FONTE: UFFICIO STAMPA SCUDERIA DEL GRIFONE, NICOLA MANZINI – Un’ altra edizione della Coppa Attilio Bettega senza neve, quella del 2024, ma non per questo meno impegnativa.
Sono stati 380 i Km di gara, al 70% di notte, scanditi da 10 prove di media sulle impegnative strade che da sempre appassionano gli abituali frequentatori di questa classica invernale, molto dura e selettiva e chiamata il Montecarlo italiano.
La Scuderia del Grifone ha fatto sua l’ambita Coppa di Scuderia grazie alle prestazioni di Paolo Concari e Marco Frascaroli (Lancia Delta 4wd) 2° assoluti, (purtroppo attardati da una “stop” sulla prova del Menador, dovuto ad un auto in transito che ostruiva la carreggiata, e che ha scavato un “solco” incolmabile di penalità tra loro e i vincitori (Seno- Giammarino), Stefano Rigo e Massimo Liverani 3° assoluti (Lancia Fulvia HF), Enio Biasci e Roberto Ricci (A112 Abarth) 5° assoluti (4° a pari merito per penalità e a soli 6 decimi dal podio).
Al 7° posto assoluto giunge l’inossidabile e coriacea Alexia Giugni navigata da Ornella Pietropaolo (Porsche 356), e finiscono nella top ten 10° Assoluti “Ricky” Leva e Valentina Pauly (Fiat 127 Rustica), 13° Marco Interrante – Giovanna Casello (Delta Integrale), e purtroppo solo 30° Marco Leva con Paolo Casaleggio, attardati da un inconveniente mentre ricoprivano le posizioni di vertice della classifica.
Per la Scuderia del Grifone la programmazione non si ferma in quanto il mese prossimo l’appuntamento sarà in Spagna a Girona il 14/16 marzo per il Rally Costa Brava con altri 4 equipaggi iscritti, mentre in Italia, il prossimo appuntamento sarà l’8/9 marzo con l’inizio del Campionato Italiano a Verona con il Rally Due Valli e dove i Grifoni andranno a caccia del quinto titolo consecutivo di Scuderia Campione d’Italia nei rally di regolarità a media.
porsche356
FONTE: UFFICIO STAMPA SCUDERIA GRIFONE, NICOLA MANZINI – Nell’ottava edizione della Coppa Attilio Bettega, dopo 12 ore di gara, 400 km con 9 prove cronometrate, sfugge per un soffio la vittoria assoluta ad Alexia Giugni portacolori della scuderia genovese nonostante per i colori Grifone arrivi la gioia della vittoria per il terzo anno consecutivo come miglior Scuderia.
Vince il milanese Gabriele Seno navigato da Francesco Giammarino ma la nostra Alexia Giugni con la sua Porsche 356, navigata dalla figlia Caterina Leva è seconda, precedendo di poco il marito e compagno di scuderia Marco Leva navigato per l’occasione da Enrico Merenda.
Per i colori Grifone prosegue la festa con la sesta posizione di Cristian ed Elena Bonnet con la loro Giulietta TI.
Nella top ten al nono posto Enrico Regalia con il figlio Francesco con la Lancia Fulvia Coupè 1.3 che regolano di misura, il già campione italiano e europeo rally Maurizio Verini navigato dalla moglie Laura Martines.
Ottimo esordio per Fabrizio Rossi che con l’esperto Giacomo Turri raggiunge la diciannovesima posizione portando in gara un raro gioiello di Lancia Fulvia fanalone, auto già vittoriosa in alcune gare del mondiale rally e che vide al posto di guida piloti che hanno fatto la storia come Munari, Balestrieri e Lampinen.
Chiudono con alterne fortune e con qualche errore di troppo l’equipaggio toscano Enio Biasci e Roberto Ricci ventiduesimi con l’A112 Abarth e Angelo Pasino e Patrizia Italiano ventinovesimi con la Opel Kadett GTE.
Chiude il gruppo dei grifoni lo sfortunato Stefano Rigo che si è dovuto ritirare per problemi ai freni della sua Fulvietta 1600 HF.
Per la Scuderia del Grifone, il mese prossimo l’appuntamento è a Girona in Spagna per il Rally Costa Brava mentre in Italia, il prossimo appuntamento è a Porto Cervo il 15-16 aprile prossimi per il Rally della Costa Smeralda, manifestazione d’apertura del Campionato Italiano a Media dove i Grifoni andranno a caccia del quarto titolo consecutivo di Scuderia Campione d’Italia.
FONTE: UFFICIO STAMPA SCUDERIA GRIFONE, NICOLA MANZINI – Saranno ben nove le auto targate Grifone alla partenza dell’ottava edizione Coppa Attilio Bettega che scatterà alle 14 di sabato 18 febbraio dal Ponte di Bassano e dopo quasi 400 km riporterà nel cuore della notte gli equipaggi nuovamente nella bellissima cittadina veneta ricalcando i classici percorsi del rally di San Martino di Castrozza, della Liegi- Sofia- Liegi e del Prealpi Venete. Percorsi severi che richiedono sensibilità con il volante, un buon piede sull’accelleratore e destrezza con il road book.
Marco Leva navigato per l’occasione da Enrico Merenda, partirà con il n 2 e guiderà la pattuglia delle tre fulviette 1,6 HF, davanti alla bianca di Stefano Rigo e Pierpaolo Puhali e, dietro a loro, la meravigliosa Fanalona ex ufficiale Lancia di Fabrizio Rossi, navigato per l’occasione da Giacomo Turri che è stata condotta in gara da Munari, Lampinen, Balestrieri, Kalstrom….
Enrico Regalia con il figlio saranno la quarta Fulvia Grifone al via e precederanno Angelo Pasino e Patrizia Italiano, freschi reduci del Montecarlo Historique con la loro Opel Kadet GTE.
Maurizio Verini reduce anche lui dal Montecarlo con la rossa X 1/9 sarà navigato per l’occasione dalla moglie Laura e scenderà dal palco poco prima dell’inedita coppia pisano/livornese Enio Biasci e Roberto Ricci con la scattante A112 Abarth quarta serie.
La reginetta del Montecarlo 2022, dove ha vinto il trofeo femminile, Alexia Giugni con la sua fida Porsche 356 avrà sul sedile di destra la promettente figlia Caterina Leva.
Ultimi della lista Grifone ma saranno sicuramente tra i protagonisti l’equipaggio svizzero Cristian Bonnet con la moglie Elena, già campioni italiani nel CIRM nell’anno 2020.
Barcella e Ghidotti vincono sul filo di lana la Coppa Città della Pace, ultimo atto del Cireas
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – I bergamaschi portacolori della scuderia Tazio Nuvolari su Porsche 356C del 1963, subito dietro i bresciani della Franciacorta Motori Alberto e Federico Riboldi su Fiat 508 S Barchetta del ’33. Sul podio Franco Spagnoli e Roberto Rossini su 508 C.
La 27ª edizione della «Coppa Città della Pace» parla bergamasco. Ad aggiudicarsela, per la prima volta, è infatti stata la coppia composta da Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, in gara con una Porsche 356 C del 1963, che hanno concluso la propria galoppata, lungo i 170 chilometri tracciati dalla Scuderia Adige Sport, connotati da 60 controlli a pressostato e tre orari, con 272,2 punti di penalità, giusto 3,1 in meno della coppia bresciana composta da Alberto e Federico Riboldi, in gara con una Fiat Balilla 508 S Barchetta del 1933. Si è trattato di una sfida emozionante, giocata fino all’ultimo sul fino dei decimi, in grado di esaltare le doti di questi due equipaggi “top driver”, che difendono rispettivamente i colori della Amams Tazio Nuvolari e di Franciacorta Motori. Il podio è stato completato da altri due nomi prestigiosi della disciplina, quelli di Franco Spagnoli e Roberto Rossini, anche loro bresciani, impegnati nel basso Trentino con una Fiat 508 C del 1938, che hanno chiuso la propria avventura con 302,20 penalità, un risultato importante per il loro ranking tricolore, dato che con il bottino raccolto a Riva del Garda possono superare Zanasi e Bertini, conquistando il secondo posto nella classifica generale del Cireas, di cui la «Coppa Città della Pace» era l’ultima tappa. Vincitori assoluti sono Lorenzo e Mario Turelli, che avevano già messo in cassaforte l’alloro con una gara di anticipo per il gioco degli scarti.
«Abbiamo deciso di prendere parte a questa gara, – spiega Guido Barcella, il vincitore – benché quest’anno non ci fossimo impegnati nel Campionato Italiano, per confermare la nostra etichetta di “top driver” e anche per cercare di ritrovare un po’ di normalità in un anno così difficile. Apprezziamo la qualità dei percorsi e quella organizzativa messi in campo di Adige Sport e non potevamo mancare per chiudere l’anno con un sorriso. Il fatto che il traffico ordinario sia molto limitato, in questi tempi, ha reso ancora più gradevole la competizione, resa tecnica dalle prove in salita e dal posizionamento di alcuni cartelli. Un successo che dà soddisfazione dopo il 3° posto alla Winter Marathon (vinta nel 2019, ndr) e il 4° al Gran Premio Nuvolari. Chiudiamo il 2020 in Trentino e speriamo di aprire il 2021 ancora qui».
«Un po’ di rammarico per questo secondo posto a un soffio dai vincitori non può non esserci, – confida Alberto Riboldi – perché nella seconda parte della gara eravamo convinti di poter recuperare tutto lo svantaggio accumulato all’inizio. I primi chilometri sono stati davvero duri, per noi e per la nostra vettura scoperta, a causa del freddo pungente, ma d’altronde avevamo a disposizione solo questo mezzo e abbiamo dovuto fare di necessità virtù. Sarebbe bastato fare un po’ meglio nelle ultime tre prove per conquistare la vittoria, peccato. Ad ogni modo siamo soddisfatti di aver preso parte per la settima volta a questa competizione, organizzata in maniera molto puntuale e ci riproveremo, Covid permettendo, nella primavera del 2021».
«C’è voluta davvero tanta tenacia per portare a compimento questa 27ª edizione della Coppa Città della Pace, – dice Luca Manera, presidente di Adige Sport – ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Siamo riusciti a preservare tutti i punti di forza di questo appuntamento, ovvero la qualità dell’ospitalità e quella del percorso, pur nella gabbia dei vincoli imposti dalla pandemia. Tutti si sono divertiti in sicurezza a questo è motivo di ulteriore soddisfazione per noi».
Il percorso ha portato i concorrenti dal porto di Riva del Garda a Loppio, poi a Ronzo Chienis, a Passo Bordala, a Nomi, Volano, Rovereto e di nuovo Riva del Garda, con la sosta per il pranzo a Lizzana. Un tracciato non particolarmente lungo, ma tecnicamente impegnativo, affrontato in una delle prime giornate veramente fredde dell’autunno trentino.
A completare la classifica dei primi dieci troviamo Vincenzo Bertoli e Alberto Gamba su Lancia Fulvia Coupé del 1966, quarti con 308,8 punti di penalità, Andrea Belometti e Caterina Vagliani su Fiat 508 C del 1937 (quinti con 323,3 punti), Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi su Fiat Duna del 1989 (sesti con 364,8 punti), Giuseppe Rapisarda e Danilo Piga su Morris Mini Minor del 1964 (settimi con 386,1 punti), Sergio Sisti e Anna Gualandi su Lancia Aprilia del 1937 ottavi con (386,3 punti), Massimo Dalleolle e Alessandro Traversi su A112 Abarth del 1980 (noni con 410,4 punti) e Roberto Miatto con Maurizio Farsura su Innocenti Mini Cooper del 1972 (decimi con 428,3 punti di penalità). Malucelli e Bernuzzi, con i 22 punti di ieri, agganciano al quinto posto in classifica generale a quota 96 Lastri e Pantani.
Il successo di Barcella e Ghidotti vale ancora di più, se si considera che è stato conquistato con una vettura del 4° raggruppamento, che moltiplica per 1,63 ogni penalità, mentre all’auto di Riboldi e Riboldi si applica un fattore di 1,33 e a quella di Spagnoli di 1,38, sempre per via dell’età delle autovetture.
Per quanto concerne le singole categorie, successo di Riboldi e Riboldi nella 2ª, di Ginesi e Rhor su Porsche 356 del 1964 nella 3ª, di Barcella e Ghidotti nel 4ª, Bertoli e Gamba nella 5ª, Miatto e Farsura nella 6ª, Dalleolle e Traversi nella 7ª. In gara c’erano anche due vetture moderne, ha prevalso l’equipaggio composto da Verza e Fabbri su Volkswagen Polo del 1993. Per quanto concerne le scuderie, successo di Franciacorta Motori (948 punti) davanti a Nettuno Bologna (1.440) e a Brescia Corse (4.144).
In sede di premiazione gli organizzatori hanno anche donato ai driver della miglior vettura anteguerra classificata, la Fiat Balilla 508 S di Alberto e Federico Riboldi, la tela realizzata da Luisa Bifulco, artista campana molto apprezzata in ambito nazionale, intitolata “Gardesana”. Il dipinto, come di consueto, è diventato anche l’immagine coordinata della 27ª edizione della gara.
Immagine: Roberto Deias
FONTE: UFFICIO STAMPA VALLI BIELLESI, ANDREA ZANOVELLO – Biella, 23 Settembre 2018 – Il numero 1 sulle fiancate è stato di buon auspicio per Guido Barcella ed Ombretta Ghidotti che si sono aggiudicati la sesta edizione del Valli Biellesi – Trofeo Oasi Zegna, penultimo appuntamento del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche; il duo, alla guida di una Porsche 356 C ha totalizzato 286 penalità sulle novantotto prove di precisione, precedendo di 35 l’accoppiata del Classic Team formata da Massimo Zanasi e Bruno Perno su Autobianchi A112. A completare il podio un’altra berlinetta di Desio, quest’ultima in versione Abarth, condotta da Roberto Boracco ed Angela Bossi staccati di 83 punti dalla vetta.
Ai piedi del podio si classificano Giuseppe Rapisarda e Danilo Piga su Fiat 124 Spider con la quale totalizzano 386 punti, uno in meno dei compagni di scuderia della Nettuno Bologna, Massimo Dalleolle e Marco Magnani anch’essi su Autobianchi A112 Abarth. Buona gara per Barbara Zazzeri affiancata da Cristiano Aldrovandi sulla Renault 5 Alpine, sesti con 437 punti a precedere di un soffio, sole 7 lunghezze, Roberto Crugnola e Gionata Costante su Peugeot 204. È stata la discriminante a consegnare l’ottava piazza a Ezio Martino Salviato e Maria Caterina Moglia che totalizzano 454 punti con la Fiat 128 Rally, pari merito con Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi su Fiat Duna, mentre a completare la top ten c’è l’Innocenti Mini Cooper di Valerio Rimondi e Liliana Fava che chiudono a 468.
Gabriella Scarioni e Caterina Vagliani si aggiudicano la classifica femminile su Austin Mini HLE precedendo Gaetana Angino e Cristina Biagi su Autobianchi A112 Abarth, mentre la graduatoria delle scuderia premia la Nettuno Bologna che ha preceduto il Classic Team e l’Automobilistica Kinzica.
Pari pari al podio dell’assoluta di gara, anche la classifica TOP che si è arricchita dei premi speciali messi in palio per i primi tre equipaggi che hanno ricevuto l’iscrizione omaggio al “Campagne e Cascine” in programma a Cremona nel primo fine settimana di ottobre.
In chiusura, sono stati unanimi i commenti positivi sulla manifestazione organizzata da Veglio 4×4 e BMT Eventi in collaborazione con il Lanificio Ermenegildo Zegna che ha visto ospitare nella propria sede di Trivero le operazioni di verifica del sabato e la direzione gara.
Immagine: G&P Foto
Ufficio Stampa Valli Biellesi
Andrea Zanovello