FONTE: UFFICIO STAMPA GABRIELE ROSSI, FABRIZIO HANDEL – L’iconica prova speciale del Monte-Carlo, in occasione del recente Antibes, diventa croce e delizia per il pilota di Bastiglia, vedendo sfumare un risultato da ricordare.
Bastiglia (MO), 13 Maggio 2024 – La delusione per aver lasciato andare un potenziale terzo gradino del podio assoluto o l’incredibile emozione di aver calcato, con un’auto da competizione, il Col de Turini è il dilemma emotivo che vive nel cuore e nella mente di un Gabriele Rossi che rientra dal Rallye Antibes Côte d’Azur cercando di essere positivo.
Il pilota di Bastiglia, sempre in compagnia di Fabrizio Handel sulla Ford Sierra Cosworth gruppo A curata da Assoclub Motorsport, apriva il secondo atto del Tour European Historic Rally con un ottimo passo, archiviando la prima frazione di gara, quella di Venerdì, in quarta posizione assoluta a soli 5”1 dal gradino più basso del podio, aggiungendo al bilancio il primato in classe A/E8, la seconda piazza nella serie continentale ed in quella francese per il periodo J.
Il tutto nonostante un grosso rischio preso nel secondo crono, quello di “La Couillole”.
“I riscontri dello shakedown di Giovedì ci avevano fatto capire che eravamo in forma” – racconta Rossi – “e, nonostante Valliccioni e Giordanengo fossero di un altro livello rispetto a noi, avevamo acceso una bella lotta con Fertoret per il terzo posto assoluto. Sulla seconda speciale abbiamo perso un po’ di tempo perchè ci siamo girati su un tornante, poco dopo l’inizio, e ripartendo abbiamo urtato contro qualcosa che ci ha piegato la slitta, i suoi supporti e parte del telaio. Vedendo il distacco, di poco più di cinque secondi, direi che avremmo anche potuto chiudere la tappa al terzo posto assoluto. Avevamo ancora tanti chilometri davanti.”
Patendo nello stretto, rispetto alla concorrenza diretta, il portacolori del Team Bassano ripartiva Sabato con il chiaro intento di giocarsi una posizione di prestigio, nonostante il divario da Fertoret fosse salito a 13”7 dopo la quarta prova speciale in programma.
Si arrivava così alla quinta, la più lunga della frazione, con Rossi che mirava a recuperare il gap ma i postumi della toccata del primo giorno si tramutavano in un’autentica doccia gelata.
“Il freno non mi dava la fiducia che avevo di solito” – aggiunge Rossi – “e, nonostante fossero stati spurgati all’ultimo parco assistenza di Venerdì, c’era ancora qualcosa che non andava. Abbiamo rischiato di toccare un muretto sulla prima del Sabato e sul Turini, poco dopo aver passato la cima, in un tratto in discesa il pedale si è allungato ulteriormente. Nonostante riuscissi a gestire la situazione la botta del Venerdì, alla lunga, ha danneggiato un tubo dell’acqua del radiatore che, pizzicato, ha fatto uscire tutto il liquido. Gara finita per noi.”
Una delusione che lascia comunque spazio alla positività per l’esperienza vissuta.
“Ci dispiace per il ritiro” – conclude Rossi – “ed è innegabile, il risultato alla portata era di quelli da ricordare a lungo, ma sono grato a Fabrizio per avermi portato sul Col de Turini, cosa che non capita a tutti. Grazie agli insuperabili Manuel ed a Biagio ed a tutti quelli che supportano.”
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FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il pilota di Este si vede costretto ad ingoiare un altro boccone amaro, dopo quello della passata edizione, ma resta comunque soddisfatto per aver ricalcato le speciali del mito.
Este (Pd), 21 Maggio 2019 – Il Rally di Antibes si conferma stregato, per il secondo anno consecutivo, per Giulio Rubini, costretto ad alzare bandiera bianca, causa noie tecniche, quando all’arrivo mancava solamente una prova speciale.
Il pilota di Este, portacolori della scuderia Monselice Corse, ritornava in Costa Azzurra, nell’appuntamento valido per il TER Historic e per il VHC, con l’unico obiettivo di cancellare la sfortuna patita nella precedente edizione, quando una buona prestazione fu vanificata dal ritiro nelle prime battute della tappa di apertura, per un problema ad un carburatore.
Il destino beffardo si è invece ripetuto anche nel recente fine settimana, porgendo sul piatto un boccone forse più indigesto del predecessore, con la Peugeot 205 Rallye gruppo A che si fermava a quattro chilometri circa dal passo del Col del Turini, penultima speciale in programma, per un problema al differenziale.
Tanta la delusione per l’atestino, affiancato dal navigatore adriese Fabrizio Handel, e per tutto lo staff di Assoclub Motorsport.
“Purtroppo è andata male anche quest’anno” – racconta Rubini – “e ci siamo ritirati quando ormai pregustavamo il traguardo finale di Antibes. Nonostante il ritiro però queste speciali mi fanno innamorare sempre di più, quest’anno ancor di più dello scorso. Torneremo, di sicuro.”
Quattro i tratti cronometrati per la prima giornata, Sabato 18 Maggio: in condizioni miste, tra umido ed asciutto, Rubini iniziava a prendere confidenza con le nuove coperture Yokohama e, dopo le prime tre, si attestava al trentaduesimo assoluto, unico partente in classe A/E3.
Grazie al buon diciannovesimo tempo sull’inedita speciale spettacolo di “Saint Laurent du Var” il pilota della trazione anteriore di casa Peugeot archiviava la prima tappa al ventottesimo nella generale, precedendo vetture ben più performanti come alcune Porsche 911, Peugeot 309, Renault 5 GT Turbo e Volkswagen Golf.
Soddisfatto per una prima giornata alquanto positiva, nonostante un problema sul finale, Rubini partiva deciso per le sei speciali rimanenti della Domenica: al termine del primo passaggio sul trittico composto da “Coaraze – Lantosque”, “La Bollène – Col de Turini – Peira-Cava” e “Col de l’Ablé – Col de Braus – Saint Laurent” il patavino si confermava al ventottesimo posto assoluto.
La doccia fredda si nascondeva sul Turini dove, nell’affrontare un tornante sinistro in salita, cedeva un mozzetto del differenziale, in seguito alla rottura delle boccole dello sterzo, mandando in fumo un risultato di sicuro prestigio, in un contesto altamente competitivo.
“Sul bagnato siamo stati più contratti” – sottolinea Rubini – “perchè non ci fidavamo troppo delle nuove gomme, tutte da scoprire, ma quando capivamo che potevamo spingere lo facevamo. Ci siamo divertiti e tolti comunque delle belle soddisfazioni. Grazie a Manuel ed a Valentina, di Assoclub Motorsport, perchè han fatto di tutto per farci arrivare alla fine. È stato bello ritrovare Jean-Pierre Ballet e conoscere nuovi equipaggi italiani. Siamo tristi ma, al tempo stesso, felici.”
Immagine: Gabriele Lavagnini
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il pilota di Este, in gara per i colori di Monselice Corse, è deciso a riscattare la sfortuna della passata edizione, quando fu rallentato dal ritiro nella prima tappa.
Este (Pd), 13 Maggio 2019 – Si contano ormai sulle dita i giorni che separano Giulio Rubini dal ritorno sulla Costa Azzurra, incantevole scenario nel quale avrà fulcro l’edizione 2019 del Rally di Antibes, in programma per i prossimi 18 e 19 Maggio.
Una prima stagionale molto sentita per il pilota di Este, il quale ritornerà a calcare le speciali dell’entroterra francese, alcune delle quali rese celebri dal Rally di Montecarlo, nel tentativo di pareggiare il conto con la sorte, aperto dalla scorsa annata, quando un problema al galleggiante di un carburatore lo costrinse al temporaneo ritiro.
In quell’occasione il rientro nella seconda giornata di gara, grazie alla regola del super rally, lo estrometteva di fatto dalla classifica, in virtù della penalità inflitta per lo stop forzato, lasciando un amaro in bocca che, tutt’ora, fa sentire il proprio sapore.
Tutto pronto quindi per la ricerca del riscatto con il portacolori della scuderia Monselice Corse che sarà affiancato, sulla Peugeot 205 Rallye di gruppo A curata da Assoclub Motorsport, dall’adriese Fabrizio Handel, nell’appuntamento valido per il VHC.
“Partiamo per Antibes nella speranza di avere più fortuna del 2018” – racconta Rubini – “e ci aspettiamo, almeno, di poter arrivare sino alla fine, senza problemi. Ci siamo innamorati di questa gara e del suo territorio. Visti i risultati della seconda giornata abbiamo maturato la consapevolezza di poterci togliere qualche bella soddisfazione con il cronometro. Siamo pronti.”
Principale novità, per il debutto stagionale dell’atestino, sarà data dal cambio di fornitore di pneumatici, con la trazione anteriore di casa Peugeot che calzerà le Yokohama.
La prima tappa, in programma per Sabato 18 Maggio, si articolerà su quattro prove speciali: si aprirà il sipario sulla corta “Gréolières” (4,73 km) che precederà la “Col de Bleine – Le Mas-Aiglun” (25,78 km) e la “Conseil Départemental 06” (23,65 km), prima di affrontare l’inedita speciale spettacolo “Saint Laurent du Var” (0,92 km).
Sei le prove speciali previste per la giornata seguente, seconda ed ultima frazione di gara: si partirà con la “Coaraze – Lantosque” (19,98 km), la quale sarà seguita dalla “La Bollène – Col de Turini – Peira-Cava” (18,48 km) e dalla rivisitata “Col de l’Ablé – Col de Braus – Saint Laurent” (12,75 km), tutte da ripetere per due tornate.
“Saremo al via, per la prima volta, con le Yokohama” – sottolinea Rubini – “e, sulla carta, dovremmo partire con una gomma più performante, rispetto allo scorso anno. La nostra Peugeot 205 è stata oggetto di amorevoli cure, da parte dei ragazzi di Assoclub Motorsport, e ci aspettiamo di poter vivere una due giorni ricca di emozioni e di soddisfazioni personali. Il percorso, in linea di massima, ricalca molto quello della passata edizione. Questo sarà un bel punto di partenza perchè non pagheremo più lo scotto di non conoscere le speciali. Quest’anno è stata inserita la speciale di Lantosque, altro tratto del Montecarlo mondiale. Non vediamo l’ora di vivere, in gara, il Col de Bleine. Confidiamo nel meteo clemente che non rovini la festa.”
FONTE: UFFICIO STAMPA GIULIO RUBINI, FABRIZIO HANDEL – Il pilota estense, in gara per i colori della Monselice Corse, svela il programma stagionale che lo vedrà impegnato, per la prima volta, oltre confine.
Este (Pd), 04 Maggio 2018 – Un 2018 da ricordare, per il momento sulla carta, quello che si appresta a vivere Giulio Rubini, visto il programma agonistico stagionale recentemente definito, che lo vedrà protagonista anche al di fuori dei patri confini.
Per il pilota di Este, che ha sempre scelto sfide che lasciassero un profondo segno nella propria esperienza sportiva, il nuovo anno si aprirà proprio sotto questa insegna.
Tre gli eventi previsti dal portacolori della scuderia Monselice Corse con il calendario che lo porterà, dal 17 al 20 di Maggio, in Francia, più precisamente in Costa Azzurra, per il Rally di Antibes.
L’evento, valido per la serie nazionale, vedrà il l’estense coronare un altro sogno nel cassetto: quello di affrontare le prove speciali del Rally di Montecarlo alla guida della propria Peugeot 205 Rallye gruppo A, curata da Assoclub Motorsport.
“Per il 2018 eravamo alla ricerca di un evento che lasciasse il segno” – racconta Rubini – “e, a dire il vero, eravamo partiti con l’idea di prendere parte al Lahti in Finlandia. Purtroppo, lo spostamento di data, rispetto allo scorso anno, non combacia con l’impegno lavorativo di famiglia e, quindi, abbiamo dovuto cedere, per quest’anno. Così ci siamo guardati attorno ed è scattata una scintilla. Ho pensato a quella videocassetta del Montecarlo 1988, che ho sfondato dal numero di volte che la ho guardata, dove a vincere fu Bruno Saby, seguito da Alex Fiorio e dalla Peugeot 205 di Jean Pierre Ballet. Sono cresciuto con quella videocassetta, da quando ero bambino. Non potendo, economicamente, permettermi di affrontare il Montecarlo vero è nata l’idea di Antibes. Solo il pensiero di percorrere il Col de Turini, assieme ad altre speciali mondiali, è un sogno che diventa realtà. Sarà sicuramente un’esperienza indimenticabile.”
Se la partecipazione al Rally di Antibes può considerarsi, per Rubini, una gara che vale l’intera carriera non da meno saranno gli altri due impegni previsti dal programma 2018.
Presenza, quasi, obbligata sarà quella di fronte al pubblico amico, in occasione della sesta edizione dello Slalom dei Colli Euganei, prevista per il 7 e 8 Luglio, dove il portacolori della scuderia Monselice Corse punterà a ben figurare.
Archiviate le ultime edizioni con vetture non propriamente adatte a questa tipologia di competizioni, quali la Peugeot 207 Super 2000 e la 306 Maxi, quest’anno Rubini potrebbe tornare al volante dell’intramontabile Renault Clio Williams, di gruppo A, in previsione di prendere parte, ai primi di Ottobre, al 7° Rally del Sebino, già affrontato nel 2016.
“Lo Slalom dei Colli Euganei mi dà la possibilità di provare vetture di alto livello” – sottolinea Rubini – “che, con i budget a mia disposizione, non potrei guidare su un rally vero. Quest’anno mi piacerebbe però tornare al Rally del Sebino, che ho già disputato nel 2016. In quest’ottica stiamo valutando di affrontare lo slalom di casa con la Clio gruppo A. In questo modo potrei riprendere confidenza con la Clio e, diciamo, prepararmi per il successivo Sebino. Vedremo.”