FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Pioggia e titoli alla Cronoscalata del Santuario
Titoli italiani alla Cefalù-Gibilmanna, decima ed ultima tappa del campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche 2018. Migliore prestazione per il cefaludese Angelo Lombardo su Porsche, l”altro locale Piero Vazzana sulla 911 ed il messinese Salvatore Caristi su Fiat 128. Marelli si ritira ma è Campione di 4° Raggruppamento. Gallusi su Porsche tricolore di 3° Raggruppamento.
La Cronoscalata del Santuario 2018, decima e conclusiva tappa del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche by AciSport, ha finalmente emesso i suoi verdetti. Nella magnifica cornice di Cefalù, “Perla del Tirreno” e patrimonio Unesco, davantio ad un pubblico particolarmente numeroso soprattutto in Gara 1 sui 7,950 km del tracciato, diversi titoli italiani e siciliani hanno trovato il nuovo padrone, come pronosticato già alla vigilia. La pioggia ha poi scompaginato i piani dei piloti in Gara 2.
Vittoria con miglior prestazione in assoluto al culmine di un weekend a tutto motore è stato forse un po’ a sorpresa ma con pieno merito per il rallysta cefaludese Angelo Lombardo, velocissimo e concentrato al volante della Porsche 911 Sc preparata da Guagliardo. Il portacolori della Island Motorsport ha certo approfittato della poca fortuna di cui ha goduto in Sicilia il milanese Walter Marelli, leader dopo la prima manche cronometrata, ma poi costretto al ritiro in Gara 2 a causa di una toccata che ha tolto dai giochi la sua Osella PA 9/90 Bmw. L’alfiere Bologna Squadra Corse è Campione italiano di 4° Raggruppamento e di classe JR BC2000.
Angelo Lombardo, il quale ha chiuso la sua prestazione con tempo complessivo di 11’’12″”53, imponendosi qui a Cefalù nel 3° Raggruppamento, ha preceduto al traguardo il rallysta idolo di casa Piero Vazzana, presidente del Comitato “I Normanni” promotore della Cronoscalata del Santuario, in sinergia con l’Automobile Club Palermo e il Comune di Cefalù. L’alfiere della Real Cefalù , alla guida della Porsche 911 Sc della Spm Palermo, si è inserito a sua volta, davanti al sempre coriaceo messinese Salvatore Caristi, terzo assoluto con la Fiat 128 Giannini schierata dalla Phoenix, in 11’44”82.
“Vincere davanti al pubblico di casa – è il commento di Angelo Lombardo – una soddisfazione immensa per me che vengo dai rally e dalle vetture moderne. Sto imparando e pure in fretta ad inserirmi anche nel mondo delle storiche, con la passione trasmessami da papà Mauro. Una gara, la Cronoscalata del Santuario, che merita ben altri palcoscenici, difficile da affrontare per tanti motivi”.
Al culmine di un weekend agonistico difficile, su un percorso del tutto inedito, il reggiano Giuseppe Gallusi è poi riuscito comunque ad “arpionare” il titolo italiano nel 3° Raggruppamento, stroncando, al volante della Porsche 911 Sc, le velleità siciliane del milanese Andrea Fiume, costretto sulle difensive nell’abitacolo della Osella PA 8/9 Bmw della Racing Club 19, non perfettamente a suo agio su un percorso assai tecnico e bagnato dalla pioggia in Gara 2. Gallusi si è portato nella sua Emilia anche l’alloro tricolore nella classe H2/I GTS+2500, mentre Fiume si è dovuto “accontentare” del titolo italiano nella classe IR BC2000. Sempre nell’ambito del 3° Raggruppamento, il cosentino Aldo Pezzullo ha legittimato in Sicilia la vittoria nel Tricolore di classe IR BC1300, al volante della bella e rara Lola Dallara T590 della Bologna Squadra Corse.
Pur assente alla Cronoscalata del Santuario, l’altro emiliano Giuliano Palmieri è riuscito a portare a casa il titolo di campione italiano nel 2° Raggruppamento, con la sua Porsche 911 RSR, unitamente alla ‘corona’ di campione tricolore nella classe GTS+2500. Alla Cronoscalata del Santuario, il successo nel 2° Raggruppamento è toccato con merito al cefaludese Mauro Lombardo (papà del vincitore Angelo), il quale ha piazzato la sua Porsche 911 Rs della Island Motorsport (ma preparata da Mimmo Guagliardo) anche al quarto posto della ipotetica classifica assoluta Autostoriche, davanti al locale Giovanni Serio, con l’Alfa Romeo Giulia GtAM 1750 portata in gara dalla Scuderia del Portello.
Nel 1° Raggruppamento, ancora, bella vittoria dell’altro cefaludese Pierluigi Fullone, su Bmw 2002 Tii di Festina Lente Monreale, a sua volta quinto assoluto nell’ideale graduatoria generale, abile a precedere dopo una bella sfida, la vettura gemella del palermitano Vittorio Cassata (Sumbeam Motorsport). Nel 4° Raggruppamento, un altro cefaludese sugli scudi, Santino Ilardo, in trionfo con la Peugeot 205 Rallye ed i colori della Real Cefalù, che ha chiuso davanti al catanese Sebastiano Fisichella su Lucchini SN87 Alfa Romeo. Il siracusano (nato ad Augusta) Camillo Centamore ha infine svettato nel 5° Raggruppamento, al volante della Corsini F. Junior iscritta a Cefalù dall’Aspas Palermo.
Tra gli altri campioni italiani di classe laureati a Gibilmanna, il catanese (da anni residente a Milano) Giacomo Barone, vincitore con la Fiat 128 Giannini della Scuderia Etna nella classe G2/H1 TC1150 del 2° Raggruppamento ed il nisseno Francesco Branciforti, il quale si è visto confermare a Cefalù (dove ha corso con la Porsche 911 Sc) il titolo già precedentemente “prenotato” nella classe GT1300. Branciforti è il nuovo campione siciliano anche nella classe G2/H1 GT+2500, sempre nell’ambito del 2° Raggruppamento tra le Autostoriche.
Classifica completamente stravolta, causa la pioggia, tra le Moderne. Ad essersi imposto, un po’ a sorpresa, è il cefaludese Antonino Pizzo, alquanto costante al volante della sua Renault Clio Rs schierata dalla Project Team e premiato quale vincitore assoluto con il tempo complessivo di 11’’18″”91. Sul secondo gradino del podio è il rientrante rallysta palermitano Raffaele Picciurro, il quale ha portato sapientemente in vetta la potente Peugeot 208 T16 R5 della I. M. Promotor Sport. Terzo l’’agrigentino (di Sciacca) Gabriele Giaimo, debuttante assoluto sulla Fiat Cinquecento Sporting.
Tra le Scuderie, successi alla Cefalù-Gibilmanna per Aspas (nel 1° e nel 5° Raggruppamento), Island Motorsport (2°) e Real Cefalù (3° e 4° Raggruppamento). Tra le auto Moderne, invece, successo di scuderia per la Project Team. Alla Cronoscalata del Santuario 2018 sono ancora stati assegnati il Trofeo Antonio Stagno, consegnato da parte della figlia Giuliana al vincitore tra le Moderne Antonino Pizzo, il 5° Memorial Salvatore Scicolone (con la sorella Antonella in veste di cerimoniere) e la Coppa Paolino Di Marco (presente il fratello Antonio), entrambi al vincitore assoluto Angelo Lombardo.
cronoscalatestoriche
FONTE: UFFICIO STAMPA CIVIDALE CASTELMONTE, LORENZO CHICHIO – Trionfo nella gara valida per le auto storiche per Rino Muradore che nella gara di casa schierava una Ford Escort RS 1600. Il cividalese conquista la gara con il tempo totale di 7:50.78 precedendo l’austriaco Gerald Glinzner alla guida della sua Porsche 911 Carrera in 8:04.05.
Terzo gradino del podio per Michele Massaro con la sua BMW M3 con il tempo totale di 8:04.89.
Alla Cividale Castelmonte si è chiusa la formidabile carriera di Gianni Marchiol con la Renalt 5GT Turbo, il pilota udinese iniziò la sua fortunata carriera proprio da Cividale negli anni ’60 vincendo un Campionato Italiano rally e titoli tricolori in pista e nella velocità in salita in oltre 50 anni di carriera dando l’esempio sia dentro che fuori dall’abitacolo.
Immagine realizzata da Dario Furlan
FONTE: UFFICIO STAMPA CRONOSCALATA DEL SANTUARIO, FLAVIO LIPANI – IL CEFALUDESE ANGELO LOMBARDO (PORSCHE) SVETTA NELLA PIOGGIA AL SANTUARIO
Numerosi titoli italiani e siciliani consegnati nella Cronoscalata Cefalù-Gibilmanna, decima ed ultima tappa per il Civsa 2018. A completare l’ideale podio alle spalle di Lombardo, l’altro locale Piero Vazzana (Porsche 911 Sc) ed il messinese Salvatore Caristi (Fiat 128). E’ sfortunato il milanese Marelli, ma tricolore nel 4° Raggruppamento. Il bolognese Gallusi (Porsche) vince il 3° gruppo, il cosentino Pezzullo ed il lombardo Fiume sono tricolori di classe
Cefalù (PA), 13 ottobre – La Cronoscalata del Santuario 2018, decima e conclusiva tappa del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche by AciSport, ha finalmente emesso i suoi verdetti. Nella magnifica cornice di Cefalù, “Perla del Tirreno” e patrimonio Unesco, al cospetto di un tripudio di folla festante accalcata in Gara 1 sui 7,950 km del tracciato, numerosi titoli italiani e siciliani hanno trovato il nuovo padrone, come pronosticato già alla vigilia. La pioggia ha comunque scompaginato i piani dei piloti in Gara 2, dichiarata “bagnata’” dal direttore di manifestazione Lucio Bonasera e dal suo aggiunto Massimo Minasi nelle fasi iniziali della sezione dedicata alle auto Moderne.
Ad aggiudicarsi l’ideale vittoria assoluta al culmine di un weekend a tutto motore è stato forse un po’ a sorpresa ma con pieno merito il rallysta cefaludese Angelo Lombardo, velocissimo e concentrato al volante della Porsche 911 Sc preparata da Mimmo Guagliardo. Il portacolori della Island Motorsport ha certo approfittato della poca fortuna di cui ha goduto in Sicilia il milanese Walter Marelli, leader dopo la prima manche cronometrata, ma poi costretto al ritiro in Gara 2 a causa di una toccata che ha tolto dai giochi la sua Osella PA 9/90 Bmw di Bologna Squadra Corse sotto la pioggia. Marelli si è comunque aggiudicato lo stesso la vittoria nel Campionato italiano di 4° Raggruppamento ed in classe JR BC2000.
Angelo Lombardo, il quale ha chiuso la sua prestazione con tempo complessivo di 11’12”53, imponendosi qui a Cefalù nel 3° Raggruppamento, ha preceduto al traguardo il rallysta idolo di casa Piero Vazzana, presidente del Comitato “I Normanni” promotore della Cronoscalata del Santuario, in sinergia con l’Automobile Club Palermo e il Comune di Cefalù. L’alfiere della Real Cefalù , alla guida della Porsche 911 Sc della Spm Palermo, si è inserito a sua volta, in 11’23”37, davanti al sempre coriaceo messinese Salvatore Caristi, terzo assoluto con la Fiat 128 Giannini schierata dalla Phoenix, in 11’44”82.
“Vincere davanti al pubblico di casa – è il commento di Angelo Lombardo – una soddisfazione immensa per me che vengo dai rally e dalle vetture moderne. Sto imparando e pure in fretta ad inserirmi anche nel mondo delle storiche, con la passione trasmessami da papà Mauro. Una gara, la Cronoscalata del Santuario, che merita ben altri palcoscenici, difficile da affrontare per tanti motivi”.
Al culmine di un weekend agonistico difficile, su un percorso del tutto inedito, il reggiano Giuseppe Gallusi è poi riuscito comunque ad “arpionare” il titolo italiano nel 3° Raggruppamento, stroncando, al volante della Porsche 911 Sc, le velleità siciliane del milanese Andrea Fiume, costretto sulle difensive nell’abitacolo della Osella PA 8/9 Bmw della Racing Club 19, non perfettamente a suo agio su un percorso assai tecnico e bagnato dalla pioggia in Gara 2. Gallusi si è portato nella sua Emilia anche l’alloro tricolore nella classe H2/I GTS+2500, mentre Fiume si è dovuto “accontentare” del titolo italiano nella classe IR BC2000. Sempre nell’ambito del 3° Raggruppamento, il cosentino Aldo Pezzullo ha legittimato in Sicilia la vittoria nel Tricolore di classe IR BC1300, al volante della bella e rara Lola Dallara T590 della Bologna Squadra Corse.
Pur assente alla Cronoscalata del Santuario, l’altro emiliano Giuliano Palmieri è riuscito a portare a casa il titolo di campione italiano nel 2° Raggruppamento, con la sua Porsche 911 RSR, unitamente alla ‘corona’ di campione tricolore nella classe GTS+2500. Alla Cronoscalata del Santuario, il successo nel 2° Raggruppamento è toccato con merito al cefaludese Mauro Lombardo (papà del vincitore Angelo), il quale ha piazzato la sua Porsche 911 Rs della Island Motorsport (ma preparata da Mimmo Guagliardo) anche al quarto posto della ipotetica classifica assoluta Autostoriche, davanti al locale Giovanni Serio, con l’Alfa Romeo Giulia GtAM 1750 portata in gara dalla Scuderia del Portello.
Nel 1° Raggruppamento, ancora, bella vittoria dell’altro cefaludese Pierluigi Fullone, su Bmw 2002 Tii di Festina Lente Monreale, a sua volta quinto assoluto nell’ideale graduatoria generale, abile a precedere dopo una bella sfida, la vettura gemella del palermitano Vittorio Cassata (Sumbeam Motorsport). Nel 4° Raggruppamento, un altro cefaludese sugli scudi, Santino Ilardo, in trionfo con la Peugeot 205 Rallye ed i colori della Real Cefalù, che ha chiuso davanti al catanese Sebastiano Fisichella su Lucchini SN87 Alfa Romeo. Il siracusano (nato ad Augusta) Camillo Centamore ha infine svettato nel 5° Raggruppamento, al volante della Corsini F. Junior iscritta a Cefalù dall’Aspas Palermo.
Tra gli altri campioni italiani di classe laureati a Gibilmanna, il catanese (da anni residente a Milano) Giacomo Barone, vincitore con la Fiat 128 Giannini della Scuderia Etna nella classe G2/H1 TC1150 del 2° Raggruppamento ed il nisseno Francesco Branciforti, il quale si è visto confermare a Cefalù (dove ha corso con la Porsche 911 Sc) il titolo già precedentemente “prenotato” nella classe GT1300. Branciforti è il nuovo campione siciliano anche nella classe G2/H1 GT+2500, sempre nell’ambito del 2° Raggruppamento tra le Autostoriche.
Classifica completamente stravolta, causa la pioggia, tra le Moderne. Ad essersi imposto, un po’ a sorpresa, è il cefaludese Antonino Pizzo, alquanto costante al volante della sua Renault Clio Rs schierata dalla Project Team e premiato quale vincitore assoluto con il tempo complessivo di 11’18”91. Sul secondo gradino del podio, anche lui a conferma di quanto di buono già espresso nel corso delle due salite di ricognizione, è il rientrante rallysta palermitano Raffaele Picciurro, il quale ha portato sapientemente in vetta la potente Peugeot 208 T16 R5 della I. M. Promotor Sport, in 11’22”66, a 3”75 dal vincitore. Terzo assoluto l’agrigentino (di Sciacca) Gabriele Giaimo, debuttante assoluto sulla Fiat Cinquecento Sporting della Project Team, in 11’50”86. Clamorosamente fuori dai giochi, poiché non partiti in Gara 2, i due leader dopo la prima gara cronometrata, il termitano Ninni Rotolo ed il nisseno Rino Giancani.
Tra le Scuderie, successi alla Cefalù-Gibilmanna per Aspas (nel 1° e nel 5° Raggruppamento), Island Motorsport (2°) e Real Cefalù (3° e 4° Raggruppamento). Tra le auto Moderne, invece, successo di scuderia per la Project Team. Alla Cronoscalata del Santuario 2018 sono ancora stati assegnati il Trofeo Antonio Stagno, consegnato da parte della figlia Giuliana al vincitore tra le Moderne Antonino Pizzo, il 5° Memorial Salvatore Scicolone (con la sorella Antonella in veste di cerimoniere) e la Coppa Paolino Di Marco (presente il fratello Antonio), entrambi al vincitore assoluto Angelo Lombardo.
Immagine realizzata da Enzo Cascio
L’Ufficio Stampa
Flavio Lipani
FONTE: UFFICIO STAMPA PROJECT TEAM, DANIELE FULCO – A CEFALÙ, SEI I PORTACOLORI SCHIERATI AL VIA DEL PRESTIGIOSO APPUNTAMENTO CONCLUSIVO DEL TRICOLORE SALITA AUTOSTORICHE
Cefalù (Pa), 12 ottobre 2018 – Ulteriore impegno stagionale per la scuderia Project Team che, il prossimo fine settimana, schiererà sei portacolori al via della Cronoscalata del Santuario, appuntamento conclusivo del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche (CIVSA), in programma nel Palermitano.
Reduce dal podio di categoria conseguito, appena cinque giorni addietro, all’Historic Rally Valle del Sosio, nonostante un mezzo non al top, l’esperto pilota corleonese Antonio Di Lorenzo, su Porsche 911 Sc curata dalla Barbaccia Motorsport, punterà a un risultato di rilievo nel 3° Raggruppamento, dopo la terza piazza centrata nella passata edizione della prestigiosa gara cefaludese. Rientro per l’altro gentleman driver Quintino Gianfilippo, sempre alla guida della fida Alfa Romeo Alfetta Gtv e già vincitore del 2° Raggruppamento, nel settembre scorso, in occasione della Coppa Nissena.
“Ospitate” in coda all’evento sportivo d’antan, anche le vetture moderne. Tra le “Racing Start”, sarà della partita Saro Ciolino, alla prima uscita stagionale con la Fiat Punto Jtd. Tra le “Produzione di Serie”, invece, Antonio Pizzo ci riproverà con la sua Renault Clio Rs nuova fiammante, dopo lo sfortunato esordio al “Sosio”, inficiato dall’allentamento dei bulloni del volano; mirerà a una buona performance anche Salvatore Baratta, con la sempreverde Renault Clio Williams. Lo schieramento sarà completato in “E1/Italia” da Gabriele Giaimo, con la “piccola” Fiat Cinquecento Sporting.
La manifestazione aprirà i battenti sabato 13 ottobre con la disputa di due salite di ricognizione; il giorno seguente, fuoco alle polveri con le due manche ufficiali lungo il classico tracciato ricavato sulla SP 54/bis (quest’anno ridotto a un totale di 7950 metri) che da Cefalù condurrà al Santuario di Gibilmanna, già teatro in passato di avvincenti sfide valide per l’allora Campionato Europeo della Montagna.
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Gara decisiva per i titoli italiani assoluti di Raggruppamento e di classe ancora in palio, nella cittadina del Palermitano “Perla del Tirreno” e patrimonio Unesco, sabato e domenica la sfida automobilistica per la decima ed ultima tappa del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche. Nel 3° Raggruppamento battaglia all’ultimo rombo di motore tra l’emiliano Gallusi (Porsche) ed il milanese Fiume (Osella), mentre nel 2° Raggruppamento è quasi fatta per l’altro emiliano Palmieri (Porsche). Nel 4° Gruppo gara determinante per il milanese Marelli (su Osella)
L’attesa fremente sta per finire. Tra poche ore si accenderanno Santuario finalmente i motori delle auto da corsa lungo un autentico “pezzo di leggenda” dell’automobilismo internazionale, il tracciato della gloriosa Cefalù-Gibilmanna, già teatro del Campionato Europeo della Montagna.
La Cronoscalata del Santuario 2018, in programma da venerdì 12 a domenica 14 ottobre, completa le dieci gare del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche by AciSport, di una stagione quanto mai esaltante. Un appuntamento, quello ospite nel “cuore” di Cefalù, città a forte vocazione turistica del Palermitano, “Perla del Tirreno” e patrimonio Unesco, promosso sul territorio dal locale Comitato “I Normanni”, in stretta sinergia con l’Automobil Club Palermo. A dare fiducia alla kermesse sportiva, anche un nutrito “pool” di sponsor locali e nazionali.
Sono complessivamente 91 i piloti che hanno voluto essere presenti alla Cronoscalata del Santuario 2018, 57 tra le Autostoriche, caccia di punti tricolori e quelli della serie siciliana, altri 34 iscritti nella speciale sezione riservata alle vetture Moderne, che aprirà domenica la manifestazione. Il ricco programma della competizione automobilistica che proprio nel weekend andrà a spegnere le 50 candeline dalla sua prima edizione (disputata nel 1968 e vinta da Pietro Lo Piccolo, su Ferrari Dino), prevede per venerdì 12 le canoniche operazioni di verifica tecnica e sportiva per i concorrenti e le vetture, in programma dalle 17.30 alle 20.00 nel suggestivo proscenio del lungomare Giuseppe Giardina di Cefalù.
Un’ulteriore sessione di “punzonature” è altresì prevista l’indomani, sabato 13 ottobre, dalle 8.00 alle 11.30, sempre sul lungomare Giardina nei pressi del Cefalù Sea Palace (sede della direzione di gara e della sala stampa) e del Victoria Palace. Sempre sabato, alle 13.30, semaforo verde per il via alle due salite di ricognizione, utili ai protagonisti della salita per determinare le strategie migliori per la gara, sul percorso ricavato lungo la s. p. 54 bis. Domenica 14 ottobre, semaforo verde per la competizione, articolata su due prove cronometrate, a partire dalle 9.30. La premiazione, ospite ancora nel piazzale antistante il Santuario di Gibilmanna, chiuderà la Cefalù-Gibilmanna 2018.
Davvero molteplici i motivi di interesse offerti dalla Cronoscalata del Santuario 2018. In Sicilia, saranno proclamati gli ultimi nuovi campioni italiani della stagione. Ma anche i piloti siciliani, come sempre numerosi ed agguerriti.
La ‘battaglia’ sportiva più interessante concerne il 3° Raggruppamento Autostoriche, dove a contendersi il titolo italiano saranno il leader della graduatoria, l’emiliano Giuseppe Gallusi (59 punti, con la Porsche 911 Sc con la quale è al comando pure nella classe GTS+2500) ed il milanese Andrea Fiume (su Osella PA 8/9 Bmw di Racing Club 19), che insegue il rivale a quota 56 punti. Fiume è altresì l’attuale dominatore della classe IR BC2000 del 3° Raggruppamento. Alla caccia del titolo nella classe IR BC1300 sarà ancora il calabrese Aldo Pezzullo, con una splendida Lola Dallara T590 iscritta dalla Bologna Squadra Corse.
A dare filo da torcere ai pur quotati avversari, nel 3° Raggruppamento, saranno inoltre il palermitano di Corleone Antonio Di Lorenzo, su Porsche 911 Rs della Project Team, l’idolo locale Pietro Vazzana (anche lui con la Porsche 911, sebbene in versione Sc, per la Real Cefalù) e soprattutto il “funambolico” messinese Salvo Caristi, con la Fiat 128 Giannini della Phoenix. Da ammirare anche la Opel Kadett Gte del messinese Pietro Macrì (Phoenix) e la Chrysler Sumbeam Talbot Lotus del madonita Giuseppe Di Laura, schierato dalla scuderia Aspas di Palermo.
Nel 2° Raggruppamento, quasi fatta per l’altro emiliano Giuliano Palmieri (capoclassifica nell’assoluta, con 60 punti e nella classe GTS+2500), il quale porta in Sicilia la splendida e potente Porsche 911 Carrera RSR, curata dal Team Balletti e “griffata” Bologna Squadra Corse. Sempre in questo ambito, da seguire gli altri siciliani Quintino Gianfilippo (rallysta originario di Caccamo PA), con l’ammirata Alfa Romeo Alfetta Gtv, dei fratelli catanesi Livio e Nicola Scaccianoce, con le sempre affascinanti Alfa Romeo Giulia GtAm, del cefaludese Mauro Lombardo, su Porsche 911 Rs per la Island Motorsport, dei nisseni Francesco Branciforti (protagonista nel Tricolore in diverse classi, qui a Cefalù con la Porsche 911 Sc della Bologna Squadra Corse, ma gestita dalla Spm Palermo) e Salvatore Carvotta, su Fiat Giannini 650 NP di Aspas.
L’altro milanese Walter Marelli ha inoltre la possibilità di chiudere qui in Sicilia i conti per quanto concerne il 4° Raggruppamento, dove è leader con 50 punti (il suo rivale più accreditato, il senese Uberto Bonucci, è assente a Gibilmanna), su Osella PA 9/90 Bmw 2.0, biposto della Di Fulvio Racing usata per la prima volta quest’anno. Marelli si prepara a vincere anche la classe tricolore JR BC2000, sempre nel 4° Raggruppamento, dove dovrà fare i conti, tra gli alti, con il siciliano Ciro Barbaccia il forte preparatore di Marineo vanta due successi assoluti a Cefalù, nel 2012 e lo scorso anno, con la “mitica” Stenger ES861 Bmw iscritta dalla scuderia Aspas.
Da seguire con attenzione pure la prova di Andrea Barbaccia Jr su Paganucci Sport Bmw, del catanese Sebastiano Fisichella (Lucchini SN87 Alfa Romeo) e del palermitano Gaetano Gioè (con la Lucchini SN 86 Alfa Romeo, Aspas). Nel 1° Raggruppamento, lotta tutta “made in Trinacria” tra i forti palermitani Pierluigi Fullone su Bmw 2001 Tii, portacolori Festina Lente, il veterano “Oiram” su Lancia Fulvia Sport Zagato e Vittorio Cassata, al suo rientro nelle competizioni con un’altra Bmw 2002 Tii, per i colori della Sumbeam Motorsport. Nella sezione auto Moderne, lotta presumibile per il successo finale tra il nisseno Rino Giancani, vincitore lo scorso anno, su Elia Avrio ST09 Evo Suzuki (Motor Team Nisseno) ed il palermitano (di Termini Imerese) Ninni Rotolo, con la Gloria C8P Suzuki della Cst Sport-Himera Corse.
Come già annunciato, una novità di un certo peso riguarda il percorso di gara, accorciato quest’anno a motivo di esigenze logistiche, fino a misurare 7,950 km.sia un weekend di sport e passione”.
FONTE: UFFICIO STAMPA BALLETTI MOTORSPORT, ANDREA ZANOVELLO – All’evento della Repubblica di San Marino debutterà il secondo esemplare della 4×4 giapponese curato dall’azienda dei fratelli Balletti che sarà impegnata anche al Rally Due Valli e al Tour de Corse Historique. Nel frattempo si festeggiano i titoli di Salvini-Tagliaferri e Palmieri
Nizza Monferrato (AT), 8 ottobre 2018 – Continua per la Balletti Motorsport un periodo ricco d’impegni ma anche di soddisfazioni: sono infatti di questi giorni, le conferme della conquista anticipata di due importanti allori in altrettanti Campionati che sono ancora in corso. L’accoppiata Alberto Salvini e Davide Tagliaferri si è infatti confermata vincitrice del Campionato Italiano Rally Autostoriche del 2° Raggruppamento con la Porsche 911 RSR Gruppo 4 bissando l’alloro del 2017, mentre con una vettura simile, Giuliano Palmieri si è laureato Campione Italiano Velocità in Salita.
Il pilota emiliano ha avuto la certezza del titolo dalla disputa della Coppa del Chianti Classico svoltasi il 30 settembre in provincia di Siena, conquistando la terza posizione di 2° Raggruppamento e la seconda di classe, categoria nella quale Matteo Adragna è salito sul terzo gradino del podio, anch’egli con una Porsche 911 RSR.
Il giorno prima, 29 settembre, si era corso in Veneto il Rally Storico Città di Bassano al quale hanno partecipato Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro i quali hanno chiuso in terza posizione di classe con la Porsche 911 RSR Gruppo 4.
La settimana in corso porta altri importanti impegni per il team di Carmelo e Mario Balletti che una volta di più si troveranno a gestire i propri mezzi in tre gare: una squadra è già in viaggio per la Corsica dove presterà assistenza alla Porsche 911 SC di Giorgio Schoen e Francesco Giammarino impegnati nella regolarità al Tour de Corse Historique, gara che prevede ben quattro tappe da mercoledì 10 a sabato 13. Altro fronte a Verona col Rally Due Valli Historic, tappa conclusiva del Campionato Italiano Rally Autostoriche, alla quale è iscritta la Posche 911 RSR Gruppo 4 affidata a Edoardo e Franco Valente che cercheranno di chiudere in bellezza la brillante esperienza nella massima Serie nazionale.
L’appuntamento clou della settimana sarà senza dubbio l’atteso Rally Legend; all’evento in programma da giovedì a domenica prossimi nella Repubblica di San Marino la Balletti Motorsport si presenta con due Subaru Legacy 4×4 Gruppo A; all’esemplare che venti giorni fa ha trionfato al Rallye Elba Storico con Totò Riolo, che al Legend ritroverà al suo fianco Gianfranco Rappa, si affianca quello nuovo che esordirà col gentleman Marco De Marco alla guida, affiancato dall’esperto Eros Di Prima; anche questo secondo esemplare della trazione integrale giapponese ha un importante passato storico, visto che è lo stesso che nel 1992 venne utilizzato da Piero Liatti.
Carmelo e Mario Balletti rivolgono un sentito ringraziamento alle aziende che ne supportano da tempo l’attività e a quelle con le quali sono iniziate nuove e proficue collaborazioni.
Ulteriori informazioni sull’attività dell’azienda al sito web www.ballettimotorsport.it
Immagine: Aci Sport
Ufficio Stampa Balletti Motorsport
Andrea Zanovello – www.azetamedia.com
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Vittoria in casa sulla PA 9/90 BMW di 4° Raggruppamento nel nono round di Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche. Secondo tempo per Stefano Peroni su Martini Mk32 e le mani sul titolo di 5° Raggruppamento. Sull’ideale podio anche Marelli su Osella PA 9/90 da 2000 cc che ha riaperto le chance tricolori contro il vinvitore.
Uberto Bonucci su Osella Pa 9/90 BMW da 2500 cc ha vinto la 39^ Coppa del Chianti Classico, gara perfettamente organizzata dalla Chianti Cup Racing, nono e penultimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche che si è svolto in provincia di Siena sugli 8 Km della SR 222, tra la località Quercegrossa e Castellina in Chianti. Il pilota di casa, alfiere del Team Italia, ha vinto con l’ottimo tempo di 3’17”90 al volate della biposto di 4° raggruppamento con cui è già Campione Europeo ed ora ha aumentato le probabilità di successo anche nel Tricolore, dove il leader e maggior antagonista Walter Marelli su Osella Pa 9/90 BMW da 2000 cc, portacolori Bologna Squadra Corse, si è classificato 2° di 4° Raggruppamento con il 3° tempo in ordine assoluto. Secondo tempo della giornata l’ottimo 3’22”42 ottenuto dal bravo fiorentino Stefano Peroni junior che al volante della sempre incisiva monoposto Martini Mk32 BMW, ha vinto il 5° Raggruppamento ed ha allungato le mani sul Titolo Tricolore di categoria.
Appena sotto all’ideale podio di gara Giuliano Peroni Senior su Osella PA 3 BMW ha centrato il successo in 2° Raggruppamento, precedendo l’altro ottimo fiorentino di Lastra a Signa Vincenzo Rossi 2° con la Porsche Carrera, davanti al leader di categoria Giuliano Palmieri che ha affrontato la gara in sola prospettiva campionato, adesso la sfida finale è rimandata alla Salita del Santuario in Sicilia a Cefalù dal 12 al 14 ottobre. Successo in 3° Raggruppamento con 10^ posizione generale per il milanese della Racing Club 19 Andrea Fiume, che sull’Osella PA 8/9 BMW ha preceduto l’emiliano leader Giuseppe Gallusi scatenato sulla Porsche 911 ed anche per loro sfida rimandata in Sicilia. In 1° Raggruppamento nuovo dominio del fiorentino Tiberio Nocentini sempre ben supportato dalla Chevron B19 con cui ha ipotecato seriamente il titolo, precedendo al traguardo l’austriaco Mossler, molto tenace sulla Steyr Puch Berges e Angelo De Angelis che sulla Nerus Silhouette di classe 1600 è sempre a ridosso della vetta di categoria.
-“Una grande soddisfazione aver vinto una gara bella, impegnativa e divertente, dove il meteo per l’intero week end ha favorito molto l’afflusso di pubblico e il regolare svolgimento di tutto – ha dichiarato Bonucci al traguardo – la macchina è andata molto bene e si è espressa perfettamente sul tracciato”-.
-“Questo risultato è molto importante per il Campionato e ora il titolo è molto vicino – sono le parole di Stefano Peroni – ho ottenuto un tempo che gratifica molto il lavoro svolto, poiché questo tracciato non è certamente quello più favorevole alla mia monoposto”-.
-“Finalmente siamo tornati ai nostri livelli – afferma Marelli – dopo la sfortuna delle ultime due gare ci siamo riscattati e dopo quanto fatto nell’intero week end, abbiamo ripreso in mano il campionato e difeso la leadership di Raggruppamento, la macchina è stata perfetta. Ora si deciderà tutto a Cefalù dove arriveremo con molta fiducia”-.
Grande agonismo per il podio di 5° Raggruppamento, dove con il 5° tempo generale è salito il tenace lombardo Emanuele Aralla che ha usato bene le potenzialità della Dallara F390, sebbene il portacolori Valdelsa Classic abbia lamentato un debito di cavalli rispetto alla più diretta concorrenza, ma è stato un appassionante duello, finito con 4 centesimi di differenza, con il pistoiese Ferruccio Torre che ha ben usato al sua Reynard, con cui ha chiuso col 6° tempo di gara, davanti all’appassionato lucano Antonio Lavieri sulla ammirata Ralt RT32. Terzo di 4° Raggruppamento, ma soltanto 8° in ordine assoluto il pisano Piero Lottini rallentato da un testacoda al volante della Osella PA 9/90 BMW, nel tentativo di attacco al vertice. Nono tempo generale e 4° di 4° Raggrupamento per Roberto Turriziani, che ha preceduto in ordine assoluto Fiume.
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Pieno di adesioni per l’appuntamento conclusivo del Campionato Italiano Velocità Salita che dal 28 al 30 settembre porterà in provincia di Siena anche i pretendenti alla serie europea
La 39^ Coppa del Chianti Classico apre con 199 iscritti. Ottimo riscontro di adesioni per gli organizzatori della gara che dal 5 al 7 ottobre in provincia di Siena completerà il calendario di Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche con validità anche per la serie europea, di cui è la terza prova italiana dopo Trento – Bondone e Cesana – Sestriere.
Tutti presenti i pretendenti ai titoli tricolori di Raggruppamento ed alle Coppe di Classe,pertanto spettacolo ed alto agonismo garantito sulle colline senesi in tempo di vendemmia.
Venerdì 28 e sabato mattina le verfiche speortive e tecniche, mentre sabato alle 12 scatterà la prima delle due salite di ricognizione del tracciato con le auto da gara. Domenica 30 settembre alle 10 la gara in salita unica a cui seguirà la premiazione.
FONTE: UFFICIO STAMPA COPPA CONSUMA, ALESSANDRO BUGELLI – L’ottava prova del Campionato Italiano Velocità in Salita Autostoriche, disputata sugli 8,450 chilometri da Diacceto sino al Passo della Consuma, ha conosciuto uno spettacolare duello alla distanza tra il senese, che ha vinto per la prima volta questa gara, ed il fiorentino Stefano Peroni (Martini Mk 32), alla fine staccato di soli 38 centesimi.
Diacceto (Firenze), 09 settembre 2018.
La 54^ Coppa della Consuma, ottava prova del Campionato Italiano Velocità in salita per Autostoriche ha registrato il successo assoluto di Uberto Bonucci, con la sua celeste Osella PA9/90. L’attesissimo duello alla distanza con il fiorentino di Sesto Stefano Peroni (vincitore l’anno scorso) e la sua Martini Mk 32 si è dunque risolto in favore del pilota senese, che ha iscritto per la prima volta il suo nome nel prestigioso albo d’oro della cronoscalata più longeva d’Europa. Un successo che inseguiva da quasi tre lustri.
Organizzata da Reggello Motor Sport in collaborazione con l’ACI Firenze, la gara si è corsa oggi sul classico tracciato degli anni passati, 8,450 chilometri che da Diacceto (nel Comune di Pelago) porta al passo della Consuma, passando da Borselli, confortata da una bellissima giornata di caldo sole estivo e con la cornice del pubblico delle grandi occasioni.
A due gare dal termine era attesa una sfida accesa in molte categorie e le previsioni della vigilia non si sono smentite, con un confronto sulla strada davvero tirato ed anche spettacolare.
Bonucci ha coperto la distanza del nervoso tracciato che scala la Consuma in 3’44”77 alla considerevole media di 135 Km/h, aggiudicandosi anche il 4. raggruppamento ed a dare conferma di quanto sia stata tirata la sfida per la vittoria arriva l’esiguo passivo registrato da Peroni (vincitore del 5. raggruppamento), per l’inezia di soli 38 centesimi, mentre il terzo tempo assoluto è stato quello di Piero Lottini (Osella PA9/90) a 13”09. Tra i “big” ritirato Walter Marelli (Osella PA9/90), leader del raggruppamento, a causa di noie elettriche.
Battuta a vuoto, nel 3. Raggruppamento, del leader di classifica tricolore Andrea Fiume fermatosi ieri nella prima salita di prova per incidente alla sua Osella PA8/9 e vittoria di Mario Faggioli, il padre del blasonato pluricampione Simone, che con la sua Osella PA5 ha firmato un 4’10”35, vale a dire 8”84 davanti a Giuseppe Gallusi (Porsche 911 SC), che con “l’argento” della Consuma passa così al comando del ranking provvisorio. Terza piazza per Gabriele Tramonti (Fiat Ritmo 75L, con 4’41”07) ha saputo tenere alla frusta Lorenzo Cocchi, quarto con la VolksWagen Golf GTI con 4’45”67.
Nel 2. raggruppamento, Giuliano Peroni (il padre di Stefano, con l’Osella PA3), fermando i cronometri su 4’15”99 ha vinto in sicurezza con una media di 118,6 Km/h davanti al leader della classifica tricolore Giuliano Palmieri (Porsche Carrera RSr), con buon terzo Alessandro Maraldi e la sua Porsche 914 (4’38”68).
Nel 1. Raggruppamento il capoclassifica Tiberio Nocentini (Chevron B19), cercava di allungare in classifica su Angelo De Angelis (Nerus) e la missione l’ha compiuta: oltre ad aver vinto (4’21”68 alla media di 116 km/h), ha visto il suo rivale messo dietro da Vittorio Mandelli, secondo con una bellissima Jaguar E-Type, a 24”59 di passivo, mentre De Angelis ha chiuso al terzo posto con 26”65 di passivo.
Tra le vetture moderne (dieci al via) successo di Fabrizio Bonacchi (Gloria),con 4’27”67 alla media di 113,4 Km/h, davanti ala Renault Clio RS di Giordano Pagliai a 12”2, con terzo Alessandro Losi e la sua Peugeot 106, a 17”60.
SIMONE FAGGIOLI PRESENTE NEL PADDOK
Il pluridecorato Campione Italiano ed Europeo delle salite Simone Faggioli era presente alla Coppa della Consuma nel paddok e per l’occasione sono state esposte, prima volta a livello internazionale, le Norma M20 SF PKP sua e di Fabien Bouduban con le quali lo scorso giugno hanno partecipato alla famosissima cronoscalata americana Pikes Peak.
www.reggellomotorsport.it
Immagine: Androsoni
UFFICIO STAMPA
MGTCOMUNICAZIONE
ALESSANDRO BUGELLI
FONTE: UFFICIO STAMPA ACI VERONA, MATTEO BELLAMOLI – L’evento organizzato dall’Automobile Club Verona nel weekend ha visto una grande partecipazione di pubblico e piloti, nuovamente in azione sulla celebre salita veronese.
CAPRINO VERONESE – Un weekend indimenticabile di sport, amarcord e spettacolo. La Terza Rievocazione Storica Caprino-Spiazzi è andata in archivio dopo una due giorni davvero indimenticabile, grazie allo sforzo organizzativo coordinato dall’Automobile Club Verona in collaborazione con ACI Verona Sport e A.C. Verona Historic, grazie alle amministrazioni comunali di Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo, e con il sostegno di ATV, AGSM, Mondini Cavi e concessionaria L’Automobile.
La manifestazione, pur in formula non competitiva e puramente rievocativa, patrocinata anche da ACI Storico, ha riportato sulla celeberrima salita alle porte di Verona vetture stupende di ogni estrazione sportiva, corsaiola e stradale, per un turbine di motori e passione che ha coinvolto generazioni di appassionati. I 9km del tracciato si sono nuovamente riempiti di pubblico festante che non ha voluto mancare a questo tributo alla più celebre cronoscalata “gialloblu”, come negli anni d’Oro.
Due giorni, come detto, che hanno riempito Caprino di emozione. Dopo le verifiche nella stupenda cornice di Villa Nichesola, aperta per l’occasione grazie alla collaborazione dell’Unione Montana del Baldo-Garda, sotto il sole di sabato pomeriggio le oltre 120 vetture hanno affrontato la prima delle tre ascese. Domenica la classica giornata della Caprino è proseguita senza intoppi, con altre due salite alle 10:30 e alle 14:30, prima del gran finale a Palazzo Carlotti, sede comunale della cittadina veronese, per la cerimonia di premiazione.
Come per le edizioni precedenti la Rievocazione ha ammesso al via vetture di qualsiasi tipologia (stradali, corsa, barchetta, prototipi, formula ecc) con l’allargamento dell’ammissibilità fino al 1994 e la consueta suddivisione in due categorie: la Parata Classica dove erano ammesse solo vetture stradali dell’epoca 1919-1994, e il Raduno Rievocativo Dinamico dove hanno partecipato vetture 1950-1994 in allestimento corsa anche senza targa.
Da segnalare anche la partnership straordinaria con il parco divertimenti Gardaland, che sabato ha partecipato direttamente all’evento con due vetture d’epoca. La mascotte del Parco Prezzemolo ha affrontato stoicamente il percorso a bordo della Prezzemolo’s Car (Citroën 2CV del 1985), seguita dalla Gardaland’s Car, una Fiat X 1/9 costruita nell’estate 1975 quando venne inaugurato il parco di Gardaland.
Tante le storie che si sono incrociate lungo la salita che da Caprino porta a Spiazzi, tutte legate con la passione e la tradizione dei motori, come ad esempio il raduno annuale dell’Alfa Romeo Giulia GTC Register, trovatosi per caso in zona con i suoi equipaggi provenienti da tutta Europa e coinvolto prontamente come staffetta d’apertura della prima manche. Da segnalare anche lo speciale traguardo raggiunto da Antonio Riva, fratello di Alberto, celebre direttore di gara della Caprino, che al volante della sua Alfa Romeo Giulietta Berlina del 1957 ha festeggiato i suoi ottant’anni affrontando l’evento con la consueta classe.
Non trattandosi di una gara di velocità, i riconoscimenti sono stati attribuiti alle vetture più interessanti, per ciascuna categoria presente secondo il Regolamento di Gara, da una giuria di esperti d’auto d’epoca composta da Giuseppe Agostini, Luca Cattilino e Alberto Zanchi. Difficile scegliere tra le bellissime auto, ma al termine questi sono stati i partecipanti premiati: fra le vetture turismo la Austin Mini Cooper di Sergio Falconi, classe 1969, originale inglese dell’epoca; fra le vetture Gran Turismo la Ferrari 308 GTB replica “Olio Fiat” di Vinicio Bertocco; tra le vetture Sport Prototipo la superba McLaren M1C Can-Am di Marino e Ichel Rebmann; tra le vetture monoposto a motore posteriore la MRE F.Ford di Bruno Pareccini, modello del 1976 ex Teo Fabi motorizzata Cosworth; fra le vetture Alfa Romeo GT Bertone l’Alfa Romeo GT Junior 1.6 di Giuseppe Busseni; fra le bicilindriche la Fiat 126 Gr. 5 di Orlando Romagnoli, auto con la quale il gentleman driver corse anche a Caprino negli anni passati e infine tra le Lancia Delta la ex Kankkunnen di Brando Motti e Claudio Bassi, applauditissima sul percorso.
Tre infine i premi speciali, uno per la bellissima Cooper Bristol T22 di Davide Fiorio, un pezzo da museo e da collezione, uno per la bellissima Alpine A110 Gordini di Franco ed Emanuele Polloni, ex Giada Auto che corse e vinse il titolo italiano nel campionato pista e salita del 1972.
Adriano Baso | Presidente Automobile Club Verona
“È sempre una grande emozione tornare a Caprino. Ho partecipato a tante edizioni, anche in questa mi sono divertito sul percorso e l’affetto che il pubblico veronese, e non solo, tributa a questo evento continua ad essere presente, non si affievolisce con il tempo, anzi, si tramanda di generazione in generazione tanto da acquisire un qualcosa di leggendario. Da parte di tutto l’Automobile Club Verona un grazie ai partecipanti, ai partners, a tutto lo staff al lavoro prima, durante e dopo la manifestazione”.
Riccardo Cuomo | Direttore Automobile Club Verona
“L’amministrazione comunale di Caprino Veronese in primis, con il Sindaco Paola Arduini, ha voluto fortemente che la Rievocazione Storica Caprino-Spiazzi continuasse a disputarsi e da parte nostra c’è stato quest’anno uno sforzo importante per aprire a due giorni e consentire ai partecipanti di affrontare tre salite. Credo che sia stato un weekend davvero emozionante non soltanto per gli equipaggi che si sono divertiti sulle rampe della Caprino, ma anche per tutti gli appassionati che non hanno voluto mancare sul percorso per gustarsi lo spettacolo. Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno, magari con qualche altra novità.”
Paolo Tosi | Presidente Comitato Organizzatore
“Non posso che ringraziare tutti, indistintamente. Anche se si tratta di una Rievocazione e agli occhi di molti sembra facile organizzare eventi di questo tipo, posso assicurare che il lavoro di tutta la squadra è stato intenso da mesi a questa parte per consentire a tutti divertimento e sicurezza. Non vorrei dimenticare nessuno, spero che tutti abbiano potuto trarre soddisfazione da questa manifestazione che sono sicuro continuerà a crescere spinta dalla passione che la circonda”.


























