FONTE: RALLY CLUB TEAM ISOLA VICENTINA, GIAMPAOLO GRIMALDI – PORTO CERVO. Trasferta vincente per il Rally Club Team Isola Vicentina al 3° Rally Storico della Costa Smeralda con l’inedito equipaggio femminile composto da Fiorenza Soave e Sara Gallu a bordo della fidata Fiat Ritmo Abarth. La gara della campionessa padovana era partita in salita già prima della partenza per la Sardegna, con l’indisponibilità della propria navigatrice, la veronese Anna Dusi, e l’incognita di riuscire a trovare in breve tempo una brava sostituta. “Quando sabato sera Anna Dusi mi ha detto che stava male e non poteva venire al Costa Smeralda – racconta Fiorenza Soave – sono andata nello sconforto”. La portacolori del Rally Club Team Isola Vicentina, nonostante lo sconforto iniziale, ha fatto emergere la propria grinta e motivazione a giocarsi fino alla fine l’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Storici. “Mi sono messa a chiamare amici e vari conoscenti del mondo delle corse in cerca di aiuto. Intanto il tempo passava ed ho deciso comunque di partire, sperando di trovare qualcuno una volta arrivata in Sardegna. Alla domenica poi mi sono sentita con Sara Gallu, che ha accettato di correre con me, ricaricandomi di pensieri positivi e motivandomi a far bene anche per Anna, che era a casa ammalata”. Grazie alla disponibilità della navigatrice nuorese Sara Gallu, Fiorenza Soave ha potuto affrontare il Rally Costa Smeralda e conquistare il secondo posto di classe, laureandosi campionessa femminile e vincendo la classe nel Campionato Italiano Rally Storici. Un ottimo risultato che ha permesso al team presieduto da Renzo De Tomasi di festeggiare un nuovo scudetto tricolore da aggiungere a quelli precedentemente conquistati. “E’ il coronamento di un sogno – continua una sorridente Fiorenza Soave – ho corso usando più la testa che il piede, per il femminile mi bastava il solo punto di partenza per vincerlo, ma la posta in palio era ben altra: la vittoria di classe nel campionato italiano. Ho guidato cercando di non strafare e di non cadere nella trappola delle insidiosissime speciali sarde. Prova dopo prova, man mano che vedevo l’obiettivo sempre più vicino ogni rumore sulla Ritmo mi faceva tremare per paura che si rompesse qualcosa. Una volta arrivata sul palco d’arrivo ho sentito una grande emozione, conscia di aver raggiunto l’obiettivo e di aver conquistato una grande vittoria di squadra. Ringrazio le mie navigatrici, Anna e Sara, i miei angeli custodi dell’assistenza, Nicola e Aldo, il Rally Club Team Isola Vicentina e tutti coloro che hanno creduto in me e mi hanno aiutata”.
fiatritmo130tc
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Oltre undici minuti al secondo di classe, terzo assoluto nel quarto raggruppamento e sesto nella generale è il miglior modo per calare il sipario sul 2020 dell’adriese.
Adria (RO), 19 Ottobre 2020 – Era chiaro, sin dalla vigilia, che l’entrata del Rally Storico della Costa Smeralda nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche avrebbe reso molto difficile la rincorsa di Matteo Luise alla replica della splendida vittoria assoluta firmata lo scorso anno.
Nonostante questo il pilota di Adria, affiancato dall’inseparabile Melissa Ferro alle note, ha riscattato in modo perentorio una stagione che, seppur contratta a causa della pandemia, lo aveva visto protagonista di ottimi riscontri cronometrici ma spesso bersaglio della dea bendata.
In Sardegna il portacolori del Team Bassano, alla guida di una Fiat Ritmo 130 gruppo A che ha girato come un orologio svizzero, ha fatto la voce grossa, andando a dominare letteralmente la classe A-J2/2000, oltre undici minuti sul primo dei diretti inseguitori, e salendo sul terzo gradino del podio assoluto nel quarto raggruppamento con la ciliegina della sesta piazza generale.
“Sapevamo sin dal via che il discorso per la vittoria assoluta era soltanto un sogno” – racconta Luise – “perchè avendo al via i big del campionato italiano il divario tecnico tra le loro vetture e la nostra era troppo ampio per poter essere colmato dalla sola guida. Siamo comunque molto contenti perchè abbiamo dimostrato che, quando la sfortuna ci sta distanti, siamo molto competitivi. Abbiamo vinto tutte le prove speciali, guardando alla nostra classe, ed abbiamo distaccato i nostri rivali in modo deciso. Siamo andati molto forte anche a livello di raggruppamento e di assoluta e questo è un risultato che è merito di tutta la nostra squadra.”
Scattato con il numero uno sulle fiancate della trazione anteriore torinese, sempre curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, Luise infliggeva una spallata decisiva già sulla prima prova speciale, quella di “San Pasquale”, staccando di oltre un minuto e mezzo il secondo di classe.
Al termine della prima frazione di gara l’adriese comandava ampiamente le operazioni in A-J2/2000, oltre quattro i minuti sulla vettura gemella della Soave, e si confermava protagonista di livello assoluto con il quinto posto di raggruppamento e l’ottavo nella generale.
Sabato mattina, nonostante delle coperture non propriamente adatte per le condizioni di bagnato presenti, Luise continuava a macinare tempi di tutto rispetto, settimo a metà giornata.
L’arrivo del sole ed il progressivo asciugarsi dell’asfalto gli consentivano di tornare a calzare le proprie Michelin, cambiando decisamente passo, siglando un sesto ed un quinto parziale.
Un ultimo atto di questa stagione tricolore che riporta il sorriso a Luise ed a tutto il team.
“Guardando alla classifica finale non possiamo che essere contenti” – aggiunge Luise – “ma se pensiamo a come si è svolta la nostra gara non siamo del tutto soddisfatti. Dopo aver percorso le prime due speciali con le Michelin, avendo solo una mescola a disposizione sulla nostra Ritmo, abbiamo dovuto passare alle Avon per la pioggia. Una gomma che non è niente di più che una stradale con un po’ di battistrada. Abbiamo sofferto tantissimo sulle ultime due di Venerdì e sulle prime due del Sabato. In condizioni diverse avremmo potuto spingere di più.”
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Smaltita la delusione per l’addio al sogno di bis tricolore il pilota di Adria è pronto a tornare in quella terra sarda che, nella passata stagione, lo ha incoronato vincitore.
Adria (RO), 13 Ottobre 2020 – Già un anno è trascorso da quella storica affermazione ottenuta in Sardegna da Matteo Luise, primo assoluto al Rally Storico della Costa Smeralda sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A condivisa, nell’occasione, con Flavio Zanella alle note.
Un successo che ha fatto parlare a lungo il mondo delle auto storiche, suggellando un 2019 glorioso per il pilota di Adria, campione italiano in classe A-J2/2000 del quarto raggruppamento.
Un anno è passato e la stagione in corso, a mezzo servizio a causa del Coronavirus, non ha permesso al portacolori del Team Bassano, sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro, di togliersi meritate soddisfazioni, dimostrandosi veloce in prova ma bersaglio della dea bendata.
Con il sogno di portare in Polesine un bis tricolore ormai svanito Luise attende, con ansia, di sbarcare in terra sarda per riassaporare un territorio che ha segnato la propria storia sportiva.
“È già passato un anno dal Costa Smeralda” – racconta Luise – “e fa un certo effetto pensare di tornare ad affrontare una gara che abbiamo vinto lo scorso anno. Nel recente passato non ci è mai capitata una situazione simile perchè tutte le assolute che abbiamo fatto sono poi sparite dal calendario sportivo. Penso al nostro Adria che abbiamo vinto nel 2015 e che abbiamo aspettato nel 2017 per rivincerlo, ora defunto, ed al Dolomiti Historic vinto sempre nel 2015. Presentarsi al via come vincitore della passata edizione, rivedersi nelle immagini ufficiali dell’evento, è un’emozione davvero indescrivibile. Pensare di aver vinto con la nostra piccola Ritmo è davvero un ricordo indelebile, tra i più belli della mia carriera sportiva. Che emozione.”
Una doppietta che, sulla carta, sembra impossibile, vista l’entrata del Costa Smeralda nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, ultimo evento di una serie tricolore a ranghi ridotti.
“Il primo pensiero sarebbe quello di ripetersi” – sottolinea Luise – “ma quest’anno sappiamo che sarà impossibile. Mi manca un’assoluta con la Melissa ma sono sicuro che arriverà presto.”
Sempre seguito sul campo, come un ombra, dalla premiata ditta composta da Valentino Vettore e Silvano Amati, Luise sarà chiamato ad affrontare otto tratti cronometrati, divisi in due tappe.
Si partirà Venerdì 16 Ottobre, nel pomeriggio, per disputare due passaggi sulle prove speciali di “San Pasquale” (13,64 km) e “San Pantaleo” (3,94 km), seguite al Sabato dalle altrettante tornate sulla “Lo Sfossato” (11,83 km) e sulla “Aglientu” (18,70 km).
“A parte una prova che è stata girata ed allungata” – conclude Luise – “il percorso è lo stesso dello scorso anno e questo ci permetterà di sfruttare l’esperienza maturata qui, a differenza dei protagonisti del CIRAS che non erano presenti nel 2019. Speravamo nella notte perchè, lo scorso anno, abbiamo fatto la differenza ma questa volta non ne avremo. Le prove sono belle, ci piacciono molto. Sarebbe bello poter partire da Porto Cervo con il numero uno sulle fiancate.”
FONTE: UFFICIO STAMPA CLUB91, FABRIZIO HANDEL – L’Historic Regularity Sport sorride nuovamente alla compagine di Rubano, vincitrice per il secondo anno consecutivo della speciale classifica riservata alle scuderie.
Rubano (PD), 22 Settembre 2020 – Club 91 Squadra Corse fa la voce grossa, anche quest’anno, conquistando l’isola napoleonica con una prestazione corale di indubbio spessore.
Cambia la stagione ma non la musica ed il sodalizio di Rubano è riuscito nell’intento di ripetersi, andando a vincere la speciale classifica riservata alle scuderie all’Historic Regularity Sport, evento che si è tenuto, nel recente weekend, in coda al Rally Elba Storico valido per il CIRAS.
Non è riuscito a centrare il colpo grosso Alberto Ferrara, in coppia con il sempreverde Claudio Rosina sull’Opel Kadett GTE: il pilota di Padova ha comandato a lungo la classifica assoluta, fino alle prime prove della seconda tappa, per poi essere vittima di un calo di concentrazione.
Una delusione mitigata dall’ottima seconda piazza in Divisione 8 e dal sesto in assoluta.
In Divisione 9 Club 91 Squadra Corse ha piazzato ben due portacolori sul podio, con Andrea Gallo, assieme ad Andrea Paccagnella, che ha portato la sua Suzuki Swift al secondo posto e con Fabio Sorgato, con Mauro Rizzo alle note, a seguirlo sulla Peugeot 205 GTI.
Appena fuori dal podio la splendida BMW M3 gruppo A di Simone Cesaro e Silvia Lazzaretto, non riusciti a ripetere la bella prestazione della passata edizione, mentre la palma della sfortuna va, di diritto, a Marcello Bernardi, in coppia con Ilaria Garbo, l’unico a non riuscire a vedere il traguardo a causa di un problema di pescaggio benzina alla loro Opel Kadett GTE.
Ai piedi del podio della Divisione 8, splendido nono nella generale, il presidente della scuderia di Rubano, Daniele Martinello, si è reso protagonista di una tenace rimonta.
Affiancato da Nicola Zennaro, sulla Fiat Ritmo Abarth 130 TC, il patron di Club 91 Squadra Corse ha lamentato una non adeguata gestione del cronometro nelle battute iniziali, dando poi vita ad un deciso recupero che si è concluso nelle immediate vicinanze del trio di testa.
Qualche fuori programma di troppo, tra divagazioni e testacoda, ha visto Francesco Turatello navigare a distanza in Divisione 8, alla fine quinto con Flavio Ravazzolo sulla Fiat 131 Racing.
Trasferta elbana travagliata, in Divisione 7, per Nicola Ferrato sulla Porsche 911, condivisa con Roberta Varotto: un inizio in salita, con il cedimento della leva del cambio sulla prima prova, non ha spento il morale del pilota di Noventa Padovana che, grazie alla provvidenziale pezza dello staff di Jazz Tech, è riuscito a concludere la propria avventura al terzo posto.
Dominio incontrastato quello messo in atto da Roberto Rossetto e dalla sua Fiat 124 Sport Spider, firmatari della migliore prestazione in Divisione 6 assieme al buon Valter Libero.
Per il pilota di Cervarese Santa Croce anche un’ottima ottava piazza nella classifica assoluta.
“Vincere non è mai facile ma ripetersi, a distanza di un anno, lo è ancora di più” – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “quindi non possiamo che essere soddisfatti per aver centrato una storica doppietta per Club 91 Squadra Corse, vincendo per il secondo anno consecutivo l’Historic Regularity Sport qui all’Elba. In tre, compreso il sottoscritto, siamo entrati nella top ten assoluta, ottenendo svariati risultati a podio in uno degli appuntamenti più belli di tutta la stagione. Una gara dura, lunga due giornate, su prove che hanno segnato pesantemente la storia del motorsport di tutto il mondo. Che ne dite? Non c’è due senza tre?”
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – L’adriese dice addio al bis nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, ritirato sull’isola napoleonica per noie tecniche, ma guarda al futuro con un deciso ottimismo.
Adria (RO), 21 Settembre 2020 – Male ma non malissimo il Rally Elba Storico di Matteo Luise e seppure la classifica finale consegni agli archivi il secondo stop consecutivo, di questa stagione, il pilota di Adria non ha grossi motivi per recriminare oltre alla giustificata delusione.
Il portacolori del Team Bassano si presentava ai nastri di partenza del secondo atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche con le spalle al muro, obbligato a vincere per mantenere accesa la speranza di conquistare uno storico bis tricolore per il Polesine.
Assente il leader di campionato Bertelli, nella Coppa ACI Sport riservata alla classe A/J2-2000 nel quarto raggruppamento, per Luise, affiancato dalla moglie Melissa Ferro si presentava una ghiotta occasione di ricucire il gap creato con lo stop del precedente Vallate Aretine.
Una prima prova speciale in sicurezza, dodicesimo tempo assoluto, vedeva l’adriese infliggere, in poco più di sette chilometri, 19”3 a Cochis e 22”9 a Galullo, entrambi su Peugeot 205 GTI.
Il giorno seguente, il Venerdì, si iniziava a fare sul serio, sui ventisette chilometri della “Volterraio – Cavo”, e Luise suonava la carica sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A, curata premiata ditta Amati e Valentino, rifilando 51”3 a Cochis ed oltre un minuto al resto della concorrenza.
Il nono parziale assoluto firmato equivaleva anche all’entrata nella top ten della generale.
“Sia sulla prova di sera che sulla lunga di Venerdì mattina non abbiamo spinto a tutta” – racconta Luise – “perchè volevamo gestire il mezzo e perchè sapevamo che se volevamo puntare a recuperare in campionato dovevamo assolutamente terminare la gara. I nostri occhi erano si puntati a fare bene nell’assoluta ma, prima di tutto, a recuperare lo svantaggio in campionato, mettendo al sicuro la classe. Dopo due prove avevamo già un vantaggio di oltre un minuto sul secondo mentre l’unica avversaria diretta in campionato, la Soave, era già a oltre tre minuti e mezzo. Dallo scorso anno avevamo abbassato i tempi di circa un secondo al chilometro, confermando l’ottimo lavoro svolto da Silvano e da Valentino sulla nostra Ritmo.”
Tutto sembrava girare per il verso giusto ma, sulla successiva “Bagnaia – Cavo” un’autentica doccia fredda colpiva Luise, costretto ad alzare bandiera bianca al termine della speciale.
“Non è quello che volevamo, è naturale” – sottolinea Luise – “ma quello che mi sento di dire, in questo momento, è che sicuramente c’è delusione per il ritiro. Tutti siamo delusi, Silvano più di tutti. La vittoria di classe era già nelle nostre mani ed eravamo già noni assoluti, dopo solo due prove. È un peccato lasciarsi sfuggire un risultato così ma la rottura è stata anomala. Sembra sia stata la guarnizione di testa. È vero che, guardando il nostro passato, questo è un altro ritiro e sembra che non arriviamo mai ma, in questa occasione, non mi sento di dare la colpa a qualcuno. Abbiamo capito che, per il modo nel quale guido la Ritmo, dobbiamo stabilire dei rialzi più stretti nei tempi perchè mettiamo a dura prova il mezzo. Dobbiamo solo trovare il giusto equilibrio e siamo certi che le soddisfazioni arriveranno. Grazie a tutto il nostro team.”
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota di Adria, dopo il passo falso ad Arezzo, si trova con le spalle al muro, obbligato a vincere nel secondo atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche.
Adria (RO), 13 Settembre 2020 – Una situazione non invidiabile quella che sta vivendo, in queste giornate, Matteo Luise, in vista di un Rally Elba Storico che si rivela determinante per le ambizioni polesane di doppietta tricolore nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2020.
Il pilota di Adria, in seguito al ritiro segnato nel primo atto della serie riservata alle regine del passato, si presenterà sull’isola napoleonica con un solo obiettivo utile ovvero la vittoria.
Un risultato che, in virtù di un calendario 2020 ristretto a soli tre eventi complessivi, dovrà essere valutato anche sulla base di quello dei diretti rivali nella rincorsa al titolo italiano.
“Il ritiro al Vallate Aretine non ci voleva proprio” – racconta Luise – “perchè avevamo la vittoria tranquillamente in tasca, senza correre particolari rischi, e perchè i punti persi, in un campionato così corto, si fanno sentire in modo tremendamente pesante. L’Elba di quest’anno è il giro di boa dell’intera stagione, pur essendo soltanto il secondo appuntamento in calendario, e sarà quindi cruciale per le nostre ambizioni di vincere, per il secondo anno consecutivo, il titolo nel CIRAS. Non dobbiamo solo puntare a vincere e sperare che la sorte ci dia una mano. Da come usciremo da questa gara capiremo se avremo ancora una speranza.”
Il portacolori del Team Bassano, sempre coadiuvato dalla moglie Melissa Ferro alle note, è quindi pronto a tornare alla guida della propria Fiat Ritmo 130 gruppo A, supportato come sempre, dentro e fuori il campo gara, dalla premiata ditta Amati e Valentino.
La competitività dimostrata in quel di Arezzo è il punto dal quale Luise vuole ripartire.
“Il problema avuto ad Arezzo non ci scalfisce nel morale” – aggiunge Luise – “perchè siamo consapevoli che il lavoro svolto da Silvano e da Valentino ha fatto fare un salto di qualità notevole alla nostra Ritmo. I tempi del Vallate Aretine hanno confermato che siamo sulla giusta strada per migliorarci e non vediamo l’ora di pareggiare il conto con la sorte, qui al Rally Elba.”
Tre le giornate di gara che caratterizzeranno l’edizione numero trentadue del Rally Elba Storico.
Il semaforo verde scatterà sulla prima prova speciale, quella di “Innamorata – Capoliveri” (7,49 km), nella serata di Giovedì 17 Settembre, unico impegno in programma per la frazione.
La prima tappa si articolerà, il giorno seguente, sui tre crono di “Volterraio – Cavo” (27,07 km), “Bagnaia – Cavo” (18,57 km) e “Nisportino – Cavo” (11,42 km).
La frazione conclusiva, Sabato 19 Settembre, conterà cinque prove speciali, partendo dalla “Due Mari” (22,43 km) e seguita dalla “Due Colli 1” (12,27 km), dalla “Lavacchio – San Piero” (14,22 km), dalla “Due Colli 2” (11,43 km) e dalla conclusiva “Perone” (9,26 km).
“All’Elba si torna sempre volentieri” – conclude Luise – “per il percorso, che mi piace molto, ma anche per il territorio che è, a dir poco, incantevole. Speriamo di fare bene per il campionato.”
FONTE: UFFICIO STAMPA RALLY CITTA’ DI SCORZÈ, FRANCESCO TRANOSSI – Alessandri al terzo tentativo porta a casa la coppa del vincitore nell’Historic Città di Scorzè.
Il buon Matteo, navigato dal fido Maurizio Nalesso, ha portato la Fiat Ritmo 130 al primo posto in tutte e sei le prove speciali in programma sbaragliando fin da subito la concorrenza con tempi stratosferici che l’avrebbero portato attorno al 25′ posto assoluto del Rally moderno.
Per il pilota portacolori della Scorzè Corse Historic una soddisfazione enorme dopo che la rottura meccanica del cambio e una innocua ma decisiva uscita di strada lo avevano privato di una sicura vittoria nelle prime due edizione del rally.
Ai nostri microfoni Alessandri dice “Abbiamo corso di testa, non è nella mia indole ma per una volta abbiamo pensato che vincere sarebbe stato più importante”
Subito fuori la Honda Civic di Marangon – Darisi per noie meccaniche, è toccato alla Delta Integrale di Cazziolato – Rech difendere la seconda posizione. Cosa riuscita fino a metà dell’ultima PS dove un braccetto ha ceduto e costretto il carrozziere di Mogliano Veneto ad alzare bandiera bianca.
Podio quindi completato dagli alfieri del Team Bassano Savioli – Segato (Opel Kadett GTe), vincitore della coppa Over 60, e Baghin – Ceron (Alfetta GTV), quest’ultimo primo anche nel trofeo AC Vicenza storico.
Quarto meritatissimo posto per la “semprepresente” Fiat Uno 70 (Scuderia Prealpi) di Matteo Toso – Daniele Cazzador vincitori anche della speciale classifica riservata agli Under 30.
Quinta e sesta piazza per auto e piloti di casa: la Codato Family (papà Pierluigi e figlio Pietro) con la Kadett GTe e la verdemagnasassi (Autobianchi A112 Abarth) di Marco Berton e Nicolò Faettini.
Delle tredici vetture iscritte solo 6 anno visto il traguardo. Oltre ai già citati Cazziolato e Marangon si sono fermati Tremonti (Vw Golf), Danieli (Fiat Ritmo) e Pantanella (Fiat 127) per noie meccaniche mentre De Rossi (A112 Abarth) e Rizzardo (Peugeot 205) per innocue uscite di strada.
#TIMETORALLY
Francesco Tranossi
Scorzè Corse
FONTE: RALLYSTORICI.IT – È la Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A di Matteo Alessandri e Maurizio Nalesso a svettare nella terza edizione del Rally Storico Città di Scorzè. Il duo veneziano si è aggiudicato tutte le sei prove speciali, chiudendo con gran margine sull’Opel Kadett GT/e Gruppo 2 di Tiziano Savioli e Roberto Segato che hanno preceduto Gianluigi Baghin e Thomas Ceron su Alfetta GTV Gruppo.
Ritirati per rottura del motore della Honda Civic, Andrea Marangon e Massimo Darisi. Noie meccaniche hanno fermato anche la Lancia Delta Integrale di Giuseppe Cazziolato e Denis Rech mentre si trovavano in seconda posizione. Solo sei dei tredici equipaggi partiti, hanno tagliato il traguardo.
ASSOLUTA: 1. Alessandri-Nalesso (Fiat Ritmo 130 Tc) in 27’14.0; 2. Savioli-Segato (Opel Kadet Gte) a 1’28.6; 3. Baghin-Ceron (A.R. Alfetta Gtv) a 2’15.8; 4. Toso-Cazzador (Fiat Uno 70 Sx) a 2’33.1; 5. Codato-Codato (Opel Kadet Gte) a 3’31.8; 6. Berton-Faettini (Autobianchi A112) a 4’13.4;
Immagine: Videofotomax
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – L’Historic Rally delle Vallate Aretine non sorride al pilota di Adria, ottimista sul passo dimostrato in gara, costretto ad uno stop forzato a causa di un cedimento tecnico.
Adria (RO), 27 Luglio 2020 – La ripartenza post lockdown di Matteo Luise si è aperta, purtroppo, con un pesante zero, in chiave Campionato Italiano Rally Auto Storiche, che potrebbe già rivelarsi determinante nella rincorsa ad un bis tricolore atteso da tutto il Polesine.
L’edizione del decennale dell’Historic Rally delle Vallate Aretine, andato in scena nel recente weekend, ci ha consegnato un pilota di Adria dimostratosi realmente competitivo soltanto sulla prova speciale di apertura, quella di “Portole”, prima di essere penalizzato da problemi tecnici.
Il settimo tempo assoluto, gli oltre quaranta secondi rifilati al secondo in classe A/J2-2000 ed il divario parziale, di un solo secondo al chilometro, incassato dalla Lancia Delta Integrale gruppo A di “Lucky”, sul tratto cronometrato di apertura, confermano l’ottimo lavoro svolto dalla ditta Amati e Valentino sulla Fiat Rimo 130 gruppo A del polesano.
“Siamo partiti decisi ma senza esagerare sulla prima prova speciale” – racconta Luise – “perchè volevamo controllare che tutto fosse a posto sulla nostra Ritmo. Durante l’inverno abbiamo lavorato tutti molto su questi sviluppi e volevamo partire convinti ma, al tempo stesso, senza spingere più del dovuto. Seppure il settimo assoluto sia un ottimo tempo non posso nascondere che potevamo anche fare meglio. Eravamo comunque molto contenti del risultato.”
Un avvio brillante che veniva presto rallentato da un problema tecnico all’idroguida.
“Alla fine della prima prova” – aggiunge Luise – “abbiamo accusato la rottura del tubo alta pressione dell’idroguida ma ormai mancavano due curve alla fine. Da polli non avevamo in assistenza il ricambio e quindi, seppure i miei ragazzi mi abbiano dato del pazzo, ho chiesto loro di staccare l’idroguida perchè volevo continuare senza. In un campionato così corto era fondamentale arrivare al traguardo e, visto il risultato iniziale in classe, potevamo farcela.”
Senza idroguida il portacolori del Team Bassano, affiancato dalla moglie Melissa Ferro, collezionava un dodicesimo ed un undicesimo assoluto, sui due crono successivi, segnando la migliore prestazione in classe ed aumentando il divario sino ad oltre un minuto e mezzo.
Quando al termine mancavano tre prove speciali, con il risultato nella generale ormai compromesso, Luise puntava unicamente a gestire il cospicuo vantaggio in classe, tradotto nel bottino pieno in ottica CIRAS, ma il destino aveva scritto una pagina diversa per l’adriese ed al termine del quarto impegno di giornata cedeva il palo che collega il cambio al semiasse.
“Non pensavo si potesse rompere qualcosa” – conclude Luise – “visto che non stavamo spingendo al massimo. La delusione c’è. Sono tre le gare in campionato ed una l’abbiamo persa. Era meglio portare a casa la vittoria. Il morale è comunque buono perchè abbiamo visto i notevoli progressi fatti. Grazie a tutto il team, alla scuderia ed ai nostri partners. Ci rifaremo.”
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota di Adria, detentore del titolo nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche in classe A-J2/2000, è pronto per l’imminente Historic Rally delle Vallate Aretine.
Adria (RO), 21 Luglio 2020 – Mancano pochi giorni alla tanto attesa ripresa del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, in programma nel weekend la decima edizione dell’Historic Rally delle Vallate Aretine, ed ai nastri di partenza freme Matteo Luise, desideroso di puntare ad una doppietta storica per il motorsport in salsa polesana.
Il pilota di Adria, tricolore in carica nella classe A-J2/2000, è pronto ad affrontare una stagione che, seppur contratta a causa del Coronavirus, si presenta ricca di interessanti novità.
La Fiat Ritmo 130 gruppo A, iscritta per i colori del Team Bassano, ha subito un profondo restyling, dalla premiata ditta Amati e Valentino, ed è pronta ad aggredire gli asfalti toscani.
“Prima gara dell’anno ma quanto dura è stata l’attesa” – racconta Luise – “perchè, nonostante le disposizioni per arginare la pandemia, abbiamo comunque tanta voglia di tornare in abitacolo. Di solito iniziavamo a Marzo, con il Vallate Aretine, ed ora ci troviamo a fine Luglio. Sembra passata un’eternità. Siamo molto curiosi di vedere come si comporterà la nostra nuova Ritmo con la concorrenza. Dalla prima sessione di test che abbiamo svolto direi che siamo migliorati parecchio, rispetto al pacchetto che avevamo lo scorso anno, e per questo voglio già ringraziare Silvano Amati e Valentino Vettore, assieme a tutti i ragazzi della nostra squadra.”
Affiancato, come da tradizione, dalla moglie Melissa Ferro alle note il polesano sarà impegnato a tempo pieno in un CIRAS che conterà solamente tre eventi a calendario: oltre l’appuntamento di Arezzo, in programma dal 24 al 25 Luglio, il tricolore per le auto storiche continuerà con il Rally Elba Storico, dal 17 al 19 Settembre, e con il Rally Costa Smeralda Storico, 16 e 17 Ottobre, eventi nei quali Luise è sempre riuscito a lasciare un importante segno.
“Vallate Aretine, Elba e Costa Smeralda sono tre gare che amiamo” – racconta Luise – “perchè sono tra le più belle in assoluto nel panorama nazionale. Ad Arezzo, lo scorso anno, abbiamo staccato di oltre dieci minuti il secondo ed abbiamo chiuso noni assoluti. All’Elba abbiamo terminato ottavi assoluti, quarti di raggruppamento, terzi di gruppo ed abbiamo dominato la classe. Al Costa Smeralda abbiamo vinto l’assoluta. Ripetere gli stessi risultati dello scorso anno sarebbe un sogno. Quel che è certo è che punteremo nuovamente al titolo di classe ma ci auguriamo di poter competere per delle posizioni di rilievo anche a livello di raggruppamento.”
Due le prove speciali in programma, “Portole” (16,55 km) e “Rassinata” (14,55 km) da ripetere per tre passaggi, ad articolare l’ossatura del decimo Historic Rally delle Vallate Aretine.
“Vedere una gara del CIRAS ridotta dispiace sempre” – conclude Luise – “ma siamo consapevoli delle scelte fatte. Tra l’altro sono le due nostre preferite del Vallate Aretine perchè non hanno ripartenze e sono molto adatte alla nostra Ritmo. Siamo pronti a dare battaglia.”


























