FONTE: UFFICIO STAMPA BIELLA MOTOR TEAM – La Scuderia Biella Motor Team ha messo il segno “più” sul suo week end motoristico. Infatti i suoi piloti e navigatori, impegnati con le vetture moderne a San Damiano d’Asti per il Rally del Grappolo ed a Vicenza nel Rally Campagnolo, prova del Campionato italiano per auto storiche, sono tornati a casa con premi e trofei e soprattutto la consapevolezza di poter combattere per le posizioni di vertice delle rispettive categorie.
Il primo a prendere il via, nella serata di venerdì 31 maggio, è stato il Rally Storico Campagnolo che dopo la prova speciale iniziale è poi proseguito nella giornata successiva. I migliori al traguardo sono stati Valter Anziliero e Anna Berra con la loro Ford Escort: sono finiti al ventiseiesimo posto della generale ma soprattutto, ed era il loro obiettivo, dopo la bella prestazione di Sanremo, hanno vinto la classe fino a 2000 cc ed il Gruppo 2 finendo, dietro a vetture più potenti, al sesto posto nel Raggruppamento 2. Trentanovesima invece è la posizione della Porsche 911 SC di Luca Valle e Cristiana Bertoglio. Sono sedicesimi di Raggruppamento 3 ma soprattutto primi di Gruppo 1 & 3 e di classe oltre 2000 cc. Subito dietro di loro nella generale troviamo la Porsche 911 Carrera RS di Stefano Prosdocimo e Diego Pontarollo. In una gara difficile, che doveva servire soprattutto come apprendistato, si sono piazzati quinti nel Raggruppamento 2, quarti nel Gruppo 4 e nella classe oltre 2000 cc. Un problema alla loro Ford Sierra Cosworth ha invece costretto al ritiro il presidente dell’ACI Biella Andrea Gibello e Lorenzo Pontarollo. Nel trofeo monomarca riservato alle Autobianchi A112 Abarth bel terzo posto assoluto per Massimo Soffritti, navigatore di Filippo Fiora, che per pochi secondi non sono riusciti ad acciuffare la piazza d’onore. Posizione numero tredici, invece, per Alessandro Rappoldi che correva al fianco del biellese Paolo Raviglione, diciannovesimo Matteo Grosso sul sedile di destra del pilota Nicolino Catgiu. Nonostante qualche problema sono arrivati alla fine anche Maurizio Ribaldone e Guido Zanone, ventiduesimi.
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FONTE: UFFICIO STAMPA BIELLA 4 RACING – Altro podio di divisione per Alberto Caligaris. Biella: Continua a riservare ottime soddisfazioni l’annata agonistica 2019 in casa Biella 4 Racing, che anche al 15° Rally Storico Campagnolo, ha portato a casa un bel 2° posto di divisione.
A conquistarlo sono stati nuovamente Alberto Caligaris e il suo pilota Gabriele Paini, in gara su Porsche 911 di 7^ divisione ed iscritta con i colori del Team Bassano, partecipanti alla prova di Regolarità Sport.
Dopo le nove prove speciali in programma fra venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno, il duo “porschista” ha concluso la manifestazione organizzata dal Rally Club Team con un totale di 623 penalità, che li ha collocati al trentunesimo posto della classifica generale e, come detto, in seconda posizione fra le vetture partecipanti alla 7^ divisione.
“Siamo soddisfatti di come è andata”, esordisce il Vicepresidente nonché Direttore Sportivo del Sodalizio Laniero, “nonostante dei problemi al cronometro che ci hanno fatto penare più del dovuto. Io e Gabriele non ci siamo persi d’animo e abbiamo portato a termine una gara regolare su buoni riscontri cronometrici, cosa che ci ha permesso di conquistare la coppa. La nostra Porsche ha girato alla perfezione e non ci ha dato il benché minimo problema, portandoci fino al traguardo. Un’altra bella gara da mandare in archivio”.
FONTE: UFFICIO STAMPA ANDREA ZIVIAN – Si è conclusa sabato scorso la quarta prova di campionato italiano rally storici, il Rally Storico Campagnolo in programma a Isola Vicentina alla quale ha partecipato l’equipaggio alessandrino Zippo-Ceschino a bordo della fida Audi URQuattro.
La gara è stata caratterizzata dal dominio di Lucky e dal figlio Alberto
Battistolli che correndo in casa, hanno monopolizzato la classifica, con
l’inserimento di Giacomo Costenaro, vicentino pure lui. Il nostro Zippo ha
chiuso la classifica finale 11° assoluto e secondo del 3° raggruppamento. Un
buon risultato che lascia l’amaro in bocca per il finale… “infatti sull’ultima
prova speciale abbiamo perso alcuni secondi che non ci hanno permesso
di vincere il gruppo e piazzarci per pochissimo nei 10, cosa che sarebbe
stata tranquillamente alla nostra portata senza i problemi ai freni patiti
nel primo giro e che poi, grazie all’intervento dei meccanici, è stato in
parte risolto. Dispiace avere perso quella manciata di secondi ma queste
sono le gare…”
Ora la classifica di campionato sorride a Zippo il quale affronterà con maggior
grinta e voglia la prossima gara, il Rally Lana Storico previsto a Biella il 21
Giugno. “ Sarà una prova decisiva per il nostro proseguo in campionato, e
sono contento di farla con Fabio Ceschino, conosciamo molto bene il
percorso e non vediamo l’ora di tornare ai nastri di partenza, come al
solito sarà molto caldo e molto dura ma è quello che ci piace!”
Alessandria, 4 giugno 2019 ufficio stampa Andrea Zivian
FONTE:UFFICIO STAMPA GDA COMMUNICATION, FABRIZIO HANDEL – L’evento vicentino porta in alto Montemezzo, secondo prima del ritiro per problemi al cambio, e Bertazzo, primo di divisione nonostante un weekend travagliato.
Modena, 04 Giugno 2019 – La quindicesima edizione del Rally Campagnolo, andata in scena nel recente weekend, consegna nelle mani di GDA Communication un bilancio che, messa da parte la dea bendata, avrebbe potuto concludersi con due importanti risultati a podio.
La palma della sfortuna va di diritto ad Andrea Montemezzo, in gara assieme al coriaceo Andrea Fiorin sull’Opel Kadett GSI, in configurazione gruppo A, curata da Tuning Carenini.
Il pilota di Bastia di Rovolon partiva abbottonato, Venerdì sera sulla “Torreselle”, nell’intento di prendere le misure alle nuove coperture, prima volta con Michelin, ed archiviava la frazione di apertura al quinto posto di classe J2-A/2000.
L’indomani, quando il gioco si faceva duro, il portacolori della scuderia modenese risaliva, già sulla “Gambugliano”, sino al gradino più basso del podio.
Due scratch mancati di un soffio, per soli quattro decimi sulla “Recoaro 1000” e per due sulla successiva “Santa Caterina”, portavano il patavino in seconda piazza, prima che la doccia fredda spegnesse ogni sogno di coronare una prestazione di alto livello.
“A meno di due chilometri dal fine della sesta speciale” – racconta Montemezzo – “in una staccata la quinta non voleva saperne di uscire. È rimasta inserita. Siamo arrivati sino al controllo stop e, grazie all’aiuto dei presenti, siamo riusciti a ripartire. Dopo un chilometro scarso, in trasferimento, sono entrate due marce assieme, senza che noi facessimo nulla. A quel punto il cambio ci ha abbandonato del tutto e siamo stati costretti ad alzare bandiera bianca. Davvero una delusione perchè il secondo posto era, per noi, alla pari di una vittoria. Con le Michelin ci siamo trovati davvero bene al Sabato ed i tempi uscivano. Una delusione grossa perchè abbiamo perso punti importanti per il TRZ. Contiamo di rifarci il prima possibile.”
A bilanciare la delusione di Montemezzo ci ha pensato, seppur tra mille insidie, Nico Bertazzo che, alla guida dell’Opel Kadett GSI gruppo A, sempre griffata Tuning Carenini, ha firmato il successo nella nona divisione del Campagnolo Historic.
L’evento di regolarità sport, valido per il Trofeo Tre Regioni, ha visto il pilota di Monselice stringere i denti, di fronte alle tante difficoltà incontrate, con la tenacia che è stata premiata con una vittoria, sul filo di lana, e con un buon bottino di punti in chiave campionato.
Il nuovo connubio, il monselicense era affiancato da Matteo Rossato, ha portato buoni frutti.
“Potremmo scrivere un libro da quante ne sono capitate in questo Campagnolo” – racconta Bertazzo – “con tanti, piccoli, problemi che ci hanno accompagnato. Nella sostanza si era allentata una ghiera di una sospensione all’anteriore e la vettura risultava inguidabile. Solo alle ultime due prove abbiamo capito e risolto il problema. Nonostante questo abbiamo vissuto una lotta serrata con la concorrenza, vincendo di misura sul finale. Siamo contenti perchè la vettura è comunque al top e le gomme pure. Anche il nuovo equipaggio ha funzionato bene e, si sa, quando si comincia una nuova avventura dal gradino più alto del podio è tutto positivo.”
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FONTE: UFFICIO STAMPA TEAM BASSANO, ANDREA ZANOVELLO – Exploit di Costenaro e Bardini al loro secondo rally storico con la Ford Sierra Cosworth. Buono nel complesso l’esito dei tanti equipaggi dall’ovale azzurro alla gara vicentina.
Romano d’Ezzelino (VI), 4 giugno 2019 – La 15^ edizione del Rally Campagnolo, ha portato una ventata di novità soprattutto col risultato finale che ha visto due giovani piloti nelle prime due posizioni: uno dei due è Giacomo Costenaro il quale, dopo aver saggiato la Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A al Rally Vallate Aretine ci ha voluto riprovare, sempre con Justin Bardini alle note, nel rally vicentino dimostrando di saperci fare anche con le storiche visto l’ottimo secondo posto assoluto conquistato grazie anche al primato in quattro delle nove speciali disputate. Bisogna poi scorrere la classifica fino alla posizione 15 per trovare la Porsche 911 Gruppo 3 di Massimo Voltolini e Giuseppe Morelli, quarti di 3° Raggruppamento e di classe e un’altra 911, quella in versione Gruppo B di Ermanno Sordi e Claudio Biglieri, chiude ventesima e terza di classe. Ed è ancora una coupè di Stoccarda, la SC Gruppo 4 di “MGM” e Marco Torlasco che si piazza al sesto posto di classe e ventitreesima assoluta. Subito dietro la Renault 5 GT Turbo Gruppo A di Damiano Zandonà e Diego Beltrame, primi della loro categoria, mentre ventisettesimi e terzi di classe sono Filippo Baron e Denis Masin su Volkswagen Golf Gti Gruppo A.
Ancora un Costenaro in classifica: il “piccolo” Giovanni che inizia a prender confidenza con la Lancia Rally 037 che, in coppia con Pietro Ometto, porta in trentesima posizione e un gradino sotto si piazza la BMW M3 Gruppo A di Giulio Pedretti e Fabio Fedele; fatiche concluse, col quarto di classe, anche per Giacomo Questi e Giovanni Morina con l’Opel Ascona SR Gruppo 2. Campagnolo in archivio anche per Carlo Falcone e Maurizio Barone trentasettesimi con la Lancia Rally 037 e per Massimo Giudicelli e Paola Ferrari secondi di classe e quarantunesimi con la Volkswagen Golf Gti Gruppo 2. Si passa alla posizione 44 dove si trova la Subaru Legacy di Edoardo Valente e Jeanne Revenu che precedono altri due equipaggi dall’ovale azzurro: Maurizio Cochis e Milva Manganone quinti di classe su Peugeot 205 1.9 Gruppo A e Rino Righi con Mauro Iacolutti terzi della loro classe con la Ford Escort RS Gruppo 2.
Anche per Roberto Giovannelli ed Isabella Rovere il Campagnolo va in archivio: per loro la quarantanovesima piazza assoluta con la Porsche 911 Gruppo 4 e tre posizioni dopo c’è la BMW 318 Is di Gianluca Testi e Marco Benvegnù. Felici anche Mattia e Mario Scarabottolo che portano l’Opel Kadett Gte al traguardo in settima posizione di classe, mentre per Nicola Randon e Danilo Pagani arriva la coppa del secondo di classe: il primo assieme a Andrea Dal Maso con la Fiat Ritmo 130 TC, il secondo con Adriano Beschin e la Fiat 131 Abarth. La lunga lista si chiude con Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro sessantesimi con la Porsche 911 Gruppo 4 e Tiziano Savioli con Paolo Borgato sessantaduesimi su Opel Kadett Gt/e Gruppo 2. Sette gli equipaggi che, tutti per problemi meccanici, non hanno visto il traguardo: Tiziano e Francesca Nerobutto con l’Opel Ascona 400, Giampaolo Basso e Sergio Marchi con la Porsche 911 RSR, Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi, Enrico Volpato e Samuele Sordelli, Enrico Gaspari ed Ugo Tomasi, Gianfranco Pianezzola e Mirko Tinazzo; una menzione particolare per Matteo Luise e Melissa Ferro beffati ancora un volta sull’ultima prova speciale per la rottura del motore della Fiat Ritmo Abarth mentre si trovavano al comando della classe e quindicesimi assoluti. Nella classifica delle scuderie il Team Bassano si classifica al terzo posto.
Ottimi i riscontri dai venti equipaggi impegnati nel Trofeo A112 Abarth con la vittoria di Scalabrin e Paganoni e per i quali è stato emesso il comunicato dedicato.
Altri quattro equipaggi erano impegnati nella gara di regolarità dalla quale il miglior risultato è arrivato grazie ad Andrea Giacoppo e Daniela Grillone Tecioiu, sesti con la Lancia Fulvia HF. Gabriele Paini e Alberto Caligaris trentunesimi su Porsche 911; trentacinquesimi Andrea Stocchero e Federico Zini con la Fiat 127. Ritirati Patrick e Flavio Camplani su A112Abarth.
Altri due rally hanno interessato equipaggi del Team Bassano nello scorso fine settimana: l’Abeti e il Salento. Nella gara toscana quinto posto e vittoria di 2° Raggruppamento per Graziano Muccioli e Luisa Zumelli con la Porsche 911 Gruppo 4 mentre per Fausto Fantei ed Elisa Filippini è arrivata la vittoria di classe con l’Alfa Romeo Alfasud TI Gruppo 2 grazie all’ottava prestazione assoluta.
Si deve invece registrare il ritiro al Salento per Pietro Tirone e Giacomo Giannone per la rottura della frizione della Porsche 911 Gruppo 4.
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FONTE: UFFICIO STAMPA PALLADIO HISTORIC, ANDREA ZANOVELLO – Problemi e ritiri condizionano in parte la prestazione degli equipaggi sia nel rally
che nella regolarità sport, ma quest’ultima regala la bella soddisfazione della vittoria di Argenti e Amorosa con la Porsche 911.
Vicenza, 4 giugno 2019 – Rally Campagnolo Storico e Sport in archivio per la Scuderia Palladio Historic che alla gara di casa era presente con un importante schieramento di vetture. E’ stata un’edizione difficile, sia per il percorso quanto per diversi inconvenienti patiti da gran parte degli equipaggi del “gatto col casco”. Due quelli entrati nella top-ten, in nona e decima posizione: Paolo e Giulio Nodari erano partiti molto bene con la BMW M3 Gruppo A stampando il quinto tempo nella prova del venerdì sera; qualche problema alla trasmissione, poi risolto, ha condizionato la gara ma con tenacia hanno continuato a duellare terminando in nona posizione assoluta e quarta di classe in una classifica molto corta: dal sesto al dodicesimo ci sono infatti solo 26″. Sono invece due tondi tondi i secondi con cui hanno preceduto Riccardo Bianco e Andrea Budoia con la Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A che portano in quinta posizione di classe e, appunto, sul gradino numero 10 dell’assoluta dopo una prestazione convincente.
Pronto il riscatto di Massimo Zanin e Maria Grazia Vittadello dopo la disavventura del Valsugana: con una gara attenta ed efficace, portano la BMW M3 Gruppo A in sedicesima posizione assoluta e settima di classe. Buona anche la prestazione di Daniele Danieli e Roberta Barbieri, quarti con la Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A in un’affollata e competitiva classe 2000. Stringendo i denti Romeo De Rossi e Roberto Raniero riescono a portare al traguardo la Citroen Visa Gruppo B, nonostante un danno alla scatola guida e si consolano con la vittoria di classe.
Lunga, purtroppo, la lista dei ritirati a partire da Alberto Salvini e Davide Tagliaferri che stavano conducendo una gara maiuscola con la Porsche 911 Gruppo 4 fino a quando una grossa radice affiorante in un taglio, ha danneggiato due cerchi provocando l’immediato afflosciarsi degli pneumatici. E’ stato invece il cambio bloccato in quinta marcia a fermare la bella gara di Marco e Mattia Franchin mentre erano terzi di classe con l’Alfa Romeo Alfetta GTV, mentre per Alessandro Ferrari e Piero Comellato il ritiro è stato causato dal cedimento del motore della Talbot Sunbeam Lotus. La rottura di un collettore della Lancia Fulvia HF ha causato il ritiro per Stefano Maestri e Simone Scabello, ma la beffa più amara l’hanno vissuta Manuel Mettifogo e Mauro Savegnano fermi sul primo trasferimento per la rottura dei supporti motore della Peugeot 205 Rallye. Ritirato anche l’unico equipaggio in gara nel Trofeo A112 Abarth: è stato il cambio a fermare Giody e Nico Pellizzari.
Una menzione anche per Mauro Peruzzi che navigava Nereo Sbalchiero sulla Lancia Delta iscritta coi colori del Rally Club Team: i due, nonostante problemi con l’interfono ad inizio gara, hanno ingaggiato un’avvincente battaglia con Nodari e Bianco che a fine gara ha visto il trio racchiuso in meno di 8″.
A dare un motivo per festeggiare, ci hanno pensato Mauro Argenti e Roberta Amorosa che hanno colto una bella vittoria nella gara di regolarità sport con la Porsche 911 T con la quale hanno disputato una gara perfetta, restando sempre a contatto con i battistrada e grazie ad un finale perfetto proprio all’ultimo rilevamento hanno agguantato il successo. Vedono il traguardo, in ventesima posizione, Andrea Cazzola e Roni Liessi con la BMW 325i e anche Giuseppe Ongaro e Francesco Zoso che chiudono ventiduesimi alla guida della Mercedes 190 2.3 16V. Ritirati sia Maurizio Senna e Massimo Pavesi su Volkswagen Golf Gti e per Guido Marchetto e Roberto Zamboni con la BMW M3. Ritiro anche per Ezio Corradin che affiancava Giuseppe Ceccato.
Tre erano le gare in programma con il Campagnolo Legend di regolarità a media che ha visto la partecipazione di Carlo Marcucci e Giovanni Fante, diciassettesimi con la Fiat 124 Special T.
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Ufficio Stampa Scuderia Palladio Historic
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FONTE: UFFICIO STAMPA MARANELLO CORSE, PAOLO BELLODI – Solida la prova del pilota trentino e del navigatore modenese nella gara vicentina valida per il Campionato Italiano Rally Auto-storiche: la loro BMW M3 chiude 17° assoluta la prima uscita stagionale.
I ragazzi del Campagnolo. Parafrasando il titolo di un noto film di qualche lustro fa, possiamo sintetizzare in questo modo l’ottima prova di Maurizio Visintainer e ‘Fiore’ al rally Campagnolo, durissimo rally vicentino valido per il tricolore auto-storiche. I due, all’esordio stagionale e pure sulle strade venete, confermano la loro rinomata fama di equipaggio super affidabile, sempre brillante nel raggiungere gli obiettivi agonistici prefissati alla vigilia di ogni gara.
Anche al Campagnolo, dunque, il pilota di Cles ed il navigatore modenese confezionano una prova di granitica solidità, superando le mille insidie di una rally tra i più difficili nel panorama delle competizione dedicate alle ‘storiche’ con la BMW M3 E30 (4° Raggruppamento Gruppo A, classe J2 oltre 2000cc) preparata con cura certosina dallo stesso Visintainer. I due hanno tenuto un ritmo più che interessante, certamente oltre alle aspettative, nonostante qualche difficoltà dovuta a scelte non sempre ottimali delle mescole degli pneumatici: il diciassettesimo posto finale ed il settimo di classe, maturati contro la scatenata masnada di equipaggi in lizza nel tricolore auto-storiche, costituisce un risultato da incorniciare, al quale vanno abbinati i preziosi riscontri tecnici raccolti da Visintainer sulla preparazione della propria BMW. Una vettura che l’eclettico trentino utilizzerà fra poche settimane nella mitica cronoscalata Trento-Bondone e, più Avanti, in altri rally.
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FONTE: SCUDERIA RALLY & CO, CLAUDIO CAPPIO – Bilancio positivo per la scuderia rally & co al rally storico campagnolo in quel di Vicenza. Grazie infatti ai 5 arrivati su 6 partiti ha potuto agguantare la seconda posizione nella coppa delle scuderie dopo una gara decisamente difficile caratterizzata da un percorso molto veloce. Bertinotti/Rondi su Porsche 911 sono giunti 13°assoluti terzi di raggruppamento e di classe, una posizione più indietro Rimoldi /Consiglio sempre su Porsche anche loro terzi di raggruppamento e di classe. Ventottesimi assoluti e primi di classe Luca delle coste e Franca Regis Milano su Fiat Ritmo mentre al 43° posto troviamo su Porsche 911 Dell’acqua / Galli vincitori del primo raggruppamento. Pierluigi Porta e Giuliano Santi concludono al 51° posto assoluto 6° di classe su Ford Escort RS 2000 mentre su vettura analoga sono stati costretti al ritiro Vicario/Frasson. Prossimo rally sarà la gara di casa per i portacolori della scuderia di valdilana vale a dire il rally della lana dove il numero di equipaggi presenti sarà certamente di notevole spessore, un appuntamento al quale nessun locale vuole mancare.
Trofeo A112 Abarth Yokohama: il sigillo di Scalabrin sul Rally Campagnolo
FONTE: UFFICIO STAMPA TROFEO A112 ABARTH YOKOHAMA, ANDREA ZANOVELLO – Assieme a Giulia Paganoni, il detentore del Trofeo svetta nella gara vicentina che ha segnato il nuovo record di partecipanti. Splendida la lotta per il secondo posto tra un ritrovato Gallione e un combattivo Fiora.
Romano d’Ezzelino (VI), 3 giugno 2019 – Si è dovuto attendere cinque anni per vedere battuto il record di equipaggi in una gara del Trofeo A112 Abarth: erano stati ventotto al Campagnolo del 2014 e una volta di più la gara vicentina, l’unica ad esser sempre stata a calendario della Serie, è stata protagonista del nuovo record. Ai “soliti noti” si sono aggiunti trofeisti che non si vedevano da tempo in gara e anche altri equipaggi che si sono lanciati nella nuova avventura per la prima volta.
Si parte con la novità del Trofeo che apre il prologo del venerdì sera andando a disputare la “Torreselle” affollata di pubblico come mai era successo: Filippo Fiora e Massimo Soffritti partono forte e la spuntano per solo mezzo secondo su Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni e di 2″6 sugli arrembanti Pietro Baldo e Davide Marcolini.
La gara riprende sabato mattina col plateau di ben otto speciali rese ancor più impegnative dalla temperatura, finalmente consona al periodo; Scalabrin cambia passo e infila un poker di scratch che alla fine del primo giro lo vede al comando con 36″7 su Fiora che si deve però difendere dall’arrembante Massimo Gallione, in coppia con Vincenzo Torricelli, terzo a soli 2″3. Nel frattempo si registrano i ritiri di Baldo e anche di Droandi con Matini che erano arrivati a Vicenza da leader provvisori dopo le prime due gare. Nel secondo giro prosegue il monologo di Scalabrin assieme alla sfida Gallione – Fiora: i due piemontesi sono separati da 2″7 prima della decisiva Santa Caterina, mentre il leader li precede di un minuto scarso e sarà proprio l’ex trofeista del 1984 a spuntarla e conquistare un ottimo secondo posto.
Lisa Meggiarin e Marsha Zanet sono quarte dopo una gara attenta e precedono il giovane Luca Beccherle, ottimo quinto con Anna Erbisti e subito dietro Manuel Oriella e Simone Minuzzo si confermano equipaggio in grado di lottare per le parti alte della classifica. Enrico Canetti e Marcello Senestraro colgono un buon settimo posto davanti a Riccardo Pellizzari e Renato Vicentin, ottavi, Cristian Benedetto e Luca Mengon noni e a Giacomo Domenighini con Annalisa Vercella Marchese che vanno a completare la top-ten.
L’assoluta prosegue con Marco Gentile e Thomas Ceron in undicesima posizione seguiti da Luigi Battistel e Denis Rech, poi Paolo Raviglione e Alessandro Rappoldi, Giuseppe Cazziolato e Daniele Pasqualetto seguiti da Fabio Vezzola e Roberto Francinelli quindicesimi. E ancora un’altra cinquina con Marcogino Dall’Avo e Mattia Bartolucci sul gradino numero 16 davanti a Luca Bernardi e Matteo Gambasin, Denis Letery ed Erik Robbin, Nicolino Catgiu e Matteo Grosso che precedono Nicola Cazzaro e Giovanni, dai quali sulle strade di casa ci si aspettava una grande gara ma, problemi di carburazione prima e poi una foratura e conseguente cambio gomma in prova, li ha messi fuori gioco: chiudono ventesimi assoluti onorando comunque la gara fino alla fine e precedono Andrea Quercioli con Giorgio Severino, con Maurizio Ribaldone con Guido Zanone a chiudere l’assoluta sull’unico esemplare “Gruppo N”.
Sette i ritirati: oltre ai già citati Baldo e Droandi, dal prologo avevano abbandonato anche Giancarlo Nardi e Paola Costa e anche Marino Labirinti con Stefano Navati. Gara finita anzitempo nella seconda frazione, per Giody e Nico Pellizzari, Fabio Putti e Michael Savio, Yuri Rossato e Federica Gilli.
Le classifiche dopo il Rally Campagnolo: Assoluta: 1. Scalabrin 31, 2. Fiora 25, 3. Droandi 19, 4. Meggiarin 16, 5. Cazzaro 15. Gruppo 1: Labirinti. Femminile: 1. Meggiarin. Under 28: 1. Scalabrin. Gruppo N: 1. Ribaldone. Vintage: Soffritti 6.
Documenti e classifiche al sito web www.trofeoa112abarth.com
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Ufficio Stampa Trofeo A112 Abarth Yokohama
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FONTE: UFFICIO STAMPA RALLY CAMPAGNOLO, ANDREA ZANOVELLO – Una Porsche 911 e una Renault Alpine A110 svettano nelle due gare di regolarità abbinate al Rally Campagnolo: la tedesca vince la Sport con Argenti e Amorosa mentre la francese porta al successo nella Media l’equipaggio rosa Giugni – Leva.
Isola Vicentina (VI), 3 giugno 2019 – Se il Rally Campagnolo Storico è stato combattuto ed avvincente, non di meno lo sono state le due gare di regolarità abbinate: la sport che ha visto cinquantadue equipaggi al via e quella a media con diciassette unità.
Partito con un pronostico molto aperto, il Campagnolo Historic ha visto la Volvo 144 di Leonardo Fabbri e Cristian Garavello prendere il comando sin dal prologo serale e mantenerlo fino all’ottava e ultima prova dove il duo del Progetto M.I.T.E. si presentava con sette punti di vantaggio sul primo degli inseguitori, l’equipaggio formato da Mauro Argenti e Roberta Amorosa con la Porsche 911T. Succede però che proprio l’ultimo, decisivo, passaggio sul pressostato risulti quello meno preciso per il leader e nel contempo è quello quasi perfetto del duo bolognese che per un solo centesimo di secondo si è ritrovato una comunque meritata vittoria, portando un nuovo alloro in casa Palladio Historic. Fabbri mastica amaro ma si consola col terzo posto e il podio viene completato dalla Fiat 124 Spider di Arturo Barbotto e Roberta Giachino.
Racchiusi in due soli punti i quattro equipaggi che seguono con Marco Maiolo e Maria Teresa Paracchini quarti assoluti su Porsche 911 RSR e a un punto Luigino Gennaro e Stefano Emilio Bovio con l’Opel Kadett Gt/e; chiudono con le stesse penalità, cinquanta, Andrea Giacoppo e Giacomo Turri ma la discriminante premia col sesto posto il primo e la navigatrice Daniele Grillone Tecioiu su Lancia Fulvia, rispetto al secondo che era navigato da Natascia Biancolin sulla Fiat 128. Marco Bentivogli e Andrea Marani sono ottavi assoluti con la Fiat 124 Abarth, mentre noni chiudono Adriano Nello Pilastro e Tomas Sartore con l’Autobianchi A112 Abarth; la top ten viene completata da Roberto Rossetto e Valter Libero su Fiat 124 spider.
Dopo l’esordio dello scorsa anno, la regolarità a media e il Campionato Italiano di specialità sono tornati a far tappa al Rally Campagnolo per il terzo appuntamento della Serie. A metter tutti in riga è stato l’equipaggio “rosa” Alexia Giugni e Caterina Silvana Leva, le più precise con la Renault Alpine A11o del CMAE Milano. Staccati di 18 penalità, i capoclassifica del Campionato, Maurizio Vellano e Giovanni Molina su Audi 80 Quattro e a podio ci vanno anche Enrico Scotto e Fabrizio Mazzoni con la Lancia Fulvia Coupè. Daniele Zampollo ed Edoardo Nalon sono quarti con la Porsche 912 mentre Marco Gandino e Danilo Scarcella si accontentano della posizione numero 5. Ancora una Porsche, la Carrera 3,2 di Mauro Arlenghi e Giampiero Signorelli in sesta posizione davanti alla Peugeot 204 di Luca Monti e Daniele Barbieri. Carlo Pretti e Carlo Merenda chiudono ottavi su Renault 5 Alpine precedendo l’A112 di Stefano Cenna e Paola Scalia e in chiusura di assoluta troviamo Marco Ernesto Leva e Paolo Casaleggio su Alfa Romeo Giulia GT.
Aggiornamenti e documenti di gara al sito web www.rallyclubisola.it
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Ufficio Stampa Rally Campagnolo
Andrea Zanovello – www.rallysmedia.com


























