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Alla Coppa Chianti Classico vince Stefano Di Fulvio

FONTE: UFFICIO STAMPA C.I. VELOCITA’ SALITA, ENZO BRANDA – Con la Osella PA 9/90, l’abruzzese della Bologna Squadra Corse s’aggiudica la trentasettesima edizione della gara organizzata da Chianti Cup Racing precedendo Uberto Bonucci, il senese del Team Italia con la Osella PA 9/90
Castellina in Chianti (SI), 25 settembre 2016 – Olio o non olio, il pilota di San Giovanni Teatino, s’aggiudica la trentasettesima edizione della cronoscalata chiantigiana. Il Di Fulvio “senior”, già vincitore e recordman della salita organizzata da Chianti Cup Racing riesce nell’impresa di battere il padrone di casa Uberto Bonucci, in edizione della competizione dall’asfalto in parte sporco d’olio, lasciato dalla rottura del motore della Porsche 911 Rsr di Giorgio Tessore, precedentemente salito. “Scivolosa o non scivolosa la salita del Chianti resta una bellissima gara, dove serve coraggio per andar forte ed una vettura perfettamente a punto. Sono chiaramente contento delle prestazioni odierne, non avremmo potuto fare meglio.” Puntualizza il vincitore, al termine della gara dove ha realizzato il miglior tempo nella tradizionale unica manche disputata, coprendo gli otto chilometri del tracciato di gara in 3’18.60, vincendo il 4. Raggruppamento e la classe BC oltre 2000, precedendo il padrone di casa Uberto Bonucci. Il chiantigiano che avrebbe voluto, e forse potuto, con la Osella PA 9/90 imporre il “fattore campo”, ma ha preferito una condotta attenta a non cadere in errore “Beh, potevamo farci la fettunta … Va beh, a parte gli scherzi è stato un bel fine settimana, con tanti piloti che hanno voluto esserci al Chianti e mi fa contento. La mia gara? Cosa dovevo fare? Stefano è giovane e va molto forte, non sono riuscito a mettermi a posto la Osella nelle prove di ieri, però tutto sommato mi va benissimo anche il secondo posto.”
Il toscano della Team Italia è al secondo posto dell’assoluta e di Raggruppamento, a soli 5″52 da Stefano Di Fulvio. Terzo è il comunque ottimo ma attento sulla strada Piero Lottini, con la Osella PA 9/90 della scuderia Bologna Corse, tenendo dietro il più giovane dei fratelli Di Fulvio, Simone, che è quarto con la Osella PA 9/90 della Bologna Corse.
Andrea Pezzani è quinto di raggruppamento, primeggiando tra le Sport Nazionali , pilotando la Lucchini SN 3000, mentre Alessandro Trentini è primo della SN 2500 con la Gi Pi Sport precedendo nell’ordine Paolo Cantarella su Osella PA 10 seocndo di SN2500; Roberto Brenti dell’Etruria con la Renault 5 Gt T e Angelo Bologna con la Lucchini SN, davanti al bergamasco Mario Tacchini su Fiat Ritmo Abarth 125
Il lucchese Ferruccio Torre primo del 5. Raggruppamento alla Coppa del Chianti Classico.
Con la Formula 3 Reynard 893 il pilota della Team Italia è primo tra le monoposto
precedendo Emanuele Aralla, su Formula Renault Europa, e Antonio Angiolani con la March 783.
Il driver della Team Italia taglia il traguardo di Castellina in Chianti, con il miglior tempo, realizzando 4’08″54, guidando al meglio la Reynard 893 e staccando di 3″91 Emanuele Aralla, secondo con la Formula Renault Europa, ma anche di 5″77 Angiolani con la March 783. quarto e primo tra le monoposto di classe 1000 è Aldo Panfili della Valdelsa Classic, che con la Formula Italia stacca di 2″2 Rossi, con la Formula Alfa Boxer ed Il Ceco Tykal con la Easter Mtx 1-03.
Sorprendente Alessio Pacini, s’aggiudica il 3. Raggruppamento.
Il pistoiese pilota della Team Italia, mette in fila tutti nel Raggruppamento delle vetture degli anni Settanta guidando al meglio la Fiat X1/9, riuscendo a precedere il francese Jean Marie Almeras con la Porsche 935 e Giuseppe Gallusi, terzo con la Porsche 911 Sc.
Pacini è pilota veloce, determinato a raggiungere il miglior risultato ottenibile al volante, guida una Fiat X1/9 che cura personalmente e riesce a coronare una stagione di successi con l’affermazione anche nella difficilissima Coppa del Chianti Classico: “Devo ringraziare il team ch emi supporta in ogni momento delle gare, ma sopratutto la mia famiglia che mi permette di raggiungere risultati importanti, con una vettura fantastica. La salita del Chianti è bella ma difficile, ancor più se sporca d’olio come in questo casa. Sono stato attento alle traiettorie, cercando di non passare sopra le scivolosissime chiazze d’olio. E’ andata ancora una volta bene.” Quando si vince si è sempre soddisfatti, meno lo sono chi non se l’è sentita di rischiare su di un tracciato interessato dall’olio perso dopo la rottura del motore della Porsche 911 Rsr del torinese Giorgio Tessore. Secondo della assoluta di Raggruppamento è il francese Jean Marie Almeras, il mitico preparatore transalpino che spesso corre in Italia con la Porsche 935 Silhouette, pagando un ritardo di 9″10 rispetto il toscano vincitore. A confermare la crescita prestazione è l’emiliano Giuseppe Gallusi, primo della classe Gran Turismo S Oltre 2500, con la Porsche 911 SC. La classe Turismo Competizione 2500 è vinta dal portacolori della Piloti Senesi, Amerigo Bigliazzi guidando al meglio la Alfa Romeo Alfetta Gtv, piazzandosi al quinto posto e davanti a Lorenzo Cocchi, Valdelsa Classic, che con la Volkswagen Golf Gti s’aggiudica la classe TC 1600, precedendo Gianluca Tramonti con la Fiat Ritmo 75L.
Al toscano Tiberio Nocentini l’alloro assoluto del l’emiliano Vittorio Mandelli 1. Raggruppamento al “Chianti”, a Vittorio Mandelli va la gara delle Turismo.
Non si scmetisce pilota veloce, audace e vincente il toscano Nocentini,che con la Chevron B19 della Team Italia, s’aggiudica l’ennesima affermazione nel primo raggruppamento e non gli sfugge i titolo tricolore. Anche Mandelli è pilota vincente, e si mette in grande evidenza con la Jaguar E Type il portacolori della Bologna Corse che si impone nel 1. Raggruppamento, al termine di acceso duello con l’austriaco Gerard Frotscher su Morris Cooper S, mentre il toscano Franco Betti è terzo con la BMW 2002 Ti. L’importante è partecipare, ma se si vince è meglio, ancor più se si batte il rivale per pochi decimi di secondo. E’ possibile così sintetizzare il pensiero di Mandelli, mentre tagliava il traguardo della cronoscalata Coppa Chianti Classico, vincendo la gara del 1. Raggruppamento. Gara che per questa categoria ha rispettato i pronostici con le vetture più potenti a far la voce grossa e imporsi sull’agguerrita concorrenza, ed infatti ha vinto Vittorio Mandelli, realizzando il tempo di 4’19″77, ma chi ha destato sensazione è l’austriaco Gerard Frotscher. Con la scattante ed agile Morris Cooper S di soli 1300 di cilindrata, l’austriaco non solo ha dominato la classe, ma con il tempo di 4’19″86, si piazza al secondo posto assoluto a soli 9 decimi di secondo dal vincitore, precedendo a sua volta di 89 centesimi di secondo il chiantigiano Franco Betti, terzo assoluto, primo di classe con la BMW 2002 Ti nei colori della Piloti Senesi.
Quarto ma più staccato è Andrea Stortoni, 2″61 è il ritardo che paga rispetto Mandelli, al volante della Austin Cooper S, con la quale si mette dietro un contrariato Alessandro Rinolfi. Il veloce portacolori della Scuderia Bologna Corse, ha sofferto per tutto il fine settimana l’irrisolto problema al cambio della sua Morris Cooper S, arrivando al quinto posto assoluto del 1. Raggrupamento, ma scontando 9″15 di ritardo anche per essere rimasto senza la prima e la seconda marcia.
Sesto è Riccardi, con la BMW 2002, davanti a Rossi su Porsche 356, ottavo il Ceco Konicar su BMW 2002 Tii, nono l’austriaco Labner con la Austin Cooper S e decimo l’alessandrino Roberto Rollino terzo della G1 ma primo tra le 1300 con la Lancia Fulvia Coupè HF
Guido Vivalda in evidenza nel 2. Raggruppamento alla Coppa Chianti. Con il rilievo cronometrico di 4’02″2, è il torinese con la Porsche 911 RS il più veloce del 2. Raggruppamento. Secondo è Giuliano Palmieri con la De Tomaso Pantera con la quale s’aggiudica il titolo Europeo assoluto
Sono 2 e 76 i secondi che separano il torinese Guido Vivalda dall’emiliano Giuliano Palmieri, confermando i piemontese al primo posto nella salita del Chianti. “Siamo andati tutti molto forte su diun tracciato che non perdona il minimo errore di traiettoria. Ho guidato bene senza sbavature e sono contento d’esser riuscito a farlo in tracciato così tecnico e veloce.” afferma il vincitore mentre si sfila il casco e riceve i complimenti di Palmieri “Ho corso in funzione del campionato europeo, mi servivano i punti del secondo posto per aggiudicarmi il titolo assoluto e ce l’ho fatta. Sono salito tranquillo, senza prendere eccessivi rischi, ma non è una passeggiata. Bello tutto molto bello.” Contagiosa la felicità dell’emiliano della Bologna Corse, secondo di Raggruppamento e secondo di classe con la De Tomaso Pantera. C’è invece da chiedersi come non può essere soddisfatto il friulano Rino Muradore, terzo di Raggruppamento con la Ford Escort RS MK1 e primo della classe TC 2000, oseremo dire alla grande “No, non sono andato bene. Ho guidato bene, ma il motore non
spinge come dovrebbe, ho perso secondi preziosi perchè non sale di giri come dovrebbe. soddisfatto lo sono solo in parte.”
Il pordenonese, ottimo rallista, s’è preso il lusso di tenere a bada per 4″5 Ildebrando Motti, il veloce pilota della Bologna Corse in gara proseguendo lo sviluppo della Porsche 911 Rsr “Stiamo lavorando sugli assetti, ma ne abbiamo ancora da fare. Non siamo a posto, ho difficoltà a sterzare a sinistra ed in più ho sentito una vibrazione alla ruota anteriore destra che mi ha indotto a rallentare il ritmo in gara.”
Si conferma in quinta piazza assoluta, seconda della Turismo Competizione 2000 il siciliano Salvatore Asta, con la BMW 2002 Tii, mentre stacca un buon tempo Lucio Gigliotti: sesto assoluto e primo della classe TC 1150 con la Fiat 128 della Team Italia, precedendo Luciano Colapicchioni, anch’egli con la Fiat 128. Il driver della Valdelsa Corse, Riccardo Da Frassini è ottavo del 2. Raggruppamento e gran primo della gara della classe TC 700 con la Giannini 700. Nono di Raggruppamento è Adragna, Porsche 911 RS, ma chiude la top ten, Enrico Zucchetti primo della classe TC 1300 con la NSU TT della Piloti Senesi.
Classifica assoluta: 1. Stefano Di Fulvio (Osella PA 9/90) in 3’18.60; 2. Bonucci (Osella PA 9/90) a 5.52; 3. Lottini (Osella PA 9/90) a 19″89; 4. Simone Di Fulvio (Osella PA 9/90) a 20″01; 5. Pezzani (Lucchini SN) a 27.40; 6. Pacini (Fiat X 1/9) a 36″01; 7. Vivalda (Porsche Carrera RS) a 43″60; 8. Almeras (Porsche 935 ) a 45″11; 9. Palmieri (De Tomaso Pantera) a 46″36; 10. Gallusi (Porsche 911 SC) a 47″57
Calendario del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche: 1-3 aprile Lago Montefiascone (VT);29/04-1 maggio Trofeo Scarfiotti (MC); 13-15 maggio Cronoscalata Storica dello Spino (AR); 27–29 maggio Coppa della Consuma (FI); 10-12giugno Scarperia – Giogo (FI); 24-26giugno Cefalù – Gibilmanna (PA); 8-10 luglio Cesana – Sestriere;22–24luglio Camucia – Cortona (AR) Rinviata a ddd; 26-28 agosto Limabetone Storica (PT); 23-25 settembre Chianti Classico (SI).

Approfondimenti, foto, video e classifiche disponibili su www.acisportitalia.it

Enzo Branda
Ufficio Stampa

azetamedia

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