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Fiume su Osella si aggiudica il Trofeo Vallecamonica

FONTE: UFFICIO STAMPA TROFEO VALLECAMONICA, MATTEO BELLAMOLI – Grande spettacolo fra le vetture storiche, che come di consueto hanno riportato indietro la memoria agli indimenticati anni in cui il motorsport era ammirazione e prodigio tecnico a prescindere da tutto. Tante le chiavi di lettura di questo 48° Trofeo Vallecamonica, che ha offerto un’evoluzione di eventi non per i deboli di cuore, con colpi di scena e ribaltoni che hanno condizionato la classifica fino al traguardo finale di Borno.
Dopo l’iniziale supremazia di Piero Lottini nella prima manche con la sua Osella PA 9/90, capace di segnare un 4’26.490 (miglior tempo della gara), il driver della Scuderia Bologna Squadra Corse ha dovuto rinunciare ad ogni velleità per una toccata nella parte finale della seconda manche che ha di fatto reso vano il lavoro del mattino. A quel punto il destino è stato implacabile, con un Andrea Fiume in grande spolvero che ha condotto magistralmente la sua Osella del Racing Clun 19 fino alla vittoria e l’affermazione in 3° Raggruppamento. «Sono stato sicuramente fortunato per il forfait di Lottini, ma ho avuto ottime sensazioni, soprattutto nella prima manche» ha detto il vincitore al traguardo. «Nel secondo giro il cambio era un po’ più affaticato, e difatti ho alzato parecchio il mio parziale, ma sono riuscito a tenere dietro Aralla. È davvero bello essere entrambi sul podio, quando correvo con l’Alpine A110 negli anni Novanta era il mio navigatore, quindi essersi sfidati e trovarsi qui sul traguardo a festeggiare insieme è un’emozione davvero piacevole».
E proprio Emanuele Aralla (Dallara F3 90/Valdelsa Classic Motor Sport) si è reso protagonista di una seconda manche rabbiosa e determinata, nella quale ha stampato un ottimo 4’36.300, dominando il 5° Raggruppamento e chiudendo al secondo posto nell’ipotetica classifica assoluta per soli 0.91 secondi. Non fosse stato per la toccata rimediata in mattinata all’ultima chicane, con danneggiamento del profilo sinistro dell’ala anteriore e spegnimento del motore, il pilota lecchese avrebbe forse potuto scalzare Fiume dalla vetta. «Sapevo di avere un grande passo» ha commentato, «quest’auto ha un potenziale incredibile, sono riuscito a portarla vicina al suo limite e mi rammarico per la reazione in frenata di questa mattina che mi ha sorpreso. Nella seconda manche sono salito con cattiveria, ma l’auto mi ha assecondato e il tempo mi ha dato ragione. Sono comunque contento e porto a casa un risultato importante e tante sensazioni positive».
Applausi anche per Maurizio Sbrilli, che con la Chevron B 23 del BRC Breno Racing Club è riuscito a scendere sotto il 4’40 con una vettura decisamente più anziana della concorrenza e ha conquistato di prepotenza la vittoria nel 2° Raggruppamento e il terzo posto sull’ipotetico podio assoluto. «Bellissimo» ha detto visibilmente felice sul traguardo di Borno, «ho abbassato di molto quello che mi ero imposto come migliore tempo e mi sono divertito. La Chevron non è una vettura difficile da guidare, ma il suo limite sarebbe decisamente più in là. Ho fatto del mio meglio, cercando di salire con metodo e alla fine il risultato è davvero oltre le aspettative della vigilia».
Entrando nel dettaglio delle classifiche di Raggruppamento, nel 1° splendido successo di un soddisfatto Giovanni Putelli (Lotus Elan/BRC Breno Racing Club) per la prima volta in salita con questa vettura che ha scherzato al traguardo dicendo «adesso è tempo di provarla anche con gomme nuove». Con un crescendo notevole Putelli ha saputo affermare la sua supremazia davanti ad un ottimo Valter Canzian, a sua volta per la prima volta in una cronoscalata con la bellissima Ford Lotus Cortina per i colori della Scaligera Rallye. Il veneto ha tenuto un ritmo perfetto e ha preceduto al termine Cecilio Damioli Ravelli (Lancia Fulvia Coupè/ASD Historika).
Nel 2° Raggruppamento, dietro a Sbrilli, secondo posto per Casimiro Barbieri (BMW 2002) che ha così concretizzato la supremazia del marchio bavarese nel confronto con il trittico Alfa Romeo che ha visto Paolo Bergia (Alfa Romeo ZA) al terzo posto dopo un weekend in cui ha saputo spingere a fondo.
Nel 3° Raggruppamento, dopo il vincitore Andrea Fiume, sfida tutta Porsche tra Giorgio Michele Tessore e Roberto Strazzera. Il primo ha segnato un ottimo 5’04.49 nella prima manche con il portacolori del BRC Breno Racing Club che gli ha risposto nella seconda ma non è riuscito a sopravanzarlo. Hanno quindi chiuso nell’ordine con Tessore al secondo posto e Strazzera al terzo.
Nel 4° Raggruppamento successo per il pilota bresciano Tiziano Romano (Bogani/Team Italia) in 9’57.670 dopo una giornata ricca di colpi di scena, che ha beneficiato dell’uscita di scena di Lottini. Al secondo posto l’ottimo Fabio Borboni, classe 1990, con la Fiat Ritmo 130 Abarth al debutto sulle rampe della Malegno-Ossimo-Borno. Il giovane pilota ha preceduto di un soffio, 36 centesimi, la BMW M3 di Giuseppe Berardi, terzo al termine.
Per chiudere, dietro allo scatenato Emanuele Aralla, nel 5° Raggruppamento si è concessa un ottimo secondo posta Gina Colotto, sulla particolare Fiat Abarth 033 della Scuderia Bologna Squadra Corse. Il suo non è stato un weekend sempre facile, specie al sabato quando la preparazione della gara è stata rallentata da un problema con lo staccabatteria. Terzo Giuseppe Viali sulla bellissima Martini F Seat.

Ufficio Stampa
Matteo Bellamoli

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