Home Velocità e regolarità - Comunicati & Notizie XXIV Montecarlo Historique: Giugni e Aiolfi portano in alto la Scuderia del Grifone

XXIV Montecarlo Historique: Giugni e Aiolfi portano in alto la Scuderia del Grifone

by Andrea Zanovello

FONTE: UFFICIO STAMPA SCUDERIA DEL GRIFONE, NICOLA MANZINI – Si è concluso sul porto di Montecarlo un rallye, decisamente asciutto e polveroso. Solo la prova dell’Echarasson (SR 12 La Cîme du Mas – Col Gaudissart) era innevata ma, la direzione di gara, ha deciso di annularla a causa di una macchina intraversata che ha bloccato il passaggio dei concorrenti.
Decisione mai vista al Montecarlo visto che, alcuni equipaggi, tra i quali i nostri Aiolfi- Merenda e Keller- Verini avevano già percorso tutta la prova uscendone con difficoltà ma terminandola.
Gioia e delusione sono il racconto di questa gara per i colori Grifone in quanto per ben ¾ di percorso sino alla prova 13 l’equipaggio Maurizio Aiolfi e Carlo Merenda ha guidato la classifica e faceva ben sperare per una vittoria nonostante i distacchi tra i primi 5 fossero esigui.
Un’erronea scelta di gomme (sulla SR13 la Saint-Nazaire-le-Désert – Gumiane) unitamente ad una violenta bufera di vento che ha interamente ghiacciato il tracciato nell’orario di transito dei primi, ha frenato gli alfieri della Grifone, facendoli accumulare diverse penalità e retrocedere di parecchie posizioni nella classifica assoluta. Si aggiunga che i 30 km di prova prevedevano ben 4 colli (des Guillens / du Portail / de Vache / des Roustans) decisamente ricchi di difficoltà.
Aiolfi e Merenda, nonostante la vittoria nella prova del Turini, la SR 16 Sospel – La-Bollène Vésubie, non sono riusciti a recuperare il divario, ormai incolmabile per arrivare sul podio ma, sono riusciti a rientrare tra i migliori con un quarto posto finale a pochi decimi dal terzo.
Podio occupato al primo posto dai gemelli belgi Antoine e Philippe CORNET DE WAYS RUART, al secondo dagli spagnoli Alvaro OCHAGAVIAS / Manuel MACHO GOMEZ e al terzo dagli ottimi, e primi degli italiani Massimo CANELLA e Vittorio BERZERO che hanno guidato la Milano Autostoriche al meritatissimo sesto sigillo nella classifica a squadre della gara monegasca.
Ma, la grande rivelazione, che rivelazione poi non è essendo vicecampione italiano in carica, è stata Alexia Giugni che con Ornella Pietropaolo alle note, ha condotto una gara accorta e ragionata portando la sua piccola Alpine a competere per tutta la gara con i piani alti della classifica
Alla fine, le nostre dame hanno messo in riga, non solo tutte le femminucce iscritte ma quasi 200 equipaggi, chiudendo al decimo posto assoluto, a pari merito con “tal Bruno Saby”, il rallysta francese già vincitore di rally mondiali e della Dakar.
Impeccabile la gara di Alexia e Ornella che si sono prese il lusso, di iscrivere il loro nome nell’albo d’oro delle vincitrici del titolo delle dame ma anche nella classifica assoluta dove mai un’equipaggio tutto femminile è arrivato così in alto nelle 24° edizioni del Rallye di Montecarlo Historique.
Le nostre portacolori si sono prese il lusso anche di vincere ben due prove, la SR 10 Saint-André-de-Rosans – Laborel a pari merito con Olivier Campana e la SR 11 Ventavon – Chabestan attraverso l’impegnativo Colle de Faye, con sole 10 penalità in una prova di oltre 20 km.
Tredici dei sedici equipaggi Grifone partiti da Milano (Liberatore e Tenconi avevano dovuto abbandonare prima della partenza per motivi personali) hanno concluso la gara: abbiamo già detto di Maurizio Aiolfi e Alexia Giugni nella top ten ma degna di nota è tutta la squadra che ha brillato per i risultati parziali anche se la classifica finale non è stata poi così generosa.
Marco Gandino e Danilo Scarcella ottimi 49esimi al traguardo con una gara molto regolare hanno preceduto di poco Marco Leva e Salvatore Carbone. L’equipaggio milanese, 53esimi all’arrivo erano partiti molto bene vincendo la prima prova e un altro paio di volte sono stati nei top ten ma hanno dovuto fare i conti con un’importante perdita di acqua dal radiatore che li ha accompagnati e frenati, sino alla fine della gara.
Spesso nei top ten delle singole prove abbiamo visto anche Gianmario Fontanella e Roberto Ricci (nella SR 3, 16 e 17) ed anche Antonio Rossi e Massimo Liverani (nella SR 1 e nella SR 8): quest’ultimi hanno condotto un’ottima gara sino alla penultima prova, mantenendosi sempre nei primi 20, quando sul Turini hanno lamentato un problema poi risolto a fine prova ma che ha fatto perdere loro quasi 100 posizioni.
Angelo Pasino con Patrizia Italiano e Sergio Mibelli con Gianfranco Sequi entrambi equipaggi alla loro prima esperienza al Montecarlo hanno vinto la loro scommessa e con un’ottima classifica, 109 e 112 esimi sono arrivati a festeggiare un meritato traguardo.
Ottima la gara del Presidente ASI Alberto Scuro navigato da Nunzia Del Gaudio che aveva un solo sogno sin da ragazzino: guidare e portare al traguardo sulle strade del Montecarlo una splendida 131 Abarth e così ha fatto.
Alberto Bonamini-Marianna Ambrogi, hanno concluso molto in ritardo a causa di un filo della frizione che si è rotto in prova e li ha costretti a saltare un controllo orario ed un paio di speciali e caricandoli di parecchie penalità quando avevano ben figurato con un terzo e un quinto posto nelle prove 5 e 8. Vicissitudini con le loro auto anche per Claudio Mosconi e Andre Fawaz, Riccardo Garosci e Rudy Briani che comunque hanno raggiunto il traguardo di Monaco.
Discorso a parte per l’equipaggio Ermanno Keller e Maurizio Verini che sono sempre stati peri tutta la gara tra i primi 5 equipaggi, vincendo la SR 5 e arrivando secondi nella SR 4 e nella 14 ma sono stati traditi da un eccesso di velocità, in più del consentito e, non hanno potuto disputare le ultime due prove. Quest’anno la direzione gara è stata particolarmente severa determinando una pioggia di penalizzazioni per moltissimi equipaggi e dando decisi scossoni alla classifica in tutte le giornate di gara.
Ora parte la stagione del CIRM e delle grandi classiche europee e la Grifone sarà come al solito protagonista.
Genova, 7 febbraio 2022
Nicola Manzini

Immagine: Roberto Deias

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