Dal sito Fia il calendario definitivo del Campionato Europeo 2018: dalla precedente bozza sparisce il Lausitz e rimangono otto rally distribuiti nel periodo marzo – ottobre
Dal sito Fia il calendario definitivo del Campionato Europeo 2018: dalla precedente bozza sparisce il Lausitz e rimangono otto rally distribuiti nel periodo marzo – ottobre
FONTE: UFFICIO STAMPA SPORT RALLY TEAM, JADA C. FERRERO – 22 gennaio 2018 – Una rivoluzione di date, più un grande ritorno. Riparte con tantissime novità la stagione organizzativa dello Sport Rally Team di Carmagnola, “storico” promotore di rally piemontesi, presieduto da Piero Capello.
Cambia data, anticipato alla primavera, il Rally delle Valli Cuneesi la cui 24esima edizione si svolgerà il 26-27-28 aprile, sempre a Dronero (Cn) e dintorni, in abbinata al 11° Rally Storico del Cuneese.
Il Valli Cuneesi 2018 continuerà a svolgersi sulle strade occitane della Granda con l’effettuazione di 3 tratti cronometrati per un totale di 7 prove speciali. In sintesi, 90 km cronometrati su un percorso totale di 400 circa. I tratti competitivi 2018: Montemale (km 11,5) da ripetere tre volte, Valmala (circa 20 km) e Brondello (7 km), ognuna da effettuare due volte. Invece, a riposo per un anno, una “classica” della gara, la Madonna del Colletto.
Verifiche e Shakedown venerdì 27 aprile. Nella stessa serata, grande novità, la passerella non competitiva nella bellissima città di Saluzzo: una “escursione” che avvicinerà la carovana del rally ai territori attraversati, vetrina promozionale e nello stesso tempo grande festa di piazza. Gara vera e propria il sabato (partenza ore 7.30), con la serie di prove speciali e arrivo verso le 19, sempre a Dronero. Assistenza nella collaudata area di Villar San Costanzo, riordini a Dronero e Rossana.
A 10 anni esatti dall’ultima volta, torna inoltre il Rally di Carmagnola, eccezionalmente in versione storica. Si svolgerà sabato 1 e domenica 2 settembre, in concomitanza con la Festa nazionale del peperone, il più importante evento annuale della cittadina diventato oggi – alla 69esima edizione – una delle più grandi manifestazioni urbane in Italia, oltre che la maggiore singolarmente dedicata a uno specifico ortaggio, con una decina di giorni dedicati alla saporita bacca.
L’ultima edizione del rally, la 27esima, si svolse il 28-29 giugno 2008. Vinsero su Peugeot 207 Super 2000 i coniugi vercellesi Tiziano Borsa e Carla Berra, che per la quinta volta nella carriera salirono sul gradino più alto del podio della competizione organizzata dallo Srt. Nella prima edizione del 1982, invece, l’alloro fu per Menes-Cianci, su Ferrari 308 GTB.
“La voglia di riproporlo – ammette il patron Piero Capello – non è mai mancata. Sulla spinta di moltissimi appassionati, che da tempo premono per poter riavere il Carmagnola – sui social è stata addirittura creata una fan page – si è deciso di ritentare l’avventura”. Coinvolti i Comuni di Poirino, Pralormo, Cellarengo, Monteu Roero, Ceresole d’Alba, Montà d’Alba, Canale d’Alba e Montaldo Roero, interessati dalle prove cronometrate, per un totale di 80 km, rispetto a un percorso di appena 200 circa.
Lo staff Srt avrà, però, ulteriori impegni nel 2018. Infatti il 21 e 22 luglio, in stretta collaborazione con la 991 Racing presieduta da Beppe Sarotto, co-organizzerà il 17° Rally del Moscato-Rally della Langhe, a cui passa quest’anno la validità anche per il Campionato Svizzero Rally auto moderne e per la Coppa Svizzera auto storiche di cui si fregiava il Valli Cuneesi: nella sua nuova data di aprile, concomitante al Rally du Chablais, non è stato possibile quest’anno rinnovare la fortunata partnership con gli elvetici.
Info su Fb e www.sportrallyteam.it
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Nella foto, l’equipaggio Menes-Cianci, vincitore su Ferrari 308 GTB del 1° rally Città di Carmagnola, 8-9 maggio 1982
L’attesa per il primo rally della stagione è ancora lunga e quindi ritorniamo indietro di qualche anno per ritrovare il racconto di un rally storico “opera unica” svoltosi nel 2007. Si tratta del 1° Abu Dhabi Classic ed ho rispolverato il resoconto che Sonia Borghese inviò al ritorno da quell’avventura.
Per le feste di Natale, i nostri amici Alberto ed Elisa Barbieri ci hanno mandato il seguente messaggio: “Abu Dhabi, emiro, favola, 1000 e una notte, tenda, beduino, danza del ventre, arabo, dune, oasi. In attesa di un racconto che contenga queste parole, auguriamo buon anno”
Eccoli accontentati.
L’allegra combriccola di italiani e sammarinesi è partita alla volta di Abu Dhabi ammaliata dal sontuoso programma del 1° classic rally valido per il Campionato FIA che prevedeva fin dalla prima serata l’accoglienza dell’emiro presso l’Emirates Palace Hotel (unico hotel al mondo classificato 7 stelle, al quale noi aggiungiamo anche una cometa dopo averlo visto, anche solo da curiosi), party in piscina, notti sotto la tenda nel deserto con spettacoli di danza del ventre, sontuose cerimonie di partenza ed arrivo nonché gala dinner sempre all’Emirates palace hotel.
La favola ha cominciato subito ad incrinarsi all’arrivo a Dubai alla vista dei tre pulmini da terzo mondo da 25 posti ciascuno in cui hanno dovuto stiparsi almeno 70 persone con tutti i rispettivi bagagli, valigioni e borsoni, per percorrere il tragitto di due ore fino agli alberghi.
Ma lo spettacolo di grattacieli ultramoderni, paradiso degli architetti, di grossi macchinoni e fuoristrada bianchi che il più piccolo aveva 5000 di cilindrata, del lusso che traspariva dalla cura dei giardini, dei sottopassaggi rifiniti a mosaico, dall’arredo urbano, faceva comunque pensare a racconti da 1000 e una notte in cui moderni sceicchi arabi non sanno proprio più come spendere le proprie fortune derivanti dall’oro nero, creando nel nulla oasi di tecnologie avanzatissime.
La serata di benvenuto all’Emirates Palace si è trasformata in una festa all’aperto in piscina con temperature intorno ai dieci gradi fortunatamente allietata dai biscotti arrivati dall’Italia tramite l’ing. Cifaldi per l’occasione convertito in addetto alle relazioni con i concorrenti.
L’impatto con le dune del deserto è avvenuto la seconda sera quando siamo stati ospitati nelle tende dei beduini trasportati su potenti jeep da autisti locali che hanno fatto passare dei brividi anche a provetti piloti di rally non abituati a stare a guardare inermi cosa combina chi guida.
I brividi sono continuati quando giovedì si sono presentati i “trucks” che avrebbero dovuto trasportare tutto il materiale dell’assistenza al parco previsto nei pressi del villaggio di Sweihan, di cui uno probabilmente utilizzato in epoche antiche per trasportare manovalanza a costo zero e dalle sponde saldate che non consentivano nemmeno il carico delle casse. Momenti di panico da parte dei meccanici che hanno rifiutato il trasporto in quelle condizioni e grave imbarazzo da parte dell’organizzazione che ha risolto come poteva l’intoppo facendo recapitare in qualche modo il materiale a destinazione.
L’avventura delle prove speciali nel deserto ha messo a dura prova equipaggi e vetture sin dai primi chilometri sulla sabbia che ha ben presto invaso motori ed abitacoli ed ha intrappolato diverse macchine che venivano soccorse e liberate dai mezzi dell’organizzazione presenti sul percorso.
Le difficoltà erano poi moltiplicate dall’accecante luce che confondeva le linee del paesaggio e costringeva i piloti ad una continua tensione nella ricerca del percorso davanti al proprio naso aiutati come potevano dai navigatori che cercavano di orientarsi anticipando mentalmente la lettura delle note allo scopo di individuare per tempo la giusta direzione, con velocità che superavano la media dei cento chilometri all’ora in tutte le prove speciali, con punte anche di quasi duecento, per le macchine più potenti.
Senza contare le tremende sollecitazioni che hanno dovuto subire i mezzi e che hanno costretto preparatori e meccanici ad interventi miracolosi. Si è però creato un grande spirito di squadra che ha coinvolto tutti gli equipaggi del gruppo, tanto che è stata anche decretata la nascita della prima Nazionale Italiana Assistenze.
Nonostante gli sforzi profusi, molte sono state le vittime anche illustri del deserto, ma alla fine i sopravvissuti hanno sicuramente provato una gioia indescrivibile a portare a termine l’impresa anche se hanno dovuto aspettare quasi due ore il montaggio del palco d’arrivo in un parcheggio dell’Ikea (!!!) prima di concludere le loro fatiche.
Comunque, a parte tutti gli inconvenienti ed il mancato rispetto, in peggio, del programma stabilito dall’organizzazione, è stata sicuramente un’esperienza unica, affascinante, appagante, per cui si può dire con orgoglio: io c’ero.
L’immagine era stata inviata dalla Rododendri Historic Rally
FONTE: UFFICIO STAMPA SCUDERIA PALLADIO HISTORIC, ANDREA ZANOVELLO – Dal 12 al 15 febbraio, Scuderia Palladio Historic col contributo di Mauro Peruzzi, organizza un corso avanzato per navigatori che vogliano affinare la propria conoscenza ed esperienza. A far da relatori nomi importanti del passato e del presente del mondo dei rally
Vicenza, 19 gennaio 2018 – Dopo essersi distinta sui campi di gara nel suo primo anno di attività, la Scuderia Palladio Historic muove i primi passi anche nel campo organizzativo mettendo in cantiere un’interessante iniziativa, che vedrà la luce verso la metà di febbraio.
Nelle giornate di lunedì 12, martedì 13 e giovedì 15 si terrà, infatti, un corso avanzato per navigatori; l’iniziativa, alla quale darà un prezioso contributo l’espero Mauro Peruzzi, vuole distinguersi dai tradizionali corsi, a partire dal contenuto e dagli argomenti trattati nei tre incontri. Si parlerà infatti di aspetti che troppe volte vengono trascurati e sui quali, a volte anche conduttori esperti, palesano lacune. Le tematiche toccheranno temi quali l’organizzazione del pre-gara, le ricognizioni, i piani assistenza, tutt’ora elemento importante nei rally storici, gli imprevisti nel corso di una prova speciale, ma anche e soprattutto si parlerà di sicurezza e conoscenza dei regolamenti.
Si precisa che l’iniziativa è rivolta ai copiloti di rally storici e moderni già in attività ma è consigliata anche ai piloti, visti gli argomenti che terranno banco.
Oltre al già citato Mauro Peruzzi, interverranno quali relatori la campionessa italiana Anna Andreussi, i campioni del passato “Rudy” Dal Pozzo, Gianfranco Cunico, Vittorio Caneva; e ancora i navigatori Alberto Bordin e Fabio Andrian, il commissario sportivo Giovanna Ossato, il direttore di gara Simone Bettati che si alterneranno nelle tre serate apportando, ognuno, la propria esperienza coinvolgendo e facendo interagire gli iscritti.
Gli incontri si svolgeranno nella nuova sede polifunzionale della Scuderia Palladio Historic, sita in Viale Verona 85 a Vicenza con inizio alle ore 20.30.
I posti disponibili sono quarantacinque ed il costo è pari a 80,00 euro comprensivo di gadget. Il modulo per l’iscrizione è disponibile al sito web www.rallystorici.it e alla pagina facebook Scuderia Palladio Historic.
Ufficio Stampa Scuderia Palladio Historic
Andrea Zanovello – www.azetamedia.com
FONTE: PROGRAMMA AUTO PIACENZA – “..L’Obiettivo è fare meglio dell’anno scorso..” Con questo proposito espresso sabato 13 gennaio durante la presentazione svoltasi, presso la concessionaria del gruppo FCA Programma Auto di Piacenza, i due equipaggi piacentini: Maurizio Aiolfi – Paolo Giafusti e Gianmario Fontanella – Stefano Scrivani si presenteranno al via del XXI Rallye Monte Carlo Historique in programma dal 2 febbraio prossimo.
Visti gli ottimi risultati ottenuti dai nostri piloti nella scorsa edizione, in cui ricordiamo che Maurizio Aiolfi si è classificato al 19° posto assoluto su oltre trecento partecipanti mentre Gianmario Fontanella si è issato fino al gradino più basso del podio con un ottimo 3° posto assoluto, gli ambiziosi propositi dei due team sembrano comunque difficili ma raggiungibili tenendo conto dell’invidiabile palmares che si sono costruiti in questi anni di presenze nelle più importanti manifestazioni italiane ed internazionali.
Alla guida delle loro autovetture, Fiat 128 Rally per Fontanella-Scrivani e Lancia Beta Coupè per Aiolfi-Giafusti, sotto le insegne della scuderia Milano Autostoriche presente all’evento con la partecipazione del suo presidente Antonio De Martino sfideranno partecipanti provenienti da tutto il mondo sulle insidiose ed impegnative strade dell’entroterra monegasco.
La presentazione ha visto la partecipazione di numerosi appassionati ed addetti ai lavori, tra cui l’assessore del comune di Piacenza Garetti e alcuni rappresentanti di Fiat-Crysler Automobile.
In attesa che riparta la stagione, rallystorici.it ripropone il resoconto di una gara del passato documentata a suo tempo nel sito; stavolta tocca al Lahti Rally del 2007, raccontato da Fabio Xamin che vi partecipò con la Renault 5 Alpine della foto. Buona lettura.
Il nostro “Presidente-neopapà-pilota-meccanico-tuttofare” Mauro Valerio ha organizzato tutto alla perfezione, dall’inizio alla fine: si parte dall’Italia l’8 agosto, le auto ci precedono partendo il 4, il 9 ricognizioni, il 10 arrivo vetture e verifiche, sabato e domenica si corre, lunedì si torna a casa!E così siamo partiti, ognuno con le proprie speranze, ambizioni ed emozioni. È stato fantastico andare a correre lì dove il rally è come il calcio in Italia, lì dove è normale avere la terra sotto le ruote, lì dove gli uomini sono “volanti” e i piedi sono pesanti… veramente pesanti!Il viaggio è stato condito dalla solita “cagnara” che accompagna il Team Bassano in ogni trasferta, battute e risate per tutti: poliziotti ai metal detector e hostess comprese!!!Il giorno successivo al nostro arrivo si comincia ad entrare in clima rally. Già dalle ricognizioni ci accorgiamo che le medie saranno alquanto sostenute. Basti sapere (ma non ditelo ai commissari!) che col “gippone” che mi hanno affibbiato all’autonoleggio, raggiungo agevolmente i limiti che vigono sulle nostre autostrade, peccato che qui ci sia la terra… e fossi ed alberi ad attenderti! C’è anche chi è stato “beccato” dai commissari a non rispettare i limiti di velocità durante le ricognizioni. Tirata d’orecchi e segnalazione in direzione gara. Su questo punto avremmo qualcosa da imparare!In un giorno si riesce a provare tutta la gara facendo le note e correggendole. Con il mio navigatore ci accorgeremo solo col casco in testa, che le note prese non sono poi così precise.Nonostante qualche imprevisto, le nostre “vecchiette” ci raggiungono la mattina delle verifiche e subito si entra in clima attaccando numeri, lucidando le carrozzerie e c’è anche chi trova il tempo di ultimare la propria vettura che aveva lasciato l’Italia non proprio a punto! C’è chi cambia guarnizioni delle punterie, chi aggiunge qualche vite al roll bar e qualche pezzo al proprio “dodici” e chi è costretto a cercare di recuperare i caschi che sono andati rubati durante il viaggio.Per fortuna giunge l’aiuto degli equipaggi ospiti del Team Bassano che avevano portato del materiale tecnico in più!Le verifiche provocano qualche malumore; gli zelanti marshall, infatti, hanno visto qualche striscio di troppo sui caschi dei Pozzobon e minacciano di non farli partire; l’Avvocato è così costretto a un imprevisto shopping: caschi nuovi e disco verde da parte dei commissari!Altro imprevisto capita a Remo Castellan e Walter Bordin che mentre ci seguono per tornare verso la direzione gara, dopo le verifiche tecniche, per incolonnarsi verso la partenza vedono “dechappare” una gomma. In breve sostituiamo il pneumatico, per fortuna lo start è solo simbolico e porta al parco chiuso, così i due avranno modo di sostituire il treno completo… “in fin dei conti avevano solo una trentina d’anni” si lamenta Remo!La cerimonia di partenza, il venerdì sera, è qualcosa di magnifico! Splendida la cornice del lungo lago di Lahti che regala foto e tramonti impareggiabili, inoltre è notevole la quantità di gente che si aggira curiosa fra le auto per immortalare quelle più inconsuete… e per i finnici le nostre auto sono quanto di più originale abbiano mai visto!!!Il sabato si parte di buonora, il numero 1 timbra alle 7:30 ed è per noi un piacere attendere il nostro turno guardando sfilare gli altri concorrenti a bordo dei mezzi più svariati. C’è veramente di tutto: grosse Volvo e piccole Mini, mitiche Skoda e pepatissime Hillman, si sentono ronzare i due tempi di Saab e Wartburg, ci sono anche le tedesche Mercedes, BMW, qualche Porsche e poi tante Escort, belle quanto spettacolari!La prima prova… Che emozione per me, alla seconda esperienza agonistica, essere al via di una speciale del Campionato Europeo… In Finlandia… Wow! Stesse emozioni anche per il mio navigatore, anche lui alle prime esperienze, e per la mia piccola vetturetta…Beh, sarà stata l’ansia o l’emozione, ma dopo qualche chilometro eravamo già dentro a un fosso! Facciamo qualche centinaio di metri dentro ma fortunatamente riusciamo a riguadagnare la strada. Purtroppo i leveraggi delle marce hanno subito qualche colpo e avremo problemi con la terza per tutta la gara.C’è a chi è andata peggio: lungo la prova superiamo la Fiat 128 dei fratelli Bardini che è ferma con cofano fumante! Gara finita anche per Pozzobon-Andriollo che poche centinaiadi metri dopo i Bardini rompono la frizione e sono costretti a ritirarsi. Curioso episodio è capitato al duo del Mini subito dopo l’inconveniente: un commissario spostando l’auto non si è accorto che la strada era in discesa e la povera piccola Innocenti è finita nel bosco!Parte in quarta, invece, la gara di Vittorio Marzegan che fa segnare un buon 43mo assoluto.Un breve trasferimento ci porta alla seconda prova.Seconda prova, secondo fosso!In un destra-sinistra una sbandata di troppo mi fa chiudere la sinistra e finisco con l’anteriore sinistro prima nel piccolo fossetto e poi a picchiare duramente il terreno. Risultato: volante storto, macchina che pende sul lato sinistro e decisa tendenza a puntare verso medesimo lato… poco male, prima tirava a destra!In assistenza controllo i danni, nulla che possa pregiudicare le mie già modeste prestazioni. Un po’ di scotch americano per non perdere altri pezzi e poi via per una altro giro sulle prime 2 prove.Intanto ho avuto modo di condividere la felicità con il resto della ciurma. Sono tutti entusiasti, qualcuno ancora un po’ emozionato, altri rammaricati per il precoce ritiro ma tutti felici di essere lì.Sul secondo giro metto da parte l’ansia e cerco di sciogliermi un po’. Mi diverto ancora di più almeno finché non vedo il Kadett di Marzegan-Pertegato parcheggiato malamente a bordo strada, fortunatamente nel lato opposto vedo l’equipaggio in piedi anche se un po’ scosso, mi fanno l’ok e proseguo.Intanto fanno segnare buoni tempi Christian Cappellari, Enzo Armellini e Alvise Scremin anche se i primi due lamentano qualche problema alle vetture.La seconda assistenza segna la fine del primo quarto di gara. Da un’occhiata distratta alle classifiche noto che Alvise Scremin e Marco Comunello sulla piccola A112 Abarth stanno facendo un “garone”: sono autori di tempi strepitosi soprattutto considerato il mezzo relativamente piccolo e l’aver affrontato qualche piccolo problema meccanico (Alvise riesce a rompere le cose più assurde per la gioia sua e di Mauro Valerio)!Per la seconda metà della giornata ci attendono altre 2 prove da ripetere, entrambe molto spettacolari (però… mi sto chiedendo quali non lo fossero!).Ed è proprio sulla prima prova del pomeriggio che assaggio per la terza volta i fossi finlandesi! Questo giro quasi finiamo “di tetto”! Io scoppio a ridere, il mio navigatore un po’ meno (ha visto il terreno molto da vicino), e come nei video visti e rivisti a casa, in men che non si dica, spuntano fuori una decina di finlandesi che si prodigano per tirarci fuori dal fosso. Dieci, quindici secondi al massimo e siamo in strada! Fantastico! Io sono talmente emozionato e contento che vorrei scendere e ringraziarli uno per uno ma l’applauso della folla mi riporta alla realtà e proseguo!Arriviamo al fine prima tappa. La classifica ha visto salire ancora Scremin-Comunello che occupano ora la 22° posizione assoluta, i due stanno veramente volando sugli sterrati finnici, su una prova staccano addirittura il 15mo tempo assoluto!Si riparte la domenica, scopro di essere tra due Fulvia: davanti l’equipaggio “rosa” Luisa Zumelli e Paola Valmassoi e dietro gli amici e compagni di Team Alessandro Rigoni e Simone Busseni. Sarò in buona compagnia!La seconda tappa è stata ancor più emozionante.Ormai abbiamo preso un po’ di confidenza con il terreno, ci concediamo allo spettacolo senza strafare e tiriamo ad arrivare, che già sarebbe un gran risultato! Purtroppo una prova viene sospesa e saremo costretti a percorrerla in trasferimento. Poco male, così abbiamo il tempo di fare quattro chiacchere con gli altri concorrenti. Sono tutto molto simpatici e disposti a scambiare volentieri due parole, anche se a volte la lingua crea qualche problema!Purtroppo, nel corso della seconda tappa, la “nostra” punta di diamante, Scremin, commette un piccolo errore e finisce per stropicciare il suo “12” nel classico fosso (che per la cronaca ospiterà anche l’Ascona di Cappellari). Stoicamente, armato di cric e 4 ferri riesce a rimettere l’auto nelle condizioni di raggiungere l’assistenza (con l’aiuto dei soliti finlandesi che si trasformano in cric umani mettendo l’auto “di coltello” per agevolare le operazioni di riparazione). Purtroppo ormai la classifica è compromessa ma ciò non toglie alla coppia il sorriso e la possibilità di raggiungere l’arrivo!A tenere alti il tricolore e l’ovale azzurro (simbolo del Team Bassano) è il nostro mitico Presidente che nonostante continui problemi elettrici – c’è chi giura abbia lavorato di più durante la gara che in una settimana di officina – è risultato essere il primo degli equipaggi italiani.Al traguardo anche le altre tre Autobianchi A112 Abarth di Baschirotto-Sandri (nuova coppia) Tecchio-Bon – per la prima volta al via dopo la botta del Palladio – e Castellan-Bordin alias “Dodicionen-Abarthaki”.Rigoni e Busseni, invece sono stati protagonisti di un episodio particolare: hanno terminato la prima tappa con la Fulvia zoppa di un ammortizzatore, nel trasferimento di rientro non c’è stato tempo per riparare il guasto e si sono arrangiati con la proverbiale astuzia italiana.L’ammortizzatore è stato rimosso nel trasferimento di rientro. Durante la sera è stato raddrizzato e saldato alla meglio (non me ne vogliano gli abilissimi maniscalchi del Team!) ed è tornato “magicamente” al suo posto… in parco chiuso! La vicenda è stata occasione di non poche risate!Gara non facile anche per Christian Cappellari che, in coppia col valsuganotto Frainer, ha patito continui problemi all’alimentazione. La sua splendida Ascona – fresca di carrozzeria – ha spesso borbottato a tre cilindri non permettendo all’equipaggio di esprimersi al massimo delle loro possibilità.Roberto Pozzobon in coppia con la figlia Francesca è stato autore di una gara accorta ma ciò non gli evitato di finire in un fosso. Sfortuna ha voluto che i finlandesi a bordo strada non li abbiano tolti dall’impiccio con la velocità mostrata in altre occasioni.Luca Cattilino in coppia col fido Ballini – per l’occasione rinominati Kattinen-Ballinen – sono stati funambolici come al solito, regalando traversi tricolori al pubblico scandinavo.Gara sofferta per Armellini-Brendolise che a bordo della azzurra Fiat 124 Abarth – una delle auto più ammirate – hanno lamentato continui problemi di alimentazione che non permettevano al 4 cilindri di erogare tutta la potenza.Episodi divertenti anche dopo il palco di arrivo: è stato mandato in verifica d’ufficio il “12” del Presidente Valerio, in quanto equipaggio italiano classificato. Arrivata alle verifiche, in compagnia di un Porsche e di un’Ascona 400 (quelle di Jensen e Turkki rispettivamente primo e secondo assoluti) la piccola Abarth non stava nemmeno sul ponte (troppo grande!) e una volta aperto il cofano, una risata dei commissari ha dato l’ok per l’ufficializzazione della classifica!Per finire un grazie a tutto il Team Bassano che ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto, in gara e fuori, senza dimenticare gli accompagnatori (e le brave mogli accompagnatrici) ma soprattutto l’assistenza! Grazie!
Fabio Xamin
FONTE: SITO ACISPORT – Venerdì 19 gennaio 2018 presso il Monza ENI Circuit, si terrà la grande festa della Premiazione dei Campioni Italiani del Volante 2017. L’Automobile Club d’Italia consegnerà i riconoscimenti ai migliori protagonisti della stagione agonistica da poco conclusa.
Nell’occasione saranno premiati esclusivamente i Campioni tricolori delle varie categorie, indicati nell’elenco allegato.
Oltre ai Campioni, verranno premiati a Monza i vincitori dei titoli FIA, nonché i Team e le Case che si siano particolarmente distinti per i risultati conseguiti nel 2017.

FONTE: UFFICIO STAMPA RALLY VALLI VESIMESI, SERGIO ZAFFIRO – Per poter avere le storiche gli organizzatori sono stati “obbligati” a cambiare la titolazione della gara che passa da Rally Day a Rally Nazionale. Fatto che permetterà di sviluppare un percorso di maggior respiro che avrà dai 60 agli 80 km cronometrati e vedrà al via anche le vetture top come le R5, R4 e S2000 assenti, per regolamento, nella scorsa edizione. Confermata la sede di partenza di Vesime, la gara si svolgerà fra sabato 19 (verifiche e Shake Down) e domenica 20 maggio (gara). Confermato il Memorial Piero Lavazza per le storiche e i Memorial Giuseppe Bertonasco e Gianni Biglino per le moderne. Anche per l’edizione 2018 saranno le storiche a scattare per prime
VESIME (AT) – “Non era proprio nei nostri programmi, ma ben venga il salto di qualità”. Paola Bocchino e Luca Meneghetti che guidano BMG Motor Events che per la seconda volta organizza la gara, accolgono con un sorriso il cambio di titolazione della gara della Valle Belbo e si rimboccano le maniche per organizzare nel migliore dei modi la 26esima edizione del Rally delle Valli Vesimesi, affiancata dalla seconda edizione dell’omonimo rally storico.
“Avevamo messo a calendario la gara come Rally Day, ma proprio pochi giorni prima della definizione dei calendari è uscita una norma federale che prevede che i rally storici abbiano un chilometraggio di almeno 60 chilometri cronometrati; così era impossibile abbinarlo a un Rally Day che prevede un massimo di 40 km di prove speciali” spiegano gli organizzatori dell’evento.
“Lo scorso anno abbiamo messo come punto fisso che la gara avrebbe avuto una sezione moderna e una storica, per tanto abbiamo cambiato seduta stante la titolazione della gara che è passata da Rally Day a Rally Nazionale Non Titolato” precisano ancora Bocchino e Meneghetti, che aggiungono: “Ogni medaglia ha il suo rovescio. Il cambio di titolazione prevede un maggiore impegno da parte nostra, ma presenta diverse facce sorridenti. Innanzi tutto avremo al via anche le vetture top come quelle della Classe R5, R4 e S2000, esclude dai Rally Day. La Titolazione Nazionale ci obbliga a ridisegnare parzialmente il format della gara che avrà il suo centro sempre a Vesime, con le verifiche e lo shake down il sabato e la gara la domenica” dice Paola Bocchino.
“Il percorso sarà ovviamente diverso, ma stiamo già esaminando i tratti di strada dei primi Rally di Vesime. Queste strade sono bellissime e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Inoltre abbiamo già individuato una nuova area in cui ospitare il parco assistenza. Insomma questo cambio di titolazione è stato un incentivo ad anticipare quel salto di qualità che pensavamo di fare nel prossimo futuro. Insomma, è stato semplicemente uno stimolo a crescere più rapidamente, nel migliore dei modi” conclude con ottimismo Luca Meneghetti.
La 26esima edizione del Rally delle Valli Vesimesi è un Rally Nazionale non titolato che si svolgerà sabato 19 maggio (verifiche e Shake Down) e domenica 20 maggio (gara); assegnerà il secondo Memorial Giuseppe Bertonasco (sindaco di Vesime dal 1985 al 2000) e secondo Memorial Gianni Biglino (indimenticato pilota langarolo). Il secondo Valli Vesimesi Historic Rally assegnerà il Memorial Piero Lavazza (preparatore) e si svolgerà precedendo il rally moderno sulle stesse prove speciali. Il chilometraggio delle prove speciali sarà compreso fra i 60 e gli 80 km cronometrate. Le vetture storiche saranno le prime a partire. Le iscrizioni apriranno giovedì 19 aprile.
1° Valli Vesimesi Historic Rally (19-20 agosto 2017) km 39,90 (iscritti 11; classificati 6): 1. Rudy Mao-Francesca Aurilia, Lancia Delta Integrale, in 33’43″8; Italo Ferrara-Ugo Montaldo, Peugeot 309 GTI, a 31″2; 3. Osvaldo Biglia-Andrea Rossello, Autobianchi A112 Abarth, a 2ì18″1.
www.rallyvallivesimesi.it
Ufficio Stampa
Sergio Zaffiro
FONTE: UFFICIO STAMPA MENDOLA HISTORY – La Mendola History, la gara di regolarità autostoriche valida per il Campionato Italiano ACI Sport, cambia data!
Da anni, nel ricordo della mitica Appiano-Mendola per tanti anni campionato europeo della montagna ed una delle più vecchie corse in salita italiane, la manifestazione bolzanina si teneva ai primi di giugno, in quelle giornate storiche ben conosciute da tanti appassionati.
Al fine di trovare una collocazione più adatta alla specialità ed alla prestigiosa validità di Campionato Italiano, la Mendola History ha quest’anno anticipato la data di calendario al 21/22 aprile inserendosi tra le prime gare del CIREAS!
Come sempre al seguito l’EcoRally della Mendola, dallo scorso anno prova di consumo in collaborazione con il GAI (Gruppo Acquisto Ibrido) e prestigiosa occasione, in una terra come l’Alto Adige, per affermare l’importanza del “green”!
Percorsi con viste mozzafiato tra vigneti, montagne, boschi, laghi alpini e castelli aspettano come sempre i concorrenti che troveranno la consueta ed apprezzata ospitalità di “casa Dolomiti”!
A tutti l’appuntamento quindi per il
21 e 22 aprile 2018
con il sabato nel pomeriggio le verifiche e domenica, su una unica giornata, la gara.
Partenza dal “salotto buono” di Bolzano, piazza Walther ed arrivo, verifiche, direzione gara, premiazione presso il Four Points by Sheraton di Bolzano.
A breve on-line il modulo di iscrizione, orari e ospitalità convenzionata.
Vi aspettiamo!
Scuderia Dolomiti
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