FONTE: UFFICIO STAMPA RALLYE SAN MARTINO, CARLO RAGOGNA – Munari e Travaglia, eroi di due epoche “moderne”, vantano cinque vittorie a testa, idem Costenaro nell’Historique. Ma il “Drago” firmò il suo primo sigillo come naviga del mitico Cavallari. E ora l’unico in grado di allungare la striscia vincente è “Super Baffo” da Marostica. Onore a Vescovi, otto successi di Classe in dodici partecipazioni
San Martino di Castrozza (TN), 28 agosto 2018_ Cime imbiancate e anticipo d’inverno per San Martino. Magari sarà così anche fra tre settimane scarse, quando toccherà al Rallye scaldare i cuori di residenti e turisti, chiedendo un sovrappiù di talento ai protagonisti per tener dritte le vetture in presenza di “verglas” tipo Montecarlo a gennaio. Sarebbe uno spettacolo straordinario in aggiunta al bello della diretta, la prova cittadina proprio dentro il paese, introdotta con coraggio l’anno scorso dalla San Martino Corse e che quest’anno andrà in scena su doppio maxischermo per gustare ogni angolo di derapata e controsterzo. Nell’attesa del Rallye e di conoscere i suoi aspiranti primattori, non resta che affidarsi agli archivi e rimescolare le carte dei record, tanto per caricare un po’ di pressione su piloti, copiloti e appassionati. Cinque trionfi a testa nella versione “moderna” vantano Sandro Munari (1969, 1971, 1972, 1973, 1977) e Renato Travaglia (1995, 1997, 1999, 2002, 2006). Il “Drago” di Cavarzere però ne ha conquistato una anche come copilota del mitico Arnaldo Cavallari (1964), agli albori della corsa dolomitica. Nella versione Historique sono cinque i sigilli di Giorgio Costenaro e la sua Lancia Stratos Hf (2010, 2013, 2014, 2015, 2017). “Super Baffo” da Marostica è l’unico che ha la concreta possibilità di allungare la sua striscia vincente assoluta al volante, assieme all’inseparabile Sergio Marchi.
teambassano
FONTE: UFFICIO STAMPA TEAM BASSANO, ANDREA ZANOVELLO – Quindici equipaggi chiamati a farsi onore al Rally Alpi Orientali e al Carmagnola Storico, e per altri sei piloti medesimo obbiettivo alla cronoscalata Pedavena – Croce d’Aune.
Romano d’Ezzelino (VI), 27 agosto 2018 – Due rally e una cronoscalata, riporteranno in gara nel prossimo fine settimana oltre venti vetture dall’ovale azzurro: sono infatti alle porte il Rally delle Alpi Orientali, il Rally Storico di Carmagnola e la Pedavena – Croce d’Aune.
Al rally friulano valevole per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche oltre che per l’Europeo Fia e il Trofeo Rally della seconda Zona, saranno in lizza otto gli equipaggi ai quali spetta l’onere di contribuire ad acquisire punti preziosi per la ricorsa al Trofeo Scuderie; iniziando dal duo di BMW M3 Gruppo A con le quali gareggeranno Gabriele Noberasco e Federico Ormezzano: il primo in coppia con Michele Ferrara, mentre il secondo ritroverà Betty Tognana sul sedile di destra. Subito dietro scatterà la Porsche 911 RSR Gruppo 4 di Edoardo Valente e Lucia Zambiasi impegnati nella ricorsa al titolo del 2° Raggruppamento e toccherà poi a Paolo Baggio e Flavio Zanella cercar gloria nel 4° Raggruppamento con la Lancia Rally 037 Gruppo B, mentre nel 3° ci si affiderà alla Porsche 911 SC Gruppo 4 di “MGM” e Marco Torlasco. Immancabile sulle strade friulane Rino Righi col locale Mauro Iacolutti e la Ford Escort RS Gruppo 2, come non mancheranno Luigi Capsoni e la Renault Alpine A110 Gruppo 4 che dividerà con Denis Masin per cercare di conquistare punti utili nel 1° Raggruppamento; sarà invece debutto assoluto per la Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A di Nicola Randon e Martina Sponda. La prima tappa si correrà nel pomeriggio di venerdì 31 agosto e la seconda sabato 1 settembre con partenza a Martignacco ed arrivo in centro a Udine dopo oltre 150 chilometri di prove speciali.
Opposto geograficamente, ma quasi in contemporanea con l’Alpi Orientali, si correrà in Piemonte la prima edizione del Rally Storico Carmagnola al quale saranno sette gli equipaggi del Team Bassano al via: cinque nel rally e due nella regolarità sport. Dopo l’esordio sfortunato ad Arezzo, Maurizio Cochis e Milva Manganone tornano in gara con la Peugeot 205 Gti 1.9 Gruppo A trovandosi avversarie nella stessa classe altre due Peugeot, ma in versione 309 Gti: quella di Italo Ferrara navigato da Anna Ferraris e la seconda dell’equipaggio rosa formato da Paola Travaglia e Ornella Blanco Malerba; rientro in gara anche per Flavio Aivano con l’Opel Kadett Gt/e Gruppo 2 condivisa con Mauro Carlevero e al via anche Thierry Cheney e Vincenzo Torricelli con l’Autobianchi A112 Abarth Gruppo 2. Una “scorpioncina” di Desio anche per Denis Letey ed Erik Robbin impegnati nella gara di regolarità sport alla quale sono iscritti anche Elia Scotti e Daniela Borella con la Lancia Fulvia Coupè.
Il terzo impegno ci porta in provincia di Belluno per la cronoscalata Pedavena – Croce d’Aune alla quale sono iscritti: Giampaolo Basso con la Porsche 911 RSR, Salvatore Fazio Tirrozzo con la Fiat 128 Sport Coupè , Marco Stella con l’Afa Romeo Giulia Gt 1.6, Roberto Piatto su Fiat Ritmo 75, Roberto Bordignon con la Porsche 2.4 S e Guido Vettore su BMW 2002 Ti.
Ancora alla ribalta lo “stacanovista” della regolarità, al secolo Andrea Giacoppo, che in coppia con la compagna Daniela Grillone Tecioiu ha trionfato al Sibiu Rally in Romania, correndo nella gara di regolarità alla guida di una Mercedes 500 SEC.
Notizie e aggiornamenti al sito web www.teambassano.com
Immagine: Aci Sport
Ufficio Stampa Team Bassano
Andrea Zanovello – www.azetamedia.com
FONTE: UFFICIO STAMPA TEAM BASSANO, ANDREA ZANOVELLO – Colpi di scena, momenti di apprensione, ma anche tanto divertimento lungo le prove speciali e nei momenti di amicizia e goliardia, hanno caratterizzato la riuscita spedizione organizzata in modo impeccabile dal Team dall’ovale azzurro!
Romano d’Ezzelino (VI), 16 agosto 2018 – E’ stato l’arrivo delle tre bisarche con le vetture a calare il sipario sulla spedizione al Lahti Historic Rally organizzata come oramai avviene dal 2005, dal Team Bassano. Doveroso in apertura, l’aggiornamento delle condizioni di salute di Giuliano Calzolari, che è già rientrato a San Marino dove è ora in convalescenza dopo il riuscito intervento presso l’ospedale di Helsinki a seguito dei traumi riportati nella rovinosa uscita di strada, alla fine della seconda speciale della seconda tappa; era invece stato dimesso subito, il navigatore Silvio Stefanelli.
Archiviato l’episodio di Calzolari che ha tenuto in apprensione tutti i componenti della spedizione, la gara ha visto quale miglior classificato l’equipaggio formato da Gabriele Noberasco e Michele Ferrara, i quali con una seconda tappa all’attacco hanno portato in nona posizione assoluta la BMW M3 Gruppo A centrando anche il terzo posto di classe; fuori dalla top- ten per soli 10″ in una classifica cortissima dalla settima alla tredicesima posizione, Alberto Battistolli e Luigi Cazzaro sono stati protagonisti di una gara entusiasmante con la Fiat 131 Abarth Gruppo 4, confermata dal gradino numero 12 dell’assoluta e dal terzo di classe per un solo decimo di secondo: una prestazione che conferma i progressi e la maturità del giovane Alberto ottimamente guidato dall’esperto Luigi. Soddisfatti all’arrivo anche Andrea Tonelli e Roberto Debbi sedicesimi assoluti e quarti di classe con la Ford Escort Gruppo 4 in costante ascesa prova dopo prova e subito dietro, diciassettesima un’altra Ford: la Sierra Cosworth Gruppo N di Bruno Bentivogli e Andrea Cecchi. Scorrendo l’assoluta, ancora due equipaggi dall’ovale azzurro: Enrico Volpato e Samuele Sordelli sono diciottesimi e quinti di classe su Ford Escort RS Gruppo 4, mentre diciannovesimi, e terzi di classe, chiudono Matteo Luise e Melissa Ferro con la Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A penalizzata da alcuni problemi, tra i quali la rottura della seconda e terza marcia nel corso della tappa del sabato.
Soddisfatti per la nuova esperienza anche Piero Corredig e Sonia Borghese, trentatreesimi nella globale con la BMW 2002 Tii Gruppo 2 che piazzano anche al terzo posto di classe, mentre in posizione 35 troviamo la Renault 5 GT Turbo Gruppo A di Damiano Zandonà e Simone Stoppa che chiudono quarti di classe. Trentasettesimi con la piccola Autobianchi A112 Abarth Gruppo A spremuta fino all’ultimo metro, chiudono Massimo Gallione e Luigi Cavagnetto vincitori della propria classe e subito dietro si piazzano Italo Ferrara e Gabriele Bobbio quinti di categoria con la Peugeot 309 Gti Gruppo A. Maurizio Elia e Luisa Zumelli sono trentanovesimi con l’Opel Ascona 400 Gruppo 4, penalizzati da un significativo ritardo in partenza di seconda tappa per un problema meccanico, poi risolto; la sequenza vede poi un altro paio d’equipaggi targati Team Bassano: quello dei tedeschi Peter ed Elke Goeckel, quarantesimi e terzi di classe con la piccola Opel Kadett SR 1.3 Gruppo 2 seguiti da Corrado Lazzaretto e Diego Pontin quarantunesimi e settimi di classe con la Ford Escort RS Gruppo 2 e chiudono l’elenco dei classificati, Pietro Turchi ed Elena Rossi, quarantaseiesimi e terzi di classe con la Fiat 125 Special Gruppo 1.
Dopo una prima tappa in cui si erano classificati tutti gli equipaggi riuniti sotto i colori del Team Bassano, tranne Valter Jensen ed Erik Pedersen fermi già sulla PS 1 per un problema alla Lancia Delta Integarle, la seconda tappa ha visto in rapida sequenza il ritiro di “Lucky” e Fabrizia Pons usciti di strada senza conseguenze per l’equipaggio, nel primo impegno cronometrato e subito dopo quello di Calzolari e Stefanelli; era poi il cambio a fermare la Lancia Rally 037 di Paolo Baggio e Flavio Zanella, mentre è stata un’uscita di strada sull’ultima speciale a privare Andrea Guggiari e Davide Bozzo di un’ ottimo risultato: erano ottavi assoluti.
Va così in archivio un’altra avvincente edizione della trasferta in Finlandia organizzata in modo impeccabile dal Team Bassano, sotto l’attenta regia di Mauro Valerio, Alvise Scremin e Cristian Cappellari, ben coadiuvati dall’interprete tuttofare Keijo Wikman, da Luciano Luis Turconi Martins, titolare del ristorante Mamma Maria, da anni punto fisso di ritrovo per cenare tutti assieme, e dai numerosi partecipanti impegnati nella squadra di assistenza, ai quali va uno speciale ringraziamento.
Sei giorni di sport, agonismo, amicizia e divertimento che hanno fatto rivivere, una volta di più, l’epopea d’oro dei rallyes.
Notizie e aggiornamenti al sito web www.teambassano.com
Immagine realizzata da Riku Litja
Ufficio Stampa Team Bassano
Andrea Zanovello – www.azetamedia.com
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota adriese, protagonista di un weekend denso di problemi tecnici, chiude al terzo posto di classe, grazie alla determinazione di chi non si vuole arrendere mai.
Adria (Ro), 14 Agosto 2018 – Il sogno di Matteo Luise, e dei tanti tifosi che lo han seguito dal Polesine, era quello di ripetere la splendida prestazione della passata stagione ma, purtroppo, l’edizione 2018 del Lahti Historic Rally ha visto le attenzioni del pilota di Adria essere dirottate, dal cronometro, per via di una serie di noie tecniche che, ad un certo momento della seconda tappa, sembravano poter mettere in discussione la conclusione della trasferta.
Riusciti in extremis, grazie alla sinergia tra Silvano Amati ed i ragazzi del team, a mettere in piedi la Fiat Ritmo 130 gruppo A, causa impossibilità di terminare il nuovo propulsore in tempo utile, il portacolori del Team Bassano si presentava in terra finlandese con molte incognite.
Oltre ad un pacchetto tecnico tutto da scoprire si aggiungeva il percorso di gara, profondamente rinnovato rispetto al 2017, che includeva prove speciali decisamente più tecniche.
Che non fosse il weekend ideale il polesano, affiancato dalla moglie Melissa Ferro alle note, lo si intendeva sin dalle prime battute del Venerdì, con un Luise in leggero affanno, impegnato a prendere le misure alla trazione anteriore della casa torinese.
“Visto l’epilogo dello scorso anno” – racconta Luise – “eravamo partiti con l’intento di arrivare e, quantomeno, di stare sul passo del 2017. Già dopo i primi chilometri ci siamo accorti che non eravamo a posto. Il motore che avevo a disposizione, per il quale ringrazio di cuore gli amici Silvano, Emanuele ed Alberto, messo assieme al cambio ed alle gomme non funzionavano a dovere. I rapporti risultavano troppo lunghi. Facevamo fatica a partire dallo start delle prove speciali. A questo aggiungiamo che il percorso era molto più guidato, con tanti dossi sia in percorrenza di curva che subito dopo. Molto più tecnico dello scorso anno. Abbiamo preso le misure sulle prime tre ed abbiamo provato a spingere sulla ripetizione. Qualcosa abbiamo tolto ma è stato tutto a livello di guida. Peccato ma non potevamo fare di meglio. Pazienza.”
Se la prima giornata di gara ha, per certi versi, deluso le aspettative di Luise di certo era ben più pesante la spada di Damocle che lo ha accompagnato per tutta la seconda tappa.
Un ottimo avvio di frazione, a soli sei decimi dalla vettura gemella del locale Laine, veniva presto vanificato, sul tratto cronometrato seguente, dalla perdita della terza marcia.
Nella mente dell’adriese saranno certamente tornati a galla i fantasmi del passato ma la determinazione, che solo i veri piloti sanno mettere sul campo, lo ha spinto a non cedere e, nonostante anche la seconda abbia cominciato a fare i capricci, la Fiat Ritmo è riuscita a portare le ruote sulla linea del traguardo, regalandogli un sorriso sul terzo gradino del podio.
“Dopo il bel tempo sulla prima del Sabato” – sottolinea Luise – “abbiamo accusato la perdita, a metà dell’ottava speciale, della terza marcia. Abbiamo pensato anche al ritiro ma, con tanto cuore, abbiamo affrontato le sei rimanenti passando dalla prima alla quarta, visto che anche la seconda ci stava abbandonando. È stata un’impresa ma ci siamo riusciti. Grazie di cuore a Valentino, per esserci stato e per il supporto, ed al Team Bassano per l’organizzazione di tutto.”










































































