E’ online da INFORALLY l’elenco dei dodici equipaggi iscritti al quarto appuntamento del Trofeo Terra Rally Storici
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FONTE: UFFICIO STAMPA PALLADIO HISTORIC, ANDREA ZANOVELLO – Quattro equipaggi della scuderia vicentina iscritti all’atteso rally piemontese che assegnerà per la prima volta il T.R.Z. a livello nazionale ed il Memory Fornaca
Vicenza, 5 novembre 2019 – Nuova esperienza in vista per la Scuderia Palladio Historic che si prepara ad affrontare con un quartetto di equipaggi La Grande Corsa, il rally storico giunto alla terza edizione ed in programma a Chieri (TO) venerdì 8 e sabato 9 novembre.
Il rally piemontese ha validità quale finale unica per il T.R.Z. e per il Memory Fornaca, trofei che vedono in lizza due dei quattro portacolori della scuderia vicentina.
Dopo essersi aggiudicati il Trofeo della seconda Zona, Paolo e Giulio Nodari puntano anche alla conquista del 4° Raggruppamento, schierandosi alla finale con la BMW M3 Gruppo A con la quale cercheranno anche di inserirsi nella lotta per il podio, in una gara dove gli avversari di valore non mancheranno; tra questi, sicuramente ci saranno i compagni di team Alberto Salvini e Davide Tagliaferri, buoni conoscitori della Grande Corsa grazie ai due piazzamenti d’onore conseguiti nelle precedenti edizioni alla guida della Porsche 911 RSR Gruppo 4 con la quale si trovano il lizza per il Memory Fornaca, la Serie privata nella quale il duo toscano si è messo in evidenza nel 2017 e 2018 e che si concluderà proprio a Chieri; grazie al coefficiente 2 assegnato all’ultima gara, la mamatica tiene ancora in gioco Alberto e Davide per puntare alla vittoria assoluta.
Sulle insidiose prove tracciate a cavallo delle provincie di Torino ed Asti, si rivedranno in gara i fratelli Marco e Mattia Franchin i quali ritrovano l’Alfa Romeo Alfetta GTV Gruppo 2 dopo un importante rialzo che ha interessato la parte meccanica e l’assetto e con la quale intendono chiudere la stagione con un buon risultato. A completare il poker biancorosso, saranno il Presidente Mario Mettifogo e Gloria Florio che per la prima volta si cimenteranno in gara con un’Opel Ascona SR 1.9 Gruppo 2 dopo le buone prove fornite con l’A112 Abarth.
Il programma di gara prevede le verifiche e la presentazione degli equipaggi venerdì 8 e la disputa di otto prove speciali, tutte nella giornata di sabato 9 con arrivo a Chieri a partire dalle 17.30.
Altre notizie ed informazioni della scuderia, al sito web www.palladiohistoric.it
Immagine: ACI Sport
Ufficio Stampa Scuderia Palladio Historic
Andrea Zanovello – www.azetamedia.com
FONTE: SCUDERIA DOLLYMOTORSPORT – Venerdì e Sabato 8 e 9 Novembre, sulle strade delle Colline Chieresi ed Astigiane si correrà la 6° edizione del Rally Storico “La Grande Corsa”, gara facente parte del Memory Fornaca, magistralmente organizzata dal gruppo “Amici di Nino”.
La gara, titolata sia per il TRZ, che per il Memory Fornaca ed il Michelin Historic Rally Cup, vedrà al via piloti di altissimo livello ed un fantastico parco auto.
Per la Dollymotorsport saranno allo start della gara di Chierese ben otto equipaggi, tre dei quali nella Regolarità e 5 nel Rally Storico.
Paolo Quaglia navigato da Valter Bendini sulla rara Datsun 240Z, i chieresi Carlo Navone con Carlo Benedicenti sulla bellissima Porsche 911 gruppo 4,e Giampaolo Panero con Sofia Scafidi sulla spettacolare Fiat 131 Racing gr 2 saranno al via della gara di regolarità e, vista la cavalleria a loro disposizione, tutti e tre gli equipaggi ce li aspettiamo “regolarmente” di traverso sui vari tornanti delle 4 prove speciali.
Non saranno da meno in quanto a spettacolo i cinque equipaggi che parteciperanno al Rally Storico.
Fiat 124 Abarth gr 4, Opel Kadett GTE gr 2 e Fiat 131 Racing gr 2 saranno le tre bellissime e spettacolari trazioni posteriori in mano rispettivamente a Bruno Graglia con alle note Roberto Barbero, Stefano Villani con Lorenzo Lalomia e Alberto Caffarena navigato per l’occasione dall’esperto Ilario Pellegrino.
Saranno invece su una sempre ammirata e cattiva Fiat 128 Sport gr 2 ed una rara Peugeot 104 ZS gr 2 le due armi a trazione anteriore che saranno portate in gara rispettivamente da Vittorio Tenivella a cui Marco Blua detterà e dai coniugi Andrea Catasso (pilota) e Giulia Canuto (navigatore).
Le quattro impegnative, e molto probabilmente viscide, prove speciali che si ripeteranno due volte, metteranno a dura prova gli otto equipaggi Dollymotorsport, che faranno di tutto per divertirsi ma con un occhio sempre puntato al cronometro.
Pianezza 01/11/2019
Scuderia Dollymotorsport
FONTE: UFFICIO STAMPA GIRO MONTI SAVONESI, EMILIO BURLANDO – Giornate intense, queste, per gli organizzatori della prima edizione del rally “Giro dei Monti Savonesi Storico”, in calendario ad Albenga il 16 e 17 novembre prossimi. Supportato da Franco Peirano, lo staff della Asd Sport Infinity di Andora, oltre a gestire l’intera macchina organizzativa, incluso il flusso delle adesioni, che potranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica iscrizioni@sportinfinity.it sino all’11 novembre, è anche intento a mettere a punto le manifestazioni collaterali alla gara.
Tra queste, quella più stimolante sarà di certo la sfida sui go-kart elettrici prevista alle ore 19 di venerdì 15, dopo che i concorrenti avranno ultimato le ricognizioni ufficiali, e che vedrà impegnati i piloti in una appassionante gara sulla Pista di Albenga, preludio al successivo confronto sulle prove speciali.
Nella mattinata del giorno dopo, invece, durante le verifiche tecnico – sportive, la ditta Noberasco offrirà la colazione ai partecipanti nel proprio negozio, ubicato nella centralissima ed elegante via dei Mille; in serata, invece, a partire dalle ore 19 e dopo la disputa delle prime due prove speciali (il tratto denominato “Caso”, 10,05 km da percorrere due volte), i concorrenti si ritroveranno al Frantoio Sommariva per un gustoso aperitivo.
Domenica, infine, con le vetture che ripartiranno per la seconda tappa (cinque ps alternate sui tratti denominati “Scravaion”, 10,16 km, e “Il bosco di Babbo Natale”, 11,32 km) in ordine di classifica, i partecipanti potranno apprezzare l’ospitalità del Comune di Massimino che, in occasione dei due previsti riordini, offrirà loro prima la colazione e, successivamente, il pranzo.
Ma non è tutto. Gli organizzatori del “Giro dei Monti Savonesi Storico” e dell’abbinata gara di regolarità sport denominata “1^ Regolarità Sport Infinity”, hanno annunciato altre novità. La prima è l’istituzione del “Trofeo delle 14”, riservato alle Lancia Fulvia Hf in lizza, la migliore delle quali riceverà in premio dalle mani di Ariella Mannucci, la vedova del compianto Mario, uno speciale trofeo messo in palio da Officina Ratto e Superemme di Marco Morandi. L’altra è una sorta di challenge che coinvolgerà tutte le Classi che prevedono la presenza di almeno cinque vetture uguali per marca e per modello, Lancia Fulvia Hf incluse, con le Classi che concorreranno così ad istituire un nuovo trofeo dedicato a quel modello specifico: il vincitore di ciascun trofeo delle cinque vetture avrà in premio l’iscrizione gratuita all’edizione 2020 del “Giro dei Monti Savonesi Storico”.
L’ultima novità è l’attesa conferenza stampa di presentazione del rally “Giro dei Monti Savonesi Storico”, che si terrà giovedì 7 novembre alle ore 11 nella Sala degli Stucchi del Comune di Albenga, alla presenza del Sindaco e del suo vice.
Percorso, dettagli ed altre info della gara sul portale www.girodeimontisavonesistorico.it.
FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Con tre successi, su quattro partecipazioni, il pilota di Adria tinge di tricolore il Polesine, mettendo in bacheca la coppa di classe A-J2/2000 nel quarto raggruppamento CIRAS.
Adria (RO), 28 Ottobre 2019 – Dopo oltre vent’anni il tricolore a quattro ruote torna a battere bandiera adriese grazie a Matteo Luise, il quale è tornato a far parlare di sé a livello nazionale.
Il pilota polesano, affiancato dalla moglie Melissa Ferro, ha messo in bacheca la coppa di classe A-J2/2000, di quarto raggruppamento, nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche. Un successo che cancella, con un colpo di spugna, un lungo periodo nero e che gratifica il lavoro svolto dalla premiata ditta Amati e Vettore sulla Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A.
“È passata un’eternità” – racconta Luise – “e mai mi sarei aspettato di poter tornare a questi livelli, in un campionato italiano, dopo ventitre anni. Già non credevo di poter tornare a correre, al termine del 1999, ma riuscire a vincere la coppa di classe, nel CIRAS, è il modo migliore per dimenticare tutte le sfortune che abbiamo patito, da quando abbiamo iniziato questo percorso.”
Tre i sigilli di classe firmati dal portacolori del Team Bassano, su quattro partecipazioni: sul gradino più alto del podio al Vallate Aretine, all’Alpi Orientali e all’Elba, con l’unica macchia del ritiro al Campagnolo, quando era saldamente al comando delle operazioni.
“Dopo il bel esordio di Arezzo” – sottolinea Luise – “abbiamo accusato due battute a vuoto al Valsugana, non valido per l’italiano, ed al Campagnolo. Il morale era tornato basso ma, dopo la pausa estiva, abbiamo infilato due successi chiave, in Friuli e all’Elba, che ci hanno permesso di mettere in cassaforte il titolo, saltando l’ultimo appuntamento al Due Valli. Grazie a tutti, a Silvano e Valentino, a tutti i ragazzi che ci seguono in assistenza e che lavorano da casa, in particolare Luca ed Alberto. Grazie al Team Bassano e, soprattutto, a tutti i nostri partners.”
Un bottino reso ancora più ricco grazie al terzo gradino del podio nel Trofeo Nazionale Conduttori Rally, per il gruppo A, ed al quinto assoluto in quello di quarto raggruppamento.
Felicità amplificata anche dal sedile di destra, con Melissa Ferro che ha sfiorato la top ten nella Coppa Nazionale Navigatori, mancata per sette punti, concludendo tredicesima nella generale.
“Una stagione di riscatto” – racconta Ferro – “che ci ha dato davvero tante soddisfazioni, seppur non sia partita benissimo. Sono molto contenta per il risultato tra i navigatori, vista la mia poca esperienza e le poche gare concluse. Speriamo che la ruota inizi a girare per noi.”
Traccia un bilancio stagionale anche il direttore sportivo, honoris causa, Valentino Vettore.
“Successo che è risultato del profondo impegno di tutto il team” – aggiunge Vettore – “con tanta passione e professionalità. Siamo perfezionisti e vogliamo sempre migliorare. Il carattere pacato e determinato di Matteo è il collante di tutta la squadra. Siamo già pronti per ripartire.”
Immagine: Max Ponti
FONTE: UFFICIO STAMPA TROFEO A112 ABARTH YOKOHAMA, ANDREA ZANOVELLO – Per la decima volta consecutiva lo stand dell’ACI alla Fiera di Padova ha ospitato la cerimonia delle premiazioni della Serie dedicata alle A112 Abarth organizzata dal Team Bassano
Romano d’Ezzelino (VI), 28 ottobre 2019 – Applausi, sorrisi, festeggiamenti; ma anche emozioni e amicizia: questi gli ingredienti che hanno caratterizzato la cerimonia delle premiazioni del Trofeo A112 Abarth Yokohama che si è tenuta lo scorso sabato a Padova, nello stand dell’Automobile Club d’Italia e ACI Storico durante l’importante rassegna Auto Moto d’Epoca 2019.
Assieme a Mauro Valerio Presidente del Team Bassano promotore della Serie, sul palco era presente anche il Presidente di ACI Vicenza e componente della Commissione Auto Storiche Luigi Battistolli i quali dopo i ringraziamenti a Yokohama Italia e ad Auto Moto d’Epoca, hanno iniziato a consegnare i riconoscimenti agli organizzatori delle sette gare a calendario; tra i presenti, Loriano Norcini del Rally Vallate Aretine, Carlo Pinton del Valsugana, Renzo De Tomasi del Campagnolo e, in rappresentanza del Rallye Elba, Paolo Contesini.
Anche per la decima edizione della Serie dedicata alle Autobianchi A112 Abarth, i numeri hanno ne hanno confermato il gradimento grazie ai cinquantacinque equipaggi iscritti e ben centoventicinque quelli che hanno corso almeno una volta, decretando una media di quasi diciotto equipaggi a gara.
Ventidue quelli classificati avendo partecipato ad almeno tre gare e a ricevere i premi sono state dapprima Lisa Meggiarin e Marsha Loredana Zanet, per la classifica femminile; è toccato poi a Maurizio Ribaldone e Guido Zanone che si sono aggiudicati il “Gruppo 1” seguiti da Massimo Soffritti che ha svettato nella “Vintage” dedicata a quei conduttori che corsero anche nel Trofeo degli anni 1977-1984; a chiudere le classifiche speciali, è toccato a Raffaele Scalabrin che ha bissato la vittoria nella “Under 28”.
Mancava solo la classifica assoluta e per la consegna degli ambìti oscar, è stato chiamato sul palco il due volte Campione del Mondo rally Miki Biasion il quale, assieme al Direttore di ACI Livorno Ernesto La Greca, ha consegnato i trofei ed altri omaggi ai terzi classificati Filippo Fiora e Massimo Soffritti; sono poi saliti in pedana Nicola Cazzaro e Giovanni Brunaporto, secondi, ed infine un grande applauso ha accolto Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni indiscussi vincitori del Trofeo A112 Abarth Yokohama 2019: il secondo alloro per il giovane vicentino che ha bissato la vittoria dello scorso anno raggiungendo nell’albo d’oro della Serie, Giorgio Sisani (2011 e 2014) e Lisa Meggiarin (2013 e 2015).
Documenti e classifiche al sito web www.trofeoa112abarth.com
Immagine realizzata da Videofotomax
Ufficio Stampa Trofeo A112 Abarth Yokohama
Andrea Zanovello – www.azetamedia.com
FONTE: SONJA VIETTO RAMUS, PER RALLYSTORICI.IT – L’abbandono del leader Vivier con la sua Renault 5 Turbo ha permesso a Francois Foulon di approfittare dell’ultima speciale di questo Tour de Corse Historique per conquistare la vittoria con 1 solo secondo di vantaggio su Christophe Casanova, secondo classificato.
Bella gara anche per gli equipaggi italiani.
Imprevedibile sino alla fine. E fra le più emozionanti degli ultimi anni. Il verdetto della 19^ edizione del Tour de Corse Historique (7-12 Ottobre) è arrivato solo sul traguardo di Porto Vecchio dopo cinque intensi giorni di competizione segnati da sei cambi di leader. L’ultima tappa (Ajaccio-Porto Vecchio), poco più di quattro ore di gara su un percorso molto selettivo di 348 km, ha decretato il vincitore assoluto di uno dei più prestigiosi eventi motoristici internazionali dedicati alle auto storiche. A separare i primi due equipaggi saliti sul podio in categoria VHC (veicoli storici da competizione) è stato 1 solo secondo sufficiente però alla Ford Escort MK2 di Foulon/Mattei per imporsi sulla Bmw M3 di Casanova/Delleaux. Ancora una volta, il Tour de Corse Historique organizzato dal “patron” José Andreani si è rivelato un grande successo in grado di mescolare sapientemente ogni tipologia di auto da corsa, dagli anni ’50 agli anni ’90, in due gare parallele. Da un lato, la velocità pura riservata agli iscritti in VHC e dall’altro, la regolarità per gli equipaggi in categoria VHRS (veicoli storici di regolarità sportiva): entrambi hanno percorso le stesse strade tortuose che da anni creano la fama automobilistica della Corsica. Novecento km totali da percorrere in cinque tappe e sedici prove speciali (circa 350 km) hanno caratterizzato il programma 2019 con ben 174 partecipanti al via. La prova speciale Notre Dame de la Serra-Col de la Croix, 53 km lungo un belvedere fra i più suggestivi del paese, doveva essere il luogo decisivo in cui giocarsi la vittoria durante la penultima tappa. In realtà, la gara è stata elettrizzante e incerta dal primo all’ultimo giorno con un risultato totalmente inaspettato.
Bagarre in VHC: a Foulon la 19^ edizione del TdCH
Approfittando delle eccellenti condizioni meteorologiche, gli spettatori si sono dati appuntamento sul percorso sin dai primi chilometri della Palombaggia per applaudire i piloti. E le emozioni non si sono fatte attendere. Dalla prima tappa Joël Marchetti, navigato da François-Xavier Buresi, si è distinto al volante della sua Ford Escort MKI e ha iniziato a costruire le basi di un possibile futuro successo sino a quando un guasto all’alternatore ha tradito le sue aspettative subito dopo il raggruppamento a La Porta durante la terza tappa. Da quel momento, la gara è proceduta a colpi di scena con diversi piloti che si sono succeduti l’uno l’altro fino al traguardo finale.
Il risultato è stato così un vero e proprio spettacolo tumultuoso. Durante la tappa Saint-Florent/Calvi (205 km totali di cui 82 di PS), Pierre Vivier (Renault 5 Turbo) ha preso il comando della gara prima di essere ritardato da un giro che lo ha costretto a consegnare al belga Alexandre Leroy (Mazda RX7) il miglior tempo sul traguardo di Calvi. Verdetto ribaltato però la mattina seguente a causa di una noia meccanica al veicolo #11 come per la Porsche 911 di Caruso/Santini. Un doppio ritiro che ha consegnato il comando provvisorio a François Foulon e al suo compagno di squadra Sébastien Mattei. Al volante di una scintillante Ford Escort MK2, il campione francese VHC del 2016 ha lottato per contenere il ritorno di Pierre Vivier alla guida di un’automobile molto più potente. Per la R5 di Vivier due tappe in testa alla classifica generale non sono state però sufficienti: un errore nell’ultimo settore a tempo ha infatti annullato tutto il suo vantaggio; un passo falso che ha assegnato la vittoria sul filo del rasoio a Francois Foulon al traguardo davanti a Casanova con 1 secondo nonostante un guasto ai freni. Il podio finale è stato completato dall’equipaggio belga Christian Kelders/Patrick Chiappe (Porsche 911), in vantaggio su altri due modelli del marchio tedesco (Antonini/Dini e Deblauwe/Lemaire, rispettivamente quarti e quinti). “Sono molto felice di questa vittoria con la Ford soprattutto perché in sei mesi ha tagliato il traguardo per prima ben tre volte – commenta soddisfatto Foulon – Ma non è stato per niente facile. Questo è un rally lungo e complicato che ha messo a dura prova uomini e mezzi meccanici. Lungo la speciale sul Colle di Bavella problemi ai freni ci hanno costretti ad alzare il piede dall’acceleratore: è stata una bella battaglia sino alla fine e lo prova il fatto che fra noi e il secondo classificato ci sia 1 unico secondo”.
La categoria VHRS consegna il podio alla Renault 5 Alpine di Verneuil/Scudier
A segnare nella sua prima parte la prova di regolarità è stato Bernard Figuière, su Porsche 911 Carrera RS, navigato da Isabelle Godin. Il leader è stato però poi espropriato del suo vantaggio durante la terza tappa (Saint–Florent/Calvi) da Jean-Pierre Verneuil e Jerome Scudier che hanno mantenuto la loro leadership sino all’arrivo a Porto-Vecchio dove hanno vinto con sette punti di vantaggio (83). A completare il podio, l’italiano Giorgio Schon, con Francesco Giammarino, su Porsche 911 (93 punti).
Gli italiani in gara fra VHC e VHRS
In VHC il miglior tempo per l’Italia è stato conquistato da Silvio Perlino e Serena Giuliano con la loro Opel Kadett GTE: per l’equipaggio #49 questo Tour de Corse Historique si è concluso con un 22° posto (su 61 classificati) e un tempo di 4h26’27”. Bella prova anche per Luisa Zumelli e Paola Valmassoi su Porsche 911 Carrera RS che hanno tagliato il traguardo a metà classifica piazzandosi 33esime in 4h31’13”. Le due portacolori del Team di Bassano del Grappa hanno fatto registrare un eccellente 21° tempo nella speciale “Plage du Liamone-Serrola/Carcopino” e un altrettanto interessante 27 best lap nella PS “Castifao-Olmi Capella”, entrambe lunghe 23-24 km. Costretti invece a non raggiungere il traguardo finale di Porto Vecchio Maurizio Elia e Lucia Zambiasi su Ford Escort RS 1.6. Anche gli italiani iscritti in regolarità sportiva hanno detto la loro in questa intensa edizione del Tour de Corse Historique che nel 2020 festeggerà il ventennale. Oltre al già citato Giorgio Schon, che dalla sua prima gara disputata nel 1967 (a 21 anni con una Mini Cooper S inglese al Rally di Montecarlo) continua a prendersi soddisfazioni al volante, al nono posto si sono classificati Luigi Palazzi e Danilo Scarcella (#240) su Opel Kadett GTE. Tredicesima posizione invece per Sergio Aravecchia, navigato da Carlo Merenda, su Fiat 128 Rally mentre il 17° piazzamento della generale è andato a Roberto Gorni e Angela Grasso, equipaggio #229 su una Fiat 124 Abarth Rally. Costretti al ritiro Alessandro Olivieri e Cesare Rainisio (#231) con la loro Ford Escort RS 2.0 out nella quinta e ultima tappa così pure come Eugenio Rossi/Michelle Perlino su Lancia Flavia Coupé 1.8.
Classifica TdCH 2019 VHC
1. #3 Foulon-Mattei (Escort MK2) 4h06’35”
2. #7 Casanova-Delleaux (Bmw M3) 4h06’36”
3. #6 Kelders-Chiappe (Porsche 911) 4h08’14”
4. #8 Antonini-Dini (Porsche 911) 4h11’26”
5. #22 Deblauwe-Lemaire (Porsche 911) 4h11’43”
Classifica TdCH 2019 VHRS
1. #254 Verneuil-Scudier (Renault 5 Alpine) 83 pt
2. #219 Figuiere-Godin (Porsche 911 Carrera RS) 90 pt
3. #218 Schon-Giammarino (Porsche 911) 93 pt
4. #255 Chabas-Arribert Narces (Peugeot 205 GTI 1.9) 102 pt
5. #222 Deklerck-Laporte (Porsche 911 Targa) 106 pt
Testo Sonja Vietto Ramus
Foto S. Vietto Ramus e Frédéric Chambert
FONTE: UFFICIO STAMPA TEAM BASSANO, ANDREA ZANOVELLO – Seconda vittoria consecutiva nel rally sardo grazie alla splendida gara di Luise e Zanella; podio tutto azzurro coi Nerobutto padre e figlia secondi, e Iccolti – Zanchetta terzi.Un bel podio anche al Trofeo Maremma con Galullo e Calandriello
Romano d’Ezzelino (VI), 22 ottobre 2019 – Le carte in regola per puntare alla vittoria del Rally Storico Costa Smeralda, gli equipaggi del Team Bassano le avevano tutte e al termine delle nove prove speciali, ad uscire vincente è stata quella di Matteo Luise e Flavio Zanella, autori di una prestazione maiuscola con la Fiat Ritmo 130 TC: per loro cinque le prove vinte e il comando preso dalla terza e mantenuto sino alla fine, a sancire un meritato ed eclatante successo.
Chi ha tentato nel modo più deciso di contrastare i futuri vincitori, sono stati Tiziano e Francesca Nerobutto che avevano iniziato portandosi in testa con l’Opel Ascona 400 e con quattro scratch si sono classificati al secondo posto assoluto,vincendo il 3° Raggruppamento. A completare il podio tutto Team Bassano, sono stati Agostino Iccolti e Giulia Zanchetta, bravi a crederci fino alla fine; un problema alla frizione stava per costringerli al ritiro ma con un efficace intervento dell’assistenza che l’ha sostituita in una ventina di minuti, hanno visto il traguardo e vinto il 2° Raggruppamento. Scorrendo la classifica finale, al quarto posto si trova la Ford Sierra Cosworth 4×4 di Giorgio Costenaro e Giuseppe Ferrarelli e in quinta la Porsche 911 RSR di Lorenzo Delladio e Pietro Ometto. E’ il gradino numero 7 quello sul quale salgono Gianluigi Baghin e Sergio Marchi, con l’Alfa Romeo Alfetta GTV che portano alla vittoria di classe.
Inserite nella classifica globale, le A112 Abarth del Trofeo si sono fatte notare soprattutto grazie a Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni e l’ottava prestazione realizzata, ma anche per la decima di Matteo Armellini e Marco Comunello. Soddisfatti, lo sono anche Peter ed Elke Goeckel, undicesimi e primi di classe con l’Opel Kadett SR 1.3; tredicesimi e secondi di classe chiudono Corrado Lazzaretto ed Angelo Tendas su Ford Escort RS. Chi non stava nella pelle dalla gioia era Giuseppe Cazziolato, al primo podio di Trofeo ottenuto in coppia con Giancarlo Nolfi e soddisfatti all’arrivo lo erano anche Enrico Gaspari e Martina Benetti diciassettesimi e primi di classe con la piccola Fiat 127-900.
Missione compiuta anche per i due “dodicisti” locali: Nicolino Catgiu e Gabriele Ruzittu; il primo, con Matteo Grosso e diciottesimo all’arrivo, il secondo, ventesimo in coppia con Pasqua Pirina.
Emozionati per l’esordio sulle strade di casa, Pietro Pes di San Vittorio ed Alessandro Cossu, hanno portato al traguardo l’Opel Kadett GSI, nonostante un paio di disavventure nelle due tappe, dimostrando comunque di avere un buon passo come confermano i due sesti assoluti realizzati; alla fine, chiudono ventunesimi. Il lungo elenco, termina infine con la Fiat 125 S di Pietro Turchi e Carlo Lazzerini, vincitori del 1° Raggruppamento con la vettura più datata del lotto.
Il Costa Smeralda si conferma la bestia nera per Bruno Bentivogli tradito da un problema elettrico alla Ford Sierra Cosworth che divideva con Salvatore Musselli; stop anzitempo anche per la Volkswagen Golf Gti di Massimo Giudicelli e Paola Ferrari, ferma per rottura del cambio. Problemi meccanici anche per le A112 di Denis Letey ed Erik Robbin e di Marco Gentile con Genny Maddalozzo; sono invece uscite di strada quelle di Giancarlo Nardi e Paola Costa e di Giacomo Domenighini con Vincenzo Torricelli.
Infine, a completare la positiva trasferta, è arrivata la vittoria nella classifica delle scuderie.
Notizie positive anche dal Trofeo Maremma Storico, grazie soprattutto alla notevole seconda posizione assoluta conquistata da Marco Galullo e Simona Calandriello con la piccola Peugeot 205 Rallye. All’arrivo anche le A112 Abarth di Giampaolo e Iuri Cresci, undicesimi, e di Alberto con Lisa Benassi, dodicesimi. Si è purtroppo dovuto ritirare Fausto Fantei, con Elisa Filippini, per problemi meccanici all’Alfa Romeo Alfasud TI.
Infine, un altro bel risultato è arrivato dalla cronoscalata Pedavena – Croce d’Aune grazie a Marco Stella che ha vinto la propria classe con l’Alfa Romeo Giulia GT che ha piazzato al settimo posto dell’assoluta.
Nel prossimo fine settimana, al Rally ACI Como, Ermanno Sordi e Claudio Biglieri su Porsche 911 Gruppo B, si giocheranno l’accesso alla finale del T.R.Z.
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Ufficio Stampa Team Bassano
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FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il polesano non smette di stupire, in questo finale di 2019, e fa suo, insieme al ritrovato Zanella, l’appuntamento sardo, infliggendo quasi mezzo minuto al secondo.
Adria (RO), 21 Ottobre 2019 – È un Matteo Luise stellare, quello visto in azione nel recente Rally della Costa Smeralda storico, concluso con la vittoria assoluta, la quarta in carriera, alla guida della Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A, condivisa con il ritrovato Flavio Zanella alle note.
Il pilota di Adria, portacolori del Team Bassano, ha firmato cinque delle nove speciali in programma, prendendo il comando delle operazioni, grazie ad una netta spallata al termine della prima frazione di gara, quella del Venerdì, unico a riuscire a segnare lo stesso tempo sulla “San Pasquale”, non curandosi in sostanza del passaggio dal giorno alla notte.
Indescrivibile la gioia in seno a tutto il team, gratificando il lavoro della coppia Amati e Vettore.
“Dedico questa vittoria a Melissa” – racconta Luise – “perchè è rimasta a casa, colpita da un malessere. Ci tenevo a fare un’assoluta con lei ma sono certo che avremo il tempo per rifarci. Grazie di cuore a Flavio, professionista indiscutibile, che ho avuto il piacere di vedere emozionato, sia in abitacolo durante che la gara che sulla pedana di arrivo. È stato tutto perfetto, grazie anche a come Silvano e Valentino hanno preparato la Ritmo. Mi dispiace per gli altri ragazzi, Luca ed Alberto in primis, per aver vinto così lontano da casa, non potendo condividere con loro la gioia immensa che abbiamo provato. Ricevere a fine dell’ultima prova i complimenti di Tiziano Siviero e Mauro Pregliasco, il messaggio di Lucky ed altri che di rally ne capiscono un bel po’ mi hanno riempito il cuore di gioia. Il modo migliore per chiudere il 2019.”
Gli fa eco Flavio Zanella, tornato in abitacolo con il polesano dopo ben ventidue anni.
“Aspettavo da ventidue anni di poter risalire al fianco di Matteo” – racconta Zanella – “per fargli vedere chi è il vero Flavio. Quella volta, al Messina del 97, ero stato chiamato dalla Grifone per sostituire Caliro. Siamo cambiati molto, tutti e due. Questa volta era tutto diverso, sono partito con entusiasmo ed avevamo meno pressione di allora. Matteo, sul veloce, guida divinamente ma sull’ultima del Venerdì, in notturna, mi ha stupito. Allo start gli avevo detto che se alzavamo di un secondo a chilometro era già un bel passo. Alla fine, arrivare con lo stesso tempo del giro di giorno, è stato stupendo. In abitacolo il feeling era perfetto. Entrare in piena velocità in certe curve, di notte, è solo da grandi piloti. Credo sia una delle prove più belle che ho fatto in vita mia, al fianco di uno che ha doti di guida innate. Il resto lo potete trovare dentro le classifiche. Sono felice, lo dovevo a Matteo. Grande persona e grande pilota, così come tutto il suo team.”
Si unisce, in un coro di felicità, anche il direttore sportivo, Valentino Vettore.
“Passione, professionalità, competenza” – aggiunge Vettore – “sono i tre fondamenti di questo successo. La nostra ricerca della perfezione tecnica si unisce alle incredibili doti di guida di Matteo. Non è un traguardo ma punto di partenza, per tutti noi, per spingerci ancora più in alto.”
Immagine: Massimo Bettiol
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Non solo vetture “moderne”, al via della gara, dal 21 al 23 novembre, ma i “magici” sterrati del senese saranno teatro della sfida finale del Trofeo Terra Rally Storici. Il percorso prevede un totale di cinque Prove Speciali, con partenza ed arrivo a Montalcino. Le iscrizioni avvieranno il 23 ottobre per chiudersi il 13 novembre. Prevista anche la gara di “Regolarità sport”.
Continua la tradizione delle vetture storiche, il TUSCAN REWIND, che proprio 10 anni fa nacque come una rievocazione degli anni ruggenti del rallismo proponendo le vetture che hanno fatto la storia delle corse su strada.
La tradizione prosegue, ovviamente, anche quest’anno: la parte “historic” sarà parte integrante dell’evento che avrà gli sterrati della provincia di Siena, come scenario unico, dove appunto le vetture storiche torneranno di gran forza dal 21 al 23 novembre con partenza ed arrivo a Montalcino.
Sarà, questa, la decima edizione della gara, organizzata da Eventstyle, proponendo oltre alle magnifiche campagne senesi grandi contenuti tecnico-sportivi, a partire dal Campionato Italiano Rally (CIR), ma anche con il Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) e del “Trofeo Terra Rally Storici” (TTRS), oltre alla “regolarità sport”: quattro competizioni in un solo evento, quindi, per la gioia degli amanti delle gare su terra.
Il Trofeo Terra Rally Storici consumerà, nel senese, l’ultimo atto del cammino 2019: prima di questo, due settimane prima sarà in scena la penultima tappa, al Rally delle Marche, a Cingoli (Macerata).
In totale, la stagione del Trofeo Terra Rally Storici, che è al suo primo anno di svolgimento, nato per gratificare i piloti delle auto storiche amanti delle strade bianche, prevede cinque gare, la stagione si è avviata a marzo al “Valtiberina”, per proseguire poi alla Coppa Liburna, quindi al Rally Adriatico, prima appunto di “Marche” e “Tuscan”.
La classifica del raggruppamento “quattro ruote motrici+gruppo B” vede al comando Mauro Sipsz (primo anche del 4° Raggruppamento), con la Lancia Rally 037, con 46 punti, quasi il doppio di quelli che, con una sola gara, ha incamerato il veneto Simone Romagna (Lancia Delta Integrale), vincitore alla gara di esordio di Arezzo. Il raggruppamento “due ruote motrici” è per adesso in mano a Corrado Lazzaretto (Ford Escort RS 2000), con 48 punti (in testa anche al 3° Raggruppamento), otto in più di Andrea Guggiari (Ford Escort MK II) e Marcello Rocchieri (Opel Kadettt GTE), entrambi a 40 punti. Nel 2° Raggruppamento è invece al comando Davide Cesarini (Ford Escort RS 1600).
IL PERCORSO: PROVE SPECIALI “DA SOGNO”
Il tracciato di gara è stato disegnato più corto di quello riservato alle “moderne”, su 186 chilometri, dei quali 75 di Prove Speciali, cinque totali, tre da ripetere una volta, una per due volte (la più lunga del rally), oltre alla “Superprova” che aprirà la contesa venerdì 22 novembre a metà pomeriggio (ore 15,05), dopo la partenza prevista da Montalcino-Piazza del Popolo alle 14,30. Le restanti “piesse” saranno disputate sabato 23 novembre, con uscita dal riordinamento notturno di Montalcino alle 7,01 e bandiera a scacchi che sventolerà sempre in Piazza del Popolo a Montalcino dalle ore 16,00. Le “piesse” sono ricavate dalla tradizione della gara e comunque dalla storia dei rallies mondiali che da queste parti hanno scritto pagine di grande storia rallistica.
Il parco di assistenza sarà a Buonconvento (dove sarà ubicato anche il refuelling di carburante), i riordinamenti in totale sono due: quello notturno tra i due giorni di gara è previsto a Buonconvento, e a Poggio Landi.
Il primo momento ufficiale dell’evento sarà l’apertura delle iscrizioni, prevista per martedì 23 ottobre, con chiusura fissata a mercoledì 13 novembre.


























