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2006 – 2021: quindici anni di rallystorici.it

Quindici anni sono un bel traguardo che non avrei mai pensato di raggiungere.
Oltre cinquemila giorni, pochissimi dei quali in cui non sia stato dedicato almeno un minuto ad aggiornarti, controllarti; rettificare, arricchire. Anche quando ero in vacanza o durante i miei incoscienti viaggi in giro per l’Europa.
Un pc portatile connesso alla rete tramite l’allora telefonino aziendale; una conoscenza d’informatica pari a zero; una felice intuizione che mi fece capire come pubblicare una pagina web. L’acquisto del dominio e dello spazio, uniti a ore rubate al sonno, mi hanno permesso di mettere online rallystorici.it proprio il 2 maggio del 2006. Erano le 21 passate e dovevo riuscirci a tutti i costi in quella data in cui ricorreva il ventesimo dalla scomparsa del mio idolo: Henri Toivonen al quale venne dedicato il portale.
Subito dopo, la prima uscita “ufficiale” in rappresentanza di rallystorici.it al Trofeo Florio che si svolse in Sicilia un paio di settimane più tardi, vestito di maglie e camicie col logo realizzato con modalità preistoriche. Ricordo ancora il responsabile della serigrafia che assieme ad una malcelata compassione colse il mio entusiasmo ed elaborò quel “pastrocchio” da me realizzato in word e lo rese fruibile per la realizzazione del clichè. E poi via a prenotare il volo per Palermo e il B&B a Cefalù e seguire metro per metro l’avvincente gara.
Il mondo dei rally storici cresce, aumentano i partecipanti; le auto del passato sempre meno vengono viste come distributrici di pisciate d’olio lungo le prove e pericolosamente carenti di freni: pare impossibile, ma riescono sempre a fermarsi al controllo stop senza ritrovarsi sul cofano commissari o cronometristi!
Crescono le loro prestazioni e anche la presenza di quello strano personaggio che macina chilometri in giro per lo Stivale e a volte trovi seduto su una cassetta di frutta col pc sulle gambe ad aggiornare le notizie del rally che sta seguendo.
Rallystorici.it inizia a crescere e farsi conoscere e sopravvive grazie anche ai primi sostenitori che lo “finanziano” con banner pubblicitari il cui introito permette di coprire le spese per seguire le gare in lungo in largo.
Passa il tempo e cresce l’interesse per i rally storici, grazie anche all’attività dell’allora presidente della sottocommissione Leo Adessi che imprime una svolta epocale e porta alla ribalta le gare per le auto costruite il 1981. Star dietro a tutte diventa quasi un lavoro e grazie alla volontà di seguire più gare possibile, rallystorici.it cresce e in parallelo aumenta la sua visibilità. Dalla prima elementare architettura del sito, altre ne seguono anche se non sempre con risultati soddisfacenti, fino ad arrivare all’attuale configurazione dopo il rinnovamento del 2016. Da ricordare anche il periodo 2011 – 2019 in cui il sito è stato iscritto come testata giornalistica presso il Tribunale di Venezia.
Si punta sempre più alla comunicazione e alla visibilità dei rally storici offrendo in homepage spazi per le notizie, anticipazioni delle gare in programma, immagini, aggiornamenti regolamentari; spazi che spesso vengono ignorati da alcuni organizzatori ed addetti stampa che nemmeno cercano di sfruttare la possibilità di farsi conoscere e leggere nell’unico sito dedicato ai rally storici. Prova ne è che delle prime dieci gare del 2021, quattro non hanno dedicato nemmeno una virgola a rallystorici. Peccato per loro.
Senza dilungarmi ulteriormente, che ho già scritto anche troppo, voglio ringraziare le persone e le aziende che in qualsiasi modo hanno contribuito alla crescita e al proseguimento dell’attività di rallystorici.it compresi gli oltre duemila “follower” di Facebook (2.024 oggi), acquisiti senza mai comprare un “like” e, considerato che la pagina esiste da ottobre 2015 dopo che dell’originario profilo, avente medesimo nome, mi venne inibito l’accesso per essermi rifiutato di convertirlo in pagina e la conseguente ripartenza da zero con una nuova pagina.
Grazie ai sostenitori, agli inserzionisti nuovi e vecchi e grazie a chi è attento e puntuale nell’inviare comunicati e notizie a differenza di chi sembra amare le auto storiche alle follia e poi…
Grazie anche a chi ha tentato, e a chi tenta quotidianamente di emularne i contenuti: le auto storiche o le ami e le conosci dalla A alla Z (nome omen…) o meglio lasciar perdere.

Buon compleanno rallystorici

andrea zanovello

 

azetamedia

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