FONTE: UFFICIO STAMPA CLUB91, FABRIZIO HANDEL – Club 91 Squadra Corse vede il presidente, al debutto nei rally storici, centrare il terzo di classe mentre il secondo, nella regolarità, è primo in solitaria e nono assoluto.
Rubano (PD), 06 Giugno 2023 – È stato un fine settimana ricco di novità per Club 91 Squadra Corse, ad iniziare dal presidente della scuderia di Rubano, Daniele Martinello, che ha rotto il ghiaccio nel mondo dei rally collezionando il primo podio, al debutto assoluto nella specialità.
Di scena il Campagnolo Rally Storico, appuntamento che chiudeva il primo girone del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, ed il numero uno del sodalizio patavino, in coppia con Nicola Zennaro sulla consueta Fiat Ritmo 130 TC, ha ben figurato in un Sabato condito da mutevoli condizioni meteo, chiudendo con il terzo posto in classe A-J2/2000 ed accarezzando la top ten nella generale di quarto raggruppamento, terminando in dodicesima posizione.
“Ci siamo concentrati soprattutto sul portare a termine la gara” – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “con il chiaro intento di capire la differenza di approccio tra la regolarità sport, che praticavamo in precedenza, ed i rally. L’auto, come sempre, si è comportata egregiamente e, date le condizioni miste, non abbiamo mai voluto rischiare più di tanto. A dire il vero qualche jolly ce lo siamo giocato ma è andata bene così, portando a casa il terzo posto di classe al debutto. Era da due o tre stagioni che avevamo l’obiettivo di passare alla velocità e siamo felici di aver concretizzato questo. È stato tutto molto bello, specialmente il fatto di aver esordito sulle stesse strade, in occasione della Regolarità dei Colli Isolani, che ci avevano visto iniziare assieme, nel Dicembre del 1999. Un particolare ringraziamento a Matteo Luise perchè ci ha permesso di condividere l’assistenza con Silvano Amati e Valentino Vettore.”
Dalla soddisfazione piena, per un primo assaggio della velocità del patron della compagine patavina, ad altri motivi per continuare a mantenere il sorriso intatto, grazie ad un Dario Converso che, in coppia con Federica Ameglio su una Mini Cooper, ha chiuso nono nella classifica assoluta del Campagnolo Historic, primo in solitaria in Raggruppamento 2.
Un inizio di rivoluzione anche per lui, passato dalla regolarità classica a quella a media.
“È stata la nostra seconda regolarità a media” – racconta Converso – “e, dopo quella del Due Valli, devo dire che è ancora più difficile della regolarità classica. Abbiamo corso utilizzando i dati GPS, non precisi come il mediometro con sonda alle ruote che utilizzano tutti gli specialisti. Dopo le prime prove, la seconda era stata annullata per un incidente nel rally, eravamo settimi su tredici, una posizione che ci andava comunque bene. Purtroppo, nelle ultime due prove, incomprensibilmente il GPS mi dava sempre in ritardo e poi, soltanto all’arrivo, abbiamo amaramente scoperto di aver segnato degli anticipi enormi. Alla fine, sul campo, siamo arrivati ottavi ma, soltanto a casa, abbiamo poi scoperto di essere stati retrocessi al nono posto mentre quello che ci seguiva è salito al sesto nella generale. Va bene, è stata una gara comunque bella ed impegnativa. Almeno una volta nella vita il Campagnolo, anche se a media, è da fare perchè qui si respira l’atmosfera di un tempo. In ogni caso insisteremo con le gare a media ed a fine Giugno andremo in Francia, precisamente a Nizza, per il Jean Behra Historic.”
minicooper
FONTE: UFFICIO STAMPA, GIUSEPPE MACCHI – Scatta oggi da Campione d’Italia la prima edizione dell’Insubria Classic Rally organizzato da Classic Paddock con il sostegno di Aci Como e Aci Varese. Alle ore 16 la partenza poi le prove a media tra Val d’Intelvi e Cavargna ed arrivo a Varese dalle ore 22. Sabato sfide nel Varesotto, tra Alpe Tedesco, Sette Termini, S.Michele e Cuvignone. Arrivo a Campione d’Italia sabato ore 16.30 e premiazione al casinò municipale alle ore 18.
Campione d’Italia (Como), 16 dicembre 2022 – La prima edizione dell’Insubria Classic rally si svolge tra le strade imbiancate delle Prealpi. L’evento organizzato tra Comasco e Varesotto da Classic Paddock – che si avvale della collaborazione di ACI Como e di ACI Varese – scatta oggi, venerdì 16 dicembre 2022, ore 16, dal lungolago accanto al Casinò municipale di campione d’Italia.
Sembra che i registi dell’evento che intende prefigurare il Montecarlo storico di gennaio si siano messi d’accordo con la meteorologia che da ieri pomeriggio – dal Cuvignone all’Alpe Tedesco, dal Sette termini alla Valle d’Intelvi e Val Cavargna – dispensa neve dalle quote collinari.
Domani, dalle ore 9.30, sono molte le sfide ambientate sulle strade del Varesotto. Si inizia da Cuasso al Monte salendo all’Alpe Tedesco scendendo a Ganna e Ghirla (qui collabora la Protezione civile). Poi il Sette Termini da Cugliate Fabiasco a Montegrino e il Cuvignone da Brissago a S.Michele e da Sant’Antonio a Vararo. A mezzogiorno pausa alla capanna Gigliola per poi riprendere la strada all’inverso e concludere alle ore 16.30 a Campione d’Italia.
“Meglio di così non avrebbero potuto sperare – hanno precisato gli organizzatori Roberto Crugnola e Riccardo Aspesi che si avvalgono di numerosi commissari di percorso e dei gruppi ufficiali di gara oltre a Protezione Civile, a garanzia della sicurezza. Alcuni degli iscritti all’Insubria Classic Rally tra un mese saranno al via del Rally Montecarlo Historic 2023 e sulle strade prealpine oggi e domani effettuano test pneumatici da neve, assetti e motori, prima della grande avventura in Francia, sulle Alpi Marittime”.
Dopo la presentazione degli equipaggi a Campione d’Italia (oggi, dalle ore 10 alle 15) la gara scatta alle ore 16. Motori in azione dapprima in Val Mara e, subito dopo, in Valle d’Intelvi con i tratti cronometrati a media di Caslé, Bolla e Val Cavargna. Dalle ore 22 gli equipaggi giungeranno a Varese per il fine tappa all’Una hotel, accanto all’ippodromo.
A vincere non sarà la velocità pura ma il ritmo costante e la media imposta sulle strade di montagna, nello stile dei rally storici più celebrati: dal Montecarlo all’Acropoli, dal Catalunya al 1000 Laghi e Sanremo.
Vedremo in azione gli specialisti del rallysmo storico a media: con Mini Cooper S del 1965 Ferruccio e Carlo Nessi, con la R5 Alpine Gian Paolo Cavagna e Paolo Seneci, su Lancia Fulvia HF Coupé Mario Crugnola e Ornella Pietropaolo, su Lancia Delta Integrale Giorgio Morelli e Andrea Montagner e Enrico e Federico Regalia.
L’equipaggio femminile ha scelto un’auto simbolo dei rally anni ’70: è la 124 Spider Abarth di Antonella Giamberini e Laura Marcattilj. Puntano alla vittoria Maurizio Aiolfi con Carlo Merenda su Volkswagen Golf GTI, Gian Mario Fontanella e Stefano Scrivani con 128 Rally. Ma ammireremo anche Opel Kadett GT/E, una rara Kadett B Rally Sr, Bmw 320 coupé, Beta Montecarlo e Ford Escort Rs, Porsche 944.
UFFICIO STAMPA
Studio Giuseppe Macchi
FONTE: UFFICIO STAMPA MILANO AUTOSTORICHE, ALBERTO BERGAMASCHI – Sembrava che cinque successi nel rally monegasco per auto storiche fossero già un gran record, allorchè la Scuderia Milano Autostoriche si aggiudicò l’edizione 2018 come team vincente per il quarto anno consecutivo. E invece no, l’appetito vien mangiando, e quest’anno, forte di una partecipazione di 18 vetture -a cui si sono aggiunti anche i concorrenti giapponesi- suddivise in due squadre, la scuderia milanese ha …ingranato la sesta, aggiudicandosi di nuovo per la sesta volta il prestigioso trofeo, dominando praticamente tra 25 equipe dall’inizio alla fine tra 25 equipe iscritte. Certo non è stato possibile ripetere gli exploit incredibili del 2018 e del 2015 quando, oltre ad aggiudicarsi il trofeo a squadre, la Milano Autostoriche piazzò due suoi equipaggi sul gradino più alto del podio del Principato, rispettivamente Gianmaria Aghem – Diego Cumino con la Lancia Fulvia Coupè e Peter Zanchi – Giovanni Agnese con la VW Golf GTI. Ma anche in questa edizione le emozioni ai vertici del rally non sono mancate, con Massimo Canella – Vittorio Berzero al volante della Renault 12 Gordini in seconda posizione assoluta per gran parte della gara, scivolati al terzo gradino del podio per una manciata di secondi proprio sull’ultima prova cronometrata. Ma vediamo chi sono gli equipaggi che hanno consentito alla Scuderia Milano Autostoriche di battere il suo stesso record di affermazioni nel Principato. Oltre a Canella – Berzero, migliori degli italiani al 3° posto assoluto, al 7° posto abbiamo Giorgio Schon – Francesco Giammarino sulla Austin Mini Cooper S, che proprio nell’ultima notte recuperano parecchie posizioni di assoluta, aggiudicandosi anche la speciale classifica per le vetture più anziane che concorrono nella categoria a media lenta. 22^ troviamo Gabo Seno – Nicola Arena su Opel Kadett GTE, attardati a metà gara per una errata scelta di pneumatici, ma poi in piena rimonta, immediatamente davanti a Jason Wright – Stefano Traverso, 23^ sulla bellissima Lancia Stratos che non è la macchina più facile da guidare sulle stradine del rally, spesso gelate. Il quinto equipaggio a portare punti utili alla prima squadra della Milano Autostoriche è Max Tosetti – Marco Bernardelli, 35^ con la Porsche 911 S 2.4, nelle primissime posizioni fino a metà gara e poi attardati da una penalizzazione che gli ha fatto perdere ben 10 posizioni. La seconda squadra della scuderia non ha raccolto tanto quanto la prima, nonostante l’ottima prestazione di Quinto Stefana – Andrea Facchinetti, 33^ con la Porsche 911 2.7, Luigi Zampaglione – Massimo Soffritti 52^ al volante di un’altra splendida Lancia Stratos, e Maurizio Colpani – Lorenzo Pastore, 59^ anch’essi con la Porsche 911 SC. Va precisato, per rendere onore a chi lo merita, che classificarsi entro i primi sessanta equipaggi in un Montecarlo Historique di 2500 chilometri con quasi 300 equipaggi al via è un risultato già di rilievo che richiede precisione e velocità di guida, scelta tattica ed anche quel po’ di fortuna che certo non guasta. Tra gli altri equipaggi della scuderia vanno segnalati ancora Maurizio Vellano – Giovanni Molina, 72^ con la Daf 66 Marathon che li ha fatti un po’ tribolare, Mario Piantelli – Fabio Cambiè 106^, Giuseppe Fiorentini – Ernesto Vanelli 129^ e i tedeschi Michael Gans – Peter Hoppenstaedt 140^, tutti con la Lancia Fulvia HF, Vladimiro Carminati – Angerlo Seneci 155^ con la Fulvia Coupè, Enrico e Silvia Bertolini 160^ con la Lancia Beta Montecarlo, Enzo e Federico Moroni 175^ con la Fulvia HF e Ruggero Brunori – Arrigo Bandera 187^ con la Fiat 131 Abarth. Sfortunati Marco Mattioli – Mario Pensotti, costretti al ritiro per problemi al motore della Alfa 1750 GT a fine della terza tappa. Un discorso a parte lo merita l’equipaggio Francesco Sticchi Damiani – Luca Monti con la Fiat 124 Abarth: al volante di quest’auto era iscritto il presidente dell’ACI e vicepresidente FIA Angelo Sticchi Damiani, ma un problema di salute lo costringeva a casa proprio il giorno prima del via. Sostituito da Monti, con alla guida il figlio Francesco, l’equipaggio si faceva valere nelle prime battute, ma una errata scelta di pneumatici lo metteva irrimediabilmente fuori strada senza possibilità di riprendere la gara.
Si chiude quindi con un altro importantissimo successo per la Scuderia Milano Autostoriche la XXIV edizione del Rallye Montecarlo Historique: la serie positiva della squadra milanese sulle strade del Principato sancisce per la sesta volta in dodici anni la supremazia dei valori in campo, rendendola ancor più il team di riferimento per antonomasia del rallye storico monegasco
Dopo dieci anni esatti, Davide Biasiolo e Loris De Paoli torneranno a correre assieme ricomponendo un equipaggio protagonista di tante gare negli anni passati. Sono iscritti al Rallylegend nella categoria Historic, con la stessa Innocenti Mini Cooper 1300 con la quale corsero l’edizione del 2011
DB
Immagine: Photozini
Coppa Attilio Bettega: vittoria per Ferruccio e Carlo Nessi su Mini Cooper
FONTE: COPPA ATTILIO BETTEGA, ROBERTO CRISTIANO BAGGIO – Ferruccio e Carlo Nessi hanno vinto la gara di regolarità a media scattata da Bassano con una Morris Mini Cooper S 1000. Partono per ultimi ma superano tutti nella Coppa Bettega
Beati gli ultimi e viva la precisione elvetica. Gli svizzeri Ferruccio e Carlo Nessi, scattati in coda nella 7^ edizione della Coppa Bettega, hanno vinto la prestigiosa gara invernale mettendo in riga, con la piccola Morris Mini Cooper S1000, tutti i 137 avversari iscritti avversari, confermandosi specialisti nelle competizioni di regolarità a media. I due portacolori della Brescia Corse hanno sfruttato l’agilità della macchina inglese (dominatrice negli anni Sessanta del Rally di Montecarlo) sulla neve e sul ghiaccio delle dieci zone di rilevamento tracciate tra Monte Grappa, Prealpi Feltrine e passi dolomitici. Ma non è stata una passeggiata e la lotta per vittoria s’è decisa solo all’ultimo chilometro rendendo quanto mai emozionante la manifestazione.
Maurizio Verini, ex professionista del volante, il più bravo nelle due prove di apertura, e poi il loro connazionale Daniel Perfetti (Lancia Stratos, riuscito a superarli in classifica ad una prova dalla fine) li hanno marcati stretti , tenendo sempre in bilico l’esito della corsa.
Decisivi sono stati i 25 chilometri finali del Valles, nel cuore delle Dolomiti, con 17 rilevamenti, dove i Nessi hanno sfoderato, ormai piena notte, tutta la loro abilità, mettendo definitivamente le mani sulla Coppa Bettega grazie anche a due passaggi a “zero” che hanno stupito tutti per la precisione.
Perfetti forse ha esagerato con l’acceleratore nelle ultime battute anche se tenere a freno la cavalleria della Stratos è sempre molto difficile. Ha comunque conquistato l’argento mentre l’ex campione europeo ha fatto suo il bronzo, staccati rispettivamente di 145 e 273 punti. Ben più pesante il ritardo di De Sanctis (Lancia Stratos con 813 penalità in più), sufficiente però per tenere alle spalle Tosetti-Bernardelli e Kamata-Zini, entrambi su Porsche 911. Settimi i sorprendenti friulani Rigo-Puhali (Lancia Fulva HF 1.6) sostenuti a distanza da Ariella Mannucci, davanti a Seno-Arena (Opel Kadett Gte).
Alexia Giugni (Porsche 356 A), in coppia con Cristina Biagi, è riuscita a superare il marito Marco Leva sul filo di lana, assicurandosi la nona piazza mentre il figlio Riccardo (Fiat 127), debuttante alla guida, trovatosi a poco più di meta corsa davanti ai genitori, ha concluso 14° assoluto.
Mai entrati nel cuore della manifestazione Alessandro Molgora (Triumph Tr2), non ancoras a proprio agio con la specialità a media, e Gianmaria Aghem (Fulvia coupé 1.2) incolpevolmente penalizzato da un contrattempo cronometrico, già vincitori della Coppa Bettega, e Peter Zanchi (Fulvia HF) scattato col numero uno sulle portiere.
La gara partita dall’imbocco del Ponte degli Alpini di Bassano s’è conclusa a Fiera di Primiero.
Nel Primo raggruppamento s’è imposta la coppia Giugni-Biagi (Porsche 356) davanti Schreiber-Ravera (Porsche 356 A) e a Bonnet-Solomatina (Alfa Romeo Giulietta TI).
Nel Secondo raggruppamento successo di Nessi-Nessi (Morris Cooper) suAghem-Cumino (Fulvia coupé 1.2) e Canteri-Grassi (Lotus Elan).
Nel Terzo raggruppamento si sono imposti Rigo.Puhali su Leva Casaleggio (Fulvia HF 1.6) e Gandino-Merenda (Saab 96 V4).
Nel Quarto raggruppamento vittoria di Perfetti-Colombo (Lancia Stratos) davanti a Verini-Keller (Audi Quattro 2.2 Turbo) e De Sanctis-De Sanctis (Lancia Stratros).
Quinto Raggruppameto: primi Vellano-Molina (Audi 80 4) su Gallo-Paccagnella (Suzuki Swift Gti) e Concari-Androvandi (Lancia Delta).
La Scuderia del Grifone s’è assicurata la speciale classifica riservata ai team.
Classifica finale
1 Nessi-Nessi Morris Mini Cooper S 1000 –
2 Perfetti-Colombo L. Stratos a 145 punti
3 Verini-Keller Audi Quattro 2.2 Turbo a 273 punti
4 De Sanctis-De Sanctis L. Stratos a 813
5 Tosetti-Bernardelli Porsche 911 St a 936
6 Kamata-Zini Porsche 911 T 2.4 a 936 punti
7 Rigo-Puhali Lancia Fulvia HF 1.6 a 1062 punti
8 Seno-Arena Opel Kadett Gte a 1247 punti
9 Giugni-Biagi Porsche 356 A a 1292
10 Leva M. – Casaleggio L. Fulvia Hf 1600 a 1347 punti