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Iscritti a tre cifre al 30° Rally Adriatico: 105 adesioni per una doppia prova tricolore d’effetto

FONTE: NEWSLETTER CIRTS ACISPORT Questo fine settimana, con ben due validità tricolori e il gran finale della serie “Raceday” la gara promette agonismo e spettacolo con al via diversi “nomi” del rallismo nazionale. Notevole il “tocco” internazionale, con ben dieci Nazioni rappresentate. Sede della competizione confermata ad Urbino per comunicare di nuovo il territorio con il motorsport. Verrà organizzata, nella serata di domenica, la premiazione finale della serie Raceday.
(comunicato ufficio stampa Rally Adriatico)
Adesioni a tre cifre, per il 30° Rally Adriatico, evento organizzato da PRS Group, in calendario per questo fine settimana, ancora con la sede ad Urbino, andando a festeggiare così al meglio la prestigiosa edizione dei suoi trenta anni di storia. Una storia che non ha mai avuto interruzioni, una storia che ha reso tanto ai rallies italiani.
La storica competizione marchigiana, che ha registrato 105 iscrizioni, può contare su ben due validità “tricolori”, quelle del Campionato Italiano Rally Terra sia per auto moderne che storiche, alle quali si aggiunge la validità quale ultimo atto del Challenge Raceday Rally Terra e, per finire, sarà anche la seconda prova della Coppa Rally di 5^ zona.
Mentre si stanno ultimando gli ultimi dettagli della gara, l’organizzazione, insieme all’Amministrazione Comunale di Urbino comunica che l’evento verrà presentato mediante una conferenza stampa venerdì 19 maggio alle ore 11,00 nella “Sala del Maniscalco – Rampa Francesco di Giorgio” in zona Borgo Mercatale.
ATTESE SFIDE “CALDE” IN UN PERCORSO DI ELEVATO LIVELLO TECNICO
Il Rally Adriatico ha sempre prodotto agonismo e spettacolo, dallo scorso anno portandosi nella zona urbinate ha rafforzato questa sua peculiarità. Per quanto riguarda la gara nella sua interezza, il percorso si snoderà su 245 chilometri di cui 71 di Prove Speciali, 3 da ripetere 3 volte, tutte nel territorio di Cagli. Scenari di bellezza unica e strade che certamente stimoleranno le sfide, “piesse” in grado di dare nuovo valore ai campionati.
Scorrendo poi l’elenco iscritti risalta la notevole presenza straniera, con ben dieci nazioni rappresentate da piloti e copiloti. Vi saranno concorrenti che arrivano da Austria, Belgio, Canada, Francia Germania, Grecia, Irlanda, Lituania, San Marino, Slovenia, dando conferma della notevole importanza della gara come veicolo di comunicazione del territorio, in questo caso ad un respiro internazionale.
Diversi gli argomenti tecnico-sportivi che proporrà la gara, a partire dalle rinnovate sfide per la serie tricolore su terra, con Paolo Andreucci, Campione in carica e leader della classifica ovviamente nel mirino di tutti. Balza poi all’occhio la presenza, arriva dal Campionato Italiano Assoluto, di Giandomenico Basso, alla sua seconda gara con la nuovissima Skoda Fabia RS Rally2, in allenamento in vista del prossimo suo impegno a san Marino. Rientra poi Umberto Scandola. Il pilota veronese, dopo l’apparizione al Rally Terra Valle del Tevere dello scorso marzo, tornerà in gara grazie al sostegno importante di Pirelli, Gruppo Pighi, Movisport e MS Munaretto con una Fabia Rally2 Evo gestita dal preparatore veneto e navigato da Nicolò Gonella.
La scelta di farlo proprio al Rally dell’Adriatico nella sua trentesima edizione è stata presa sia per rendere tributo all’evento in un’edizione così speciale, sia per ritrovare quelle prove dove il pilota veronese ha siglato sette vittorie in tredici partecipazioni, diventando ad oggi il pilota più vincente sugli sterrati marchigiani.
Sia Basso che Sandola non hanno mire di campionato, pur se cercheranno comunque di misurarsi ai vertici, ma le hanno certamente gli altri protagonisti del “Terra” già dal primo impegno in Val d’Orcia, nel senese lo scorso marzo. Si parla del veneto Giacomo Costenaro (Skoda), del fiorentino Tommaso Ciuffi (Skoda), del sammarinese Jader Vagnini, del lucchese Luca Panzani (Skoda), solo alcuni “nomi” di una lista lunga e qualificata. In detta lista campeggiano pure i nomi del versiliese Emanuele Dati, del veronese Luca Hoebling, Angelo Pucci Grossi, il figlio del compianto “Pucci”, l’altro sammarinese Daniele Ceccoli, i sardi Giuseppe Dettori e Nicola Tali, l’evergreen Mauro Miele, Campione iridato “master” in carica, tutti anche loro con una Skoda Fabia R5, la vettura che va per la maggiore.
Ci saranno poi le sfide della finalissima “Raceday: lo sloveno Bostjan Avbelj, che attualmente guida la classifica non sarà presente a questa gara per cui saranno il veneto Edoardo Bresolin, il còrso Jean-Philippe Quilichini e Vagnini a giocarsi sul filo del rasoio la vittoria di questa quindicesima edizione del Raceday. Inoltre anche in parecchi raggruppamenti le classifiche sono molto corte per cui si vedrà una gara tirata e molto competitiva.
Fermento anche tra le “storiche”, con il blasonato “Lucky” e la sua Lancia Delta integrale pronti al successo, ad un bis dopo la vittoria al “Valle del Tevere”, in Toscana. Ci sarà da divertirsi anche con il senese Valter Pierangioli, che con la Ford Sierra Cosworth 4×4 punta al successo dopo la sfortuna sofferta alla prima stagionale. Si attendono scintille nelle sfide ravvicinate tra le due ruote motrici, soprattutto tra il reggiano Tonelli ed il sammarinese Pelliccioni, con intromissioni certe dell’altro esponente della Repubblica del Titano, Giuliano Calzolari. Sono tutti con una Ford Escort RS, vetture che ispirano spettacolo, con la loro trazione posteriore.
IL “TROFEO DOWNHILL”
Una vera sfida nella sfida, è stato istituito un premio speciale per coloro che dimostreranno la loro abilità nell’affrontare i tratti in discesa. Sarà il “TROFEO DOWHILL”, che verrà assegnato all’interno del gruppo RC4N. Nella “piesse” numero 3/6/9 della gara verranno cronometrati gli ultimi 4,34 km di sfida, ovviamente tutti in discesa, mediante un cronometraggio intermedio. Chi otterrà il tempo migliore in uno qualsiasi dei tre passaggi sarà il vincitore, anche se non ha concluso la gara.
URBINO IL CENTRO PROPULSORE
Il Rally Adriatico torna nuovamente nella magnifica città natale di Raffaello Sanzio, abbracciata dalle morbide colline nell’entroterra pesarese che scendono verso il mare, il cui centro storico è patrimonio UNESCO. Luoghi di straordinaria bellezza, scenari unici di un territorio che guarda molto al turismo ed in questo l’indotto ricettivo del territorio, con la competizione ed il suo grande seguito di praticanti ed appassionati, avrà un ulteriore stimolo. Sport e turismo, dunque, come volàno per la valorizzazione territoriale e la Città di Urbino in questa unione di intenti ci crede con entusiasmo. Ma è tutto un territorio, il protagonista della gara, abbracciandola con scorci mozzafiato. Da una parte c’è il percorso, in parte rivisitato da quello dello scorso anno, dall’altra vi è lo scenario che propone, grazie alla fiducia ed all’ampia collaborazione dei comuni interessati, oltre ad Urbino, vi sono Cagli e Fermignano, con i quali già dallo scorso anno si è instaurato un forte rapporto che guarda alla valorizzazione dei luoghi.

azetamedia

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