FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – I bresciani marito e moglie della Franciacorta Motori si confermano leader in trentino. Sul podio anche Alberto e Giuseppe Scapolo su 508 C della Nettuno Bologna e Lorenzo e Mario Turelli su Lancia Aprilia della Brescia Corse.
Guido Barcella e Ombretta ghidotti sulla Fiat 508 in allestimento C, della Franciacorta Motori sono i vincitori della 30^ edizione della Coppa Città della Pace, competizione valida quale seconda prova del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche, organizzata da Adige Sport, capitanata dal vulcanico Luca Manera. La coppia bresciana, rullo compressore non solo nel CIREAS, si aggiudica per la terza volta la gara trentina che in questa edizione si è disputata su un percorso disegnato su un vero e proprio collage delle edizioni precedenti. Ad Ala, “città del velluto” borgo che ha ospitato partenza e premiazione, i due coniugi nella vita e nello sport, non hanno nascosto la loro soddisfazione:
“E’ stata una gara mista – dice Barcella – dove ti puoi trovare prove semplici e poi una salita con tubi nascosti, ma lo sappiamo già. Una gara impegnativa soprattutto per le auto che, dopo la competizione, vanno riviste in ogni loro parte. Noi siamo in gara con una vettura anteguerra che, se da un lato può darti il vantaggio del coefficiente, dall’altro è un mezzo molto delicato che devi gestire. Siamo stati autori anche del tempo assoluto quindi siamo davvero soddisfatti. Noi vinciamo per la terza volta ma speriamo di lasciare spazio ai più giovani”.
Hanno trovato il giusto feeling dopo l’assenza della buona sorte del finale di stagione scorsa Alberto e Giuseppe Scapolo, che sulla inseparabile Fiat 508 C del ‘37 della Nettuno Bologna hanno guidato in maniera pulita, senza particolari sbavature a soli 15 penalità dai vincitori, ottenendo quindi un grande risultato. A completare il podio della classifica Generale ci sono i due Turelli, Lorenzo e Mario, padre e figlio di Brescia che, sulla spettacolare Lancia Aprilia del ‘37, tengono alti i colori della Brescia Corse, al termine di un fine settimana, tecnicamente impegnativo.
La manifestazione ha visto la presenza di una quindicina di vetture anteguerra che hanno dato spettacolo con i loro passaggi lungo il percorso di 237 km tra gli impegnativi saliscendi della Vallagarina, per intenderci a nord del lago di Garda. Ma protagoniste sono state non solo le vetture anteguerra, ma l’intero parco partenti che ha visto una novantina di equipaggi al via.
Ai piedi del podio, ma con una grande soddisfazione, si sono classificati Edoardo Bellini e Roberto Tiberti, ancora su Fiat 508 C, vettura che si presta naturalmente al campionato essendo la versione aggiornata rispetto alla versione iniziale e che può godere di ben 32 cavalli e 5 rapporti. Hanno dovuto accontentarsi della quinta piazza Franco Spagnoli e Roberto Rossoni sulla Fiat 520 del 1928, piazzamento che gli vale comunque il primato in RC1, ovvero nella categoria delle vetture costruite entro il 1930. Sesti sono i bresciani Fabio e Marco Salvinelli, padre e figlio ancora su vettura anteguerra, ovvero la Fiat 508C, che precedono in ogni caso Sergio e Romano Bacci sulla Autobianchi A112 Abarth della Scuderia Nettuno Bologna, sulla quale conquistano il primato tra le vetture RC4, quelle cioè costruite tra 1970 e il 1981. Mario Passanante, navigato dal presidente della Franciacorta Motori Alessandro Molgora, ha fatto gli scongiuri prima del via, nella speranza che non arrivasse un altro problema tecnico sulla solitamente affidabile Fiat 1100/103 tv che lo aveva appiedato a Verona. Per questo equipaggio, promozione piena con il primato in RC3/1.
La vettura dello stesso Molgora, quella condotta da Angelo Accardo e Becchina, ha costretto l’equipaggio al ritiro a causa di una rottura all’impianto di alimentazione che ha costretto il duo siciliano a difendersi e non spingere.
A completare la Top ten della Classifica generale ci sono Alberto Aliverti e Andrea Cadei su Autobianchi A112 che precedono la splendida 508 C, di Andrea Belometti e Giuliano Vavassori, equipaggio ben avvezzo alle parti alte delle classifiche tricolori.
In RC4, seconda posizione per il pugliese di Bologna Nino Margiotta, navigato da Vincenzo Bertieri, autore di una gara onesta sulla Autobianchi A112 Abarth.
Altri grandi nomi del CIREAS, sono nella classifica finale, più in basso rispetto alle posizioni cui eravamo abituati, segno che la Coppa Città della Pace, si conferma come una gara severa che non ammette errori.
Tra le ladies, primato per Rossella Torri e Caterina Vagliani su Autobianchi A112 della Franciacorta Motori, mentre tra gli under 30 primato per i figli d’arte Edoardo Bellini e Roberto Tiberti su Fiat 508 C.
Il Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche si prende adesso una breve pausa, tornando come da calendario l’1 e 2 aprile nella calda Campania in occasione della MilleCurve, di scena ad Avellino.
coppadellapace
FONTE: UFFICIO STAMPA SCUDERIA DEL GRIFONE, NICOLA MANZINI – Si è appena conclusa la 28° Coppa della Pace, seconda prova del Campionato Italiano Regolarità Classica, a Rovereto; 105 gli iscritti, che si sono dati battaglia sulle 61 prove cronometrate su 180 km di una gara bella e tecnica. Presenti tutti i migliori drivers italiani e ben 6 equipaggi GRIFONE. Eccellente prestazione di Barbara Zazzeri e Cristiano Androvandi sulla loro R5 Alpine che chiudono in 18esima posizione con una media di errore di 3,57, quarti di raggruppamento. Erano partiti benissimo anche Roberto Ricci e Marco Frascaroli su Alfa Romeo 33 1,3S peggiorando poi la loro prestazione nel finale, concludendo 41esimi e secondi di raggruppamento a 4,6 di media. Più sfortunati Alessandro Alderighi e Stefania Lopresti sulla loro bellissima Fiat 1100/103 “bauletto” del 1954, che dopo un errore di conteggio che gli costa 98 penalità, sono protagonisti di una rimonta furibonda che li porta a terminare in 65esima posizione a 7,7 di media e con un parziale di 3,30 nelle ultime 19 prove cronometrate. Grande prova anche di Marco Gandino e Carlo Merenda su A112 Abarth, che toltisi i panni dei “medio man” della scorsa settimana alla Coppa Bettega si sono cimentati con efficacia anche sui tubi terminando 55esimi a 5,8 di media ma migliorando la loro prestazione cronometrica rispetto a Verona. Notevoli progressi anche per Angelo Pasino e Patrizia Italiano sulla loro bellissima Volkswagen Karmann Ghia che migliorano molto il loro score personale già dopo poche gare e, promettendo molto bene per il futuro. Sfortunatissimi Marco Varosio e Marianna Cagliari su Lancia Beta Montecarlo, che incappano in un errore di percorso dopo un promettente inizio, compromettendo la gara anche se con onore hanno portato a termine la gara.
I nostri equipaggi ci hanno fatto raggiungere il settimo posto nella classifica assoluta delle scuderie. Prossimo appuntamento CIREAS in Sicilia, al Trofeo Cave di Cusa a Campobello di Mazara, dove la GRIFONE sarà presente per racimolare punti per la classifica assoluta.
Degno di nota e fa ben sperare per il prossimo futuro il decimo posto di Luca Palmisano e Luigi Bonifacio con la loro Opel Manta GTE nella regolarità sport della 1° Rievocazione Storica del Rally Aci Varese tenutasi sulle strade varesine nel week end.
Genova, 1 marzo 2021
Nicola Manzini
Luca Patron e Steve Clark Vincono la Coppa Città della Pace con la Fiat 514
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Il duo vicentino sigla il successo per la prima volta precedendo i padovani Alberto e Giuseppe Scapolo su Fiat 508C del 1937.
L’albo d’oro della «Coppa Città della Pace», seconda tappa del Cireas, si arricchisce di altri due nomi nuovi, quelli dei vincitori della 28ª edizione, che ha avuto luogo ieri (sabato 27) nel Trentino meridionale, attraversando le strade della Vallagarina, del Garda, della Val di Ledro e della Valle dei Laghi in una magnifica giornata già primaverile. Le restrizioni e le misure sicurezza approntate dall’organizzazione, che fa capo alla Scuderia Adige Sport, per garantire la massima sicurezza ai concorrenti, non hanno intaccato in alcun modo la godibilità del percorso. A conquistare la vittoria sono stati il vicentino Luca Patron e Steve Clark su Fiat 514 Mille Miglia del 1931, che hanno concluso la lunga cavalcata con 229,25 punti, appena 10,50 in meno rispetto ai padovani Alberto e Giuseppe Scapolo su Fiat 508C del 1937. La differenza, alla fine, l’hanno fatta proprio quei sei anni di differenza di anzianità delle due vetture, visto che le penalità “pure”, quelle accumulate a prescindere dal coefficiente, sono state di 175 punti per entrambi i binomi, un dato che rende l’idea di quanto vibrante sia stato il duello per il successo.
Dopo le prime 8 prove speciali, a Mala, i migliori erano già Patron e Clark (22 penalità), davanti a Andrea Belometti e Caterina Vagliani su Fiat 508C (27 penalità). Alla Fiera di Riva la classifica vedeva invece primeggiare Alberto e Giuseppe Scapolo, protagonisti di un’ottima frazione, su Fiat 508C (71 penalità), davanti a Patron e Clark (73 penalità) e ad Andrea Giacoppo e Teciociu Grillone su Autobianchi A112 (79 penalità). A Cavedine Patron e Clark si sono riportati al comando (124 penalità) di un’incollatura, dato che i due Scapolo inseguivano a quota 131, con Alberto Aliverti e Giacomo Lamperti su Fiat 580C terzi a quota 155 penalità. A Pieve di Ledro Patron e Clark comandavano con 4 penalità di vantaggio su Giacoppo e Grillone e 5 sui due Scapolo, che a Bezzecca si sono riportati in seconda piazza (210,60), con la coppia Patron – Clark sempre più salda al comando (174 penalità).
Al termine della volata finale verso la cantina Vivallis di Villa Lagarina Luca Patron e Steve Clark del Classic Team hanno sigillato il proprio successo, il primo in questa competizione, con 229,25 penalità a proprio carico, 10,50 in meno dei bolognesi Alberto e Giuseppe Scapolo della Scuderia Nettuno e 36,53 in meno rispetto a Alberto Aliverti e Giacomo Lamperti. È questo il podio assoluto della 28ª «Coppa Città della Pace», occupato interamente da conduttori di vetture del 2° raggruppamento. Subito dietro troviamo Fabio Loperfido e Alessandro Moretti su Fiat 514S del 1° raggruppamento (a 39,85 dai vincitori), Vincenzo Bertoli e Alberto Gamba su Lancia Fulvia Coupè del 5° raggruppamento, Gianmario Fontanella e Alessandro Malta su Lancia Aprilia, Roberto e Mario Crugnola su Fiat 508C, entrambe le coppie con auto del 2° gruppo, i vincitori del 2020 Guido Barcella e Ombretta Ghidotti su Porsche 356C del 4° gruppo, poi Sala – Cioffi su Lancia Aprilia e Belometti – Vagliani su Fiat 508C, rispettivamente noni e decimi.
Fra le vetture moderne successo di Angelo Accardo e Paolino Messina su Fiat 500 Sporting. La speciale classifica riservata alle scuderie premia il Classic Team, che ha la meglio sulla Scuderia Nettuno e sull’Amams Tazio Nuvolari.
Per quanto concerne i raggruppamenti, nel primo si sono imposti Loperfido e Moretti su Fiat 514S, nel secondo, ovviamente, Patron e Clark, nel terzo Fabio e Marco Salvinelli su Fiat 1100 103, nel quarto Guido Barcella e Ombretta Ghidotti su Porsche 356C, nel quinto Vincenzo Bertoli e Alberto Gamba su Lancia Fulvia Coupé, nel sesto Paolo Salvetti e Bruno Spozio su A112 Abarth 58HP, nel settimo Andrea Giacoppo e Teciociu Grillonesu A112 Abarth 70HP, nell’ottavo Giovanni Gualtieri e Alessio Morosi su A112 Junior, nel nono Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi su Fiat Duna 70. Da ricordare che nella classifica riservata ai conduttori under-30 ha primeggiato Nicola Barcella, figlio di Guido, insieme a Edoardo Pastremoli su A112 Abarth.
Soddisfazione per il comitato organizzatore, che fa capo a Luca Manera.
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Alla vigilia della chiusura, sono già decine gli equipaggi che hanno deciso di essere presenti all’ultimo appuntamento stagionale del CIREAS in programma a Rovereto il 21 novembre.
C’è tempo fino a domani (lunedì 16 novembre alle ore 12.00) per iscriversi alla Coppa Città della Pace, ultimo appuntamento stagionale del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche che tra cambi di data e rinvii si concluderà il 21 novembre a Rovereto per uno dei più apprezzati appuntamenti del circus della regolarità e organizzato come sempre da Adige Sport. Dalle indiscrezioni i numeri degli equipaggi che hanno già perfezionato l’iscrizione si confermano buoni nonostante le restrizioni per gli spostamenti tra regioni. Il percorso disegnato dalla scuderia Adige Sport per la XVII edizione della Coppa Città della Pace appare completamente diverso rispetto a quello pianificato in febbraio e sarà lungo 150 chilometri, disegnati quasi interamente in Vallagarina. Partenza e arrivo rimangono tuttavia a Riva del Garda, cittadina nella quale i concorrenti soggiorneranno, quindi anche il quartier generale sarà nuovamente ubicato al Grand Hotel Liberty, luogo che ospiterà le verifiche del venerdì pomeriggio. La struttura che ospita il quartier generale della manifestazione è interamente dedicato ai soli componenti della gara. Immutato il numero di prove speciali, che saranno 60. Nel frattempo gli organizzatori stanno mettendo a punto tutte le misure anti covid predisposte dagli organi federali in aderenza con le disposizioni ministeriali per il contenimento della pandemia. Anche i Comuni coinvolti nella competizione stanno dando tutti i necessari nulla osta per lo svolgimento della gara. In queste settimane il motorsport ha dimostrato prova di grande maturità e buon senso grazie alla collaborazione degli organizzatori, degli equipaggi e degli addetti ai lavori che hanno dimostrato come le corse automobilistiche svolte sotto l’egida AciSport possono essere effettuate in completa sicurezza. Sul sito internet della manifestazione è ancora disponibile il form per l’iscrizione.
FONTE: NEWSLETTER ACISPORT – Top Car Aliverti – Carrara su Fiat 508C. Buona la prima per il Cireas 2018!
Mario Passanante e Elisa Buccioni su Autobianchi A112 Elegant del 1977 hanno vinto la 25ª «Coppa Città della Pace». Per il regolarista di Mazara del Vallo di Franciacorta Motori, uno dei nomi più importanti del panorama nazionale, si tratta del primo successo nella gara organizzata dalla scuderia Adige Sport, che in questa occasione ha aperto il Campionato italiano di regolarità per vetture storiche, e quindi anche di una vittoria che rompe un incantesimo dopo numerose partecipazioni. Si è trattato di un’edizione particolarmente felice, dato che è stata accompagnata da una calda giornata di sole e dato che ha fatto registrare il nuovo record di iscritti, ben 107, portandoli a contatto con cinque diversi laghi, Loppio, Garda, Cavedine, Toblino e Santa Massenza.
Passanante e Buccioni hanno cominciato la gara con il piede giusto, se si pensa che dopo la decima prova avevano accumulato appena 16 penalità (quindi 16 centesimi di differenza sugli orari indicati in tabella), che sono diventate 59 dopo la 29ª, a Lasino, e 156 all’arrivo in Corso Bettini a Rovereto. Se è dunque indubitabile che hanno sempre mantenuto la testa della competizione, è altrettanto vero che i secondi classificati, il vicentino Luca Patron con Massimo Casale del Loro Piana Classic Team su Renault R5 Alpine del 1984, si sono avvicinati sempre di più alla vetta nel corso della giornata, al punto da chiudere ad appena quattro punti (ovvero 4 centesimi di secondo) dai vincitori. Grande battaglia per il terzo gradino del podio, sul quale hanno provvisoriamente messo piede, nel corso della gara, almeno tre diversi equipaggi: Valerio Rimondi e Lidia Fava su Porsche 911 Targa del 1974, Francesco e Giuseppe Di Pietra su Fiat X1/9 del 1973, nonché Alberto Aliverti e Sergio Carrara su Fiat 508 C del 1937. Alla fine l’ha spuntata il primo equipaggio, che ha chiuso a quota 165 penalità, seguito dai due Di Pietra a quota 175 e da Angelo Monachella e Giovanni Antino su Fiat 127 Mk1 del 1977, capaci di un colpo di coda finale sorprendente. La coppia Aliverti – Carrara ha comunque primeggiato nella prestigiosa classifica riservata alle “Top car” davanti ad Andrea Vesco e Manuela Tanghetti su Fiat 508 S Ballilla Sport del 1934 e a Lorenzo e Mario Turelli su Fiat 508 S Sport del 1933.
Da segnalare anche i successi di Bonfante e Bruno su Fiat 1100 del 1956 nel gruppo 2, di Cicuttini e Castellano su Fiat 1100 del 1960 nel gruppo 3, di Molinari e Molinari su Porsche 356 del 1963 nel gruppo 4, di D’Antinone e De Biase su Porsche 911 del 1969 nel gruppo 5 e dei primi tre della classifica assoluta nei gruppi 7, 8 e 6. Fra le dame ha prevalso la coppia composta dalle bresciane Federica Bignetti e Luisa Ciatti su Alfa Romeo Giulietta Spider del 1960, in quanto alle scuderie la Coppa è finita nelle mani del team Franciacorta Motori.
Il primo equipaggio era partito alle 9 in punto dal Mercure Nerocubo Hotel, seguito da tutti gli altri 106 a distanza di trenta secondi uno dell’altro. La bella giornata di sole ha messo subito il buonumore nei piloti, che hanno cominciato a sfidarsi sul filo dei centesimi di penalità, coprendo 153 chilometri in 5 ore e 20 minuti. Un tour che li ha portati una prima volta a Rovereto, poi a Volano, Villalagarina, Mori, Nago, Arco, Drena, Cavedine, Pergolese, Lasino, Sarche e Santa Massenza, da dove hanno poi computo il percorso inverso, per concludere le fatiche di giornata in Corso Bettini a Rovereto. Lì, dopo l’arrivo dell’ultimo concorrente, hanno avuto luogo le sfide “uno contro uno”, organizzate per offrire uno spettacolo in più al pubblico presente, che ha affollato la zona nella quale sono state parcheggiate le automobili: gli equipaggi dovevano coprire 60 metri in 10 secondi netti. La coppa assoluta è andata alla coppia Di Pietra – Di Pietra su X1/9, quella per le Top car “100 One” a Aliverti – Carrara su Fiat 508 C, quelle riservata alle dame “Marzadro” a Scarioni – Rigoni su Austin Mini Hle, quella per le scuderie alla Emmebi 70.
Il vincitore, Mario Passanante, ha raggiunto un obiettivo: «Da qualche anno venivo qui per cercare di vincere questa gara, – afferma – ma, pur piazzandomi sempre in buona posizione, non ci ero mai riuscito. Questa volta tutto è filato liscio, il campionato italiano non poteva cominciare meglio di così. Si tratta di una gara interessante dal punto di vista tecnico, ricca di saliscendi, per affrontare il quale il mio “nocciolino”, come chiamiamo questa A112, è perfetta. Ho costruito il successo nella prima parte del percorso, quando sono riuscito a tenere medie incredibili, poi dopo pranzo sono stato un po’ meno brillante. Onore anche al secondo classificato, Luca Patron, che avrebbe meritato a sua volta il successo».
Valerio Rimondi, terzo, è un fedelissimo della Coppa Città della Pace. «Vi ho presso parte almeno una ventina di volte e finalmente sono riuscito a salire sul podio. Si tratta di una gara complicata per chi guida una vettura larga come la mia Porsche, ma anche molto bella».
Alberto Aliverti, vincitore nel gruppo delle Top cars ed anche della sfida spettacolo in Corso Bettini torna a casa soddisfatto: «In inverno ho cambiato metodo di allenamento e devo dire che ho raccolto subito i frutti di questa scelta. Cominciare il campionato in questo modo dà una bella carica, così come affrontare un percorso spettacolare sul piano paesaggistico e molto difficile sul piano tecnico».
Edoardo Bellini festeggia il successo team Franciacorta Motori nella classifica riservata alle scuderie: «Ci tenevamo molto a cominciare l’anno nel migliore dei modi – spiega – dato che nel 2017 abbiamo un po’ trascurato questa graduatoria e siamo stati superati dal Classic Team, segno di una ritrovata unità di squadra».
Federica Bignetti, vincitrice della Coppa dame, torna a casa felice: «Per come si erano messe le cose a metà gara non avrei mai pensato di riuscire a vincere, invece nel pomeriggio sono riuscita a cambiare marcia su un percorso comunque poco adatto per la nostra Giulietta Spider».
Chiude la carrellata Luca Manera, presidente della scuderia Adige Sport. «Chi organizza è soddisfatto quando vede i concorrenti tornare a casa contenti – dice – come è accaduto anche questa volta. Siamo stati fortunati per quanto concerne le condizioni meteo, mentre per quanto concerne il percorso cerchiamo sempre di renderlo difficile, perché in una gara del Campionato italiano non si può fare diversamente, in ogni caso i primi dieci della classifica anche questa volta hanno fissato medie strepitose. Riuscito anche l’uno contro uno in Corso Bettini, che avevamo già sperimentato 15 anni fa, e ovviamente ci carica il nuovo record di iscritti».
FONTE: NEWLETTER ACISPORT – Sabato saranno quasi 110 gli equipaggi in gara per la prima del CIREAS 2018
La «Coppa Città della Pace» è ormai alle porte. Venerdì prossimo gli equipaggi iscritti alla prima gara di regolarità per auto storiche del calendario 2018 raggiungeranno Rovereto e il giorno dopo si sfideranno, sul filo dei centesimi di secondo, sulle strade della Vallagarina, del Basso Sarca e della Valle dei Laghi. A testimoniare il prestigio che questa manifestazione si è costruita nel corso degli anni c’è il numero di iscritti, che ha quasi raggiunto quota 110, nuovo record, spiegato in parte dal fatto che quest’anno la gara organizzata dalla scuderia roveretana Adige Sport apre la stagione del Cireas (il campionato italiano), in parte anche dall’organizzazione certosina che la accompagna, molto apprezzata dai gentleman driver.
Per gli organizzatori si tratta di un’edizione importante, perché sarà la numero 25, tanto che per celebrarla è stato inserito nel programma, al termine della gara vera e propria, un «Regolarità Show», che metterà i migliori equipaggi l’uno contro l’altro in una sfida dimostrativa a eliminazione diretta. Questa appendice si svolgerà in Corso Bettini a Rovereto subito dopo l’arrivo dell’ultimo concorrente, la via che ospiterà anche gli stand egli sponsor e uno scivolo gonfiabile per i bambini. Il percorso questa volta valorizza le più belle strade del Garda Trentino, le prove cronometrate saranno 60.
Nel 2017 si impose la coppia bresciana composta da Pierluigi Fortin e Laura Pilè su una Fiat 1500 Aerodinamica del 1936. Questa volta le vetture più prestigiose, le cosiddette “anteguerra”, che sono anche quelle avvantaggiate da un coefficiente più elevato, saranno la Fiat 508 S Sport del 1933 di Turelli e Turelli, la Balilla 580C del 1939 di Riboldi e Riboldi, la Fiat 520 T di Spagnoli e Parisi, la Lancia Aprilia del 1937 di Sala e Cioffi e quella del 1938 di Peli e Donà, la Balilla 508 S del 1934 di Vesco e Guerini, la Fiat 508 C del 1937 di Aliverti, la Balilla Coupè del 1938 di Bertoli e Gamba, quella del 1934 di Loperfido e Moretti, la Fiat 508 C del 1938 di Bellini e Bellini, quella del 1937 di Scapolo e Scapolo, la Barchetta 508 S del 1933 di Riboldi e Sabbadini, la Peugeot 202 del 1938 di Crugnola e Vida, la Fiat 508 C del 1937 di Salari e Tiberti, la Fiat 508 Sport Spider del 1932 di Belometti e Vavassori, la Lancia Aprilia del 1937 di Sisti e Gualandi, la Fiat 508 C del 1937 di Gamberini e Falciroli.
Con automobili più moderne, ma sempre di grande pregio ed eleganza, saranno della contesa anche altri equipaggi in grado di puntare al successo. Non resta che attendere sabato prossimo.