FONTE: UFFICIO STAMPA CLUB 91, FABRIZIO HANDEL – La scuderia di Rubano, archiviata la doppietta elbana, inanella un altro risultato prestigioso, chiudendo seconda tra le scuderie grazie a Ferrara, Martinello e Rossetto.
Rubano (PD), 18 Novembre 2020 – Club 91 Squadra Corse non sbaglia un colpo sui palcoscenici che contano, chiudendo al secondo posto tra le scuderie in occasione del diciottesimo Revival Rally Club Valpantena, andato in cena nel veronese nel recente weekend.
Un podio frutto dell’unione del quarto e quinto posto ottenuti, in Divisione 8, rispettivamente da Alberto Ferrara, dodicesimo assoluto in coppia con Filippo Viola su Opel Kadett GTE, e dal presidente Daniele Martinello, tredicesimo nella generale con Nicola Zennaro su Fiat Ritmo Abarth 130 TC, senza dimenticare il fondamentale contributo di Roberto Rossetto, terzo di Divisione 6 e quindicesimo assoluto con Valter Libero sulla splendida Fiat 124 Sport Spider.
“In un momento globale così difficile è stato un bel segnale di ottimismo” – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “per due punti di vista. Il primo perchè abbiamo ottenuto un podio significativo ed il secondo perchè eravamo al via con ben tredici nostri equipaggi.”
Detto dei tre moschettieri, che hanno permesso al sodalizio di Rubano di salire sul podio scaligero, sono stati altri dieci i portacolori che hanno accettato la sfida del Valpantena.
Molto ammirata la Porsche 911, in livrea Bastos, condotta da Filippo Furlan, alle note Gianluca Testi, in una trasferta votata al puro divertimento, chiusa ai margini della Divisione 8, mentre Simone Cesaro, in coppia con Silvia Lazzaretto sulla BMW M3, non è riuscito a ripetere la brillante affermazione colta sull’isola napoleonica lo scorso mese di Settembre.
Sia il pilota della trazione posteriore tedesca che il compagno di colori Antonio Maniero, in coppia con la sempreverde Maria Grazia Vittadello su Ford Sierra Cosworth 4×4, hanno concluso nelle retrovie della Divisione 9, riuscendo a vedere il traguardo finale rispetto ad un Davide Ferraretto, in coppia con Nicholas Pezzo su BMW M3, fermato da un muretto di troppo.
Una bandiera bianca alzata che ha visto protagonista anche uno degli uomini di punta di Club 91 Squadra Corse, quel Fabio Sorgato che, a causa di un disguido di Matteo Manni al secondo controllo orario, ha preferito parcheggiare la propria Peugeot 205 GTI, ormai fuori dalla lotta.
Tanto divertimento e poco spazio per il cronometro nella gara di Francesco Turatello, affiancato da Flavio Ravazzolo sulla Fiat 131 Racing, finito nelle retrovie della Divisione 8, a differenza di Mattia Ferraretto, sul sedile di destra Angelo Pezzo, che ha condotto l’Opel Manta GTE, riproposta nella storica livrea della Squadra Biancazzurra che vinse la Coppa Italia nel 1985 con i polesani Barbujani e Levi, ad un’onorevole diciannovesima piazza finale.
Sempre rimanendo nell’ambito della Divisione 8 il ventiseiesimo posto è andato a Paolo Franco, in coppia con Maurizio Cecchinato su Opel Manta GTE, seguito al trentesimo dal fratello Nicola Franco, che condivideva l’abitacolo dell’Opel Ascona 2.0 con Leonardo Franco.
Dulcis in fundo terzo gradino del podio in Divisione 2, seppur lontano dai primi due, per Marco Flocchini, in coppia con Ernesto Giacometti su una Lancia Fulvia Rallye 1.3.
A completare lo squadrone Club 91 Squadra Corse ci ha pensato Massimo Zanin, impegnato nelle insolite vesti di apripista, alla guida di una BMW M3, impegnato in un’uscita test.
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FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Un unico risultato utile su tre, una vittoria contro due ritiri, vede l’adriese mancare il secondo titolo consecutivo nel CIRAS, classe A-J2/2000, soltanto per quattro punti.
Adria (RO), 03 Novembre 2020 – Cala il sipario sul Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2020, in modo definitivo, ed è quindi tempo di stilare un bilancio anche in quel di Adria.
Tre soltanto erano gli appuntamenti che componevano, quest’anno, il calendario di un azzoppato tricolore, costringendo i protagonisti a non sbagliare un centro nella rincorsa al titolo.
Matteo Luise, detentore della coppa di classe A-J2/2000 in virtù dell’alloro conquistato lo scorso anno, partiva forte all’Historic Rally delle Vallate Aretine, primo round del CIRAS, e staccava il settimo tempo assoluto sulla prova di apertura, rifilando oltre quaranta secondi alla concorrenza in classe, prima di alzare bandiera bianca, per noie tecniche, sul quarto tratto cronometrato.
Un conto con la sorte che si protraeva anche nel successivo Rally Elba Storico dove il pilota della Fiat Ritmo 130 gruppo A, curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, era di nuovo protagonista assoluto ed autentico mattatore tra le duemila, prima di un nuovo stop forzato.
Con le speranze di doppietta tricolore ormai dissolte il portacolori del Team Bassano affrontava l’ultimo impegno di campionato, il Rally Storico della Costa Smeralda, con tanta sete di riscatto.
Sceso con il numero uno sulle fiancate della trazione anteriore torinese il polesano, sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro alle note, pareggiava il conto con la dea bendata ed andava a dominare la classe, undici i minuti sul primo inseguitore, chiudendo con un ottimo terzo posto assoluto nel quarto raggruppamento e con il sesto nella classifica generale.
Un solo risultato utile, l’unico non intaccato dalla sorte, che ha permesso comunque a Luise di sfiorare, per soli quattro punti, uno storico bis nella coppa tricolore di classe A-J2/2000.
Un rammarico ampliato scorrendo le classifiche generali di quarto raggruppamento e di gruppo A dove il pilota di Adria chiude con il quarto posto, sempre a quattro punti dal podio finale.
La decima piazza assoluta contribuisce ad un rimpianto ulteriore comprendendo a chiare lettere quale sarebbe potuto essere il potenziale risultato, escludendo i due ritiri di Arezzo e dell’Elba.
“Guardare le classifiche finali del campionato” – racconta Luise – “e pensare di aver ottenuto questo risultato con una sola vittoria rode un bel po’. Fa male perchè i due ritiri, del Vallate Aretine e dell’Elba, sono avvenuti quando eravamo ampiamente in testa alla classe e dentro la top ten assoluta. I problemi di quest’anno non sono nemmeno lontani parenti dei precedenti. Con Silvano e Valentino abbiamo capito dove intervenire e siamo certi che il 2021 ci permetterà di toglierci quelle soddisfazioni che avevamo già in mano. Ci faremo trovare pronti.”
Soddisfazione piena, quella vissuta sul sedile di destra da Melissa Ferro che, nella Coppa Nazionale Navigatori, dettando le note a Luise, ha concluso con un buon sesto posto assoluto.
“Bellissima soddisfazione raggiungere questi livelli” – racconta Ferro – “e mi gusto il condividere la passione con Matteo. Vivere queste emozioni assieme ci rende ancora più uniti. All’inizio credevo di non essere all’altezza ma poi, con il passare delle gare, ho trovato equilibrio e serenità grazie all’esperienza. Sono soddisfatta ma voglio continuare a migliorare me stessa.”
Podio e titolo tricolore per Fiorenza Soave ed il Rally Club Team Isola Vicentina
FONTE: RALLY CLUB TEAM ISOLA VICENTINA, GIAMPAOLO GRIMALDI – PORTO CERVO. Trasferta vincente per il Rally Club Team Isola Vicentina al 3° Rally Storico della Costa Smeralda con l’inedito equipaggio femminile composto da Fiorenza Soave e Sara Gallu a bordo della fidata Fiat Ritmo Abarth. La gara della campionessa padovana era partita in salita già prima della partenza per la Sardegna, con l’indisponibilità della propria navigatrice, la veronese Anna Dusi, e l’incognita di riuscire a trovare in breve tempo una brava sostituta. “Quando sabato sera Anna Dusi mi ha detto che stava male e non poteva venire al Costa Smeralda – racconta Fiorenza Soave – sono andata nello sconforto”. La portacolori del Rally Club Team Isola Vicentina, nonostante lo sconforto iniziale, ha fatto emergere la propria grinta e motivazione a giocarsi fino alla fine l’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Storici. “Mi sono messa a chiamare amici e vari conoscenti del mondo delle corse in cerca di aiuto. Intanto il tempo passava ed ho deciso comunque di partire, sperando di trovare qualcuno una volta arrivata in Sardegna. Alla domenica poi mi sono sentita con Sara Gallu, che ha accettato di correre con me, ricaricandomi di pensieri positivi e motivandomi a far bene anche per Anna, che era a casa ammalata”. Grazie alla disponibilità della navigatrice nuorese Sara Gallu, Fiorenza Soave ha potuto affrontare il Rally Costa Smeralda e conquistare il secondo posto di classe, laureandosi campionessa femminile e vincendo la classe nel Campionato Italiano Rally Storici. Un ottimo risultato che ha permesso al team presieduto da Renzo De Tomasi di festeggiare un nuovo scudetto tricolore da aggiungere a quelli precedentemente conquistati. “E’ il coronamento di un sogno – continua una sorridente Fiorenza Soave – ho corso usando più la testa che il piede, per il femminile mi bastava il solo punto di partenza per vincerlo, ma la posta in palio era ben altra: la vittoria di classe nel campionato italiano. Ho guidato cercando di non strafare e di non cadere nella trappola delle insidiosissime speciali sarde. Prova dopo prova, man mano che vedevo l’obiettivo sempre più vicino ogni rumore sulla Ritmo mi faceva tremare per paura che si rompesse qualcosa. Una volta arrivata sul palco d’arrivo ho sentito una grande emozione, conscia di aver raggiunto l’obiettivo e di aver conquistato una grande vittoria di squadra. Ringrazio le mie navigatrici, Anna e Sara, i miei angeli custodi dell’assistenza, Nicola e Aldo, il Rally Club Team Isola Vicentina e tutti coloro che hanno creduto in me e mi hanno aiutata”.
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Oltre undici minuti al secondo di classe, terzo assoluto nel quarto raggruppamento e sesto nella generale è il miglior modo per calare il sipario sul 2020 dell’adriese.
Adria (RO), 19 Ottobre 2020 – Era chiaro, sin dalla vigilia, che l’entrata del Rally Storico della Costa Smeralda nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche avrebbe reso molto difficile la rincorsa di Matteo Luise alla replica della splendida vittoria assoluta firmata lo scorso anno.
Nonostante questo il pilota di Adria, affiancato dall’inseparabile Melissa Ferro alle note, ha riscattato in modo perentorio una stagione che, seppur contratta a causa della pandemia, lo aveva visto protagonista di ottimi riscontri cronometrici ma spesso bersaglio della dea bendata.
In Sardegna il portacolori del Team Bassano, alla guida di una Fiat Ritmo 130 gruppo A che ha girato come un orologio svizzero, ha fatto la voce grossa, andando a dominare letteralmente la classe A-J2/2000, oltre undici minuti sul primo dei diretti inseguitori, e salendo sul terzo gradino del podio assoluto nel quarto raggruppamento con la ciliegina della sesta piazza generale.
“Sapevamo sin dal via che il discorso per la vittoria assoluta era soltanto un sogno” – racconta Luise – “perchè avendo al via i big del campionato italiano il divario tecnico tra le loro vetture e la nostra era troppo ampio per poter essere colmato dalla sola guida. Siamo comunque molto contenti perchè abbiamo dimostrato che, quando la sfortuna ci sta distanti, siamo molto competitivi. Abbiamo vinto tutte le prove speciali, guardando alla nostra classe, ed abbiamo distaccato i nostri rivali in modo deciso. Siamo andati molto forte anche a livello di raggruppamento e di assoluta e questo è un risultato che è merito di tutta la nostra squadra.”
Scattato con il numero uno sulle fiancate della trazione anteriore torinese, sempre curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, Luise infliggeva una spallata decisiva già sulla prima prova speciale, quella di “San Pasquale”, staccando di oltre un minuto e mezzo il secondo di classe.
Al termine della prima frazione di gara l’adriese comandava ampiamente le operazioni in A-J2/2000, oltre quattro i minuti sulla vettura gemella della Soave, e si confermava protagonista di livello assoluto con il quinto posto di raggruppamento e l’ottavo nella generale.
Sabato mattina, nonostante delle coperture non propriamente adatte per le condizioni di bagnato presenti, Luise continuava a macinare tempi di tutto rispetto, settimo a metà giornata.
L’arrivo del sole ed il progressivo asciugarsi dell’asfalto gli consentivano di tornare a calzare le proprie Michelin, cambiando decisamente passo, siglando un sesto ed un quinto parziale.
Un ultimo atto di questa stagione tricolore che riporta il sorriso a Luise ed a tutto il team.
“Guardando alla classifica finale non possiamo che essere contenti” – aggiunge Luise – “ma se pensiamo a come si è svolta la nostra gara non siamo del tutto soddisfatti. Dopo aver percorso le prime due speciali con le Michelin, avendo solo una mescola a disposizione sulla nostra Ritmo, abbiamo dovuto passare alle Avon per la pioggia. Una gomma che non è niente di più che una stradale con un po’ di battistrada. Abbiamo sofferto tantissimo sulle ultime due di Venerdì e sulle prime due del Sabato. In condizioni diverse avremmo potuto spingere di più.”
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Smaltita la delusione per l’addio al sogno di bis tricolore il pilota di Adria è pronto a tornare in quella terra sarda che, nella passata stagione, lo ha incoronato vincitore.
Adria (RO), 13 Ottobre 2020 – Già un anno è trascorso da quella storica affermazione ottenuta in Sardegna da Matteo Luise, primo assoluto al Rally Storico della Costa Smeralda sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A condivisa, nell’occasione, con Flavio Zanella alle note.
Un successo che ha fatto parlare a lungo il mondo delle auto storiche, suggellando un 2019 glorioso per il pilota di Adria, campione italiano in classe A-J2/2000 del quarto raggruppamento.
Un anno è passato e la stagione in corso, a mezzo servizio a causa del Coronavirus, non ha permesso al portacolori del Team Bassano, sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro, di togliersi meritate soddisfazioni, dimostrandosi veloce in prova ma bersaglio della dea bendata.
Con il sogno di portare in Polesine un bis tricolore ormai svanito Luise attende, con ansia, di sbarcare in terra sarda per riassaporare un territorio che ha segnato la propria storia sportiva.
“È già passato un anno dal Costa Smeralda” – racconta Luise – “e fa un certo effetto pensare di tornare ad affrontare una gara che abbiamo vinto lo scorso anno. Nel recente passato non ci è mai capitata una situazione simile perchè tutte le assolute che abbiamo fatto sono poi sparite dal calendario sportivo. Penso al nostro Adria che abbiamo vinto nel 2015 e che abbiamo aspettato nel 2017 per rivincerlo, ora defunto, ed al Dolomiti Historic vinto sempre nel 2015. Presentarsi al via come vincitore della passata edizione, rivedersi nelle immagini ufficiali dell’evento, è un’emozione davvero indescrivibile. Pensare di aver vinto con la nostra piccola Ritmo è davvero un ricordo indelebile, tra i più belli della mia carriera sportiva. Che emozione.”
Una doppietta che, sulla carta, sembra impossibile, vista l’entrata del Costa Smeralda nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, ultimo evento di una serie tricolore a ranghi ridotti.
“Il primo pensiero sarebbe quello di ripetersi” – sottolinea Luise – “ma quest’anno sappiamo che sarà impossibile. Mi manca un’assoluta con la Melissa ma sono sicuro che arriverà presto.”
Sempre seguito sul campo, come un ombra, dalla premiata ditta composta da Valentino Vettore e Silvano Amati, Luise sarà chiamato ad affrontare otto tratti cronometrati, divisi in due tappe.
Si partirà Venerdì 16 Ottobre, nel pomeriggio, per disputare due passaggi sulle prove speciali di “San Pasquale” (13,64 km) e “San Pantaleo” (3,94 km), seguite al Sabato dalle altrettante tornate sulla “Lo Sfossato” (11,83 km) e sulla “Aglientu” (18,70 km).
“A parte una prova che è stata girata ed allungata” – conclude Luise – “il percorso è lo stesso dello scorso anno e questo ci permetterà di sfruttare l’esperienza maturata qui, a differenza dei protagonisti del CIRAS che non erano presenti nel 2019. Speravamo nella notte perchè, lo scorso anno, abbiamo fatto la differenza ma questa volta non ne avremo. Le prove sono belle, ci piacciono molto. Sarebbe bello poter partire da Porto Cervo con il numero uno sulle fiancate.”
FONTE: UFFICIO STAMPA CLUB91, FABRIZIO HANDEL – L’Historic Regularity Sport sorride nuovamente alla compagine di Rubano, vincitrice per il secondo anno consecutivo della speciale classifica riservata alle scuderie.
Rubano (PD), 22 Settembre 2020 – Club 91 Squadra Corse fa la voce grossa, anche quest’anno, conquistando l’isola napoleonica con una prestazione corale di indubbio spessore.
Cambia la stagione ma non la musica ed il sodalizio di Rubano è riuscito nell’intento di ripetersi, andando a vincere la speciale classifica riservata alle scuderie all’Historic Regularity Sport, evento che si è tenuto, nel recente weekend, in coda al Rally Elba Storico valido per il CIRAS.
Non è riuscito a centrare il colpo grosso Alberto Ferrara, in coppia con il sempreverde Claudio Rosina sull’Opel Kadett GTE: il pilota di Padova ha comandato a lungo la classifica assoluta, fino alle prime prove della seconda tappa, per poi essere vittima di un calo di concentrazione.
Una delusione mitigata dall’ottima seconda piazza in Divisione 8 e dal sesto in assoluta.
In Divisione 9 Club 91 Squadra Corse ha piazzato ben due portacolori sul podio, con Andrea Gallo, assieme ad Andrea Paccagnella, che ha portato la sua Suzuki Swift al secondo posto e con Fabio Sorgato, con Mauro Rizzo alle note, a seguirlo sulla Peugeot 205 GTI.
Appena fuori dal podio la splendida BMW M3 gruppo A di Simone Cesaro e Silvia Lazzaretto, non riusciti a ripetere la bella prestazione della passata edizione, mentre la palma della sfortuna va, di diritto, a Marcello Bernardi, in coppia con Ilaria Garbo, l’unico a non riuscire a vedere il traguardo a causa di un problema di pescaggio benzina alla loro Opel Kadett GTE.
Ai piedi del podio della Divisione 8, splendido nono nella generale, il presidente della scuderia di Rubano, Daniele Martinello, si è reso protagonista di una tenace rimonta.
Affiancato da Nicola Zennaro, sulla Fiat Ritmo Abarth 130 TC, il patron di Club 91 Squadra Corse ha lamentato una non adeguata gestione del cronometro nelle battute iniziali, dando poi vita ad un deciso recupero che si è concluso nelle immediate vicinanze del trio di testa.
Qualche fuori programma di troppo, tra divagazioni e testacoda, ha visto Francesco Turatello navigare a distanza in Divisione 8, alla fine quinto con Flavio Ravazzolo sulla Fiat 131 Racing.
Trasferta elbana travagliata, in Divisione 7, per Nicola Ferrato sulla Porsche 911, condivisa con Roberta Varotto: un inizio in salita, con il cedimento della leva del cambio sulla prima prova, non ha spento il morale del pilota di Noventa Padovana che, grazie alla provvidenziale pezza dello staff di Jazz Tech, è riuscito a concludere la propria avventura al terzo posto.
Dominio incontrastato quello messo in atto da Roberto Rossetto e dalla sua Fiat 124 Sport Spider, firmatari della migliore prestazione in Divisione 6 assieme al buon Valter Libero.
Per il pilota di Cervarese Santa Croce anche un’ottima ottava piazza nella classifica assoluta.
“Vincere non è mai facile ma ripetersi, a distanza di un anno, lo è ancora di più” – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “quindi non possiamo che essere soddisfatti per aver centrato una storica doppietta per Club 91 Squadra Corse, vincendo per il secondo anno consecutivo l’Historic Regularity Sport qui all’Elba. In tre, compreso il sottoscritto, siamo entrati nella top ten assoluta, ottenendo svariati risultati a podio in uno degli appuntamenti più belli di tutta la stagione. Una gara dura, lunga due giornate, su prove che hanno segnato pesantemente la storia del motorsport di tutto il mondo. Che ne dite? Non c’è due senza tre?”
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – L’adriese dice addio al bis nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, ritirato sull’isola napoleonica per noie tecniche, ma guarda al futuro con un deciso ottimismo.
Adria (RO), 21 Settembre 2020 – Male ma non malissimo il Rally Elba Storico di Matteo Luise e seppure la classifica finale consegni agli archivi il secondo stop consecutivo, di questa stagione, il pilota di Adria non ha grossi motivi per recriminare oltre alla giustificata delusione.
Il portacolori del Team Bassano si presentava ai nastri di partenza del secondo atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche con le spalle al muro, obbligato a vincere per mantenere accesa la speranza di conquistare uno storico bis tricolore per il Polesine.
Assente il leader di campionato Bertelli, nella Coppa ACI Sport riservata alla classe A/J2-2000 nel quarto raggruppamento, per Luise, affiancato dalla moglie Melissa Ferro si presentava una ghiotta occasione di ricucire il gap creato con lo stop del precedente Vallate Aretine.
Una prima prova speciale in sicurezza, dodicesimo tempo assoluto, vedeva l’adriese infliggere, in poco più di sette chilometri, 19”3 a Cochis e 22”9 a Galullo, entrambi su Peugeot 205 GTI.
Il giorno seguente, il Venerdì, si iniziava a fare sul serio, sui ventisette chilometri della “Volterraio – Cavo”, e Luise suonava la carica sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A, curata premiata ditta Amati e Valentino, rifilando 51”3 a Cochis ed oltre un minuto al resto della concorrenza.
Il nono parziale assoluto firmato equivaleva anche all’entrata nella top ten della generale.
“Sia sulla prova di sera che sulla lunga di Venerdì mattina non abbiamo spinto a tutta” – racconta Luise – “perchè volevamo gestire il mezzo e perchè sapevamo che se volevamo puntare a recuperare in campionato dovevamo assolutamente terminare la gara. I nostri occhi erano si puntati a fare bene nell’assoluta ma, prima di tutto, a recuperare lo svantaggio in campionato, mettendo al sicuro la classe. Dopo due prove avevamo già un vantaggio di oltre un minuto sul secondo mentre l’unica avversaria diretta in campionato, la Soave, era già a oltre tre minuti e mezzo. Dallo scorso anno avevamo abbassato i tempi di circa un secondo al chilometro, confermando l’ottimo lavoro svolto da Silvano e da Valentino sulla nostra Ritmo.”
Tutto sembrava girare per il verso giusto ma, sulla successiva “Bagnaia – Cavo” un’autentica doccia fredda colpiva Luise, costretto ad alzare bandiera bianca al termine della speciale.
“Non è quello che volevamo, è naturale” – sottolinea Luise – “ma quello che mi sento di dire, in questo momento, è che sicuramente c’è delusione per il ritiro. Tutti siamo delusi, Silvano più di tutti. La vittoria di classe era già nelle nostre mani ed eravamo già noni assoluti, dopo solo due prove. È un peccato lasciarsi sfuggire un risultato così ma la rottura è stata anomala. Sembra sia stata la guarnizione di testa. È vero che, guardando il nostro passato, questo è un altro ritiro e sembra che non arriviamo mai ma, in questa occasione, non mi sento di dare la colpa a qualcuno. Abbiamo capito che, per il modo nel quale guido la Ritmo, dobbiamo stabilire dei rialzi più stretti nei tempi perchè mettiamo a dura prova il mezzo. Dobbiamo solo trovare il giusto equilibrio e siamo certi che le soddisfazioni arriveranno. Grazie a tutto il nostro team.”
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota di Adria, dopo il passo falso ad Arezzo, si trova con le spalle al muro, obbligato a vincere nel secondo atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche.
Adria (RO), 13 Settembre 2020 – Una situazione non invidiabile quella che sta vivendo, in queste giornate, Matteo Luise, in vista di un Rally Elba Storico che si rivela determinante per le ambizioni polesane di doppietta tricolore nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2020.
Il pilota di Adria, in seguito al ritiro segnato nel primo atto della serie riservata alle regine del passato, si presenterà sull’isola napoleonica con un solo obiettivo utile ovvero la vittoria.
Un risultato che, in virtù di un calendario 2020 ristretto a soli tre eventi complessivi, dovrà essere valutato anche sulla base di quello dei diretti rivali nella rincorsa al titolo italiano.
“Il ritiro al Vallate Aretine non ci voleva proprio” – racconta Luise – “perchè avevamo la vittoria tranquillamente in tasca, senza correre particolari rischi, e perchè i punti persi, in un campionato così corto, si fanno sentire in modo tremendamente pesante. L’Elba di quest’anno è il giro di boa dell’intera stagione, pur essendo soltanto il secondo appuntamento in calendario, e sarà quindi cruciale per le nostre ambizioni di vincere, per il secondo anno consecutivo, il titolo nel CIRAS. Non dobbiamo solo puntare a vincere e sperare che la sorte ci dia una mano. Da come usciremo da questa gara capiremo se avremo ancora una speranza.”
Il portacolori del Team Bassano, sempre coadiuvato dalla moglie Melissa Ferro alle note, è quindi pronto a tornare alla guida della propria Fiat Ritmo 130 gruppo A, supportato come sempre, dentro e fuori il campo gara, dalla premiata ditta Amati e Valentino.
La competitività dimostrata in quel di Arezzo è il punto dal quale Luise vuole ripartire.
“Il problema avuto ad Arezzo non ci scalfisce nel morale” – aggiunge Luise – “perchè siamo consapevoli che il lavoro svolto da Silvano e da Valentino ha fatto fare un salto di qualità notevole alla nostra Ritmo. I tempi del Vallate Aretine hanno confermato che siamo sulla giusta strada per migliorarci e non vediamo l’ora di pareggiare il conto con la sorte, qui al Rally Elba.”
Tre le giornate di gara che caratterizzeranno l’edizione numero trentadue del Rally Elba Storico.
Il semaforo verde scatterà sulla prima prova speciale, quella di “Innamorata – Capoliveri” (7,49 km), nella serata di Giovedì 17 Settembre, unico impegno in programma per la frazione.
La prima tappa si articolerà, il giorno seguente, sui tre crono di “Volterraio – Cavo” (27,07 km), “Bagnaia – Cavo” (18,57 km) e “Nisportino – Cavo” (11,42 km).
La frazione conclusiva, Sabato 19 Settembre, conterà cinque prove speciali, partendo dalla “Due Mari” (22,43 km) e seguita dalla “Due Colli 1” (12,27 km), dalla “Lavacchio – San Piero” (14,22 km), dalla “Due Colli 2” (11,43 km) e dalla conclusiva “Perone” (9,26 km).
“All’Elba si torna sempre volentieri” – conclude Luise – “per il percorso, che mi piace molto, ma anche per il territorio che è, a dir poco, incantevole. Speriamo di fare bene per il campionato.”
FONTE: UFFICIO STAMPA RALLY CITTA’ DI SCORZÈ, FRANCESCO TRANOSSI – Alessandri al terzo tentativo porta a casa la coppa del vincitore nell’Historic Città di Scorzè.
Il buon Matteo, navigato dal fido Maurizio Nalesso, ha portato la Fiat Ritmo 130 al primo posto in tutte e sei le prove speciali in programma sbaragliando fin da subito la concorrenza con tempi stratosferici che l’avrebbero portato attorno al 25′ posto assoluto del Rally moderno.
Per il pilota portacolori della Scorzè Corse Historic una soddisfazione enorme dopo che la rottura meccanica del cambio e una innocua ma decisiva uscita di strada lo avevano privato di una sicura vittoria nelle prime due edizione del rally.
Ai nostri microfoni Alessandri dice “Abbiamo corso di testa, non è nella mia indole ma per una volta abbiamo pensato che vincere sarebbe stato più importante”
Subito fuori la Honda Civic di Marangon – Darisi per noie meccaniche, è toccato alla Delta Integrale di Cazziolato – Rech difendere la seconda posizione. Cosa riuscita fino a metà dell’ultima PS dove un braccetto ha ceduto e costretto il carrozziere di Mogliano Veneto ad alzare bandiera bianca.
Podio quindi completato dagli alfieri del Team Bassano Savioli – Segato (Opel Kadett GTe), vincitore della coppa Over 60, e Baghin – Ceron (Alfetta GTV), quest’ultimo primo anche nel trofeo AC Vicenza storico.
Quarto meritatissimo posto per la “semprepresente” Fiat Uno 70 (Scuderia Prealpi) di Matteo Toso – Daniele Cazzador vincitori anche della speciale classifica riservata agli Under 30.
Quinta e sesta piazza per auto e piloti di casa: la Codato Family (papà Pierluigi e figlio Pietro) con la Kadett GTe e la verdemagnasassi (Autobianchi A112 Abarth) di Marco Berton e Nicolò Faettini.
Delle tredici vetture iscritte solo 6 anno visto il traguardo. Oltre ai già citati Cazziolato e Marangon si sono fermati Tremonti (Vw Golf), Danieli (Fiat Ritmo) e Pantanella (Fiat 127) per noie meccaniche mentre De Rossi (A112 Abarth) e Rizzardo (Peugeot 205) per innocue uscite di strada.
#TIMETORALLY
Francesco Tranossi
Scorzè Corse
FONTE: RALLYSTORICI.IT – È la Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A di Matteo Alessandri e Maurizio Nalesso a svettare nella terza edizione del Rally Storico Città di Scorzè. Il duo veneziano si è aggiudicato tutte le sei prove speciali, chiudendo con gran margine sull’Opel Kadett GT/e Gruppo 2 di Tiziano Savioli e Roberto Segato che hanno preceduto Gianluigi Baghin e Thomas Ceron su Alfetta GTV Gruppo.
Ritirati per rottura del motore della Honda Civic, Andrea Marangon e Massimo Darisi. Noie meccaniche hanno fermato anche la Lancia Delta Integrale di Giuseppe Cazziolato e Denis Rech mentre si trovavano in seconda posizione. Solo sei dei tredici equipaggi partiti, hanno tagliato il traguardo.
ASSOLUTA: 1. Alessandri-Nalesso (Fiat Ritmo 130 Tc) in 27’14.0; 2. Savioli-Segato (Opel Kadet Gte) a 1’28.6; 3. Baghin-Ceron (A.R. Alfetta Gtv) a 2’15.8; 4. Toso-Cazzador (Fiat Uno 70 Sx) a 2’33.1; 5. Codato-Codato (Opel Kadet Gte) a 3’31.8; 6. Berton-Faettini (Autobianchi A112) a 4’13.4;
Immagine: Videofotomax