fulvia Rally HF) a 35”8; 6. Balbi (Innocenti Mini Cooper) a 40”3; 7. Zampieri (Lancia Fulvia Coupé) a 43”; 8. Branciforti (Porsche 911/S) a 50”6; 9. De Rege (Alfa Romeo GTV) a 51”3; 10. Davoli (Porsche 911/T) a 59”2.
Giuseppe Natoli
FONTE: UFFICIO STAMPA, DANIELE FULCO – IN TOSCANA NONOSTANTE LA PIOGGIA BATTENTE, IL DEBUTTANTE GENTLEMAN DRIVER NISSENO FRANCESCO BRANCIFORTI (PORSCHE 911/S) ARCHIVIA IL QUARTO ROUND DEL TRICOLORE SALITA AUTOSTORICHE CONQUISTANDO UNA PREZIOSA VITTORIA DI CLASSE
Pelago (Fi), 29 maggio 2016 – Seppur all’esordio e sotto una pioggia battente, il gentleman driver nisseno Francesco Branciforti, ma toscano d’adozione, ha conquistato la vittoria in classe GT 2000 e una significativa ottava piazza nel 1° Raggruppamento, una volta archiviata la 52ª Coppa della Consuma, quarto atto stagionale del Campionato italiano Velocità Salita Autostoriche, andato in scena alle porte di Firenze.
Il portacolori della scuderia Island Motorsport, presentatosi allo start al volante della Porsche 911/S del team Guagliardo e fregiata OM Group, dopo essersi già messo in luce nelle due prove cronometrate (asciutte) del sabato, ha affrontato l’unica manche ufficiale odierna con piglio deciso pur evitando inutili rischi, dopo aver incontrato un po’ di “traffico” lungo gli impegnativi 8430 metri del tracciato di gara.
«Una giornata veramente campale, ma chiusa con la prima vera soddisfazione della stagione – ha sottolineato un più che soddisfatto Branciforti – Stavolta, a differenza dello ‘Spino’ (precedente appuntamento della serie tricolore di specialità ndr), non ci siamo fatti trovare impreparati. Grazie a un’intuizione e ai preziosi consigli di Franco Costa, abile meccanico che mi ha assistito su delega del team Guagliardo, infatti, abbiamo subito montato gomme da bagnato poco prima del via. Una scelta rivelatasi a dir poco lungimirante. Va detto, altresì che, se nel corso della salita non avessi trovato in traiettoria un’auto cappottata e un altro mezzo più lento che mi ha fatto un po’ da ‘tappo’ prima di riuscire a sorpassarlo, avrei ottenuto un miglior piazzamento nella top ten di categoria, ma tant’è. Infine, ennesimo e sentito ringraziamento al team manager Mimmo (Guagliardo ndr) per avermi messo a disposizione, ancora una volta, una vettura a dir poco eccezionale e le persone giuste per farla rendere al meglio».
Performance da incorniciare, dunque, per il pilota siciliano che, tra sole due settimane, sarà nuovamente chiamato all’impegno in vista della Scarperia-Giogo, quinto appuntamento 2016 dell’”Italiano”, in programma sui colli fiorentini dall’11 al 12 giugno prossimi.
Classifica finale 52ª Coppa della Consuma
1° Raggruppamento: 1. Alessandro Rinolfi (Morris Mini Cooper S) in 5’33”56; 2. Mandelli (Jaguar E-Type) a 12”; 3. Nocentini (Chevron B19) a 18”1; 4. Ermini (Morris Mini Cooper) a 27”1; 5. Rollino (Lancia Fulvia Rally HF) a 35”8; 6. Balbi (Innocenti Mini Cooper) a 40”3; 7. Zampieri (Lancia Fulvia Coupé) a 43”; 8. Branciforti (Porsche 911/S) a 50”6; 9. De Rege (Alfa Romeo GTV) a 51”3; 10. Davoli (Porsche 911/T) a 59”2.
Ufficio Stampa: Daniele Fulco
FONTE: ACISPORT SERVICE, ENZO BRANDA – L’equipaggio valtellinese a bordo della Porsche 911 Rsr Gruppo 4, Squadra Corse Isola Vicentina, taglia per primo il traguardo della gara, aggiudicandosi il 2. Raggruppamento. Centrano la seconda piazza assoluta i toscani Alberto Salvini e Davide Tagliaferri, con la Porsche 911 RSr Piacenza Corse. Terzi e primi del 4. Raggruppamento sono il biellese Davide Negri e la trevigiana Betty Tognana, su Lancia Delta Integrale Meteco Corse. I vicentini Nereo Sbalchiero e Alberto Ferracin, primi nel 3. Raggruppamento con la Porsche 911. I torinesi Nello Parisi e Giuseppe D’Angelo, su Porsche 911 S Rododendri HR, vincono la gara del 1. Raggruppamento. Lisa Meggiarin e Silvia Gallotti prime nell’A 112 Abarth
Isola Vicentina (VI), 28 maggio 2016 – E’ l’ultima prova speciale a decidere le sorti della dodicesima edizione del Rally Storico Campagnolo. I tredici chilometri della frazione di Recoaro 1000 assegnano la prima posizione del quarto round del CIR Auto Storiche a Lucio Da Zanche, il valtellinese che centra la quarta affermazione nelle impegnativa gara vicentina dopo esserne stato uno dei protagonisti, dopo aver tentato il tutto per tutto al volante di una Porsche 911 Rsr di Gruppo 4 e firmato il miglior tempo su due delle nove prove speciali in programma. Il portacolori della SC Isola Vicentina ha guidato in modo superlativo la coupé tedesca, risultando il vincitore del 2. Raggruppamento ma, è sempre stato alle spalle di Domenico Guagliardo. “Non è stato facile tenere il passo di Mimmo, andava forte, mi spiace per lui che meritava molto di più sicuramente, ma io sono contento del risultato, vincere per la quarta volta il Campagnolo mi rende molto felice.”
Assieme a Francesco Granata, è proprio il pilota siciliano il vincitore morale al Campagnolo. Morale, non effettivo, perchè a fermarlo ci ha pensato il sei cilindri della Porsche Gruppo B dopo che hanno dominato la competizione per tutto il giorno. Di prove speciali, gli isolani ne hanno vinte cinque, ma avrebbero potuto essere molte di più se non avessero rallentato il ritmo, amministrando i 30″ di vantaggio che avevano accumulato dopo la terza piesse. Erano saldamente in prima posizione Guagliardo e Granata, ed è stata una vera doccia fredda inaspettata la rottura del motore nei primi chilometri della Recoaro. “E’ stata una rottura improvvisa” Afferma il navigatore Granata “Non abbiamo avuto il benchè minimo segnale, quando alzavamo il ritmo in prova era solo per amministare il vantaggio.”
Ripresentandosi in gara due mesi e mezzo dopo il Vallate Aretine, Salvini e Tagliaferri sono secondi assoluti con la Porsche 911 Piacenza Corse, riuscendo ad ritrovare il passo vincente nelle prove di Gambugliano e Recoaro, dove esperienza, coraggio e sensibilità di guida non gli facevano difetto, mentre perdevano contatto dagli avversari sulla Santa Caterina, piesse guidata.
“Freni e assetto li abbiamo messi a posto durante la gara, resta ancor qualcosa da fare ma la Delta inizia a rispondere bene. Peccato che la gara era ormai terminata.” E’ soddisfatto a metà Davide Negri del terzo posto assoluto e della affermazione nel quarto Raggruppamento con la Lancia Delta. Il piemontese della Meteco Corse è riuscito a trasformare una gara che pareva compromessa all’inizio dal mal funzionamento dei freni, in un risultato positivo, a dar fiducia in funzione delle prossime gare.
Sono mediamente soddisfatti Costenaro e Marchi, i veneti che con la Lancia Stratos si sono classificati quarti assoluti e terzi del secondo raggruppamento, precedendo in classifica ed anche piuttosto agevolmente i locali Sbalchiero e Ferracin, quinti e vincenti nel terzo Raggruppamento con la Porsche 911 SC nei colori Isola Vicentina.
E’ stata una gara avvincente quella del 1 Raggruppamento, caratterizzata da una lotta serrata che ha visto protagonisti vincenti i torinesi Nello Parisi e Giuseppe d’Angelo, con la Porsche 911 S Rododendri HC, davanti ai lombardi Marco Dell’Acqua ed Emanuele Paganoni, Porsche 911 Ssecondi dopo essere stati al comando con buon margine di vantaggio e poi sciupare tutto nei due passaggi sulla prova del Passo Xomo che non riuscivano a interpretare in modo adeguato. Terzi al traguardo di categoria sono i bresciani Giuliani e Sora, primi della classe 1300 con la Lancia Fulvia Hf
Con la Fiat Ritmo 130 Abarth, Soave e Ferrari s’aggiudicano la classifica femminile e sono ventesime assolute e terze di classe 2000, precedute da Zandonà, secondo, e Simontacchi primo con le Renault 5 Gt Turbo. Sono Zanetti e Sgorbati a vincere la classe 2000 con la Opel Ascona Sr Gruppo 2 nei colori della Squadra Corse Isola Vicentina, precedendo Bucci e Neri, secondi con la Alfetta GTv 2000 della Malatesta.
Sfortunato autore di una foratura, determinata da un contatto con una grossa pietra, è stato Luca delle Coste, con la Fiat Ritmo 130 terzo della 1600 del 3. Raggruppamento alle spalle di Segnana, Volkswagen Golf, e del vincitore Giudicelli sempre su Golf.
Tra i diversi piloti bersagliati dalla sfortuna, si inserisce il pavese Riccardo Canzian, fermato da una foratura che ne ha pregiudicato la gara, che lo vedeva al vertice della Duemila, settimo assoluto con la Opel Kadett GTE Gruppo 4; ma la lista s’è arricchita dei ritiri di Musti, rottura del motore della Porsche, Baggio per rottura della frizione della Lancia Rally 037, Cesarini per rottura di una ruota della Ford Escort, Finati per rottura della frizione della Fiat 124 Abarth, Luise per il cambio della Fiat Ritmo 130 e Lucky per rottura di un mozzo della Delta Integrale quando era quarto assoluto.
Tra le A 112 Abarth, vittoria per Lisa Meggiarin e Silvia Gallotti, davanti Chochis e Manganone, terzi Gallione e Cavagnetto.
Classifica dopo nove prove speciali: 1. Zanche-De Luis (Porsche Carrera Rsr) in 1h18’15″4; 2. Salvini-Tagliaferri (Porsche 911 Rsr) a 34.7; 3. Negri-Tognana (Lancia Delta Int. 16v) a 1’41.6; 4. Costenaro-Marchi (Lancia Stratos Hf) a 4’05.0; 5. Sbalchiero-Ferracin (Porsche 911) a 5’41.1; 6. Bertinotti-Rondi (Porsche 911 Rs) a 6’18.2; 7. Muccioli-Zumelli (Porsche 911 Carrera Rs) a 7’09.9; 8. Zanetti-Sgorbati (Opel Ascona B) a 8’23.6; 9. Manfrinato-Mantovani (Lancia Delta Int. 16v) a 8’30.0; 10. Bucci-Neri (Alfa Romeo Alfetta Gtv) a 9’06.0.
Calendario 2016: 12 marzo Rally delle Vallate Aretine; 9 aprile Sanremo Rally Storico; 7 maggio Rally Targa Florio; 28 maggio Rally Campagnolo; 25 giugno Rally Lana Storico; 24 luglio Rally Circuito di Cremona; 27 agosto Rally Alpi Orientali; 17 settembre Rally Elba Storico; 15 ottobre Rally Due Valli Historic
Vincitori 2016: 12 marzo Rally delle Vallate Aretine: Assoluta e 2. Raggruppamento Mimmo Guagliardo 4. Raggruppamento Denis Colombini; 3. Raggruppamento Luca Ambrosoli; 1. Raggruppamento Massimo Giuliani; 9 aprile Sanremo Rally Storico: Assoluta e 4 Raggruppamento “Pedro”; 3. Raggruppamento Maurizio Rossi; 2. Raggruppamento Lucio Da Zanche; 1. Raggruppamento Antonio Parisi
Albo D’Oro: 2015: 1. Raggruppamento Roberto Rimoldi; 2. Nicholas Montini; 3. Raggruppamento Erik Comas; 4. Raggruppamento Paolo Baggio. 2014 Nicholas Montini (Porsche 911 RS); 2013 Matteo Musti (Porsche 911 Sc); 2012 Lucio Da Zanche (Porsche 911Rsr); 2011 Lucio Da Zanche (Porsche 911 Rsr); 2010 Marco Savioli (Porsche 911 Rsr); 2009 Salvatore Riolo (Porsche 911 Rsr); 2008 Luisa Zumelli (Porsche 911); 2007 Andrea Polli (Lotus Elan); 2006 Gerri Macchi del Sette (Alfa Romeo SV); 2005 Maurizio Elia (Porsche 911); 2004 Gerri Macchi del Sette (Alfa Romeo 1900 Ti)
Tutti i risultati in diretta, le informazioni e le classifiche complete su www.acisportitalia.it
Enzo Branda
Ufficio Stampa




































