FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Mario Passanante, Cesare Fiorio e la Fiat 1100/103 della Scuderia Franciacorta Motori si sono aggiudicati l’edizione numero quattordici della MilleCurve, la gara di regolarità per auto storiche valevole, anche quest’anno, per il Campionato Italiano (C.I.R.E.A.S.) di cu costituisce la settima prova stagionale, disputata tra i tornanti della “Verde Irpinia”. Il regolarista siciliano, navigato dal top manager del motorsport Cesare Fiorio, ha totalizzato 229,4 penalità su 62 P.C. valide, con una media penalità davvero ragguardevole.
“Vincere la Millecurve – ha detto Passanante – è stata una grande soddisfazione. Un risultato che arriva dopo 65 prove cronometrate in un weekend molto impegnativo. Portare a casa questo risultato con al mio fianco Cesare Fiorio, uno dei più grandi del motorsport mondiale, rappresenta per me un grande onore per me e una gran bella soddisfazione”.
Secondo Classificato è Fabio Loperfido e sulla sua Fiat 127 della scuderia Classic Team mentre portano sul podio una vettura anteguerra Massimo Zanasi e Alessandro Moretti sulla ammiratissima Fiat 508 C del 1938, anche loro alfieri della scuderia Classic Team.
La gara, che quest’anno ha preso la partenza dallo spettacolare viale alberato di Mercogliano dove, con la collaborazione della locale Pro loco, è stato allestito il parco partenza, si è diretta verso i tornanti del Malepasso ed i boschi del Monte Terminio. Il riordino, svolto anche questa volta con la collaborazione della locale Pro Loco, a S.Stefano del Sole, ha costituito un intermezzo necessario prima di affrontare le ritmate prove di Breccelle e la salita verso Montevergine.
Sui tornanti della mitica salita gli equipaggi hanno battagliato per il Trofeo Rievocazione Storica della Cronoscalata di Montevergine che si è aggiudicato l’irpino Davide Festa all’impensabile media di 1,7 penalità per prova. Il Memorial Giosuè Lombardi è stato vinto da un altro irpino Vincenzo Morsa (media di 1,8 penalità), mentre l’equipaggio Passanante – Fiorio si aggiudicato il Memorial Luigi Pirone (media di 1,75 penalità). Il primo posto della classifica femminile va ad Angino – Biagi (Autobianchi A112 Abarth) portacolori della scuderia Classic Team.
Tra le scuderie. primeggia la F.M. FRANCIACORTA MOTORI che distanzia CLASSIC TEAM, C.A.R.S., KINZICA e REGISTRO ITALIANO PORSCHE 356.
Tra i raggruppamenti c’è la vittoria di ZANASI – MORETTI in 2° raggruppamento, PASSANANTE – FIORIO il 3°, BILANCIERI – SIMEONI il 5°, LOPERFIDO il 6°, ZAZZERI – ANDROVANDI il 7°, mentre a MORSA e MALUCELLI – RIBOLDI vanno, rispettivamente l’ottavo ed il nono raggruppamento.
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FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – A Pistoia Fervono i preparativi per la 6^ prova del tricolore CIREAS. Tutto pronto al quartier generale della Veteran Car Club che organizza con il locale Automobile Club
Quest’anno l’atteso appuntamento con la Coppa della Collina Storica è stato posticipato nella seconda settimana di giugno, causa della concomitanza con il Rally degli Abeti.
Gli organizzatori del Veteran Car Club con l’Automobile Club locale hanno fissato la data di sabato 15 giugno dando appuntamento a Pistoia ai tanti concorrenti provenienti da tutto il territorio nazionale per la disputa della 6^ prova del Campionato Italiano di regolarità per la “20^ Coppa della Collina Storica” rievocazione della famosa cronoscalata che dagli anni 20 fino al 1971 ha infiammato gli appassionati pistoiesi e non sui tornanti dalla statale Bolognese, allora era una delle competizioni in salita fra le più impegnative d’Italia, denominata “Coppa delle Colline Pistoiesi”.
La rievocazione come allora ripercorrerà nella fase finale il tratto che da Capostrada porta al Passo della Collina, regalando così ai partecipanti ed agli spettatori le stesse emozioni di un tempo. La manifestazione sarà anche un’occasione per promuovere al meglio Pistoia ed il suo territorio con il turismo legato all’evento che fra partecipanti e spettatori, porta ogni anno in città e dintorni centinaia di persone.
In questa edizione oltre alla data, è stato rinnovato anche il percorso che vede i concorrenti nella prima parte effettuare le 18 prove molto tecniche nella zona industriale di Sant’Agostino per poi affrontare la strada panoramica che da Pistoia porta a Riola ed al Ponte della Venturina deviare a sinistra per Pracchia sulla strada che costeggia il fiume Reno ed entrare così nel Comune di San Marcello Piteglio.
Le prime tre prove speciali, di questo secondo settore, si trovano nella strada di fronte alla Dynamo Camp che proprio nel 2016 ha riconosciuto la nostra associazione quale “Ambasciatore ” in merito al sostegno che dal 2009 il Club ha sempre dato.
Le successive prove interesseranno: la piazza centrale di San Marcello per poi giungere alla colonna di Mammiano e deviare a sinistra sulla strada che porta a Piteglio Casa di Monte Prunetta, percorrendo “La Macchia Antonini” un tracciato a molti sconosciuto all’ombra di una rigogliosa vegetazione fatta da antichi faggi e betulle.
Dopo le prove di Prunetta i concorrenti scenderanno la via Modenese per poi da Capostrada risalire la SS. Bolognese e giungere il Passo della Collina per disputare ben quattro prove cronometrate.
Il ritorno per Pistoia interesserà la strada (chiamata il piccolo Stelvio) per la caratteristica dei suoi secchi tornanti che da Sammommè porta a Piteccio, poi percorrendo la tangenziale ovest si giunge di nuovo a Sant’Agostino dove si ripeteranno le 18 prove iniziali che dalle quali sicuramente verrà decretato il vincitore di questa 20^ edizione.
Altra importantissima novità è l’appuntamento alla fine del CO 4 in Piazza del Duomo dove, dopo una breve sosta per ammirare la stupenda piazza i concorrenti si affronteranno nelle ultime tre prove di precisione, fuori classifica, ma valide all’assegnazione del trofeo Ing. Carlo Chiti.
Nel percorso di conclusione avviandosi al CO 5, i partecipanti potranno percorrere i vialetti del “Nursery Campus” di Vannucci, un’oasi verde di 1100 piante di ogni tipo e specie.
Proseguendo poi sulle strade costeggiate da verdi e rigogliose piantagioni passeremo anche da “Rose Barni” che dal 1882 è uno dei massimi produttori che di questo tipo di fiore.
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Il campione italiano si conferma in gran forma anche sulla FIAT 1100/103 del 1955. Sul podio Spagnoli-Parisi e Cusumano-Carrotta
Sale nuovamente sul gradino più alto del podio l’equipaggio formato dal siciliano Mario Passanante da Campobello di Mazara (TP) ed Elisa Buccioni, giovanissima e tenace navigatrice di Firenze, portacolori della scuderia Franciacorta Motori. Dopo “Cave di Cusa” il formidabile duo si aggiudica anche l’8^ edizione della Coppa dei Lupi, terzo appuntamento del campionato italiano regolarità autostoriche ACI SPORT, organizzata dalla Scuderia del Tempo Perso, corsasi per la prima volta in formula diurna e senza neve!
Una gara molto combattuta che come ha dichiarato lo stesso vincitore ha espresso il valore dei concorrenti fino all’ultimo settore di gara e come si evince dalla classifica assoluta che almeno nei primi sei piazzamenti vede distacchi molto contenuti. Mario Passanante e Elisa Buccioni, che hanno gareggiato con una FIAT 1100/103 del 1955, hanno totalizzato 232,50 penalità nelle 60 prove cronometrate. Nella piazza d’onore Franco Spagnoli e Giuseppe Parisi (Franciacorta Motori) su FIAT 508C del 1938 con 240,12 penalità e a completare il podio Salvatore Cusumano e Alberto Carrotta su Autobianchi A112 del 1974 con 254,04 penalità. Angelo Accardo e Filippo Becchina, ancora una volta quarti assoluti con 279,46 penalità, nei tratti di percorso più stretti hanno probabilmente patito qualche centimetro di larghezza della loro Lancia Beta Montecarlo. Quinta piazza per Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi su FIAT Duna 70 del 1989 e in sesta posizione Massimo Zanasi e Riccardo Parruzza su FIAT 508C del 1938. Alessandro Alderighi e Stefania Lo Presti (Kinzica) su Porsche 356SC del 1964 hanno vinto la classifica del quarto raggruppamento, Giuseppe Maccario e Mariangela Preziosi (Cars Avellino) su A112 del 1970 il quinto raggruppamento, Claudio Lastri e Valter Pantani (Kinzica) su AR Giulietta del 1982 l’ottavo raggruppamento.
Nella classifica scuderie primeggia La Franciacorta Motori e a seguire Classic Team ASD, Kinzica, Cars Avellino e Scuderia Nettuno Bologna. Nel corso della cerimonia di premiazione, svoltasi nelle eleganti sale di Villa Grazia, sono stati consegnati riconoscimenti anche a Alessandro Aiello, under 30, alla giovanissima e promettente concorrente locale Ilaria Coccia e a Barbara Zazzeri. Il campione italiano in carica di regolarità Mario Passanante firma pertanto il secondo successo consecutivo e domina il campionato e le sue parole corrispondono al giudizio unanime dei partecipanti. “E’ stata una gara intensa – ha dichiarato Passanante – con prove molto tecniche. Un po’ più lenta nella prima parte a causa delle strade in salita e la tortuosità delle stesse e con più ritmo e velocità nella parte finale ,ma sempre con prove insidiose dalle partenze sempre nascoste. Ringrazio anche la mia navigatrice Elisa Buccioni, sempre più brava e perfetta”.
UN PERCORSO TRA SPORT E CULTURA articolato in quattro settori per un totale di 220 chilometri e sessanta prove cronometrate. La bellissima giornata primaverile ha permesso ai concorrenti di poter ammirare , seppur rapidamente, i luoghi cari al Patrono d’Europa San Benedetto da Norcia, al santo più dotto della chiesa San Tommaso d’Aquino. I luoghi di Cicerone , Caio Mario e Attilio Regolo. Le “verdi acque “ che precipitano nel centro di Isola del Liri nella cascata verticale di 29 metri e le acque trasparenti e pure della riserva naturale di posta Fibreno e la bellezza di tutti i piccoli centri della accogliente Ciociaria . Stanchezza nello staff organizzativo per l’intensa giornata trascorsa ma nelle parole del dottor Vincenzo Savastano, neo Presidente della Scuderia del Tempo Perso, la soddisfazione di tutti per la riuscita della gara e il ringraziamento a: Gruppo Ecoliri, BCC Roma, Autodemolizioni Schiavone, Eco Delco, Mario De Cecco, Villa Grazia e Lord Cafè che con il loro prezioso supporto hanno permesso lo svolgimento dell’evento sportivo
Passanante – Buccioni vincono il Trofeo Cave di Cusa, seconda prova del CIREAS
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Il podio completato con Ciravolo- Messina e Moceri – Dicembre. La gara ha attraversato la Valle del Belìce, con tappa al palazzo Filangeri Cutò.
L’equipaggio formato dal campobellese Mario Passanante e dalla fiorentina Elisa Buccioni (scuderia Franciacorta) ha vinto la seconda edizione del “Trofeo Cave di Cusa”, la gara automobilistica di regolarità classica valida come prova del campionato italiano autostoriche e quest’anno anche per il campionato auto moderne, che si è svolta sabato scorso. Col nuovo regolamento Aci-Csai (che impone la moltiplicazione della penalità per un coefficiente pari all’anno di costruzione della macchina), l’equipaggio, a bordo di una Fiat 508S del 1937, ha totalizzato 216,46 penalità, ma al netto sono state 158 accumulate nelle 65 prove cronometrate. A completare il podio Enzo Ciravolo e Francesco Messina su A112 del 1972 con 237,36 penalità, mentre terzo si è posizionato il pluricampione Giovanni Moceri in coppia con la moglie Valeria Dicembre su Fiat 508S del 1939 (240,47).
LA SFIDA – La gara è stata una vera sfida tra i big della specialità automobilistica che proprio a Campobello di Mazara ha il suo vivaio più florido. Ottima la prestazione del giovane Angelo Accardo in coppia col medico in pensione Filippo Becchina su Lancia Beta Montecarlo (quarti assoluti con 265,22 penalità) e dei fratelli Giuseppe e Leonardo Ippolito che su A112 si sono piazzati al settimo posto con 329 penalità. Ottima è stata la prestazione dell’equipaggio formato da Salvatore Cusumano e Alberto Carrotta che su A112 sono arrivati quinti nell’assoluta (con 320,05 penalità) e secondi di raggruppamento. Ottavo posto, invece, per il campobellese Franco Commare, in coppia con il campano Maurizio Vigilante su A112 con 350,88 penalità. Dodicesimo posto in assoluta (con 549,45 penalità) per l’unica donna al volante, Martina Montalbano “navigata” dal papà Salvatore. «Durante la gara e, soprattutto nelle ultime prove serali, ho accusato difficoltà nei passaggi a causa del carente impianto luci della mia macchina – ha detto Giovanni Moceri – e questo ha comportato l’accumulo di diverse penalità». «Fino alla fine non era sicura la mia vittoria – ha detto il vincitore Mario Passanante – ho dovuto lottare con i miei avversari molto bravi. Poi alla fine la conquista del podio». Passanante quest’anno partecipa al campionato italiano autostoriche.
LE AUTOMODERNE – A scalare l’assoluta per le auto moderne è stato l’equipaggio formato da Angelo Accardo e Paolo Messina su Lancia Y, seguiti dai palermitani Domenico Traina e Vincenzo Palazzotto. Il terzo posto, invece, è toccato ai campobellesi Giacomo Rizzo e Biagio Stallone su Fiat coupè 16V.
UN PERCORSO TRA SPORT E MEMORIA – I 200 chilometri di percorso (65 prove cronometrate, 10 controlli orari e 2 controlli a timbro) hanno messo insieme sport e memoria. Quest’anno l’Asd “Cave di Cusa” ha scelto di far snodare il percorso nella Valle del Belìce, con tappa a Montevago, davanti il palazzo Filangeri Cutò di Santa Margherita Belice, Salaparuta, Cretto di Burri, attraverso le strade della memoria del terremoto del 1968.
IL “TROFEO GESAN” – Ieri, domenica mattina, i partecipanti alla gara di campionato si sono dati appuntamento all’anfiteatro comunale della frazione di Tre Fontane, a Campobello di Mazara, per il “Trofeo Gesan”, sfida diretta tra gli equipaggi su due campi di gara. A vincerlo è stato l’equipaggio Ciravolo-Messina che l’hanno spuntata, nella sfida finale, sull’equipaggio Cusumano-Carrotta. A completare il podio Accardo-Becchina.
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – IL CIREAS TORNA IN SICILIA PER UNA “DODICI ORE” DI REGOLARITÀ CLASSICA NELLA VALLE DEL BELICE
La gara quest’anno è valida sia per il campionato italiano autostoriche che moderne
Il campionato Italiano Regolarità Auto Storiche Cireas, torna in Sicilia. Anche nel 2019, dopo l’entusiamo della passata edizione, i migliori protagonisti della specialità, tornano a sfidarsi a suon di colpi da maestro nella patria della regolarità italiana, ovvero Campobello di Mazara, località siciliana del Trapanese, dove tale disciplina è radicata in una storia ricca e affascinante. Sarà un week-end all’insegna dell’automobilismo, quello che si apre sabato in provincia di Trapani. Con partenza e arrivo dalla via Garibaldi a Campobello di Mazara, si corre la seconda edizione del “Trofeo Cave di Cusa”, gara automobilistica di regolarità classica valida come prova del campionato italiano autostoriche e quest’anno anche per il campionato auto moderne. L’evento sportivo è organizzato dalla Scuderia “Cave di Cusa”, presieduta da Giovanni Bianco.
I NUMERI – La gara durerà 12 ore, con partenza della prima vettura sabato alle ore 10,31 dalla via Garibaldi, dove si allineeranno le auto in gara. Saranno 200 i chilometri che si percorreranno, 12 i siti che saranno attraversati, 65 le prove cronometrate, 10 controlli orari e 2 controlli a timbro. Il percorso, oltre all’aspetto sportivo di competizione, è molto suggestivo in alcuni suoi punti. Gli equipaggi attraverseranno la Riserva Gorghi tondi Lago Preola, piazza della Repubblica in Mazara del Vallo, Borgata Costiera, poi due prove a Torretta Granitola (dove all’interno dell’ex tonnara, oggi sede del Cnr, gli equipaggi si fermeranno per il pranzo) e Tre Fontane. Il percorso continuerà poi per Selinunte e per la Valle del Belìce.
DENTRO IL BELICE, TRA MEMORIA E NUOVI CENTRI – Molto suggestive saranno le tappe che le autostoriche e moderne faranno nel Belìce. Sono previste alcune prove davanti i luoghi simbolo della memoria, come il Cretto di Burri, a Gibellina vecchia, a Montevago e Santa Margherita Belìce, due centri colpiti dal sisma del 1968. Si attraverserà il nuovo centro di Salaparuta, per poi arrivare a Partanna e Santa Ninfa.
A CAMPOBELLO LA PROVA “STORICA” DELLA “12 ORE” – A Campobello di Mazara gli equipaggi prenderanno parte a una parte della prova “storica” cittadina della “12 ore notturna”, la gara che sino a qualche anno fa è stata organizzata in memoria del suo fondatore, l’ex sindaco Nino Buffa. La prova inizierà dalla via Vittorio Emanuele III e attraverserà via Cavour e via Roma. Questa prova – che verrà ripetuta due volte – è intitolata alla memoria di Salvatore Rizzuto. «La scommessa è quella di promuovere, attraverso la specialità automobilistica, le bellezze del nostro territorio»ha ribadito il presidente della Scuderia, Giovanni Bianco. «Vista la validità per il campionato, quest’anno saranno in gara numerosi equipaggi del Nord Italia che potranno scoprire la bellezza del nostro territorio». Le verifiche ante gara si svolgeranno venerdì 22 marzo, dalle 15 alle 20, presso la sede della Scuderia, sulla strada statale 115 (km. 68+150). La premiazione sabato 23 marzo, alle ore 22 presso la stessa Scuderia.
Accardo e Becchina su Lancia Beta Montecarlo vincono la XXVI Città della Pace
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – I trapanesi della Franciacorta Motori sono la rivelazione della gara d’apertura del CIREAS. Secondi in classifica generale i lombardi Edoardo Bellini e Roberto Tiberti su Fiat 508 C davanti a Alberto e Giuseppe Scapolo su Fiat 508 C
Da trapanese a trapanese. Lo scettro della «Coppa Città della Pace» cambia padrone, ma non si sposta di un chilometro, in termini geografici, dato che passa dalle mani di un cittadino di Campobello di Mazara, capitale italiana della regolarità, ad un altro. Dalle mani di Mario Passanante a quelle di Angelo Accardo. Se il successo del primo, un anno fa, andò a premiare uno dei più titolati ed affermati regolaristi italiani degli ultimi vent’anni, quello del secondo, conquistato ieri a Riva del Garda, rappresenta una vera sorpresa, non tanto perché Accardo, in questa occasione affiancato da Filippo Becchina, non sia un pilota accreditato, quanto perché il binomio pilota – vettura è, anagraficamente parlando, particolarmente giovane. E se i 40 anni di chi è al volante valgono solo come un pur rilevante dato statistico, ai fini della classifica i 41 della sua Lancia Beta Montecarlo della Franciacorta Motori, rappresentano invece un valore che fa notizia. In questa disciplina, infatti, ogni penalità viene moltiplicata per un coefficiente tanto più grande quanto più giovane è l’automobile e contro vetture del 1937, come le due Fiat 508 C dei lombardi Edoardo Bellini (leader di Secondo Raggruppamento) e Roberto Tiberti della Franciacorta Motori, secondi in classifica generale, e dei padovani Alberto e Giuseppe Scapolo su Fiat 508 C della Scuderia Nettuno Bologna, terzi sul podio, avere la meglio significa aver guidato ai limiti della perfezione. I due siciliani entrano quindi per la prima volta nel lungo albo d’oro della gara organizzata dalla scuderia Adige Sport, che da quest’anno ha spostato il proprio baricentro da Rovereto a Riva del Garda.
La 26ª edizione ha portato i 104 concorrenti verificati (su 109 iscritti), ansiosi di cominciare ancora una volta in Trentino il Campionato Italiano di Regolarità 2019, a muoversi sulle strade del Basso Sarca, della Valle dei Laghi e del Lomaso, con una puntata finale a Limone sul Garda. Questo è stato il terreno di caccia sul quale ieri Angelo Accardo e Filippo Becchina hanno costruito il proprio successo, divorando le proprie prede prova dopo prova. La prima classifica provvisoria, quella rilevata a Dasindo dopo la numero 31, li vedeva già da soli al comando con 105,02 penalità effettive, che sarebbero state appena 59 senza applicare i coefficienti, 23,63 in più rispetto a Passanante e Buccioni, 23,76 rispetto a Scapolo e Scapolo, 31,66 rispetto a Turelli e Turelli, tutte vetture di raggruppamento 2 o 3, rispetto alla Lancia Beta di gruppo 7 dei due trapanesi. Alla fine della galoppata Accardo e Becchina hanno vinto accusando 227,84 penalità, appena 6,43 in meno rispetto a Bellini e Tiberti e 31,09 in meno rispetto a Scapolo e Scapolo. Più compattati i concorrenti che completano la top ten della 26ª «Coppa Città della Pace», ovvero i varesini Roberto Crugnola e Marco Vida su Lancia Fulvia HF 1600 del 1971 (57,73 penalità di ritardo dai vincitori), i trapanesi Mario Passanante ed Elisa Buccioni su Fiat 1100 del 1955 (58,81), Salvatore Cusumano e Alberto Carrotta su A122 Abarth del 1974 (64,48), Andrea Belometti e Doriano Vavassori su Fiat 508 del 1932 (71,80), Massimo Zanasi e Riccardo Paruzza su A112 Elite del 1979 (96,15), Guido Barcella e Ombretta Ghidotti su A112 Abarth del 1979 (97,94) e Luca Patron e Maurizio Farsura su Renault Alpine del 1984.
Bellini e Tiberti hanno primeggiato nella classifica del 2° raggruppamento, Passanante e Buccioni nel 3°, Bisi e Cattivelli su Porsche 356 S90 del 1963 nel 4°, Crugnola e Vida nel 5°, Cusumano e Carrotta nel 6°, Accardo e Becchina nel 7°, Patron e Farsura nell’8° e Roversi e Bellini su Lania Thema 8,32 nel 9°. La classifica riservata alle vetture moderne, una novità del 2019 che ha esordito in questa gara con cinque concorrenti, arride ad Accardo e Messina su Dacia Sandero, mentre quella riservata agli equipaggi femminili premia Federica Bignetti e Luisa Ciatti su Alfa Romeo Spider del 1960. Infine, per quanto concerne le scuderie, ne esce vincitrice Franciacorta Motori, davanti a Classic Team e Scuderia Nettuno Bologna. Il prossimo appuntamento del CIREAS sarà in Sicilia, nella patria della Regolarità per la seconda edizione del Trofeo Cave di Cusa, gara entrata nel 2018 nel circus del Campionato Italiano e che godrò adesso di una data più felice per la stagione appena iniziata. Tutte le informazioni, come sempre su Acisport. (foto Roberto Deias)
CIREAS 2019: Si parte!
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – 10 le gare in programma per la massima serie Tricolore della Regolarità Classica. Intanto ecco le principali novità regolamentari della nuova stagione.
La stagione 2019 del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche scalda i motori. Dopo una stagione lunga ma esaltante e che ha visto laurearsi campione della massima serie tricolore della Regolarità il siciliano Mario Passanante, tutto è pronto nel circus della regolarità con una serie di novità regolamentari che renderanno certamente più vivo e combattuto il campionato. Qui intanto è possibile visionare il regolamento di settore per autostoriche dell’annuario 2019
Tra le novità più significative ci sono l’assegnazione dei titoli italiani che sono:
– Campione Italiano Regolarità Autostoriche Conduttori;
– 5 Campioni Italiani Regolarità Autostoriche di categoria, RC1, RC2,RC3,RC4,RC5
– Campionato Italiano Regolarità Autostoriche Scuderie;
A questi, si aggiungeranno le Coppe dedicate ai 9 raggruppamenti, agli Under 30 e alla Femminile.
In ogni gara valida per il CIREAS la classifica assoluta sarà stilata applicando alle penalità di ogni partecipante un coefficiente legato all’anzianità della vettura.
Saranno quindi moltiplicate le penalità nette per 1, le ultime due cifre dell’anno di produzione.
Se si parteciperà ad una gara con una vettura del 1950 ed al termine si saranno totalizzate 100 penalità nette, le stesse andranno moltiplicate x 1,50 e nella classifica assoluta il concorrente figurerà con 150 penalità.
La classifica assoluta così generata decreterà il vincitore della gara ed assegnerà ai primi 25 classificati i punti per il titolo italiano conduttori.
Dalla classifica assoluta verranno anche estrapolati i migliori tre classificati per ogni scuderia è si sommeranno le penalità (con coefficiente).
Ma attenzione ! I tre equipaggi che che verranno estrapolati, dovranno essere di tre categorie diverse!
Le prime dieci scuderie classificate otterranno punti per il Campionato Italiano.
Ma la vera novità che renderà ancora più avvincente il CIREAS saranno i titoli di Campione Italiano di Categoria.
Ad ogni gara saranno stilate le classifiche di categoria ma senza i coefficienti e con le sole penalità. Alla fine della stagione saranno decretati i 5 campioni italiani di categoria.
Mentre la categoria RC1 sarà terreno di scontro tra le vetture più anziane e l’ RC4 sarà molto probabilmente un vero e proprio trofeo A112, in RC2 sarà interessante la sfida tra vetture anteguerra e le vetture di fine anni quaranta quindi Fiat 508, Lancia Aprilia, Lancia Ardea. E se la categoria RC5 è dedicata alle vetture degli anni ottanta la RC3 sarà i logo privilegiato di battaglie tra le Alfa Romeo Giulietta, le Fiat 1100 103, le Porsche 356 e TR2.
Un contesto nel quale ogni partecipante dovrà dare il massimo per la top ten di gara e campionato conduttori, grazie al coefficiente più equo rispetto al “Top Car” applicato in passato e puntare al titolo italiano della propria categoria senza l’applicazione di alcun coefficiente non vincolando la scelta della vettura in base all’età ma al proprio gusto o alle proprie esigenze sportive. In questo contesto, gli equipaggi concorreranno anche per i punti di campionato italiano della propria scuderia e quì si riscontra una delle differenze sostanziali rispetto alle passate stagioni. Scegliendo i migliori tre risultati nell’assoluta, ma di tre categorie diverse, il vantaggio delle scuderie con sole vetture anteguerra è annullato e al contrario, le scuderie con vetture meno anziane avranno più possibilità di frequentare le parti alte delle classifiche.
All’interno del CIREAS 2019 sono poi previste le COPPE dedicate ai raggruppamenti (che si sono uniformati alle fasce FIA), alle Dame, dedicate agli equipaggi interamente femminili e Under 30 saranno ad appannaggio dei più giovani. Tutte queste classifiche saranno generate applicando il “coefficiente 1, anno”.
Come si evince dal Calendario 2019 inoltre, le gare di CIREAS non sono essere superiori a 10 e sono suddivise ancora in tre gironi geografici Nord, Centro, Sud.
Per entrare in classifica bisognerà essere partiti in almeno 2 gare per ogni girone, accorgimento che ovviamente rende ancora più pregnante il titolo di Campione Italiano.
C’è inoltre la possibilità che vengano scartati i tre peggiori risultati ma una brutta prestazione in un girone non potrà essere sostituita da una una gara di un altro girone.
Dal punto di vista tecnico sono state poi classificate tutte le tipologia di gara.
Le gare valide per il Campionato Italiano Regolarità devono avere una lunghezza minima di 180 km e massima di 350 km. Le prove devono essere minimo 60 e massimo 90 mentre non sono previste prove di media obbligatorie e qualora un organizzatore volesse introdurle, le penalità accumulate non potranno essere sommate a quelle acquisite nelle Prove Cronometrate ma dovranno avere una classifica a parte. Tutti aggiornamenti regolamentari che consentiranno un campionato italiano più spettacolare e combattuto dal primo all’ultimo appuntamento e certamente più equilibrato con la nuova formula del titolo Scuderie. Le premesse regolamentari per una stagione esaltante ci sono tutte. Adesso parola ai cronometri e alle abilità degli equipaggi.
I rally titolati CIR 2019
FONTE: SITO ACI SPORT – Nominate, le gare valide per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2019 e per il T.R.Z.
Nel file allegato, tutte le gare delle autostoriche: RALLY, SALITA, PISTA, REGOLARITA’ –
FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – Top Car Mario e Lorenzo Turelli della Franciacorta Motori su Fiat 508 S Sport. Campionato finito, con Mario Passanante vincitore assoluto della stagione 2018.
L’ultima prova del Campionat o Italiano Regolarità Auto Storiche, la tradizionale Campagne e Cascine, organizzata dalla Scuderia 3T di Cremona non ha smentito le aspettative di pubblico e concorrenti che hanno peraltro risposto in gran numero ad una delle gare probabilmente più apprezzate del CIREAS. A vincere l’edizione n. 16 del Campagne e Cascine, sono i veneti Luca Patron e Massimo Casale della Loro Piana Classic su Renault 5, secondi i piacentini Gianmario Fontanella e Alessandro Malta del Classic Team su Lancia Aprilia, terzi Armando Fontana e Silvia Grossi, anche loro, alfieri del Classic Team Eberhard su A 112 Abarth. Ad aggiudicarsi la classifica Top Car: Mario e Lorenzo Turelli della Scuderia FM Franciacorta Motori, su Fiat 508 S Sport. Secondo gradino del podio per Fontanella- Malta, mentre a chiudere il terzetto Top Car l’equipaggio Peli – Donà della Brescia Corse su Fiat 508. Tra le ladies, l’acuto è stato siglato dalle bresciane Bignetti- Ciatti, portacolori della Scuderia Motori Storici Lumezzane, su Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce. “E’ un risultato che ho sfiorato nella scorsa edizione – ha dichiarato Luca Patron – sono particolarmente felice per averlo raggiunto. Questa è una gara veramente bella e tosta, perchè ogni tubo va affrontato e studiato nei pochi secondi che lo precedono e con molta attenzione al terreno sul quale scorrono le ruote, serve attenzione anche alla navigazione, per la quale mi sono affidato all’amico Massimo Casale”. Medesima soddisfazione è stata espressa anche dai vincitori della Top Car: “E’ la gara che attendiamo tutto l’anno – dicono Mario e Lorenzo Turelli – peccato che termini nel soffio di un’intensa giornata. A noi piace farla con l’auto anteguerra e ci piacciono le difficoltà che incontriamo, l’ingresso in ogni cascina ti apre un mondo da conoscere al volo, poi i cartelli gialli ben posizionati, il fondo che cambia continuamente, un tubo mai uguale all’altro. Siamo felici per il nostro risultato e ci complimentiamo con gli organizzatori”. Di fatto, gli organizzatori della Campagne e Cascine, Luciano Ghidini e Claudio Gregori, raccolgono l’entusiasmo di numerosi equipaggi incassando a fine gara apprezzamenti di chi ha definito il Campagne e Cascine, come “l’università della regolarità”.
La cronaca della gara. Nuova la location per le verifiche sportive e di partenza poste al locale cascinale “Juliette 96”, anche qui un cambio che ha garantito nuovi e ideali spazi per tutte le necessarie operazioni in totale comodità. Nella giornata del sabato il classico Trofeo Dimmidisì sponsorizzato dalla omonima ditta dei fratelli Battagliola, che hanno messo a disposizione dei concorrenti i loro prodotti. Per gli organizzatori, non si è trattato di un prologo, ma di una gara vera e propria con 29 PC disposte sul lungo Po, che ha regalato ai concorrenti uno scorcio di Cremona nella parte della città sede di numerose società canottieri, la zona della Dogana e della pista ciclabile. Una gara combattutissima, che ha visto vincere i modenesi Umberto Ferrari – Guido Urbini su Lotus Elan, della Scuderia Modena Historica, secondo posto per Bonetti – De Giacomi, AR. 2000 Spider Veloce Scuderia Emmebi 70, terzo posto per Barcella – Ghidotti, Porsche 356, del Classic Team Eberhard. La giornata termina al locale cascinale da Juliette 96 per la cena. Da questo luogo nella mattina della domenica viene posto l’arco gonfiabile della Scuderia 3T per la partenza del C&C, tre settori di gara, per un totale di 196 km, 4 CO, 101 PC, tante cascine, diversi sterrati e gli argini del fiume Po e del fiume Oglio. Il Road Book è preciso e guida i concorrenti tra i colori autunnali della campagna cremonese con le sue tipiche cascine luoghi che sembrano fatti apposta per ospitare degnamente le 110 vetture in gara, un connubio con la tradizione agricola e le auto del passato. A fare da battistrada una MG TC, tre stupende Fiat 508 S. Sport, Lancia Aprilia, Austin Healey, MG TA, Porsche 356, Mini Cooper, e tante altre. Dopo 23 PC alla sosta coffee break alla Cascina Capellana Soldi, al sono state al comando: la Fiat 508 S Sport di Turelli – Turelli, seguiti da Baldissera – Covaz su Mini Cooper, terzi Barcella – Ghidotti Porsche 356, inseguiti da Patron, Gatta, Fontanella , Gibertini, Bonetti, Riboldi, Tondelli. Inizia il secondo settore, di 98 km e 52 PC, la gara entra nel vivo, la concentrazione è massima e il percorso varia su strade dal manto asfaltato, allo sterrato ed i passaggi nelle cascine tutti diversi. Il co-pilota, il cui ruolo è fondamentale, deve mantenere alta l’attenzione e guidare il pilota tra le varie insidie della navigazione. Le tipiche prove di Stagno Lombardo, vengono affrontate in maniera inedita, poi cascina Guarneri, Soldi, Antonioli e Montanara, tanto per citarne alcune non prive di difficoltà. Bel passaggio ad Isola Dovarese, poi sosta pranzo al ristorante La Clochette a Solarolo dopo 75 PC, con al comando: Fontanella – Malta su Lancia Aprilia; Patron – Casale su Renault 5; Turelli – Turelli, e a seguire, Fontana, Riboldi, Maccario, Rapisarda, Malucelli, Tonarelli. Terzo ed ultimo settore, per altre 26 PC in 64 Km ed ancora tante cascine. Ancora qualche argine del “Grande Fiume” ed arrivo in città, percorrendo Via del Sale, sede della Scuderia 3T, con arrivo alla zona delle piscine. Qui inizia il circuito cittadino con 5 PC, che ha portato i concorrenti nel centro storico. Ad aggiudicarsi questa classifica è stato il duo di casa composto da Giampaolo Limoni Scaglia e Mara Gregori su Giulietta Ti, al secondo posto Domenico Battagliola Austin Healey, terzo posto per Ezio ed Andrea Ronzoni su A 112 Abarth. Il finale di gara, ha segnato la vittoria ai veneti Luca Patron – Massimo Casale della Loro Piana Classic su Renault 5.
La classifica Under 30 è andata ai cremonesi Cisternino – Dalè, Scuderia 3T, su Lancia Fulvia coupè. La classifica scuderie è stata dominata dal Classic Team Eberhard, al secondo posto la Brescia Corse, al terzo la FM Franciacorta Motori, seguono la Nettuno di Bologna e la Emmebi 70. Da sottolineare la presenza di ben 14 scuderie. Un finale spumeggiante, per un campionato, il CIREAS 2018 che ha segnato con largo anticipo la vittoria del bravissimo siciliano Mario Passanante ma che non ha perso di smalto e spettacolarità e che si prepara adesso alle nuove sfide del 2019.
FONTE: UFFICIO STAMPA VALLI BIELLESI, ANDREA ZANOVELLO – Biella, 23 Settembre 2018 – Il numero 1 sulle fiancate è stato di buon auspicio per Guido Barcella ed Ombretta Ghidotti che si sono aggiudicati la sesta edizione del Valli Biellesi – Trofeo Oasi Zegna, penultimo appuntamento del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche; il duo, alla guida di una Porsche 356 C ha totalizzato 286 penalità sulle novantotto prove di precisione, precedendo di 35 l’accoppiata del Classic Team formata da Massimo Zanasi e Bruno Perno su Autobianchi A112. A completare il podio un’altra berlinetta di Desio, quest’ultima in versione Abarth, condotta da Roberto Boracco ed Angela Bossi staccati di 83 punti dalla vetta.
Ai piedi del podio si classificano Giuseppe Rapisarda e Danilo Piga su Fiat 124 Spider con la quale totalizzano 386 punti, uno in meno dei compagni di scuderia della Nettuno Bologna, Massimo Dalleolle e Marco Magnani anch’essi su Autobianchi A112 Abarth. Buona gara per Barbara Zazzeri affiancata da Cristiano Aldrovandi sulla Renault 5 Alpine, sesti con 437 punti a precedere di un soffio, sole 7 lunghezze, Roberto Crugnola e Gionata Costante su Peugeot 204. È stata la discriminante a consegnare l’ottava piazza a Ezio Martino Salviato e Maria Caterina Moglia che totalizzano 454 punti con la Fiat 128 Rally, pari merito con Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi su Fiat Duna, mentre a completare la top ten c’è l’Innocenti Mini Cooper di Valerio Rimondi e Liliana Fava che chiudono a 468.
Gabriella Scarioni e Caterina Vagliani si aggiudicano la classifica femminile su Austin Mini HLE precedendo Gaetana Angino e Cristina Biagi su Autobianchi A112 Abarth, mentre la graduatoria delle scuderia premia la Nettuno Bologna che ha preceduto il Classic Team e l’Automobilistica Kinzica.
Pari pari al podio dell’assoluta di gara, anche la classifica TOP che si è arricchita dei premi speciali messi in palio per i primi tre equipaggi che hanno ricevuto l’iscrizione omaggio al “Campagne e Cascine” in programma a Cremona nel primo fine settimana di ottobre.
In chiusura, sono stati unanimi i commenti positivi sulla manifestazione organizzata da Veglio 4×4 e BMT Eventi in collaborazione con il Lanificio Ermenegildo Zegna che ha visto ospitare nella propria sede di Trivero le operazioni di verifica del sabato e la direzione gara.
Immagine: G&P Foto
Ufficio Stampa Valli Biellesi
Andrea Zanovello