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Forza Bergamo!

Bergamo. La città che da quasi due mesi è sinonimo di nefaste notizie; un tragico bollettino quotidiano che sentiamo da quando siamo precipitati nel tunnel della pandemia da Covid-19.
Di Bergamo, invece, voglio raccontare parlando di rally, la mia passione; il mio lavoro. Lo faccio tornando indietro d’una ventina d’anni, ma anticipando con un breve excursus al 1997 quando a fine stagione, gli organizzatori del Rallysprint della Fettunta – che si correva in Toscana – ebbero la felice intuizione di raddoppiare la gara, grazie al primo “sprint” dedicato alle auto storiche. L’esperimento ebbe un buon successo e l’anno successivo l’Automobile Club Bergamo mise a calendario il 1° Prealpi Orobiche Rally Sprint Autostoriche.
Si corse l’11 ottobre e all’appello risposero solo nove equipaggi, ma gli elogi di Carlo di Giusto nell’articolo pubblicato su “I Signori del Volante”, il mai dimenticato allegato a Ruoteclassiche, fecero capire che quella passione e quegli sforzi sarebbero stati ripagati negli anni a venire. Per la cronaca, vinsero Andrea Polli e Malvina Giuntoli su Lotus Elan.
Per la seconda edizione, quella del 1999, fu scelta la data del 16 maggio e dei diciassette iscritti, 13 se ne presentarono al via. Un percorso in linea, con quattro diverse prove da svolgersi nello spazio della mattinata, tra le quali la bellissima “Nembro – Selvino”. Gara ben organizzata, con la conferma della passione profusa dall’AC lombardo. Quel 16 maggio fu per me una data importante, quella del mio esordio in un rally storico; con la mia prima “auto da corsa”: una modesta Fiat 850 Coupè di serie, con la quale mi rimisi al volante 14 anni dopo l’infelice debutto del 1985. A trionfare in quell’edizione furono Michele Bigatti ed Alberto Mosconi su Renault Alpine A110.
E’ il 14 maggio del 2000 quando va in scena la terza edizione, sempre con partenza dal centro di Bergamo: ventidue dei ventitrè iscritti si danno battaglia su tre prove (una venne annullata per una frana nel pre gara) con l’indimenticato Luigi Bormolini ad aprire le danze su Porsche 914/6. Sarà però la Porsche 911 dei friulani Edo Muner ed Eugenio Picotti ad aggiungersi all’albo doro della manifestazione che continua a raccoglier consensi come confermerà l’edizione del 2001.
Si corre domenica 6 maggio e sono trentacinque i verificati che portano in gara una variegata rassegna di mezzi. Massimo Perotto e Maurizio Torlasco firmano un poker di scratch e si aggiudicano la gara con la Porsche 911 SC. Un debuttante Lucio Da Zanche – che dieci anni dopo sarà Campione Italiano – chiude quinto assoluto in coppia con Simone Trutalli.
Il Prealpi Orobiche è una realtà consolidata e nel 2002 ha validità per il Trofeo CSAI Rally. Trentasei i partenti in un piovoso 5 maggio ed un percorso che cambia quasi completamente. Ancora una Porsche 911 in vetta: stavolta è quella dei valtellinesi Luigi Marchionni e Luca Spagnolatti.
E’ un ulteriore cambiamento quello che caratterizza l’edizione del 2003: quartier generale che si sposta alle terme di Trescore Balneario ed un percorso ulteriormente rinnovato; calano i partenti, scendendo a ventiquattro unità. Vincono Emanuele Paganoni e Marco Dell’Acqua – anch’essi futuri Tricolori – con la Fiat 131 Abarth.
Ancora da Trescore Balnario per la settima edizione corsa domenica 2 maggio: trenta gli equipaggi scattati alle 7.01 dal piazzale del complesso termale. Gigi Marchionni, stavolta con Marisa Novelli sulla Porsche 911, bissa la vittoria di due anni prima e chiude l’albo d’oro di quello che è stato l’unico rallysprint per sole auto storiche ed una bella pagina dell’automobilismo.
Una gara davvero bella, ben organizzata e che avrebbe meritato di crescere ma dal 2005 AC Bergamo, decise per lo stop.
Ho partecipato a sei delle sette edizioni: oltre a quella del 1999 con la 850, le cinque successive le ho corse con la 128 Rally con la quale ho vinto la classe in tutte le edizioni. Ed assieme a Carlo Crestani e Raffaele Mundi sono il “modesto” recordman con sei partecipazioni ad un rally che per diversi motivi, mi è rimasto nel cuore.
Forza Bergamo.

andrea zanovello

azetamedia

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