FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Secondo di classe e trentaduesimo assoluto, fino al quinto crono, il pilota di Este si vede costretto ad abbandonare la compagnia al termine della prima tappa.
Este (PD), 10 Settembre 2024 – Un’avventura alla quale è mancata solo la ciliegina sulla torta, questa in sintesi la settimana vissuta in Francia, alle pendici del Monte Bianco, da Giulio Rubini.
Il pilota di Este, dopo l’ultima apparizione nel 2019, tornava a calcare gli asfalti d’oltralpe debuttando in uno degli appuntamenti più sentiti, il Rallye du Mont Blanc – Morzine.
Sceso in campo con la sua piccola Peugeot 205 Rallye gruppo A, curata da Assoclub Motorsport e condivisa con Fabrizio Handel, il portacolori di Monselice Corse prendeva presto le misure ad un percorso particolarmente veloce e tecnico, inserendosi in terza posizione di classe A/E3 e nel Challenge Petites Cylindrées fin dal primo controllo stop del Venerdì.
La giornata metteva in risalto il patavino, sempre più a proprio agio nonostante i due soli passaggi di ricognizione previsti, che continuava a migliorare e si portava, al via dell’ultimo impegno di giornata, in seconda posizione di categoria, nel challenge dedicato alle piccole cilindrate ed al trentaduesimo posto nella generale, mettendo dietro vetture nettamente più performanti come le sorelle maggiori GTI millenove, alcune Porsche 911, Renault 5 GT Turbo e Ford Escort MKI per un inizio a dir poco sorprendente ed al tempo stesso gratificante.
Ma erano i poco più di ventidue chilometri e mezzo della “Montriond le Lac – Morzine” a mandare in fumo i sogni di gloria di Rubini, appiedato per un problema al differenziale.
“Onestamente non ci aspettavamo di poter andare così bene” – racconta Rubini – “e, consapevoli del valore dei nostri avversari, prendere un solo secondo al chilometro da gente che ha fatto cinque volte questa gara o che corre con maggiore frequenza di noi era già un grande risultato. Eravamo al via con la vettura più piccola del lotto e riuscire a mettere il naso davanti ad avversari con mezzi che già solo in rettilineo ci potevano bruciare è stato incredibile. Sull’ultima speciale siamo partiti in conserva, sapendo di aver ancora tutto il Sabato davanti a noi, ma un improvviso ed inaspettato guasto al differenziale ci ha costretti all’abbandono.”
Nonostante un risultato prestigioso mancato la gioia di Rubini, quella di aver vissuto una settimana ricca di emozioni nella tappa valida per il Championnat de France des Rallyes VHC, rimane intatta, potendo toccare con mano i tanti aspetti positivi rispetto alle gare nostrane.
“Il risultato non era la nostra priorità” – aggiunge Rubini – “perchè amo queste gare, ben diverse da quelle italiane. Due giorni, prove speciali molto lunghe e veloci e tante altre situazioni organizzative che sono avanti anni luce rispetto a quanto viviamo in Italia. Sulla terza speciale, con la nostra piccolina, viaggiavamo a quasi ottantacinque chilometri orari di media, figuratevi i primi del moderno. Trecentotrenta iscritti in tutto, organizzazione di alto livello. L’aver cenato assieme al mio idolo di sempre, l’amico Jean-Pierre Ballet, ha chiuso al meglio una settimana che mi ha fatto vivere intense emozioni. Grazie ad Assoclub Motorsport, a Manuel ed a Biagio. Grazie a Fabrizio, alla Monselice Corse ed a tutti quelli che hanno reso possibile questo mio ritorno in Francia. Tutti i piloti italiani, almeno una volta, dovrebbero provare ciò.”
giuliorubini
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Da sempre innamorato delle strade d’oltralpe il pilota di Este debutterà in uno degli appuntamenti più impegnativi del Championnat de France des Rallyes VHC.
Este (PD), 01 Settembre 2024 – È un Giulio Rubini a caccia di forti emozioni quello pronto a riprendere la marcia verso una Francia che ha sempre portato dentro al proprio cuore.
Il pilota di Este, già visto sulle strade del Rallye Antibes Côte d’Azur nel 2019 e nel 2018, ha deciso di presentarsi al via di un’altra classica del rallysmo d’oltralpe, il Rallye du Mont Blanc – Morzine dei prossimi 5 e 6 Settembre, tappa del Championnat de France des Rallyes VHC.
“Mi sono sempre piaciuti i rally in Francia” – racconta Rubini – “per la tipologia di strade ma anche per l’elevato livello di organizzazione. È dall’ultimo Antibes del 2019 che non corro all’estero e sono molto emozionato per l’inizio di quella che sarà una nuova avventura.”
Un appuntamento particolare per il portacolori di Monselice Corse che segnerà un record personale, essere il primo italiano di sempre a correre tra le storiche al Mont Blanc nonché il secondo in assoluto, contando la partecipazione di Pierluca Lambertenghi nel lontano 1994.
Una trasferta attesa dal patavino per l’opportunità di tornare ad incontrare il suo idolo di una vita, quel Jean-Pierre Ballet che è ora diventato punto di riferimento per il settore tracking.
“Negli ultimi anni sono andato alla ricerca di esperienze nuove” – sottolinea Rubini – “e sono felice di poter essere al via di una gara così prestigiosa in Francia. Ritrovare il mio idolo, l’amico Ballet, e sua moglie sarà bellissimo. Sono due persone fantastiche e poter condividere il mio tempo con chi mi ha trasmesso la passione per i rally è qualcosa di incredibilmente magico.”
Una gara dura attende Rubini oltre confine, assieme a Fabrizio Handel sulla Peugeot 205 Rallye gruppo A curata da Assoclub Motorsport, per una particolare conformità del percorso che vede una sola prova speciale da ripetere sulle dieci totali previste dal programma.
Si partirà con un Venerdì 6 Settembre caratterizzato dal singolo passaggio su “La Vernaz – Vailly” (7,19 km), “Lullin – Orcier” (10,15 km), “Draillant – Fessy” (14,55 km), “Bonnevaux – Le Biot” (9,74 km), “Samoëns – Morzine” (20,06 km) e “Montriond le Lac – Morzine” (22,60 km).
Ai poco più di ottantaquattro chilometri di speciale del primo giorno si aggiungeranno i poco meno di ottanta della seconda frazione, quella di Sabato 7 Settembre, che si aprirà sulla speciale più lunga del rally, la “La Côte d’Arbroz – Sommand” (28,06 km), per poi passare alla “Morillon – Samoëns” (10,33 km) e chiudere con la doppia tornata sull’unico crono da ripetere, quello di “Samoëns – Morzine”, con una duplice tornata che archivierà la due giorni.
“Dovremo lavorare molto bene in ricognizione” – conclude Rubini – “perchè il fatto che quasi tutte le prove si percorrono per un solo passaggio renderà molto lunga e determinante la stesura delle note. Forse è anche per questo che non si vedono italiani correre qui ma, dai video visti, la tipologia di prove mi piace molto. L’obiettivo è arrivare alla fine e divertirsi.”
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Dopo un anno sabbatico il pilota di Este tornerà, in occasione di una delle classiche del rallysmo tricolore, alla guida della sua Peugeot 205 Rallye gruppo A.
Este (PD), 09 Maggio 2022 – È stata una lunga attesa, alimentata da diversi fattori, ma per Giulio Rubini è giunto finalmente il momento di tornare a calarsi nell’abitacolo della sua amata Peugeot 205 Rallye gruppo A, pronto per affrontare, nel weekend, il Rally Piancavallo Storico.
Il pilota di Este, affiancato dall’adriese Fabrizio Handel, farà direzione verso Maniago dove, i prossimi 14 e 15 Maggio, andrà in scena una delle classiche che hanno fatto la storia tricolore.
Non un vero e proprio debutto, quello del portacolori della scuderia Monselice Corse, quanto più una sorta di ritorno sugli asfalti friulani, già amici in diverse edizioni del Rally Sagittario.
“Sono proprio contento di tornare a correre in quelle zone” – racconta Rubini – “perchè mi riporta alla mente gli inizi degli anni duemila, quando correvamo con la Peugeot 106 Rallye e ci scornavamo in classi ricche di avversari agguerriti. L’ultima volta che ho corso su queste strade, seppure in spezzoni di prove, avevamo portato a casa la vittoria di classe. Era il 2007 e, in quell’anno, su cinque gare corse avevamo vinto tre volte ed in altre due occasioni eravamo arrivati secondi. È stata una stagione indimenticabile. Speriamo che queste strade ci portino bene anche quest’anno perchè ci piacerebbe tornare a casa con un bel risultato in classifica.”
Reduce da un anno sabbatico, con un 2021 nel quale tuta e casco sono rimasti chiusi nell’armadio, l’atestino tornerà a rimettere in moto quell’equipaggio che, con il supporto tecnico di Assoclub Motorsport, aveva firmato l’ottava piazza assoluta, la settima di quarto raggruppamento nonché la vittoria in classe A-J2/1300 al Trofeo Maremma Storico del 2020.
“Abbiamo un team affiatato” – sottolinea Rubini – “e, nonostante siamo stati fermi in tutto il 2021, siamo certi che ritroveremo presto la giusta sintonia. Nel 2020 ci stavamo giocando la classe al Bassano, prima del ritiro, ed al Trofeo Maremma è arrivata una prestazione importante. Ottavi assoluti e primi di classe, che ricordi. Cercheremo di dare il massimo qui.”
Archiviata la cerimonia di presentazione di Sabato 14 Maggio, nel cuore di Maniago, i concorrenti saranno chiamati ad affrontare prove che hanno scritto pagine indelebili del Piancavallo, partendo dalla “Pradis” (14,80 km), proseguendo con la “Clauzetto” (7,35 km) e concludendo un giro, da ripetere per due passaggi, con la “Barcis – Piancavallo” (14,35 km).
“Non seguiremo nessun campionato” – conclude Rubini – “e si tratterà soltanto di una gara spot per noi. Da quel che mi ricordo il percorso è molto adatto al mio stile di guida perchè troveremo tanto misto veloce, stretto e tecnico. Dovrebbe anche essere molto buono per la nostra vettura. Stiamo preparando al meglio questa trasferta perchè il Piancavallo è sempre il Piancavallo. Dovremo portare avanti una gara attenta, cercando di spingere ma senza commettere errori. Ci piacerebbe poter portare a casa un risultato importante da questa gara.”
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Alla prima uscita sulle insidiose speciali toscane il pilota di Este domina il confronto diretto in classe, oltre quattro minuti sul secondo, e chiude con l’ottavo posto assoluto.
Este (PD), 26 Ottobre 2020 – Un Giulio Rubini in grande stile, quello visto nel recente fine settimana alla quinta edizione del Trofeo Maremma Storico, capace di cancellare, con un netto colpo di spugna, la sfortuna patita nelle ultime trasferte, al Bassano ed in terra francese.
Due soltanto gli avversari al via in classe J2/A-1300, dei quali uno non partito, non scalfivano il desiderio del pilota di Este, affiancato dall’adriese Fabrizio Handel alle note, di ritrovare quella serenità persa, a causa delle ripetute battute di arresto per problemi di natura meccanica.
La schiacciante supremazia nei confronti dell’unico rivale, quasi quattro minuti e mezzo il vantaggio, e l’ottava posizione nella classifica generale, mettendo in riga vetture più potenti, hanno portato alla ribalta la Peugeot 205 Rallye gruppo A, curata da Assoclub Motorsport.
“L’emozione dell’ultimo controllo orario di questo Maremma” – racconta Rubini – “è stata qualcosa di davvero speciale, per tutti noi. Arrivavamo da due ritiri consecutivi, prima in Francia e poi al Bassano, ed aver vinto la nostra classe, vincendo tutte le prove, ed essere riusciti ad arrivare addirittura all’ottavo posto assoluto è incredibile. Questo è un successo di tutta la nostra squadra e per questo voglio ringraziare di cuore Assoclub Motorsport. Grazie a Manuel, il titolare, ed a tutti i ragazzi che hanno lavorato per noi perchè questo risultato cancella completamente la sfortuna che abbiamo patito in precedenza. Qui al Maremma è stato tutto perfetto e la nostra piccola Peugeot 205 Rallye ha girato come un orologio svizzero, stupenda.”
Calatosi in un contesto del tutto inedito, prima volta in assoluto in quel della Maremma, Rubini metteva, da subito, sul tavolo le proprie carte, andando a vincere la prima prova speciale, quella di “Gavorrano”, con quasi un minuto sull’unico contendente di classe, Vaccai.
Nelle successive “Capanne” e “Marsiliana” la musica non cambiava, con il portacolori di Monselice Corse sempre autore dello scratch e con un divario che sfiorava già i due minuti.
Al termine del primo giro l’attenzione dell’atestino si spostava quindi su una classifica generale che, in virtù del decimo assoluto sul terzo crono, lo vedeva salire sino alla nona casella.
Il secondo passaggio sul trittico viveva di un’accesa lotta per la decima piazza ma era l’ultima tornata a far emergere lo stato di forma di un Rubini accesosi con l’asciugare del fondo.
Il decimo tempo assoluto sulla terzultima, il settimo sulla penultima ed addirittura il sesto sulla conclusiva permettevano al pilota della trazione anteriore d’oltralpe di salire sino all’ottavo posto nella generale e di raggruppamento, aggiungendovi una vittoria di classe mai in discussione.
“È stato un peccato essere soltanto in due in classe” – conclude Rubini – “e che la sfida si sia risolta così velocemente. Sarebbe stato più bello lottare ma l’idea di puntare ai dieci assoluti si è rivelata davvero entusiasmante. Siamo partiti abbottonati all’inizio perchè era tanto umido e non volevamo commettere errori. L’ultimo giro, con il fondo praticamente asciutto, ci ha permesso di spingere come volevamo ma, onestamente, non ci aspettavamo di arrivare così in alto. È stata una Domenica spettacolare, il miglior modo per chiudere quest’annata difficile.”
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Archiviata la sfortunata apparizione nel recente Bassano il pilota di Este debutterà, il prossimo weekend, sulle insidiosi speciali toscane, per pareggiare il conto con la sorte.
Este (PD), 19 Ottobre 2020 – Giulio Rubini non molla ma rilancia, deciso più che mai ad archiviare la stagione agonistica in corso con un risultato positivo, dando morale alla squadra.
Il passo dimostrato nel precedente Bassano, con il pilota di Este in piena lotta per la classe J2/A-1300 dopo un avvio contratto, ha lasciato parecchio amaro in bocca dopo lo stop forzato.
Spinto da questa motivazione il portacolori della scuderia Monselice Corse tornerà a far coppia con l’adriese Fabrizio Handel in occasione dell’imminente Trofeo Maremma Storico, in programma con quartier generale a Follonica tra Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre.
“Il modo nel quale abbiamo terminato il Bassano non ci è piaciuto” – racconta Rubini – “e pensare di concludere la stagione 2020 con un ricordo così fastidioso non mi andava giù. Ci siamo guardati attorno ed abbiamo valutato cosa potesse offrire il calendario sportivo nazionale. Abbiamo scelto di essere al via del Maremma perchè non abbiamo mai corso qui e ci piaceva l’idea di fare una nuova esperienza, confrontandoci su prove speciali nuove e con concorrenti contro i quali non abbiamo mai corso. Siamo proprio curiosi di vedere questa gara.”
Un Maremma che si appresta ad essere un importante crocevia per Rubini, reduce da due ritiri consecutivi nelle ultime due uscite sulla sempreverde Peugeot 205 Rallye gruppo A.
“Le ultime due gare corse con la nostra 205 non sono state fortunate” – sottolinea Rubini – “perchè, sia ad Antibes nel 2019 che il mese scorso al Bassano, ci siamo dovuti ritirare per problemi di natura meccanica. Vogliamo arrivare alla fine, senza avere nessun problema.”
L’atestino, sull’eterna francesina da rally curata da Assoclub Motorsport, è quindi pronto ad affrontare il round conclusivo del TRZ di terza zona, composto da un trittico di prove speciali che saranno ripetute per tre passaggi: “Gavorrano” (8,40 km), “Capanne” (6,70 km) e “Marsiliana” (5,90 km), tratti cronometrati caratterizzati da un chilometraggio decisamente inferiore rispetto alle abitudini di Rubini ma che non dovranno essere presi alla leggera.
“Dopo il Bassano abbiamo sistemato il cambio” – conclude Rubini – “e ci aspettiamo di poterci concentrare soltanto sulla nostra prestazione. Non abbiamo mai corso qui ma da quanto abbiamo potuto vedere, dai video messi a disposizione dall’organizzatore dell’evento, non è che si adattino particolarmente al mio stile di guida. Ci sono dei tratti che potrebbero piacermi ma potremo capirlo soltanto quando saremo laggiù. Un grazie di cuore lo voglio fare ai ragazzi di Assoclub Motorsport perchè hanno svolto un lavoro notevole sulla nostra 205, che ci ha dato qualche noia ultimamente, non dipendente dal loro lavoro. Non abbiamo particolari grilli per la testa e siamo desiderosi di poterci confrontare con i protagonisti del TRZ di terza zona. Speriamo che il meteo sia clemente e che ci si possa divertire durante tutto il weekend di gara.”
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – A distanza di diciassette anni il pilota di Este torna a calcare le speciali del Mundialito Triveneto, tra le vetture storiche, in un’edizione che vedrà al via duecento concorrenti.
Este (PD), 22 Settembre 2020 – Ritorno al passato, in occasione dell’imminente Rally Storico Città di Bassano, per Giulio Rubini che, il prossimo fine settimana, tornerà a vivere le speciali del Mundialito Triveneto dopo ben diciassette anni dalla sua ultima apparizione.
Correva l’anno 2003 ed il pilota di Este, alla guida di una piccola Peugeot 106 di gruppo N, condivisa con Massimo Sinigaglia, si vedeva costretto ad un amaro ritiro anticipato.
“Il Bassano è una gara bellissima” – racconta Rubini – “e la ho vissuta per tantissimi anni da spettatore, riuscendo a correrci soltanto una volta. Purtroppo, questa gara, cade in un periodo dove solitamente siamo sommersi di lavoro e soltanto nel 2003 ero riuscito a parteciparvi. Quest’anno, complice il Coronavirus, abbiamo avuto un avvio più morbido, al ritorno dopo il lockdown, e di conseguenza non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di provare ad esserci.”
Da sempre fedele al marchio Peugeot il portacolori della scuderia Monselice Corse tornerà ad affrontare il Città di Bassano con una 205 Rallye gruppo A, la stessa vettura che nel recente passato lo ha visto protagonista oltre confine, sempre seguita da Assoclub Motorsport.
“È quasi un anno e mezzo che non salgo sulla Peugeot 205” – aggiunge Rubini – “e quindi non sarà facile, pronti al via, essere subito competitivi. Con i ragazzi di Assoclub Motorsport abbiamo lavorato a lungo sulla vettura, in diverse direzioni, e ci aspettiamo un netto miglioramento sul lato tecnico. Siamo positivi e vogliamo goderci questo ritorno al Bassano.”
In un’edizione da record, con ben centotrentaquattro vetture moderne e sessantasei storiche al via, il Città di Bassano è pronto ad accogliere il rientro di Rubini, affiancato come di consueto dall’adriese Fabrizio Handel, reduce dalla recente trasferta elbana valida per il CIRAS.
Cinque le speciali in programma per le regine del passato, una in meno rispetto alle attuali, sarà il piatto offerto all’atestino, partendo dall’università del rally, la “Valstagna” (12,80 km).
Un aperitivo più che succulento, per il tardo pomeriggio di Venerdì 25 Settembre, prima di sfidarsi, Sabato, sulle due tornate di “San Luca” (14,65 km) e di “Cavalletto” (22,84 km).
“Sicuramente non è una gara adatta alla 205” – conclude Rubini – “perchè c’è tanta salita e la cavalleria farà certamente la differenza. La Cavalletto mi piace molto perchè è veloce, la Valstagna la conosciamo tutti mentre resta un po’ l’incognita della San Luca. A quanto pare correremo, per l’ennesima volta, con la pioggia. Sembra quasi che queste nuvole mi rincorrano come Fantozzi. Cercheremo di dire la nostra, nonostante le condizioni non sembrino favorevoli. Sarà comunque bello essere al via di un’edizione speciale, con duecento iscritti. In origine avevamo previsto di essere al via della Targa Florio ma un Città di Bassano così è davvero bello. Ci piacerebbe fare anche qualcos’altro prima di fine anno, staremo a vedere più avanti.”
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il pilota di Este si vede costretto ad ingoiare un altro boccone amaro, dopo quello della passata edizione, ma resta comunque soddisfatto per aver ricalcato le speciali del mito.
Este (Pd), 21 Maggio 2019 – Il Rally di Antibes si conferma stregato, per il secondo anno consecutivo, per Giulio Rubini, costretto ad alzare bandiera bianca, causa noie tecniche, quando all’arrivo mancava solamente una prova speciale.
Il pilota di Este, portacolori della scuderia Monselice Corse, ritornava in Costa Azzurra, nell’appuntamento valido per il TER Historic e per il VHC, con l’unico obiettivo di cancellare la sfortuna patita nella precedente edizione, quando una buona prestazione fu vanificata dal ritiro nelle prime battute della tappa di apertura, per un problema ad un carburatore.
Il destino beffardo si è invece ripetuto anche nel recente fine settimana, porgendo sul piatto un boccone forse più indigesto del predecessore, con la Peugeot 205 Rallye gruppo A che si fermava a quattro chilometri circa dal passo del Col del Turini, penultima speciale in programma, per un problema al differenziale.
Tanta la delusione per l’atestino, affiancato dal navigatore adriese Fabrizio Handel, e per tutto lo staff di Assoclub Motorsport.
“Purtroppo è andata male anche quest’anno” – racconta Rubini – “e ci siamo ritirati quando ormai pregustavamo il traguardo finale di Antibes. Nonostante il ritiro però queste speciali mi fanno innamorare sempre di più, quest’anno ancor di più dello scorso. Torneremo, di sicuro.”
Quattro i tratti cronometrati per la prima giornata, Sabato 18 Maggio: in condizioni miste, tra umido ed asciutto, Rubini iniziava a prendere confidenza con le nuove coperture Yokohama e, dopo le prime tre, si attestava al trentaduesimo assoluto, unico partente in classe A/E3.
Grazie al buon diciannovesimo tempo sull’inedita speciale spettacolo di “Saint Laurent du Var” il pilota della trazione anteriore di casa Peugeot archiviava la prima tappa al ventottesimo nella generale, precedendo vetture ben più performanti come alcune Porsche 911, Peugeot 309, Renault 5 GT Turbo e Volkswagen Golf.
Soddisfatto per una prima giornata alquanto positiva, nonostante un problema sul finale, Rubini partiva deciso per le sei speciali rimanenti della Domenica: al termine del primo passaggio sul trittico composto da “Coaraze – Lantosque”, “La Bollène – Col de Turini – Peira-Cava” e “Col de l’Ablé – Col de Braus – Saint Laurent” il patavino si confermava al ventottesimo posto assoluto.
La doccia fredda si nascondeva sul Turini dove, nell’affrontare un tornante sinistro in salita, cedeva un mozzetto del differenziale, in seguito alla rottura delle boccole dello sterzo, mandando in fumo un risultato di sicuro prestigio, in un contesto altamente competitivo.
“Sul bagnato siamo stati più contratti” – sottolinea Rubini – “perchè non ci fidavamo troppo delle nuove gomme, tutte da scoprire, ma quando capivamo che potevamo spingere lo facevamo. Ci siamo divertiti e tolti comunque delle belle soddisfazioni. Grazie a Manuel ed a Valentina, di Assoclub Motorsport, perchè han fatto di tutto per farci arrivare alla fine. È stato bello ritrovare Jean-Pierre Ballet e conoscere nuovi equipaggi italiani. Siamo tristi ma, al tempo stesso, felici.”
Immagine: Gabriele Lavagnini
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il pilota estense, in gara per i colori della Monselice Corse, è autore di una brillante prestazione nella seconda tappa ma viene frenato dal ritiro sulla prima.
Este (Pd), 23 Maggio 2018 – Col de Turini, Col de Bleine e Col de Braus erano i sogni, di una vita, nel cassetto di Giulio Rubini e solo la sfortuna ha voluto privare il pilota di Este del coronarlo in pieno, in occasione della cinquantatreesima edizione del Rally di Antibes, tenutosi sulla Costa Azzurra nel recente weekend.
Il portacolori della scuderia Monselice Corse, dopo alcune apparizioni spot, nelle ultime stagioni, alternate tra la gara di casa, lo Slalom dei Colli Euganei, e vari rally storici (Città di Adria e Campagnolo) ha deciso di aprire il 2018 in grande, affrontando un evento di caratura internazionale.
Affiancato dal compagno di tante avventure, l’adriese Fabrizio Handel, alla guida della Peugeot 205 Rallye gruppo A l’estense si è gettato nella mischia dell’evento dedicato alle auto storiche, partendo con l’handicap di guidare la vettura più piccola dell’intero parco partenti.
Tutto sembrava perfetto, tutto sembrava pronto ed invece la doccia fredda ha colpito il pilota della trazione anteriore transalpina al primo tornante della “Gréolières”, Sabato pomeriggio.
Un problema ad un galleggiante di un carburatore costringeva l’equipaggio patavino adriese ad uscire dalla speciale a passo d’uomo, per poi cedere definitivamente sulla successiva “Col de Bleine – Le Mas-Aiglun”, a poche centinaia di metri dallo start.
“Il Col de Bleine era uno dei motivi per i quali siamo andati ad Antibes” – racconta Rubini – “e trovarsi, già sulla prima prova speciale, con la 205 che non andava avanti è stato un colpo davvero duro da digerire. A stento siamo riusciti a terminare la prova, per fortuna che erano pochi chilometri. Nel trasferimento verso il Col de Bleine sembrava che tutto tornasse a funzionare, così abbiamo deciso di entrare in prova, ma, poco dopo il via, il problema si è ripresentato e, vista la lunghezza della prova e di quella dopo, abbiamo dovuto parcheggiare. La delusione è stata davvero tanta, una delle più dure da digerire in tutta la mia vita sportiva.”
Grazie al regolamento che prevedeva la possibilità di rientrare in gara, seppur praticamente fuori classifica per via delle cospicue penalità previste, Rubini ripartiva fiducioso per la seconda frazione, disputata Domenica, che prevedeva sei tratti cronometrati.
Dopo un avvio prudente sui primi due crono il portacolori della Monselice Corse staccava, sulla
“La Cabanette – Col de Braus”, un ottimo quattordicesimo assoluto ma il bello doveva ancora arrivare.
Il decimo assoluto sulla ripetizione di “Levens – Duranus – StJean la Rivière” e l’undicesimo sulla conclusiva “La Cabanette – Col de Braus”, mettendo in riga quasi tutte le Volkswagen Golf, alcune Porsche 911SC e la Ford Sierra Cosworth, la dicono lunga sul risultato che poteva maturare senza la disavventura della prima tappa.
“Un’esperienza incredibile” – sottolinea Rubini – “ed essere riusciti a staccare ottimi tempi ci consola in parte per la sfortuna patita. Ora mi manca il Col de Bleine per chiudere il cerchio.”
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il pilota estense, in gara per i colori della Monselice Corse, conta i giorni che lo separano dal calcare le prove speciali del Rally di Montecarlo.
Este (Pd), 14 Maggio 2018 – Inizierà da domani sera, con quella che lui stesso definisce tappa di avvicinamento, l’avventura di Giulio Rubini alla cinquantatreesima edizione del Rally di Antibes, in programma nell’omonima città della Costa Azzurra il 19 e 20 Maggio.
Una definizione non dettata dal caso infatti il blasonato evento transalpino, definito dagli addetti ai lavori come il “Montecarlo d’estate”, si sviluppa sulle stesse zone toccate dal fratello maggiore, valido per il FIA World Rally Championship.
Alla guida di una Peugeot 205 Rallye gruppo A, curata da Assoclub Motorsport, il portacolori della scuderia Monselice Corse ritroverà al proprio fianco una vecchia conoscenza, l’adriese Fabrizio Handel, con il quale fu protagonista di intense battaglie nei passati trofei monomarca della casa del leone.
“Da domani sera, meglio dire tarda notte” – racconta Rubini – “inizieremo la nostra personale tappa di avvicinamento al Rally di Antibes, come si faceva nel Montecarlo degli anni d’oro. Sarà emozionante già percorrere tutti quei chilometri verso la Francia, rendendosi conto che uno dei nostri sogni nel cassetto sta, finalmente, per uscire. Riuscire a percorrere alcune delle prove speciali che vengono utilizzate per il Montecarlo, fra tutti il Col de Turini, è un qualcosa che non è facile da spiegare per chi non è cresciuto, come noi, a pane e rally.”
Una trasferta che si preannuncia ricca di emozioni, ancora prima del via, complice anche un simpatico fuori programma, nato qualche giorno fa sui social media.
“Quando abbiamo pubblicato il primo comunicato sulla pagina Facebook” – sottolinea Rubini – “dove raccontavamo del Montecarlo 1988 e di Jean Pierre Ballet che, con la sua Peugeot 205 arrivò terzo assoluto, abbiamo ricevuto un’inaspettata sorpresa. Lo stesso Ballet, che ora lavora in Francia per la gestione dei tracking, ha commentato il nostro post e, con immenso piacere, avremo modo di conoscerci, direttamente sul campo gara, questo fine settimana. Devo solo decidere in quale punto della vettura fargli fare l’autografo. Occasioni così sono più uniche che rare.”
Tre le prove speciali previste per la prima frazione di gara del rally storico, a differenza delle sei del moderno, con la corta “Gréolières” (4,73 km) che precederà la “Col de Bleine – Le Mas-Aiglun” (25,78 km) e la “Conseil Départemental 06” (23,65 km).
Saranno sei i crono previsti per la seconda, conclusiva, giornata dell’Antibes 2018: “Levens – Duranus – StJean la Rivière” (11,55 km), “La Bollène – Col de Turini – Peira-Cava” (18,48 km) e “La Cabanette – Col de Braus” (18,00 km) saranno ripetuti per due tornate.
“Siamo al settimo cielo” – conclude Rubini – “perchè stiamo per coronare il sogno di una vita.”